nella palma della mano. piovene, 5-271 : un'edera più nera che verde,
una baracchétta da fiera. svevo, 5-271 : egli s'era limitato (
un grosso transatlantico tedesco. svevo, 5-271 : avevano lo schioppo a bordo e
il viso col fumo. piovene, 5-271 : un cannello di ferro versa acqua in
. c. e. gadda, 5-271 : [sbrigava] un qualche lavoruccio
aperte di una mamma. svevo, 5-271 : si trovava in grande dipendenza dal
per far qualche cosa. svevo, 5-271 : si trovava in grande dipendenza dal
, catalettica e isterica. bernari, 5-271 : -per me, -diceva il dottore,
la casa sia migliore. fra giordano, 5-271 : avere perduto iddio per così vile
degli ugonotti di francia. alfieri, 5-271 : in parigi si fan filosofisti;
miglior metodo e raziocinio. capponi, 5-271 : il pitti, franco nella narrazione,
scarsi gli emolumenti della letteratura. bartolini, 5-271 : tornando a 'campo di marte
/ lieto e felice. piovene, 5-271 : per le sue chiese e le sue
snodano fra rive frondose. piovene, 5-271 : alla rupe di orvieto, il paesaggio
in servaggio. e. cecchi, 5-271 : come tutti gli amanti, mille
di pelo di capra. lucini, 5-271 : chi è questo pezzente imberettato dal
sfortunatamente sono impegnato giovedì. stufiarich, 5-271 : tutte le mie ore erano impegnate.
/ incrinano l'aria appena. jovine, 5-271 : nel fondo,...
appetito stesso). prisco, 5-271 : aveva subito ceduto a un appetito che
, avviare. alfieri, 5-271 : tra i più potenti, ognor pescarne
. f. f. frugoni, 5-271 : or che sarà di que'laidi contenti
iddio lavora. (ma pirandello, 5-271 : -mi lavoro dentro, -mormorava gli
non importa. ferd. martini, 5-271 : la repubblica francese del 1891 non
sebben con assai lievi intervalli. svevo, 5-271 : il sandolino passava per i canali
mani vinte: arrendersi. rovani, 5-271 : l'arsenalotto intanto stava pensando se
vestiti del pittoresco costume andaluso. barilli, 5-271 : qualche cammello montato, si vede
6. molletta. comisso, 5-271 : si muoveva sulle gambe scarne, coi
alla mostruosità della fanciulla. parise, 5-271 : ho un bel guardare, è quello
fonda in lei. ferd. martini, 5-271 : monsignore, la repubblica francese del
e talora di ortografia. pirandello, 5-271 : ci son carte da copiare:
dischi splendevano come ostensori. barilli, 5-271 : sporge dalle groppe sabbiose la cima verde
ovale, poi rotonda. pratesi, 5-271 : allora il viso di elvira,
-ant. pelosella. pacichelli, 5-271 : nascono ancora all'intorno in copia
la lor donna 'piacente'. pratesi, 5-271 : allora il viso di elvira, ovale
che amor vi sente. graf, 5-271 : o fior di poesia, / com'
donde tuona e piove. marchetti, 5-271 : molto / ergon anche d'umor l'
non per questo gratuite. vittorini, 5-271 : questo indica come la crisi della
, le pantofole slabbrate. pratesi, 5-271 : poteva dirsi più linda e più
quella a sé tira. marchetti, 5-271 : la terra è di sostanza /
- anche al figur. marchetti, 5-271 : inoltre io sopra t'insegnai che molto
di mutar pensiero. e. cecchi, 5-271 : come tutti gli amanti, mille
, ed è in orvieto. pioverle, 5-271 : scenderemo anche nel pozzo di san
una lettera. alessandro de'medici, 5-271 : quando leggievo la vostra lettera e
indiscretezza della fredda stagione. pratesi, 5-271 : il maestro, per premunirsi dal
quello di cui discorrono. stuparich, 5-271 : m'assisi con tronfia presunzione sul mio
i clericali. ferd. martini, 5-271 : gli rispondo: -primo punto, monsignore
). g. berto, 5-271 : oltre a tutto cresceva lo sgomento sebbene
cristallo e serba ». marchetti, 5-271 : perché la terra è di sostanza /
intomo a raggiera. barilli, 5-271 : sporge dalle groppe sabbiose le cima
il discorso. ferd. martini, 5-271 : il principe mi tira in un
-cadere, ribaltarsi. pratesi, 5-271 : il maestro, per premunirsi dal freddo
di salvaguardia alla sua riputazione. bonsanti, 5-271 : avrebbe potuto optare per la salvaguardia
(sanguisorba officinalis). pacichelli, 5-271 : nascono ancora all'intomo in copia
dello sangue dallo naso. pacichelli, 5-271 : nascono ancora ah'intomo in copia
umano e alla città. vittorini, 5-271 : questo indica come la crisi della cultura
, sbuzzare i pomodori. prisco, 5-271 : l'ostricaro... sbuzzava i
fruttevol faccia. alessandro de'medici, 5-271 : se voi avessi auto pazienzia, aresti
sonata da un flauto. pratesi, 5-271 : appoggiava il gomito a quel finestrone,
f. f. frugoni, 5-271 : or che sarà di que'laidi contenti
, sotto mentite spoglie. domenichi, 5-271 : i capitani preso, come bisognò,
saissimo dai lavori. svevo, 5-271 : la buòna signora stava attenta di non
tica. e. cecchi, 5-271 : meglio per tutti e due se fosse
di un pesante condizionamento. botta, 5-271 : questo così solenne e squisito parlare teneva
, della febbre ricorrente. bernari, 5-271 : il giovane dottore non ignorava resistenza
e di sterminio tedeschi. vittorini, 5-271 : l'uomo capisce che esiste una
, ripeterne le gesta. vittorini, 5-271 : l'uomo capisce che esiste una possibilità
e tagliuzzateli sul tagliere. prisco, 5-271 : l'ostricaro... sbuzzava i
malattia). e. cecchi, 5-271 : meglio per tutti e due se fosse
debba tenere l'orazione. botta, 5-271 : questo così solenne parlare teneva l'
insensati. -intr. botta, 5-271 : disse che era mandato per conservar la
un incarico di fiducia. stuparich, 5-271 : il mio compito era nientemeno che di
nuove cose a catilina applaudiva. grafi 5-271 : chi d'oro e d'onor vago
barcon capovolto ci fu. pratesi, 5-271 : il maestro, per premunirsi dal freddo