alla sistemazione dei mobili. svevo, 5-116 : infilò una viuzza solitaria che lo portò
e l'altro metta. fogazzaro, 5-116 : pasotti porse il mazzo al puttini perché
ricca materia appo il lavoro. marino, 5-116 : ne l'ampio tetto un ciel
non si scalda al fuoco. marino, 5-116 : ne l'ampio tetto'un ciel
buon rematore. e. cecchi, 5-116 : [tommaso moro] si metterebbe a
le vespe or ecco. menzini, 5-116 : che importa che gli ciondoli alle
tener sodo quelle crespe. menzini, 5-116 : né basta, che sia sucido il
oro di gentilissimi compassi. marino, 5-116 : ne l'ampio tetto un ciel sereno
acquistan carco. idem, purg., 5-116 : indi la valle, come '
muro! marino, 5-116 : tutto è di smalto, in mezo
cacciato capricorno. idem, purg., 5-116 : indi la valle, come 'l
basti per contentare un galantuomo. baldini, 5-116 : il fenomeno è in assoluta decrescenza
). vorrei mandarle costà. botta, 5-116 : il denaro effettivo, d'arricchire,
al solito, spropositata. baldini, 5-116 : allo zio è andato un grillo di
, disordinata e strana. svevo, 5-116 : cacciò la giubba nella quale v'erano
artezza i salitor dispaia. menzini, 5-116 : vedrai, che dal sermon l'opre
fa le pratiche. e. cecchi, 5-116 : sono santi che cominciarono da peccatori
terso raggio esalato dai monti. piovene, 5-116 : l'inverno della vai padana è
veracemente. idem, par., 5-116 : o bene nato a cui veder li
n. 7). alfieri, 5-116 : maschie a vicenda e femmine lor rime
: turbato profondamente. alfieri, 5-116 : pure, a turarmi il flagellato udito
nevose, nel sole. piovene, 5-116 : frane di neve, mosse da spalatori
estate, ghiacciaia l'inverno. piovene, 5-116 : 1 nostri musei provinciali, e
temprato il suo corpo. chiesa, 5-116 : feci due o tre volte il giro
fra me e il cirani? bocchelli, 5-116 : a che giuoco giuochiamo? lei
la lorica e la golletta. baldini, 5-116 : in un'armatura da torneo,
). dante, purg., 5-116 : indi la valle, come 'l dì
(una pianta). alvaro, 5-116 : la verdura venuta su con la primavera
generico, banale. stuparich, 5-116 : mi guardai intorno. la mia camera
-riuscire ad avere. domenichi, 5-116 : potendo a fatica impetrar per tutto
rinfusa, pasticciare. brignole sale, 5-116 : quegl'indegni... ardiscono.
chiamarono « cetriolo ». frateili, 5-116 : litigavano ogni momento, come possono
p. f. giambullari, 5-116 : l'atto puro non si può
(l'arte). bottari, 5-116 : chi sa di non aver tanto capitale
ha in odio iddio. caro, 5-116 : l'ingiustizia è tale quando è
dalla piaga. g. raimondi, 5-116 : gli uomini, per uscir di casa
tempesta saltò tanto crudele. guidiccioni, 5-116 : dall'altra banda avendo riguardo alla iniquissima
fossero intercessori per grazie. botta, 5-116 : per far cosa grata al re di
malvasia è quasi gialla'. soldati, 5-116 : i vini della riviera del garda
un odore). menzini, 5-116 : mira a dentro e 'l vedrai fracido
che vorria, non puote. misasi, 5-116 : in fondo in fondo, aveva
il martirio. e. cecchi, 5-116 : la grande e gentile sorpresa di
martiri. idem, inf., 5-116 : francesca, i tuoi martìri / a
così prese a parlare. soldati, 5-116 : il prete,... per
mezzo / di tradimenti. menzini, 5-116 : mira a dentro e 'l vedrai
della lettera di fuori. marsilio ficino, 5-116 : ricercate le midolle delle scritture,
oggi alcuni altri moverebbero. bonsanti, 5-116 : la prima volta che si era mossa
degli scarti. lambruschini, 5-116 : le particolari avvertenze che ci resta
in nome di cento. botta, 5-116 : buonaparte, in nome per far cosa
stagioni / varie dell'anno. quasimodo, 5-116 : copriva ogni mio atto la bandiera
scherz.). faldella, 5-116 : il fornaciaio spulezzò di casa, sentendosi
/ del doganier che sale. loredano, 5-116 : a pena il tuon di queste
fare per ottener giustizia. verga, 5-116 : non so come ottenermi il vostro
una competizione. e. cecchi, 5-116 : quei tremendi trottatori... al
del passaggio terrestre necessario. sbarbaro, 5-116 : quasi fossero corruttibili anch'essi,
la francese con il presente. alfieri, 5-116 : il passato l'avvenir predice.
