bicchieretto / nel rigagnolo fangoso. silone, 5-27 : gli allievi più piccoli stavano in
le biade già nate. idem, 5-27: si seminano le sorbe acconciamente ne'
, discepolo, scolaro. savonarola, 5-27 : a'suoi allevati, che sono di
infradicire. crescenzi volgar., 5-27 : e poi che cominceranno [i sorbi
anche al fìgur. fra giordano, 5-27 : l'ancudine, quando più si martella
cose future rimangono bugiardi. tasso, 5-27 : parve un tuono la voce, e
tua sia l'elezione. idem, 5-27 : parve un tuono la voce, e
, toscano acanino. roncisvalle, 5-27 : maledetto sei tu e 'l tuo paese
di dentro ed umano. jovine, 5-27 : amava... l'arzigogolare ingegnoso
ma la mamma è assente. jovine, 5-27 : attendeva con impazienza che il cugino
darsi cura. m. villani, 5-27 : i falitigli si dierono attorno per li
sui sacchi delle povere masserizie. svevo, 5-27 : accanto ad una colonna erano accatastati
anima per un baiocco. pirandello, 5-27 : era capace, per quel ninnolo
imitazione, bisogna l'allegoria. pirandello, 5-27 : un nonnulla bastava di tanto in
all'assistito o al monaco. svevo, 5-27 : un contadino... mentre
violenza a te fatta. tasso, 5-27 : parve un tuono la voce, e
accorso gongolando il giorno stesso. pavese, 5-27 : gli disse che...
usanza in quello tempo. machiavelli, 5-27 : avendo ancora buon credito, per
ed ebbe sua usanza. savonarola, 5-27 : ancora delle pecunie del comune..
tanto. idem, purg., 5-27 : mutar lor canto in un « oh
agli schiavi delle officine. piovene, 5-27 : al buffet della strada, secondo le
vittoria vincere il nemico interno. marino, 5-27 : mancando alfin lo spirto a l'
cose solitarie. ariosto, sai., 5-27 : che lupi sieno e che asini
come i pulcini la chioccia. silone, 5-27 : troneg fanno accidenti e
e di rammarico. pirandello, 5-27 : egli si chiudeva, s'osti
rapida, breve telefonata. stuparich, 5-27 : ci sono... banchieri che
determinate prestazioni. leggi di toscana, 5-27 : proibirono che nissun ministro deputato sopra
la guerra. leggi di toscana, 5-27 : provvisione sopra le comandate da farsi
e nuovi. leggi di toscana, 5-27 : avvertendo alli disordini et abusi che
a ciascuno speranza. g. villani, 5-27 : negli anni di cristo 1200,
vergogni. c. e. gadda, 5-27 : dice che noi in italia si
gu animali della fiera. fogazzaro, 5-27 : don franco fa il morto da
/ incendere di dolore. beicari, 5-27 : alzando il braccio per volermi dare
degno e più affettuoso. piovene, 5-27 : esiste ancora a venezia un paio
non gustò lo scherzo. bocchelli, 5-27 : carezzava cogli occhi la figura slanciata e
. c. e. gadda, 5-27 : dice che noi in italia si studia
spirituale, consolazione interiore. iacopone, 5-27 : anema mia, tu si ettema,
ne risultò la cavalleria. pea, 5-27 : quando sarò tua moglie vedrai:
altro, ma amarvi insieme. forteguerri, 5-27 : dalle parole poi vengono a'fatti
. diventar chiaro. chiesa, 5-27 : l'avventura del crotto mi si disnebbiava
disperazione a volerselo dispiccare. baldini, 5-27 : dispicca l'elmo, se lo nasconde
governo dispotico che civile. casti, 5-27 : provò, come due e due
cristo redense la terra. leopardi, 5-27 : vano dirai quel che disserra e
e destrutto s'indivina. guerrazzi, 5-27 : per esserglisi mantenuto fedele vide le
altro a l'epigramma. mamiani, 5-27 : quattro... sono i metodi
in voi sospiro ardente. baldi, 5-27 : zefiro già da fortunnti lidi / dolcemente
: chi sa perché. pea, 5-27 : come mi turba da stanotte il pensiero
frutto). crescenzi volgar., 5-27 : le sorbe si serbano in questo
, ecceziotialità. l. bellini, 5-27 : per le solite strade delle osservazioni
, andò allo specchio. bocchelli, 5-27 : carezzava cogli occhi la figura slanciata
altissime siepi di càrpini. bacchelli, 5-27 : la mollezza forte della lunga schiena
quello palazzo. n. franco, 5-27 : sendo di sette anni a punto,
.: di animali. silone, 5-27 : a giudicare dall'aspetto, la covata
s. gregorio magno volgar.], 5-27 : dicono che hanno udito la voce
esercito). livio volgar., 5-27 : noi abbiam già provato le nostre
; prevedo dei matrimoni. pavese, 5-27 : ha dovuto andar via quest'inverno.
