.). e. cecchi, 6-318 : proprietario d'una piccola area petrolifera,
una mano / di biacca. pavese, 6-318 : si lamentò che il suo lavoro
che mi dette la vita. pavese, 6-318 : mi sentii caldo alla faccia.
-cattedratico, pedantesco. bocchelli, 6-318 : -quando vorrai imparare -replicò aspra e
gemme e alcune carte. guerrazzi, 6-318 : il diamante comperato da quel fero
perduto con le muse. baretti, 6-318 : su quella porta stava un gaglioffaccio
del suo letto il brando. alfieri, 6-318 : eppur ci siamo; e starci
piano, tutta gonfiata. sansovino, 6-318 : [i turchi] fanno similmente i
delirando ho scritto ancor. gramsci, 6-318 : la guglielminetti prende sul serio la
a più non posso. calandra, 6-318 : passavano corazzieri e dragoni, che
(un sentimento). buzzati, 6-318 : anch'io le volevo un bene da
. c. e. gadda, 6-318 : « a por-ca », sillabò esangue
ottica, amico mio. piovene, 6-318 : spesso le 'conversioni 'si
di picchiare all'uscio. beicari, 6-318 : perseverando cotidianamente di dargli queste sante
giacimento. e. cecchi, 6-318 : d generale manuel pelàez, proprietario
c. e. gadda, 6-318 : gli si erano rizzati ai fianchi du
'stabat '. carducci, iii- 6-318 : si scoprono vari equivoci e sbagli presi
ribelli. c. e. gadda, 6-318 : la fronte... apparve
mezzo. c. e. gadda, 6-318 : la nonna, ora, si
quello bianco da sposa. pavese, 6-318 : non aveva mai visto una sfilata di
-sostant. ovidio volgar., 6-318 : egli mi fu detto che io venisse
anzi di comunismo. e. cecchi, 6-318 : il governo di càrdenas si sentì
(un porto). boterò, 6-318 : appartiene a questo vescovato il porto di