totale abbacinamento degli occhi. baldinucci, 5-28 : fece vedere [il rosa]
alquanto s'accapriccia. lorenzo de'medici, 5-28 : madre mia cara, il cor
gran mi- naccie accorse. tasso, 5-28 : quasi in quel punto mille spade
puzza che d'acido fenico. borgese, 5-28 : l'odore gradevole di acido formico
all'adunatore de'nembi. pindemonte, 5-28 : l'adunator di nubi / olimpio
quasi soggezione a sputarci sopra. pirandello, 5-28 : un rumore di passi per il
pericolo dell'onestà di quelle. lippi, 5-28 : in oggi ha di gran soldi
cassetta, soldi). chiesa, 5-28 : finché ce n'è, ce n'
, utilità, consolazione. bencivenni, 5-28 : quei medicamenti purgativi, che son
gli fa diventar neri. tassoni, 5-28 : e nel passar de l'alpi,
può capire una borsa. chiesa, 5-28 : due, tre volte al mese è
-anche al fìgur. chiesa, 5-28 : adesso, poi, v'è burlato
: incauto, imprudente. tasso, 5-28 : ché varia turba di mal caute genti
.). lorenzo de'medici, 5-28 : non è or chiave ch'ai mio
coltello dal suo lato. pavese, 5-28 : gli dissi che... dovevano
chiaro sodo e rotondo. stuparich, 5-28 : gli occhi di tutti questi vecchi sono
dalla congionzione con li principi. botta, 5-28 : l'austria ed il piemonte.
che t'ha albergato! bencivenni, 5-28 : tutti [i mirabolani] sono freddi
serpente. c. e. gadda, 5-28 : dicono che siam vecchi come il
e un arlecchino nel musetto. sbarbaro, 5-28 : anche genova ha i suoi monelli
peccaminosa, piacere carnale. iacopone, 5-28 : li sensi e lor delettanza vide senza
— anche rifl. chiesa, 5-28 : adesso, poi, v'è burlato
lo furore disperge la speranza. guidiccioni, 5-28 : né temo io già che 'l
e non si troverà più. pea, 5-28 : la nave si distacca lentamente,
fronte i capelli scomposti. bacchetti, 5-28 : giulia, attraverso i vetri,
durare, durata. iacopone, 5-28 : anema mia, tu si ettema,
, ecc.). fogazzaro, 5-28 : nella faccia rasa e nell'abito grigio
indiretto. lapo gianni, iv-93 (5-28 ): ballata giovenzella, / girai
d'un equipaggiamento equatoriale. sbarbaro, 5-28 : solo il sospetto a volte mi disturba
a furia d'artifici. jovine, 5-28 : elettra, esaurita la som- metta
il mio risveglio. betocchi, 5-28 : la dolce esclamazione che mi tocca /
capitale nelle sue mani. svevo, 5-28 : il vento lo spingeva [il fumo
in età di ragione. fogazzaro, 5-28 : già dall'età dei primi giudizi in
la quale arriva per tutto. botta, 5-28 : si coniavano monete che scapitavano più
, stranezza, stravaganza. allegri, 5-28 : perché e'si dice che il mondo
si conserva. idem, par., 5-28 : ché nel fermar tra dio e
faccia minore. e. cecchi, 5-28 : quel favoloso palazzo di capra- rola
di un folto di fiori. comisso, 5-28 : una lunga biscia...