è molto ben fatta. svevo, 5-27 : vide... avvicinarsi un contadino
del basso ottimismo filisteo. sbarbaro, 5-27 : sul pubblico foglio, faccia filistea del
non averà fine. m. villani, 5-27 : per divino giudicio spesso avviene che
seta e di pennacchi. nomi, 5-27 : filippo paradisi con un subbio, /
che si facessero. g. villani, 5-27 : negli anni di cristo 1200,
mi vivo in tante pene! baldi, 5-27 : zefiro già da fortunati lidi /
lo colla terra. crescenzi volgar., 5-27 : si deono [le sorbe]
sostant. crescenzi volgar., 5-27 : il legno del sorbo è sodo e
frattanto da quello smarrimento. baldini, 5-27 : sacripante prosegue l'inseguimento per suo
del veneno. guinizelli, iv-21 (5-27 ): però prava natura / rinscontra amor
ragionevoli e fruttifere assai. caro, 5-27 : quanto a le ricchezze,..
il momento opportuno alla fuga. svevo, 5-27 : quello non era un viaggio con
morte o fuga o scherno? tasso, 5-27 : tremò colui, né vide fuga
paura o viltà. inghilfredi, 5-27 : a tal son miso che fugendo caccio
più perfetta e più gagliarda. bembo, 5-27 : tutta quella loro ardente e gagliarda
mesi continui. g. del papa, 5-27 : per nome di giorno intendesi.
pieghe e di partiti. bocchelli, 5-27 : le braccia sottili ma perfette,
-acer. gobbóne. chiesa, 5-27 : il sole giocava a capinascondere fra
comune, e gran guelfo. ariosto, 5-27 : grandi amici erano stati inante /
mercé. g. m. cecchi, 5-27 : granmercé a voi, che l'
, guardiano dello stato ecclesiastico. botta, 5-27 : allegavasi, essere il re solo
guastato da una cattiva nota. pavese, 5-27 : questa gente fa più male che
per difesa del principe. fogazzaro, 5-27 : la carabelli non era forse interamente di
corvi stupefatti nel sonno. pavese, 5-27 : chi è che paga l'illuminazione,
non fosse a lesso. monti, 5-27 : imbriache le guardie e i servi e
voci degli altri uccelli. alfieri, 5-27 : quel loro ingegno imparato, e
le più impensate diversità. sbarbaro, 5-27 : sui pubblici fogli mettono la nota simpatica
la volontà. g. bassani, 5-27 : l'idea della redenzione attraverso il
, da ogni parte. marino, 5-27 : depose a piè de l'onda ingannatrice
dosso, la bocca aperta. svevo, 5-27 : s'incantò per qualche minuto a
tempo). crescenzi volgar., 5-27 : ne'caldi luoghi del mese di
che gli era intervenuto. ariosto, 5-27 : « mi maraviglio » incominciò il
f. f. frugoni, 5-27 : viva perciò la memoria ineclis- sabile
infuse. vasari [zibaldone], 5-27 : nella fregiatura del cortinaggio...
