orecchie: essere sordo. palazzeschi, 5-277 : non lo senti il campanello, merendone
offuscazione. c. e. gadda, 5-277 : slittò giù... di
pertinente alla cristologia. piovene, 5-277 : la biblioteca cristologica raduna tutte
e non poca utilità. pirandello, 5-277 : potrei qui esporre, di fatti,
ha sede il direttorio. botta, 5-277 : per riverire, qual inviato di francia
. -figur. piovene, 5-277 : caratteristiche lombarde sono anche la giovialità
silenzio a quella volta. svevo, 5-277 : l'inerzia tanto favorita da quella
il dolore di tal lontananza. alvaro, 5-277 : scelsi una tal forma, come
se condo. piovene, 5-277 : i volontari, oggi una sessantina,
, impari e diseguali. botta, 5-277 : si trovava [il direttorio]
il foco. e. cecchi, 5-277 : l'inverno ci stringe l'anima di
, sospesa sull'acqua. bonsanti, 5-277 : una lancia col gagliardetto della capitaneria
. dimin. lazzétto. svevo, 5-277 : la piccola olga faceva docilmente la
così spaventaticcio? e lesto? fogazzaro, 5-277 : scambiati con franco saluti sommessi e
nell'arte. g. bassani, 5-277 : aveva assunto l'espressione compiaciuta e longanime
intorno alla santissima trinità. domenichi, 5-277 : a'quali danni con una opportuna
. / o merendona! palazzeschi, 5-277 : non lo senti il campanello,
-anche al figur. loredano, 5-277 : d'oro perfetto tutto di minerà /
mie vaghezze oltre misura. loredano, 5-277 : d'oro perfetto tutto di minerà
odore sgradevole. marchetti, 5-277 : il lume / che di fresco sia
paladino. vasari [zibaldone], 5-277 : non solo è mal esempio il dare
(il terreno). comisso, 5-277 : mi indicò sulla destra della strada il
palese. ariosto, sat., 5-277 : gli adùlteri né in piazza né in
pasticcio! -che pasticci! palazzeschi, 5-277 : conosceva le loro storie e storielle,
(uno spazio). marchetti, 5-277 : egli è mestiero / dunque che tai
arricchir d'oltramarin tesoro. botta, 5-277 : per colpire oggi di morte questa indipendenza
testa in quella baraonda. pirandello, 5-277 : ogni qual volta qualcuno de'miei amici
di tempo diventa perfettissima. loredano, 5-277 : d'oro perfetto tutto di minerà /
: valutando con precisione. loredano, 5-277 : d'oro perfetto tutto di miniera /
p. f. giambullari, 5-277 : sforzerommene nondimeno con ogni mia possa
ant. precoce. algarotti, 5-277 : la densità dell'aria che opprimer suole
. evidente. alessandro de'medici, 5-277 : confortatevi e per esperienza considerate che
grave il puzzo spira. marchetti, 5-277 : forse quai spiri allor puzzi maligni /
il duca di gpemone. botta, 5-277 : si voleva altresì accrescer forza al
strano ed orribile spettacolo. marchetti, 5-277 : alfin, dove d'argento e
colto papa e pescatore. alfieri, 5-277 : sia pace ai frati, / purché
soltanto, miseri viventi. graf, 5-277 : sovra la cristallina / spera d'acqua
tempo della seconda barbarie. monti, 5-277 : qui sopra due piedi schiccherò / contro
non sapevo l'autore. pratesi, 5-277 : « è te, come ti chiami
lor signoria fosse satolla. marchetti, 5-277 : se tu ne'fervidi lavacri / entrerai
scottarmi sotto i piedi. fogazzaro, 5-277 : anche il suolo dell'orto scottava loro
pittorico). tener su pratesi, 5-277 : già ballavano tutti, rimescolandosi e
di un sentimento. guidiccioni, 5-277 : presupposta la sincerezza dell'amor suo
di lago, di mare. graf 5-277 : sovra la cristallina / spera d'acqua
un uomo di spirito. palazzeschi, 5-277 : il marchese aveva riportato la vita in
, sistemati, storificati. palazzeschi, 5-277 : conosceva le loro storie e storielle;
la nappa della berretta. parise, 5-277 : mio padre si è fatto pensoso e
chiesa. -sostant. pratesi, 5-277 : le tradite, le derelitte, le
allusiva. vasari [zibaldone], 5-277 : se io non avessi paura del risentimento