compiacenza la bella cantante. pirandello, 5-296 : disse che aveva adocchiato una ragazza
francese, bistrattando l'italiano. idem, 5-296 : perdeva subito la pazienza, forse
larghezza; essere generoso. pirandello, 5-296 : il padre... che aveva
viottoli avvitati a chiocciola. piovene, 5-296 : siena, città misteriosa perché fatta
nostalgia del cielo irrangiungibile. stuparich, 5-296 : invece di trar saggezza dalle terribili
ed abbattimento di spirito. fogazzaro, 5-296 : domandò a sua moglie, affatto senza
possiamo, colle debite discriminazioni. svevo, 5-296 : quando augusta non ne poteva più
tedesco camminare sul filo. stufiarich, 5-296 : si reggeva tutta sul filo delle pause
finzione del giudizio regolare. stuparich, 5-296 : m'illudevo d'aver messo a
familiarmente con lei. botta, 5-296 : la mente sua ornavano le lettere,
. c. e. gadda, 5-296 : da stagnanti nebbie e dalle rive dei
miracolo germinato da poca acqua. comisso, 5-296 : non è pace tra le piante
un po'impettita quasi ossequiosa. jovine, 5-296 : passava come al solito gran parte
palloni indipendenti. e. cecchi, 5-296 : nel rinascimento, una superiore parentela
intellettuale e politico. e. cecchi, 5-296 : le ragioni italiane, nel dibattito
sempre mai poca levata. galileo, 5-296 : perché non paresse alla brigata / ch'
lo avversario lo consentiva. galileo, 5-296 : il veder queste cose così strane
, della cultura. alfieri, 5-296 : mente, onestade e libertà, soppresse
ad essi. g. bassani, 5-296 : oggi, dicevo a me stesso,
per sempre. e. cecchi, 5-296 : all'umorista metafisico che, venti anni
che salvano l'umanità. bonsanti, 5-296 : ambito privilegio, e riservato in
, né il pianto cura. galileo, 5-296 : la prima penitenza che ci sia
al piacere delle vanità mondane. stuparich, 5-296 : la mia vita era divisa e
montanino. li. cecchi, 5-296 : rustici ricami a colori violenti, o
amore e i suoi nasconde. loredano, 5-296 : così dicendo placido e giulivo,
'riviverli. e. cecchi, 5-296 : nella nostra arte ottocentesca, e
modo proficuo o piacevole. graf, 5-296 : la divina / mia persona in quest'
, in modo ingiustificato. galileo, 5-296 : perché non paresse alla brigata / ch'
la norma delle leggi. alfieri, 5-296 : mente, onestade e libertà, soppresse
che sovrastavano al suo regno. botta, 5-296 : siccome fra le altre sue qualità
consueto, come sempre. guidiccioni, 5-296 : quanto alla sospizione del riteni- mento
2. figlioletto. loredano, 5-296 : così dicendo placido e giulivo, /
, omicidio e tradimento. galileo, 5-296 : il veder queste cose così strane
-sostant. botta, 5-296 : sapeva il direttorio le ingiurie fatte a
che scelsi al giovinetto. botta, 5-296 : siccome fra le altre sue qualità
s'azzuffano. d. bartoli, 5-296 : dàn di piglio a un coltello e
rosa senza spine. e. cecchi, 5-296 : all'umorista 'metafisico'che, venti
e delle opinioni democratiche. bartolini, 5-296 : allora, il solerte editore..
in affitto il sottosuolo. parise, 5-296 : sentivo che non avevo più molto
un avanzamento. e. cecchi, 5-296 : all'umorista 'metafisico 'che,
motti conditi, procede. muratori, 5-296 : per quanto a me ne sembra,
pubblicazione e il concorso. pratesi, 5-296 : licenziato in teologia, ne sciolse
è più un cognome? stuparich, 5-296 : la mia vita era divisa e
); ricevimento. guidiccioni, 5-296 : quanto alla sospizione del riteni- mento
una guerra). botta, 5-296 : non ignorava il direttorio che di nuovo
-rendere compatto, congelare. comisso, 5-296 : raccoglie [la terra] su se
star deh'antinori il volto. bernari, 5-296 : istintivamente che non sia di quelle che
buono piombiamo sui bellimbusti. palazzeschi, 5-296 : aveva letto di fresco sul giornale
la bella mia. d. bartoli, 5-296 : dàn di piglio a un coltello
g. f. morosini, lii- 5-296 : oltre questa alcavaia, paga il regno
madre badessa. e. cecchi, 5-296 : all'umorista 'metafisico'che, venti anni
fora le e. cecchi, 5-296 : né, certamente, volevano invitarci a
su quanti trovavan là entro. verga, 5-296 : il nostro comandante fu ucciso in
, una caratteristica). mamiani, 5-296 : è da dirsi per ora che l'
(le finanze). botta, 5-296 : avendo il suo miglior esercito ed il
miei non ne fo straccio. galileo, 5-296 : costar, che si pigliano impaccio
uso scherz.). galileo, 5-296 : dicon ch'è grave errore, e
sublimi atti servirlo. d'azeglio, 5-296 : si riaprì la porta della segreta,
offerse i libri. g. bassani, 5-296 : risuonò in quell'attimo il grisenso.
suo sguardo. e. cecchi, 5-296 : né, certamente, volevano invitarci a