potenti. dante, purg., 5-28 : due di loro, in forma di
teste giovanili si affacciavano. barilli, 5-28 : appena il mare l'ha ingoiato [
di fuora mi fa male. pavese, 5-28 : sapevo che quei boschi s'erano
in me le luci. chiari, 5-28 : filandro, nell'atto di baciare la
del paniere. crescenzi volgar., 5-28 : colgonsi le giuggiole nel tempo della vendemmia
parole fra crescenzi volgar., 5-28 : il giuggiolo è un arbore piccolo
mente e 'l pensiero. allegri, 5-28 : le fogge de'mondani governamenti son come
governano tutta la geometria. allegri, 5-28 : si dice che il con grandissima arte
tu lo intenderesti altrimenti. ariosto, 5-28 : io ben a te rispetto avrei
vaccina o di montone. baldelli, 5-28 : quando... alcuno comincia a
bizzarro, ridicolo. allegri, 5-28 : le fogge de'mondani governamene son
, un edificio). bonsanti, 5-28 : certi utensili resistevano imperterriti alla valanga
diverse. g. bassani, 5-28 : dopo le nozze sarebbero andati a stare
a termine di disperazione. botta, 5-28 : si coniavano monete che scapitavano più
stipite per istrettura. lorenzo de'medici, 5-28 : questo boccon mi pare aspro ed
a. f. doni, 5-28 : d'ogni sorte frutti ottimamente incalmati
che alla vecchiezza inclino. tecchi, 5-28 : il pomeriggio dell'ultimo giorno di
e'dovrebbe restarvi naturalmente fermo. grandi, 5-28 : se i moti componenti ad,
avvolgere, immergere neltoscurità. barilli, 5-28 : appena il mare l'ha ingoiato [
tempo e dalla polvere. loria, 5-28 : la luce cominciava a venir stanca e
, attualmente. lippi, 5-28 : dà in un ch'ai fin la
cipolle, radicchio, insalatina. baldini, 5-28 : sovvenendole di avere visto nei paraggi
o nel vetusto? botta, 5-28 : si erano concetto nell'animo di
fierissimi della lor fama. botta, 5-28 : a mala pena potevano difendere i domini
il contrario. g. bassani, 5-28 : fece imbiancare le pareti della stanza
dietro il dorso intrecciate. pirandello, 5-28 : con le mani intrecciate dietro la nuca
il carattere del popolino. betocchi, 5-28 : come un'arida schiena che sopporta /
, impudenza, sfacciataggine. sbarbaro, 5-28 : anche genova ha i suoi monelli.
ver di lei andando. pulci, 5-28 : e chiama e grida, ma poco
re avevano fatto preparare. brusoni, 5-28 : fatta subito venire una letica,
, nunzio di sua santità. botta, 5-28 : l'inghilterra,...
forma un sobborgo di chioggia. piovene, 5-28 : di qui bonsanti, 5-32: il
alla stretta del commercio. svevo, 5-28 : poche linee di vita bastano a
tenebroso. dante, inf., 5-28 : io venni in luogo d'ogni luce
-con straordinaria efficacia. bencivenni, 5-28 : essi [i mirabolani citrini] sono
di esse. ferd. martini, 5-28 : nell'uscire, notai piantato sul
pace, di equilibrio. graf, 5-28 : l'anima mia superba è fatta un
quello della meccanizzazione moderna. soldati, 5-28 : anche se la meccanizzazione si applica
dr. dante, purg., 5-28 : due di loro, in forma di
il metterò sul fatto. lippi, 5-28 : dà in un ch'ai fin la
il colore / del cielo. pratolini, 5-28 : una volta uno dei ragazzi le
fece un sorrisetto tutto miele. fogazzaro, 5-28 : ora le piacque di supporre che
tutta la francia. n. franco, 5-28 : l'esser il petrarca da sì
esorcismo. ariosto, cinque canti, 5-28 : s'affretta con la terza prova
la finestra a piedi scalzi. chiesa, 5-28 : devi sapere che sono una povera
-nel mistero: misteriosamente. fogazzaro, 5-28 : ora le piacque di supporre che dopo
angolo nascosto del mondo. pratolini, 5-28 : una volta uno dei ragazzi le
voleva fare. vasari [zibaldone], 5-28 : litte- rati che studiassino et architetti
verità apparente e fotografica. bonsanti, 5-28 : certi utensili
, e anche me stesso. pavese, 5-28 : sapevo di diversi del paese -giovanotti
-introduce il discorso diretto. sveno, 5-28 : « poche linee di vita bastano a