cfr. infuso2). bencivenni, 5-27 : certi danno la infusione dell'aloè e
ingegno e del vivere. alfieri, 5-27 : queste gelide e perpetue esagerazioni [
, dispetto, disgusto. fogazzaro, 5-27 : pasotti le riferì una sera con molta
fosse d'intero giovamento. alfieri, 5-27 : queste gelide e perpetue esagerazioni [
interpellato scoppia a piangere. silone, 5-27 : « vi riconoscete nella fotografia?
disfaccia intrafatto. lorenzo de'medici, 5-27 : la qual vituperar non vo'intrafatto
. -sostant. tasso, 5-27 : pur, tutto essendo testimonio il campo
dalle fatiche della navigazione. stuparich, 5-27 : c'è qualche cosa d'inverecondo
3. impigliato. comisso, 5-27 : riesco a prenderne due [farfalle]
di ascoltare dal suo labbro. graf, 5-27 : morigerate genti a cui favello,
molesto; stridio. montale, 5-27 : si destano i chiostri e gli ospedali
i colpi del maglio. lambruschini, 5-27 : la stufa sia di terracotta e non
, restai prigioniero di quelli. tasso, 5-27 : parve un tuono la voce,
e cavalli e servitori. papini, 5-27 : tutti i piaggiatori codardi...
loro aspetto solo spaventa. bottari: 5-27 : papa giulio permise che i cherici di
io muoio volentieri? della porta, 5-27 : quando le mie vicine mi racontano
luoghi remoti. lorenzo de'medici, 5-27 : io voglio andar per boschi e
intensivo. dante, purg., 5-27 : quando s'accorser ch'i'non dava
tanto è più bella. bencivenni, 5-27 : aopera tosto [l'aloè],
e di case da gioco. vittorini, 5-27 : [nella carriera di comisso]
stella]. vasari [zibaldone], 5-27 : 11 cielo sia di colore scuro
colore giallo aranciato. barilli, 5-27 : giungo sul ponte ancora in tempo -il
importanti negozi dello stato. domenichi, 5-27 : parendogli di non poter ritrovare nessuno
marcino col servidore innanzi. lippi, 5-27 : adesso a calagrillo me ne tomo,
lastre d'argento. fra giordano, 5-27 : l'ancudine, quando più si martella
ci coron dreto come matti. forteguerri, 5-27 : un drappello di pochi ancor ne
vivamente imprimerla nell'animo. mamiani, 5-27 : quattro sono i metodi: il definitivo
minuzzi il cuore. lorenzo de'medici, 5-27 : lo mio core...
letteraria). m. adriani, 5-27 : questa composizione apparisce spezzata, minuzzolata
, ferire, colpire. beicari, 5-27 : l'angiol di dio li cominciò a
). dante, inf., 5-27 : or son venuto / là dove molto
comparative e iperboliche. barilli, 5-27 : il sole... quando tocca
un capello il suo volere. idem, 5-27 : più che tutti i tesori
esiliarmi di casa subito. pratolini, 5-27 : il giorno dopo mi salì la
cose appartenenti alla merceria. domenichi, 5-27 : con molte parole lo fece avertito che
e fiero di noi '. fogazzaro, 5-27 : don franco fa il morto da
spavaldi, spacconi. silone, 5-27 : il ciuffo di capelli e il pizzo
(un'espressione). svevo, 5-27 : così quel sorriso che aveva tardato a
il naso per tutto. bottari, 5-27 : era uno di quegli che presumeva intendersi
. tramonto sul mare. baritti, 5-27 : nell'immergersi [il sole] diventa
incontrati toma sulla nazionale. cassola, 5-27 : sulla strada nazionale passava velocemente qualche
potenza virile. lorenzo de'medici, 5-27 : vuol carne nerbuta, senza l'
loro senza noiar e niuno. selva, 5-27 : [mia madre] queste poche
di ramsden', ecc. tobino, 5-27 : la mattina dopo, l'alba da
ricevete enea. lorenzo de'medici, 5-27 : ho perduto ogni mie sarte e vele
-sostant. dante, purg., 5-27 : quando s'accorser ch'i'non dava
alla perfine a questo stato. calvino, 5-27 : l'idiota e il * cittadino
campo di indagine. vico, 5-27 : conchiude che, se in pochi anni
simili a nuvole stracciate. barilli, 5-27 : nell'immergersi [il sole] diventa
venticinque o trenta fratri. allegri, 5-27 : dalle rotte pietre delle torri prelibate ora
