sola vittoria di galba. pavese, 5-37 : era strano come tutto fosse cambiato
, allearsi. g. villani, 5-37 : suo fratello... si fece
il serpente da presso. idem, 5-37 : e 'l cavai di dodon volea fuggire
s. gregorio magno volgar.], 5-37 : adunque allora si crede l'uomo
sala d'aspetto. bembo, 5-37 : il qual principe insieme con molti altri
di mille- cinquecento lettere. sbarbaro, 5-37 : è aperto un concorso per segretario
per tema talor porta. pulci, 5-37 : vede il lion che 'l pelo avea
la coperta d'un naviglio. pirandello, 5-37 : spiava il lieve, cauto scalpiccio
avvenenza. g. villani, 5-37 : preso d'amore di lei per la
a balia. g. villani, 5-37 : nullo ne campò piccolo o grande
: trarre in disparte. berni, 5-37 (i-135): draghinazzo e falsetta
, se ne ingegnerebbe. tasso, 5-37 : da i più sublimi / ad ubbidire
che non può scagliare. fogazzaro, 5-37 : ma poi un giorno egli era disceso
mansioni lievi e girellone. bocchelli, 5-37 : facendola ridere colle bonarie arguzie e
). crescenzi volgar., 5-37 : il brillo è un piccolo arbucello,
andare in cerca. menzini, 5-37 : e momo, che nel dar certi
sonò gran novella. m. villani, 5-37 : i tre cittadini di firenze nominati
e di fichi. crescenzt volgar., 5-37 : sene fanno [del brillo]
di rete. crescenzi volgar., 5-37 : delle sue radici [del brillo]
stesso in modo doloroso. pavese, 5-37 : gli raccontai che ai miei tempi questa
per certezza di molti uomeni. ariosto, 5-37 : finge ella teco, né t'
alto signor; che tardi? marino, 5-37 : fanciul, dicea, che piagni
coltellinai. b. segni, 5-37 : siccome interviene nell'arte de'coltellinai,
, delle umane infermità. fogazzaro, 5-37 : le nozze si farebbero segretamente; franco
fa più romor di lui. botta, 5-37 : a questi [ecclesiastici] pareva
molto remoti ed alieni. botta, 5-37 : poiché la libertà comune non si
aristocratici nell'eroiche città. botta, 5-37 : si argomentava, essere necessaria la
sociali, religiose). botta, 5-37 : tal'era la condizione d'italia:
loro. g. villani, 5-37 : a romore di popolo furono tutti in
fatta vivanda. idem, inf., 5-37 : intesi ch'a così fatto tormento
, diè volta a nangasachi. menzini, 5-37 : il buon mercurio a disputar si
dare la caccia ai comunisti. calvino, 5-37 : quel fuoco che riverberava, sia
essere nobile. guinizelli, iv-22 (5-37 ): non de'dare om fede /
. gregorio magno volgar.], 5-37 : spesse volte si pensa l'uomo che
s. gregorio magno volgar.], 5-37 : e così la dirittura corregge quello
.); disagio. bembo, 5-37 : in molte disagevolezze... erano
voleanmi lasciare. m. villani, 5-37 : gli fece disaminare a un giudice d'
assimilazione. dante, par., 5-37 : convienti ancor sedere un poco a
ti fascian ventiquattro piante. beicari, 5-37 : finiti i nostri dì poi tu potrai
al cocchiere che si fermasse. alvaro, 5-37 : il ragazzo pallido come il marmo
, oltrepassato, sopravanzato. caro, 5-37 : diciamo adunque che la cosa che eccede
e vestito all'eroica. bartolini, 5-37 : vittorio alfieri che i nostri scolari autori
più vasti e più rapidi. leopardi, 5-37 : a noi di lieti / inganni
gentil gabinetto ella si chiude. leopardi, 5-37 : là dove l'insano / costume
dei beni dell'isola. leopardi, 5-37 : a noi di lieti / inganni e
di famosa espettazione. i. neri, 5-37 : uno di questi [generali]
sua fede era chiamato. ariosto, 5-37 : tel dirò sotto la fé in secreto
a trattenerlo non correa. fogazzaro, 5-37 : lì sotto si era un'altra volta
e grave pesa. baldi, 5-37 : già vedeansi 'ntomo / di ferrigno color
ordi- netti. e. cecchi, 5-37 : alle finestrucce, sui poggiuoli,
ché le son tutte fole. ariosto, 5-37 : io ben d'esserle caro altra
il pel per aria. menzini, 5-37 : in tosar lane adopra i forbi-
lasciar corrompere le lingue. leopardi, 5-37 : là dove l'insano / costume
avevo avuto da lui. silone, 5-37 : dice di considerarsi morto per la
dal luogo che occupa. lippi, 5-37 : sta'quieta, le dic'egli,
al vespaio. note al malmantile, 5-37 : * dar fuoco al vespaio '.
