lui del tuto. g. villani, 8-112 : il duca... fu acquetato
ruote, chiamare di campanelle. linati, 8-112 : un ro- morio di sedie,
caverne e i gioghi. leopardi, 8-112 : i lidi e gli antri / e
, renella. a. cocchi, 8-112 : da ciò resulta anco la potenza di
economica, spirituale). boccaccio, 8-112 : acciocché in quel baratro non cadessi,
con valore superlativo. aretino, 8-112 : sforzato a la fine da l'amore
con un po'di ritardo. pirandello, 8-112 : eran tutti inorgogliti di quella degnazione
agli uman petti ancora. alfieri, 8-112 : il mio poco intelletto, e
d'autore e traduttore. pea, 8-112 : tutti a te, li lascio,
, non promotori del trattato. pavese, 8-112 : la morte è il riposo,
alla porta a sinistra. linati, 8-112 : là, il ragazzo, dopo qualche
, del suo libro. gramsci, 8-112 : il « momento »...
sotterfugio, inganno. aretino, 8-112 : circa i forestieri venuti per istare otto
, né ordinatamente accaggiono. pallavicino, 8-112 : l'altro caso è quando con l'
spalle possibilmente mille gravami. pea, 8-112 : non avrai nemmeno da pagare il
chiarire. dante, par., 8-112 : vuo'tu che questo ver più ti
imparadisa la mente mia. della porta, 8-112 : con questa buona nuova m'hai
che la via è sbarrata. landolfi, 8-112 : essa [la roulette] non
tutto impossibile. idem, par., 8-112 : impossibil veggio / che la natura
sordide lo inaffiò largamente. mascheroni, 8-112 : gli innaffia [i fiori] aurora
immobile da uno scoglio. pirandello, 8-112 : eran tutti inorgogliti di quella degnazione
, a scambi commerciali. boterò, 8-112 : durando quell'assedio, fu introdotto
linguaggio sommesso e persuasivo. landolfi, 8-112 : seguitare era davvero inutile: ciò che
divino. dante, purg., 8-112 : « se la lucerna che ti mena
. leggi, bandi e ordini, 8-112 : trovando... carte da giuoco
ed i vaioli. targioni pozzetti, 8-112 : riferì... d'avere.
(un fiore). mascheroni, 8-112 : minute violette umili il suolo /
, preghiera alzata di tono. pasolini, 8-112 : « ricordati di me che son
canto d'una strofa sola. pasolini, 8-112 : « ricordati di me che son
opera della creazione. leopardi, 8-112 : oh contra il nostro /
come nessuna altra cosa. boterò, 8-112 : la parola deve essere così bene osservata
di mangiare a due palmenti. verga, 8-112 : -ti piace, eh, questa
aver men del parolaio. nievo, 8-112 : s'accarezza il parolaio / che fa
, non mi querelo. ghislanzoni, 8-112 : sospiri d'amore, tenere parolette
con un'adeguata vendetta. ghislanzoni, 8-112 : odo distintamente l'ultimo saluto:
eccessiva asprezza, ingentilito. migliorini, 8-112 : simile l'ispirazione arcadicoanacreontica, simile
porte. idem, inf., 8-112 : udir non potti quello ch'a lor
/ le porpore vivaci. mascheroni, 8-112 : minute violette umili il suolo / hanno
lo sparviro loro capitano. verga, 8-112 : tante volte ve l'ho predicato
erano divenuti superbissimi. gualdo priorato, 8-112 : l'azzioni del papa si credeva nascessero
stato prestato. g. villani, 8-112 : il duca ruberto... fu
avuta la cappellina nostra! d'annunzio, 8-112 : le signore si fermano a'innanzi
nei rapporti umani. pasolini, 8-112 : anche le figurette minime -rese sempre
riporre nella biblioteca. d'annunzio, 8-112 : le signore si fermano d'innanzi alle
con suppellettili eleganti. d'annunzio, 8-112 : le signore... hanno bisogno
e non nelle idee. pasolini, 8-112 : anche le figurette minime..
in altre. e. cecchi, 8-112 : era ancor presto perché all'artista
né da aspettarsi. verga, 8-112 : tante volte ve l'ho predicato!
rime? g. f. loredano, 8-112 : messer cnspo, se parlerete nei
casa la sera. d annunzio, 8-112 : roma comincia a ripopolarsi e a rivivere
spietata più del vivere. pavese, 8-112 : la morte è u riposo, ma
suo colorito linguistico. migliorini, 8-112 : si tratta di poemi eroicomici, in
un luogo). d'annunzio, 8-112 : roma comincia a ripopolarsi e a rivivere
-con uso awerb. migliorini, 8-112 : il papa e l'alto clero parlavano
cipriano e meco insieme. piccolomini, 8-112 : o dirà qualche uno: saria
percuotere con una bacchetta. arbasino, 8-112 : soddisfà sfacciatamente quel 'vice an- glais'
senza frutto alcuno. della porta, 8-112 : -ella odia albinio più che la morte
e lino in faccia. verga, 8-112 : egli sbatacchiò l'uscio. da
son lì lì per mettere. dannunzio, 8-112 : le signore si fermano dinnanzi alle
me lo può dare. pirandello, 8-112 : pareva, nel dar questi schiarimenti,
da un ciarlone. detta porta, 8-112 : ella odia albinio più che la morte
l'austria e la turchia. pasolini, 8-112 : queste due lingue, della poesia
del peccato di sodomia. arbasino, 8-112 : sarebbe sterai poi qualch'opera
un passatempo). bembo, 8-112 : ella forse ora tra suoni e canti
questo momento una crisi spaventevole. svevo, 8-112 : era una spaventevole prospettiva per lui
farne spiccare il sangue. pratolini, 8-112 : uscire di casa, il martedì 6
in un testo. migliorini, 8-112 : si tratta di poemi eroicomici, in
(un vestito). ghislanzoni, 8-112 : le vesti di seta, strascinando presso
tempesta, com'era venuto. idem, 8-112 : entrò, in quella, a
con un tratto di penna? pavese, 8-112 : una cosa anche ostica è un
, -che deo la maledice! piccolomini, 8-112 : se per malignità [costoro]
accòccovo). accoccolarsi. faldella, 8-112 : l'onor. mariotti gira per le
con tale materiale. d'annunzio, 8-112 : metteranno da parte il vecchio servizio di