tesa tra mare e cielo. barilli, 5-27 : si naviga senza rumore, a
e di ostentata verità. pratolini, 5-27 : il parroco chiudeva il breviario tenendo
con chiarezza la voce. pratesi, 5-27 : stanzuccia buia, ottusa, dove
o pacifico. e. cecchi, 5-27 : con un confluire pacifico e mesto,
e maritata in ferrara. tassoni, 5-27 : nocquegli ancora tesser padovano, /
-come ingiuria. chiesa, 5-27 : bada dove metti i piedi, paesanaccio
. -possedimenti terrieri. caro, 5-27 : quanto a le ricchezze, le lor
le fai troppo sudare. pasolini, 5-27 : basta che uno abbia due palanche
, questo non importa. rajberti, 5-27 : fette di pane gonfiate nel brodo
di stomaco). rajberti, 5-27 : fette di pane gonfiate nel brodo,
, ineguagliabile. a. pucci, 5-27 : studia nel servigio vostro, / e
tenero e fresco. g. bassani, 5-27 : credeva alla sincerità della passione giovanile
. dalla polizia. sbarbaro, 5-27 : un altro... accoltellò la
forza o per amore. zannoni, 5-27 : 'vo'siete come l'asino del
quore. dante, inf., 5-27 : or son venuto / là dove molto
-avventuroso, audace. montale, 5-27 : ancora le stesse grida e i lunghi
'orgoglioso e disonesto uomo'. alfieri, 5-27 : queste gelide e perpetue esagerazioni [
anonimo [in lorenzo de'medici, 5-27 ]: né da me fa partita
, la licenziarono urbanamente. vittorini, 5-27 : inguaribili autori di pezzettini i letterati
sopra. g. del papa, 5-27 : l'orizonte retto altro non è che
l'ora della partenza. montale, 5-27 : la notte afosa / sulla piazzòla
si avvicinò al marito. pasolini, 5-27 : tutti risero; il vecchio fece una
che pensi di tòrtelo. caro, 5-27 : quanto a le ricchezze, le lor
giace, il fece porre. giovannini, 5-27 : non sapete ch'egli ambiva,
abbandonai alla santa poltroneria. bonsanti, 5-27 : certe mattine autunnali pronte a giustificare.
porta. e. cecchi, 5-27 : io vi prego, buoni signori e
tre anni si mutava. zannoni, 5-27 : non è disonorante pei parochi il fermarsi
periodo dell'allattamento. alfieri, 5-27 : una donna sedeva sulla valigia con un
entrammo che il sole precipitava. barilli, 5-27 : il sole...,
ad incontrare il ferruccio. allegri, 5-27 : delle rotte pietre delle torri prelibate
(un periodico). frateili, 5-27 : la « fiera » dopo la morte
ne sarìa? lorenzo ae'medici, 5-27 : ballata, vanne a quella villanella
-pretazzuòlo. lorenzo de'medici, 5-27 : che vergogna è per uno pre-
porta attillata col bustino sotto. alfieri, 5-27 : ueste gelide e perpetue esagerazioni [
sotto il suo manto). pavese, 5-27 : -si fregano a turno, -dissi
non cura o pregia. caproni, 5-27 : la morte / (il 'dopo
grembo. ariosto, cinque canti, 5-27 : gli par quella notte un anno lunga
più violente e furiose. pirandello, 5-27 : lasciava prorompere furibondo il dispetto accumulato
da altro che dalla bile. vico, 5-27 : conchiude che, se in pochi
la laurea in agraria. parise, 5-27 : infine tu vieni dalla provincia, sei
rimasti due cavi profondi. barilli, 5-27 : neh'immergersi [il sole] diventa
miglioramento e di guarigione. pratesi, 5-27 : le sue pupille si dilatavano amabilmente
degli specchi delle botteghe. barilli, 5-27 : il sole... calando man
buon gusto ». g. bassani, 5-27 : egli parlava quietamente alla madre:
freschissimo quel suo raccomandato. parise, 5-27 : hai visto quel tropìa che ti
. genìa, gentaglia. parabosco, 5-27 : dove diavolo trovarò questo medico,
nell'atmosfera). barilli, 5-27 : essendo la giornata serena e l'aria
. ». g. bassani, 5-27 : « bisogna essere ragionevoli », sospirava
vite randage. g. bassani, 5-27 : bastava accennare ogni tanto al passato
venti il rauco sibilar. monti, 5-27 : marci di birra e in sonno alto
allusione oscena. lorenzo de'medici, 5-27 : radici vuol, ravanelli e carote.