calcio). crescenzi volgar., 5-37 : sene fanno [del brillo] corbe
piccoli galli, ecc. guerrazzi, 5-37 : dei classici tu mi hai fatto galletti
pure provvisto di girandole. bartolini, 5-37 : alcuni calligrafi... sono dei
. gregorio magno volgar.], 5-37 : la giustizia umana per rispetto della
e i'me la batto. menzini, 5-37 : s'io se ben fo il
udirne il gracile timbro. loria, 5-37 : sentì il bisogno di rivedere il compagno
, una scorrevolezza ammirabili. montale, 5-37 : ho visto il merlo acquaiolo /
girotondo innocentissimo della coppia. bartolini, 5-37 : ha paura di cambiare o posporre
purganti del siero. targioni tozzetti, 5-37 : aviamo un funesto esempio di morte
a diversi magistrati conceduta. botta, 5-37 : i... nemici alla
malcostume politico e sociale. alfieri, 5-37 : tenevasi in codesta adunanza [l'assemblea
corte quando ippolito rigetta fedra. vittorini, 5-37 : da clair abbiamo più che altro
innalza la mente tua. tasso, 5-37 : da i più sublimi / ad
le altre persone impotenti. tasso, 5-37 : qual fòra imperio il mio s'a
m'imputare in peccato. ariosto, 5-37 : il tuo amor sempre a sciocchezza,
sconsiderato. m. villani, 5-37 : l'imperadore..., volendo
un'altra). alfieri, 5-37 : quella più che regia adunanza [gli
fondo della coscienza rattrappita. loria, 5-37 : indagava il corpo rannicchiato del dormente
- indurisciti ancora tu. fogazzaro, 5-37 : se il cuore della marchesa si indurisse
incorporeo, immateriale. vico, 5-37 : così il punto, che sta egualmente
un incanto nella voce. sbarbaro, 5-37 : immagino un paese tagliato fuori dal mondo
darne esatto ragguaglio alta corte. botta, 5-37 : i francesi... avevano
nell'istituto. g. bassani, 5-37 : con l'inizio dell'anno scolastico,
più vivere in tal miseria. bembo, 5-37 : trovandosi gravemente indisposto del male degl'
essere inventato. vittorini, 5-37 : l'alfabeto qualcuno ha pur dovuto
non era. g. del papa, 5-37 : giunto il sole nel primo di
dei giorni irrimediabilmente perduti. pirandello, 5-37 : così egli, suo padre,
dalla lampa del saggio. graf, 5-37 : spenta è la lampa / della mia
-con uso avverb. cassola, 5-37 : a marina i due amici si fermarono
piena libertà di azione. tasso, 5-37 : da i più sublimi / ad ubidire
curato, azzimato. della porta, 5-37 : -che comanda quella faccia liscia e
; lenocinio retorico. marsilio ficino, 5-37 : la verità non ha bisogno di
dal ticino alla piave. fogazzaro, 5-37 : la finestra guardava sulla lista di
corte. g. del papa, 5-37 : giunto il sole nel primo di capricorno
passeggiata a mare. soldati, 5-37 : avanzo sul lungomare, sparso di rare
se se'leso dal poco. caro, 5-37 : il maggiore è 'l più s'