berne l'amoroso oblio. tasso, 5-28 : d'incerte voci e di confusi accenti
pesti l'acqua in mortaio. allegri, 5-28 : a voler riparare che io non
-ravvivato, vivacizzato. tecchi, 5-28 : la vally vide negli occhi di lui
altieri che la trasfiguravano. loria, 5-28 : un po'intirizzito, i suoi movimenti
di espropriazione). sbarbaro, 5-28 : solo il sospetto a volte mi disturba
silenzio. ariosto, cinque canti, 5-28 : con orrendo murmure rinova / preghi,
mio fiorio. ovidio volgar., 5-28 : niuni animi porranno giù i pensieri
modo veridico la nobiltà. soldati, 5-28 : non basterà forse più, d'
principalmente nome ed uso. mazzini, 5-28 : il nome della società è:
intricando in modo inaspettato. betocchi, 5-28 : come un'arida schiena che sopporta
ordine e ben conservati. botta, 5-28 : intanto in piemonte si compivano i numeri
mi fa il mondo. forteguerri, 5-28 : poi chiamo il mio tangile ad alta
al tuo servo tanto umile. ariosto, 5-28 : io son ben certo che comprendi
ognintorno di seta carmesina. tasso, 5-28 : quasi in quel punto mille spade
, ascetico, devoto. chiabrera, 5-28 : io solo mi attuffo nell'acque d'
orrido e scabro. lippi, 5-28 : quest'orrida befana * / che già
della moda! e. cecchi, 5-28 : il sole, già sul declino,
. gregorio magno volgar.], 5-28 : questo paraclito il quale è detto
di maometto). marino, 5-28 : godrai l'età fiorita e giovinetta,
di epicuro, atomo. marchetti, 5-28 : più non sono / o fuoco o
sen partì grinzo ed agresto. tassoni, 5-28 : egli partì da vienna in su
demostrativo. a. f. berlini, 5-28 : questi segni... dar
più che pece. giraldi cinzio, 5-28 : non so, cara nodrice,
ma perfetto guardaroba nuziale. sbarbaro, 5-28 : solo il sospetto a volte mi distuiba
stato della lisciata donna. tassoni, 5-28 : egli partì da vienna in su le
molte volte in terra. muzio, 5-28 : superbo po, ch'a la tua
anche assol. marsilio ficino, 5-28 : io piantai, apollo annaffiò, iddio
agl'incanti. vasari [zibaldone], 5-28 : per animali ci metterei istrici,
scudo un colpo poderoso. pirandello, 5-28 : francesco ajala diede uno scrollo poderoso
è più che vera. zannoni, 5-28 : ammorbano grammatico greco ebbe fra discepoli un
: starsene terra terra. lippi, 5-28 : dà in un ch'ai fin la
teneva non occulta pratica. segneri, 5-28 : nel comune, dove io sono,
vide addosso molta gente. tasso, 5-28 : varia turba di mal caute genti
e chi mi presentava. caro, 5-28 : gli ambiziosi come gli avari desiderano
presentato. -sostant. caro, 5-28 : il presentare è un dar di robba
amori. g. del papa, 5-28 : la primavera... in guisa
la maestà di cesare. botta, 5-28 : l'austria e il piemonte..
da vivere. g. bassani, 5-28 : 1 doni... aiutavano molto
. risaltare, spiccare. lucini, 5-28 : le rotonde foggie delle seggiole e dei
anche sostant. p. levi, 5-28 : era comunista,... ma
, perfettamente. lorenzo de'medici, 5-28 : non è or chiave ch'ai mio
eleganzia di tanto poeta. loredano, 5-28 : e vero che sarebbe opra nefanda
l'espressione poetica). vittorini, 5-28 : è poesia refrattaria a una durata lirica
due pasti al giorno. della porta, 5-28 : or che sei vecchia et hai
(la fama). tasso, 5-28 : d'incerte voci e di confusi accenti
ai sessan- t'anni. pavese, 5-28 : sapevo che quei boschi s'erano riempiti
ogni porto rimedio attendere. bembo, 5-28 : la qual cosa ridetta a'proveditori grandemente
rientra in un luogo. lucini, 5-28 : il muggir a richiamo delle vacche riedenti
essere di colore vivace. montale, 5-28 : la veste è in brani, i
formula colloquiale di cortesia. tronconi, 5-28 : ri-scusate. se voi, supponiamo,
-ambiente rispettabile. sbarbaro, 5-28 : cantano in coro sorde cantilene..
un merito. g. villani, 5-28 : per questo conquisto ritengono i vini-
discrezione imbrigli la fantasia. botta, 5-28 : la costanza delle menti tedesche.
