nelle ore di riposo. marotta, 5-141 : s'è abbandonata a sedere nell'andito
tutti, come capriccio. svevo, 5-141 : la sua intelligenza gli veniva ricordata
animelle. l. bellini, 5-141 : i fegati poi e le milze e
-emisfero antartico: boreale. anguillara, 5-141 : due volte ancor nel tenebroso orrore
dato servizio, ecc. silone, 5-141 : il giuoco andrà meglio se nessuno riconoscerà
aspersa / il vincitor. marino, 5-141 : chi fugge il ferro e poi nel
, si stringevano insieme. silone, 5-141 : tutti offrirono da bere al prete.
co'suoi stessi patroni. piovene, 5-141 : i santi piemontesi del secolo scorso.
la ricolta il lavoratore. stuparich, 5-141 : avevo conosciuto carnalmente tante donne prima
carrozzeria degli autoveicoli. piovene, 5-141 : per completare la rubrica « finezza *
, sarebbe il medesimo. caro, 5-141 : e quelli gli antichi o i parenti
del massimo sapere conseguibile. piovene, 5-141 : che cosa mi ha impressionato di
a fulgenti carri d'orse. silone, 5-141 : vale il re di denari,
con la particella pronom. pea, 5-141 : nell'abbassare il capo per cercare gli
salvatico, io mi seggo. pirandello, 5-141 : certo quello smarrimento, in cui
il crollo, la rovina. jovine, 5-141 : i seminaristi mostravano di temere i
un oggetto). fra giordano, 5-141 : l'altro modo per lo quale le
risaliva fischiettando senza pensieri. betocchi, 5-141 : un'altra / più vera gioventù da
di questa efficienza formatrice. loria, 5-141 : col progredire dell'opera, l'ardore
continuo intralcio e disturbo. piovene, 5-141 : la fiat è una freccia nel fianco
ornamento del capo. fagiuoli, 5-141 : su fermate, / su legate,
sorreggono la rete. fogazzaro, 5-141 : ciascuno, senza toglier gli. occhi
della gazzella, sopraccigli arcati. svevo, 5-141 : cara quella figliuola con quei suoi
: siamo giovevoli a'mortali. caro, 5-141 : sono misericordiosi [i giovani]
a un argomento). baldini, 5-141 : solo nell'ultimo colloquio, dopo averci
un argomento senza approfondirlo. savonarola, 5-141 : chi vuole grattare così in superficie
più d'una dizion purgata. monti, 5-141 : confusa e stupefatta / dice all'
lettere italiane e latine. rajberti, 5-141 : la maggior parte poi, viaggiando e
. commuovere, intenerire. palazzeschi, 5-141 : gli piacevano anche i fiori, poveretto
le interiora del legno. buzzati, 5-141 : nel silenzio anche quel tenebroso ronzio
una foglia di acacia. barilli, 5-141 : un pittore lo intervistava cautamente,
tipico della intossicazione letteraria. tobino, 5-141 : esagerazioni -esagerazioni. ma poi ha capito
/ e lurid'antro. graf, 5-141 : rovini il cielo / sovra il mio
e tristo di natura. bottari, 5-141 : non vi ha dubbio che a prima
-invitante, accogliente. maroita, 5-141 : s'è abbandonata a sedere nell'andito
s'era data per bisogno. pavese, 5-141 : mentre capivo ch'era cinto,
può capire ogni scodella. galileo, 5-141 : avvertisco che si comincia a metter
mi prenda ». e. cecchi, 5-141 : per raccomandhre le sue rivoltelle,
di sapore delicato. soldati, 5-141 : tutta un'ala dell'attiguo stabilimento
di una sostanza. bencivenni, 5-141 : la sesta cosa compiono l'uso delle
e la silente riva. graf, 5-141 : rovini il cielo / sovra il mio
accompagnavano solitamente questo olimpo. cassola, 5-141 : per lui il fabre insieme a pochi
di molti che morivano. marchetti, 5-141 : molte cose / vi- bran palesemente
ansia e di curiosità. betocchi, 5-141 : inconscia / ti palpita la vita
- come ingiuria. cassola, 5-141 : la disputa tra mio padre e mia
, presenti e futuri. pavese, 5-141 : allora teresa, senza farmi un rimprovero
o doveva aspettare paziente? pavese, 5-141 : teresa adesso mi ascoltava paziente e
del ben palazzo umano. marchetti, 5-141 : sempre / emergon molte cose,
a me piroettandomi intorno. barilli, 5-141 : alcune giovani americane alcoolizzate -sempre ubbriache
e a suo malgrado. verga, 5-141 : mi augurerei la medesima facilità nel
. xv. e. cecchi, 5-141 : tornito e lustro, come una specchiera
dedito ai piaceri materiali. monti, 5-141 : dorotea confusa e stupefatta / dice all'
col favor dell'echemberg. pavese, 5-141 : teresa adesso mi ascoltava paziente e mi
-diventarne possesso politico. botta, 5-141 : chiaro appariva che dalle condizioni dell'italia
straordinaria. e. cecchi, 5-141 : per raccomandare le sue rivoltelle, l'
istituzione giuridica. p. verri, 5-141 : colla di lui [mio padre]
nevrastenia sessuale '. g. berto, 5-141 : una certa incontinenza urinaria dovuta probabilmente
atto ufficiale). pratesi, 5-141 : il signor liony, se l'accordo
assalito durante il ritorno. pavese, 5-141 : le avevo detto che lei continuasse
(un'affermazione). pratesi, 5-141 : dava, come per ribadir l'argomento
. - anche sostant. gatto, 5-141 : il freddo, un lungo ridere del
(un oggetto). pratesi, 5-141 : dava, come per ribadir l'argomento
di rincarare il pane. pratesi, 5-141 : per tre anni... nessuno
e vivacità del ferrerò. alvaro, 5-141 : era un cibo troppo robusto per loro
scrivere una sola parola. rajberti, 5-141 : oggidì il ceto nobile ha proprio
(un serpente). marchetti, 5-141 : depone / lubrico sdrucciolevole serpente /
non le sa ben maneggiare. algarotti, 5-141 : un poco di muse ci avrebbe
degli sfrutletteraria. tatori. pavese, 5-141 : le avevo detto che lei continuasse r
superficie di un corpo. marchetti, 5-141 : sempre / emergon molte cose, e
sotto la spalla. e. cecchi, 5-141 : sulla sua parola di negoziante onesto
con panni sottili svolazzanti. marchetti, 5-141 : depone / lubrico sdrucciolevole serpente / la
mai tanto danno non fece. balaelli, 5-141 : avendo mune ed è mantenuta
da dio la rassegnazione. alvaro, 5-141 : mangiavano il cibo della sera come
meno nella vita. dante, infi, 5-141 : mentre che l'uno spirto questo
coscia e tesi dalle staffe. compagnone, 5-141 : non più mostri, ma questa
un vescovo. fogazzaro, 5-141 : contemplava [l'arciprete] solitario,
alla destra! g. morselli, 5-141 : senza che dubbi e diffidenze coinvolgessero
e comandi. n. ammaniti, 5-141 : finiva sempre per prendere cose inutili.
.). n. ammaniti, 5-141 : cristiano, offeso, aveva puntato la
cavo. e. rea, 5-141 : armato di lancia ossidrica non aveva paura
un computer. n. ammaniti, 5-141 : finiva sempre per per prendere cose inutili
cui lesbia usava safficamente. lucini, 5-141 : la regina pastorellando tenera colla signora /
politiche). marinetti, 5-141 : ogni italiano che si rispetti deve prendere