di coloro che dominano. tasso, 5-37 : mal, tancredi, consigli e male
-spreg. manzàccio. rajberti, 5-37 : pare fino impossibile che si abbia a
ed al luogo diverso. botta, 5-37 : l'avere un rifugio nei porti di
martelletti e colle nocche. tobino, 5-37 : il rospigliosi elegantissimo arrivava al consulto
, sferza. menzini, 5-37 : musa, che i vizi scelerati aborri
et amore. dante, par., 5-37 : convienti ancor sedere un poco a
monticola cyana). montale, 5-37 : ho visto il merlo acquaiolo / spiccarsi
sessuale, accoppiamento. fra giordano, 5-37 : disfassi la purità in più modi:
.. mettersi del pari. zannoni, 5-37 : il mulo è migliore quando ha
in prossimità della casa. alvaro, 5-37 : i suoi compagni del paese erano
quella di san bernardo. bonsanti, 5-37 : era, lo specchio che ora teneva
di tempra ben misurata. pratolini, 5-37 : il giardiniere aveva i baffi grigi
enormi e ingombranti dimensioni. soldati, 5-37 : sulla spiaggia, di qua e di
vivo a contemplare dio. muzio, 5-37 : giacea ser » lto in sonno
di assemblea costituente). alfieri, 5-37 : eransi frattanto congregati in versaglia gli
nostro miglior essere. n. franco, 5-37 : v'erano tutte l'ordegne necessarie
era dato le spese. giovannini, 5-37 : nello studio di pavia insegnava [il
non manco ch'a'nimici! botta, 5-37 : non volendo ingaggiare battaglia con gente
. inebriata la mente. marchetti, 5-37 : canto / di cose oscure in così
o de'nostri antecessori. alfieri, 5-37 : eransi frattanto congregati in versa- glia
noto. m. villani, 5-37 : [era] racquetato il tumulto del
tutta leggiadra e bella? marchetti, 5-37 : a me diletta e giova /
gente numerosa e grande. tassoni, 5-37 : più di queste numerosa molto / la
ora: quindici minuti. zannoni, 5-37 : dopo una buona mangiata e una
tempio eresse. n. franco, 5-37 : v'erano tutte l'ordegne necessarie
e si va dilatando. alfieri, 5-37 : ma eransi frattanto congregati in versaglia
volgeva la testa orecchiuta. montale, 5-37 : ho visto il festoso e orecchiuto
studio quanto i grandi. svevo, 5-37 : era un giovanotto pallido che si sarebbe
di un uccello). montale, 5-37 : ho visto il merlo acquaiolo / spiccarsi
dentro scacciandone l'aria. marchetti, 5-37 : se fan ciullo a
cotal credenza non averemo. marchetti, 5-37 : canto / di cose oscure in
vanto volgare. e. cecchi, 5-37 : non vidi nessuna delle forsennate ostentazioni
perdita di reattività morale. campofregoso, 5-37 : da questa blanda adulatrice / vi
). tebaldeo, cap., 5-37 : disposto son lasciar d'amor le
con essi le proprie prede. zannoni, 5-37 : il mulo è migliore quando ha
paludamento. livio volgar., 5-37 : p. sulpicio,...