dato modo di scappare. pavese, 5-28 : ci sono dei paesi dove le mosche
e bruni. crescenzi volgar., 5-28 : colgonsi le giuggiole nel tempo della vendemmia
spavalderia del don giovanni rusticano. lucini, 5-28 : ricordi le canzoni uscite dalle bocche
certo suo modo spagnolesco. lanci, 5-28 : sapete ch'infiniti, e per saccenteria
figur. elevazione spirituale. iacopone, 5-28 : anema mia,... /
e di urli prorompeva. pratesi, 5-28 : « carestia! carestia! guarda carestia
se non in san luca? parabosco, 5-28 : questa orina è calida e sanguigna
uso iron.). pratesi, 5-28 : « carestia! carestia! guarda carestia
). crescenzi volgar., 5-28 : il giuggiolo è un arbore piccolo
titolo di credito). botta, 5-28 : in piemonte... si coniavano
, governo e impero. sbarbaro, 5-28 : cantano in coro sorde cantilene..
e le zimarre ». arpino, 5-28 : aspettò che si sciogliesse in un respiro
soprannaturale impressagli dal fuoco. campanella, 5-28 : altri esempi manifestano che le cose
a cui è abbinato. sbarbaro, 5-28 : anche genova ha i suoi monelli.
più modi. ariosto, cinque canti, 5-28 : con orrendo murmure rinova / preghi
che n'agio a fare? pulci, 5-28 : colui correva come leopardo, /
con quello fiore. crescenzi volgar., 5-28 : il giuggiolo è un arbore piccolo
è potente. g. manganelli, 5-28 : il conformista è un codardo, un
'all'iscrizione'. p. levi, 5-28 : era comunista, simpatizzante, non
a. tabucchi, 5-28 : pensai di dire: « il traduttore
s. gregorio magno volgar.], 5-28 : quando la divina spirazione senza suono
raccor giusto il sommato. bottari, 5-28 : quel cardinale... teneva al
. gregorio magno volgar.], 5-28 : quando la divina spirazione senza suono di
strumento musicale). pratesi, 5-28 : il corno e il violino di daviduccio
tempia destra! ferd. martini, 5-28 : un signore basso, tarchiato, dai
spiran d'intorno arabi fumi! fucini, 5-28 : i fumi azzurri dei comignoli spiravano
s. gregorio magno volgar.], 5-28 : quando la divina spira- zione senza
parla con vero rispetto. fogazzaro, 5-28 : come la vecchia austria di quel tempo
(la luce). loria, 5-28 : la luce cominciava a venir stanca e
busi abiamo da stoppare. chiesa, 5-28 : lo zio roma non sarà poi lì
ristoratore delle svanite bellezze. parise, 5-28 : nel suo volto non c'era
li respinge nelle tane alpine. pavese, 5-28 : nella riva del salto nuto aveva
con de'libroni di cartapecora. alvaro, 5-28 : la stanza del padre orbain era
nel regno degli inferi. galileo, 5-28 : trovaron caron demonio che nella gran barca
uso iperb.). galileo, 5-28 : per il tremore della terra e per
materiali. g. raimondi, 5-28 : le lunghe braccia dell'operaio, che
un mio lungo desiderio. bacchetti, 5-28 : un mercante veronese di reti da uccellande
e dalla tentazione vinto. chiari, 5-28 : signora mia, voi umiliate il mio
vedea, spumoso e gonfio. tasso, 5-28 : in quel punto mille spade ardenti
e ferdinando a vacillare. botta, 5-28 : l'austria e il piemonte..
maturazione. crescenzi volgar., 5-28 : colgonsi le giuggiole nel tempo della
, prendere il largo. baldi, 5-28 : questi solea di rare merci, carco
ogni suo bene a montecatino. caro, 5-28 : chia -ufficiale dette vendite
dell'onda. g. bassani, 5-28 : dopo le nozze sarebbero andati a stare
vischio, voi rimarrete impaniato. fogazzaro, 5-28 : ora le piacque di supporre che
tratti del viso). sbarbaro, 5-28 : han piccole facce vissute. sanno i
motivo: la noia. parise, 5-28 : ha rimproverato più volte la figlia perché
nostre oscure e vane. segneri, 5-28 : cosimo nega esser lui stato primo