di falso. g. bassani, 5-27 : nei suoi discorsi... l'
un minimo di checchessia. allegri, 5-27 : poco fa le torri son ite giù
duca. g. berto, 5-27 : sarebbe rimasta vedova col problema delle
-al seguito; dietro. allegri, 5-27 : il sentimento dello stracciafoglio, ch'è
o stretto, allentare. campofregoso, 5-27 : deh, relentate le catene un poco
mazzate e di punture. ariosto, 5-27 : « mi maraviglio » incominciò il mio
intendono darci di aiuto. bonsanti, 5-27 : lo stesso fischio si ripetè più lontano
, che li ricopre. sbarbaro, 5-27 : sui pubblici fogli mettono la nota
perfettamente informato, edotto. gigli, 5-27 : la mia mente è ben rischiarita adesso
stella si risveglia e scopre. montale, 5-27 : la notte afosa / sulla piazzola
ne la reverenzia di dio. beicari, 5-27 : con gran riverenza / rendemmo laude
comune, roba di nessuno. palazzeschi, 5-27 : l'anima a dio, il
oscena. lorenzo de'medici, 5-27 : la mia borsa più danar non
). dante, purg., 5-27 : quando s'accorser ch'i'non dava
pute che commossa fogna. monti, 5-27 : marci di birra e m sonno
-paese inospitale, invivibile. pasolini, 5-27 : fate come me, ragazzi, che
saltarello, ballo romanesco. pratesi, 5-27 : spesso veniva una sua amica a
, una sol volta? chiabrera, 5-27 : a'buoni tempi farò un salto fino
della universal salute 1368. galileo, 5-27 : questo fu l'anno della nostra
del fiasco e della tazza. lalli, 5-27 : si dièr tutti alfin come arrabbiati
bagliori d'oro pallido. arpino, 5-27 : aveva parlato arrossendo. ora, di
vi adirate! vasari [zibaldone], 5-27 ^: quietatevi e non vi scandalizzate
bianca. a. f. doni, 5-27 : sopra tutto non si calchi per
con riferimento al passo di daniele, 5-27 ). bacchetti, 2-135: «
o stecchini senza schianto. pratesi, 5-27 : la madre non si moveva dal
che sciaborda tra le sécche. bonsanti, 5-27 : un nuovo battere di remi si
lasciata la terza parte. baldi, 5-27 : zefiro già da fortunati lidi /
ordini da un superiore. botta, 5-27 : a questo, soldati commisti che fuggivanosbandati
partic. nel sorriso. serao, 5-27 : « vi auguro di essere sempre bella
fosse stato loro scorta. galileo, 5-27 : giudica avere il poeta figurata ivi l'
., lascia tesauro, 5-27 : sagliono inanzi a lui questi superbi,
fante in sconci modi. pratesi, 5-27 : spesso veniva una sua amica a trovarla
è stato loro assegnato. vittorini, 5-27 : uno zibaldone farebbe quasi orrore, per
seggio santo. n. franco, 5-27 : sendo di sette anni a punto,
ombre ti veli. e. cecchi, 5-27 : su la piazza è selvaticume da
errò un sorriso angelico. misasi, 5-27 : nella semi oscurità della scaletta vide
, vigore dei sentimenti. alfieri, 5-27 : queste gelide e perpetue esagerazioni [dei
mortelle. a. f. doni, 5-27 : non si calchi per quel bosco
studiare quanto io voleva. pavese, 5-27 : nuto mi guardò tra storto e
). vasari [zibaldone], 5-27 : farei argerona dea della segretezza posta