teva darsi ai vaneggiamenti. pratolini, 5-37 : il giardi niere,
maschera veneziana di pantalone. baretti, 5-37 : le buone tragedie e le buone commedie
il parafulmine, sciocca. montale, 5-37 : ho visto il merlo acquaiolo /
e il vostro nome. muzio, 5-37 : ma (lasso) poi ch'a
non mi può fare. ariosto, 5-37 : ti pasce di speme e di parole
finale. m. adriani, 5-37 : sonci ancora i membri nominati paromii
i più dotti recessi. marchetti, 5-37 : sicuro / passeggio delle nove alme sorelle
chi parla infilando un ago. pratolini, 5-37 : il giardiniere aveva i baffi grigi
petrarca in arquà. ferd. martini, 5-37 : nell'ottobre del 1867 scioglievo un
tutti è tenuto più bello. pulci, 5-37 : vede [rinaldo] il lion
onestà e buoni costumi. sbarbaro, 5-37 : immagino un paese tagliato fuori dal
sm. bavoso. chiesa, 5-37 : è quel brutto vecchiaccio perdibava
peregrini per l'europa. marchetti, 5-37 : a me diletta e giova /
sono chiamati alla perfezione. gioberti, 5-37 : siccome... la perfezione morale
queste due sale napoletane? bonsanti, 5-37 : occorreva... affrontare senza
accrescimento e felicità della famiglia. caro, 5-37 : di questi capi s'hanno a
. marcatamente, evidentemente. cassola, 5-37 : due voci pesantemente maremmane venivano dalla
-profondamente addolorato, angosciato. pratesi, 5-37 : oggi l'anima mia è tutta una
spremono l'energia più buona. sbarbaro, 5-37 : immagino un paese tagliato fuori dal
non se gli conviene. caro, 5-37 : il maggiore 'l più s'intende sempre
. parentetica). zannoni, 5-37 : par che [gli asini] nascano
più folto e profondo! cassola, 5-37 : una placida luce schiariva le alture
spargervela e di subito vangare. magazzini, 5-37 : un colombo solo, in un'
naturale. » ferd. martini, 5-37 : m'ero munito di una quantità portentosa
lui un ricordo vivente. bacchelli, 5-37 : era stata allieva prediletta di giuseppe buonamici
celsitudine. ariosto, cinque canti, 5-37 : il conte, che non sa di
, siano in prezzo. giovannini, 5-37 : confessovi certamente che la virtù non
un feudo. g. villani, 5-37 : otto imperadore privilegiò il...
. f. f. frugoni, 5-37 : luca tra gli altri si segnalò coll'
sì giocondo prodigio! e. cecchi, 5-37 : la teologia ridiventava pittura, semplice
così latrano. g. villani, 5-37 : questo conte guido la sua progenia si
vostra. ariosto, cinque canti, 5-37 : ben mostra far provision, ma solo
il terreno divegli tre puntate. magazzini, 5-37 : si seminano i morigelsi in terreno
(la fortuna). cieco, 5-37 : ornai da te m'arretro, /
a forza di stenti. pratesi, 5-37 : quelli saranno, m'immagino, i
(uno specchio). bonsanti, 5-37 : era, lo specchio che ora teneva
i polloni del cerro. pratolim, 5-37 : il giardino era vasto, tutto recessi
rappresentato con successo. frateili, 5-37 : il 'quo vadis? '.
: -è anche regista? vittorini, 5-37 : in europa il film non può non
come il baratto. p. levi, 5-37 : fra noi, il sentimento della
con le lande a resta. domenichi, 5-37 : io innanzi agli altri sarò il
vasi ove è contenuta. manfredi, 5-37 : osservò il cavalier newton nelle vene
tendina del retrostante scompartimento. cassola, 5-37 : una placida luce schiariva le alture retrostanti
arriva appena al bellico. bacchelli, 5-37 : si scorgeva che tutto in lui,
un riflesso di ripulsione. tobxno, 5-37 : il rospigliosi elegantissimo arrivava al consulto
il rilegatore. g. bassani, 5-37 : con l'inizio dell'anno scolastico
'ncendon la corina. a. pucci, 5-37 : lo 'mperadore allor chiamò la figlia
fusse d'oro. a. pucci, 5-37 : lo re la isposò con cinque
a dar ricetto a presìdi. chiari, 5-37 : irene, frenate il vostro pianto
è molto più lusuriosa. caro, 5-37 : il maggiore e'1 più s'
senza patirne nocumento alcuno. cannoni, 5-37 : par che [gli asini]
tutti i versi. e. cecchi, 5-37 : il supplicare usciva con tal gemito
robusti e querce eccelse. magazzini, 5-37 : un colombo solo, in un'