a'padroni de'drappi. botta, 5-116 : questi furono gli articoli patenti del
. -tumultuosamente. bembo, 5-116 : dalla fuga de'quali, pazzamente incominciata
nel tuo presepio dimorare. pavese, 5-116 : -ci ho pensato, -disse, con
mi perda in sottigliezze. chiari, 5-116 : senza perdersi in ciarle o in pensieri
pare? una piccolezza. pascoli, 5-116 : stamane, tornando da fuori, ho
da quella dei giorni feriali. pirandello, 5-116 : due signori sotto un ombrello.
gran mustacchi, stretto sacco. verga, 5-116 : siamo in famiglia.. poffarbacco
volgarità da tutti i pori. cassola, 5-116 : avresti dovuto vederla quando tornavo da
son vani al tomista convinto. sbarbaro, 5-116 : se, illuso dai richiami dei
avere animo di lione. caro, 5-116 : solo sono paurosi quelli che sono
, / vaneggiarti figura. loria, 5-116 : ai morti prestiamo la benignità che
assai proclive a soprastare il ponte. graf 5-116 : corri tra 'l limo e tergi
cosa or dall'altra. misasi, 5-116 : in fondo in fondo aveva paura,
per mancare di rappresentarvisi. botta, 5-116 : pio vi... aveva
razzoli dicevan fra loro. pascoli, 5-116 : chi di gallina nasce convien che razzoli
. f f tronconi, 5-116 : se quelli sono caratteri...
e mi ridesti amore. loredano, 5-116 : a pena il tuon di queste ardite
. p. f. giambullari, 5-116 : i filosofi hanno ridotto tutte le cose
-in contesti iperbolici. menzini, 5-116 : so che rifiuterebbe il padre e l'
(una risata). praga, 5-116 : è l'idol tuo, ma ruggono
d'un primo nobilissimo carattere. pratesi, 5-116 : donna infame, demonio, satana
scarnite. -scrostato. chiesa, 5-116 : il muro... era vecchio
, scendere a pinerolo. passeroni, 5-116 : sendo sceso giù nel piano,
a poco a poco sciogliendosi. frateili, 5-116 : anche la sua vita spirituale era
amo, scomoderebbe tolomeo. sbarbaro, 5-116 : senza scomodare il soprannaturale, penso
ora circa dalla mia stazione. parise, 5-116 : un giorno (ma non è
che scozzino delle carte assai. fogazzaro, 5-116 : pasotti raccolse le carte e si
al plur.). domenichi, 5-116 : quivi ebbe nuova come il maestro
o gli elementi nel tutto. mamiani, 5-116 : ei può -
considerato inadatto. bugnole sale, 5-116 : ben ardisca ciascheduno bestemmiar quegli empi
a infiniti pericoli soggiacere. guidiccioni, 5-116 : avendo riguardo alla iniquissima condizione del
rompe il coperchio. ferd. martini, 5-116 : il troppo stroppia e soverchio rompe
oggetto in un recipiente. domenichi, 5-116 : potendo a fatica impetrar per tutto con
lanzardo [« quaderni rossi », 5-116 ]: se le risposte, che vengono
uno spino nel cuore. fogazzaro, 5-116 : povero signor giacomo, sì,
di poligono stellato. montale, 5-116 : sei tu che brilli al buio?
squarci e screpoli si apersero. monti, 5-116 : stupito restò quando una stiva /
sia capace d'alimentare. alvaro, 5-116 : la verdura venuta su con la primavera
parte del meritato castigo? » pratesi, 5-116 : donna infame, demonio, satana
la gran torre nera. prisco, 5-116 : di lì a un attimo fu come
bel principio della gotta. targioni-tozzetti, 5-116 : principiò a scarseggiare di orine, e
). dante, inf., 5-116 : poi mi rivolsi a loro e parla'
possiamo e che dobbiamo. sbarbaro, 5-116 : mancato il motivo di panico, vedo
ripienza dello stomaco. targioni tozzetti, 5-116 : tre anni fa ebbe nella primavera