identiche e nuove. g. bassani, 5-27 : credeva alla sincerità della passione giovanile
(il volto). bacchetti, 5-27 : il viso era stato sempre un po'
che ebbrezza di verde! barilli, 5-27 : nell'immergersi [il sole] diventa
resistenza rilevante. crescenzi volgar., 5-27 : il legno del sorbo è sodo e
salute n'avrebbe certamente sofferto. barillx, 5-27 : il so fenoglio,
a sollazzarsi la mano. pratesi, 5-27 : le sue pupille si dilatavano amabilmente
lor sopra. g. del papa, 5-27 : per nome di giorno intendesi in
e disordinata di opere. allegri, 5-27 : dal soqquadro delle fatiche della vostra ben
le sospenda come un 'ex-voto'. baldini, 5-27 : orlando, per non entrare in
sempre avversi e nemici. mazzini, 5-27 : pei diritti individuali e sociali che costituiscono
è spiacente e odioso. galileo, 5-27 : cominciarono a scendere per una china repente
spingi alla disperazione. g. bassani, 5-27 : credeva alla sincerità della passione giovanile
, sacerdote d'apollo. tassoni, 5-27 : certo ei fu prelato e cortigiano,
ma da casi fortuiti. gioberti, 5-27 : lo stato sociale è nel medesimo
la quale pesava tre danari. montanari, 5-27 : dipoi si stemperò la gocciola sudetta
, un atteggiamento). alfieri, 5-27 : da questo procede la stomachevole affettazione
parole strambe. p. levi, 5-27 : comunicavano con noi in un curioso
(un animale). barilli, 5-27 : sotto le gabbie il grosso gatto di
/ del suffragio universale. calvino, 5-27 : lotte della democrazia durante tutto un
dello sfumato. g. bassani, 5-27 : nei suoi discorsi... l'
al vostro dosso tagliata. bottari, 5-27 : michelangelo, a cui conveniva soffrir
guaiave, arancie, ecc. cassola, 5-27 : fausto disdisse il tamarindo e prese
tempori del digiuno. del papa, 5-27 : per nome di giorno intenaesi in questo
che ogn'uomo averà ricevuto. zannoni, 5-27 : non è disonorante pei parochi il
vegetali). crescenzi volgar., 5-27 : delle sorbe mature si fa il vino
e torcer la seta. pratesi, 5-27 : per dare più lungo tratto al filo
luna di cattivo umore. silone, 5-27 : don benedetto troneggiava nel mezzo dei suoi
amarezze / dal talamo sereno. serao, 5-27 : « vai tu a parigi? »
ap- portator del giorno. barilli, 5-27 : nel pomeriggio, dopo la siesta,
nocte. g. del papa, 5-27 : chiara si rende una singolare proprietà
ogni famigliare ragione accostumato. ariosto, 5-27 : « mi maraviglio » incominciò il mio
; trattarsi bene. chiabrera, 5-27 : a fè ch'io son finito.
spesse volte quel viaggio fanno. guidiccioni, 5-27 : qui l'alma, se pur
fatto avean, fosse punito. tesauro, 5-27 : o speranza del regno, e
; stuprato; deflorato. bembo, 5-27 : nelle qua'navi erano molte donne prigioni
lampade voltaiche tutti bianchi. bonsanti, 5-27 : due poli opposti son congiunti dall'arco
; che amplifica smisuratamente. marinetti, 5-27 : nella nostra guerra igienica liberatrice centuplicatrice