corteccia. crescenzi volgar., 5-37 : il brillo è un piccolo arbuscello,
. -anche sostant. zannoni, 5-37 : come volete voi che la mansuetudine
sconciare sé per anconciare altrui. bembo, 5-37 : il re, per iscemar le
a un'ideologia dogmatica. calvino, 5-37 : più il comunismo mondiale s'era fatto
si schiariva la vallata. cassola, 5-37 : una placida luce schiariva le alture retrostanti
cucina, g. bassani, 5-37 : ascoltava lo sciacquio che le ruote di
per sciocheza lo uso. ariosto, 5-37 : òltra questo, il tuo amor
(il sole). casti, 5-37 : ritornati al selvatico pelagio / con tutto
volta scottomi anche adesso. pratesi, 5-37 : « rassegnatevi, buona donna,
un piuttosto tiran guidiccioni, 5-37 : già morte il mio dì nel ghiaccio
una testuggine. esopo volgar., 5-37 : una aquila avea presa una testuggine,
s'addormentano sulla panca. zannoni, 5-37 : par che [i muli] nascano
verità. dante, par., 5-37 : convienti ancor sedere un poco a
'l tuo bel viso. marchetti, 5-37 : se fanciullo a morte langue,
del suo territorio. barilli, 5-37 : stamane ci chiamarono prima delle quattro,
di una serra suntuosa. pratolini, 5-37 : tu preferivi indugiare nella serra,
comprare i generi tesserati? calvino, 5-37 : quel fuoco riverberava, sia pur fievole
con occhi sfacciati e ridenti. stuparick, 5-37 : il mio sguardo, da sfacciato
due dragoni cun rei sguardi. pulci, 5-37 : il lion... 'l
latora in fosse scoperte. magazzini, 5-37 : si seminano [in aprile]
convenienti a cotali sposi. domenichi, 5-37 : io innanzi agli altri sarò il primo
'bechi, 2-304: febus-el-forte, 5-37 : la donna di cui sono, senza
ed amministratore di quello. alfieri, 5-37 : eransi frattanto congregati in versaglia gli
. tose. spallucciata. pratesi, 5-37 : « e se voi non li volete
poeticamente e stilisticamente elevata. marchetti, 5-37 : canto / di cose oscure in così
. salvare dall'impiccagione. menzini, 5-37 : il buon mercurio a disputar si ficca
cagionato quest'acci- ente. lucini, 5-37 : profumi spirati e respirati nell'aria.
coniugato. a. pucci, 5-37 : e 'l papa fu partito di presente
di tutti gli altri. giovannini, 5-37 : il dolce, il porcacchi e lo
colle stanghe in aria. silone, 5-37 : il medico era appoggiato a una stanga
per un precettore de'putti. alfieri, 5-37 : eransi frattanto congregati in versaglia gli
. - anche sostant. chiabrera, 5-37 : l'apparire di vostra signoria in casa
il calore. g. del papa, 5-37 : non è subito necessario che i
quella francia come un uovo. botta, 5-37 : i malvagi desideravano rivoluzioni per dominare
provvide nel punir. e. cecchi, 5-37 : il supplicare usciva con tal gemito
a noi sete supremo. tasso, 5-37 : e so ben io come si deggia
per la contrada. la spagna, 5-37 : fa che davanti a mia madre mi
tumulto affannoso del progresso. sbarbaro, 5-37 : immagino un paese tagliato fuori dal mondo
a stabilirne delle nuove. chiari, 5-37 : io tesi a formarvi capace di resistere
dicer poco. a. pucci, 5-37 : forma di maschio mostri in tuo paese
). dante, inf, 5-37 : quando giungono davanti a la mina,
p. f. giambullari, 5-37 : mercurio, il famosissimo trimegisto,.
. dante, purg., 5-37 : vapori accesi non vid'io sì tosto
ò sfumature espressive. bacchelli, 5-37 : era ottima musicista. negli anni quando
. -anche sostant. zannoni, 5-37 : come volete voi che la mansuetudine dell'
pesi con poca forza. grandi, 5-37 : come si possa sostenere un gran
? -sostant. tasso, 5-37 : qual fora imperio il mio s'a
, vergognoso. ovidio volgar., 5-37 : uno altro però che vide i segni
tutte vive di zampilli. pratolini, 5-37 : lo zampillo cadeva nella conchiglia su
. tose. grillotalpa. magazzini, 5-37 : anco da bruchi, lumache, zuccaiuole
della squadra del buon costume. piovene, 5-37 : la conoscenza che egli ha dei
due volte al giorno. lombroso, 5-37 : da ciò nasce [in carcere]
specie di bustino. g. morselli, 5-37 : la famiglia veniva dopo, e