spezza ad ogni soffio. baldini, 5-113 : l'accento è un po'meno ita
si espansero dolcemente preludiando. borgese, 5-113 : si udirono accordi veloci di pianoforte
intenzioni andate a male. pavese, 5-113 : correvano in macchina, in bicicletta
necessità nessuna alle cose future. botta, 5-113 : aveva il senato di bologna anticonosciuto
, di medicamenti. bencivenni, 5-113 : pillole che vagliono a questo, sono
antiquatissime ancora in uso. silone, 5-113 : tre vecchie donne, piccole, magre
da scrivere, stili. menzini, 5-113 : se talor miro aperti gli armadioni /
come un avoltoio in riposo. silone, 5-113 : sotto la cuflfietta bianca, la
addirittura velata dall'acqua. pea, 5-113 : guardavo distrattamente rassettare la stanza,
suppellettili della bambola. l. bellini, 5-113 : vi è di voi chi la
la banda dei ragazzi. pavese, 5-113 : bande di ragazzi e di bambine
le battiture delle verghe. chiesa, 5-113 : mi prese per il cinturino dei
di biglietti, si decise. svevo, 5-113 : pose le mani in tutte le
birba mascherata d'ippocrisia. menzini, 5-113 : me'gli starebbe un vaso d'
darem lungi dalle navi alquanto. botta, 5-113 : fu veduta in un subito la
viene fin sulla piazza. pavese, 5-113 : correvano [le ragazze] in macchina
. e al figur. fogazzaro, 5-113 : pasotti bussò più forte...
fanno mordere dalle vipere. menzini, 5-113 : me'gli starebbe un vaso d'orvietano
chelidro anco vi trita. menzini, 5-113 : me'gli starebbe un vaso
mezzane e le piccole. marino, 5-113 : ne le facciate tra se stesse opposte
gesso e diligentemente lavorata. marino, 5-113 : per quattro porte a'quattro venti
deluso ad altra pena. vittorini, 5-113 : l'uomo del secolo, deluso,
dal suo trafficare negli affari. piovene, 5-113 : uno dei luoghi poetici [di
curiosità. dante, par., 5-113 : per te vederai, come da questi
dee, non va ». stuparich, 5-113 : il mio sentimento fondamentale verso maddalena
mi sarebbe stato agevole. comisso, 5-113 : egli si dibatteva tra un senso
, con irrequieti cosciotti. bernari, 5-113 : non aveva saputo mai perdonare ai suoi
partic.: biglietteria. svevo, 5-113 : egli picchiò al finestrino della dispensa
quel pochettino a dietro. segneri, 5-113 : quei che non amano tanto bene
si distende sul mondo. piovene, 5-113 : sui ricordi delle delizie del ducato e
/ toccherà a voi. bartolini, 5-113 : dev'essere uno di quelli che
, giocattolo. l. bellini, 5-113 : vi è di voi chi la chiama
la sua forza da costui. beicari, 5-113 : chi serve a tal donzella /
-acer. duróne. bardolini, 5-113 : come l'è dura, durona,
la guardia dall'uscio. svevo, 5-113 : si meravigliò di nuovo dell'acutezza della
più nulla di umano. sbarbaro, 5-113 : gente d'ogni paese esala in
di lavoro sovrabbondanti. piovene, 5-113 : non possedendo grandi centri industriali il
beata. idem, par., 5-113 : da questi / m'era in disio
quattro gli angoli della volta. marino, 5-113 : per quattro porte a'quattro venti
, serpi e anfesibene. menzini, 5-113 : pur cuculion vuol dal coreggio /
che invadeva il battello. jovine, 5-113 : marga esitò un istante, poi con
, e tutto piglia fuoco. idem, 5-113 : il negro partì come se l'
disperdere i suoi soldati. domenichi, 5-113 : oppose sei squadroni per diritta fronte a'
nasconde. idem, purg., 5-113 : giunse quel mal voler che pur mal
, galleria di delizie? menzini, 5-113 : se talor miro aperti gli armadioni /
, incivile, disumana. stuparich, 5-113 : fui più volte sul punto di uscire
imperfezione. g. raimondi, 5-113 : parlava lucia. e diceva della
altro. g. bassani, 5-113 : non avrebbe alluso, nemmeno indirettamente
delle già risolute mutazioni. botta, 5-113 : buonaparte lodava l'aspetto nobile della
qualche insensato o tristo. pavese, 5-113 : -prendi ganola,... è
ogni altra generazione d'animali. caro, 5-113 : quelli amiamo o vogliamo per amici
luccio scocciato dal lamo. montale, 5-113 : ho cominciato anzi giorno / a buttar
faccia a 'l sole. montale, 5-113 : nessun guizzo di coda / scorgevo nei
(un vino). soldati, 5-113 : [il valtellina] comincia a essere
per altri do anni. bembo, 5-113 : volle che la gabella della macina,
contaminare; disonorare. fra giordano, 5-113 : per nulla avversitade tu non sozzi
romanzo nuovo. e. cecchi, 5-113 : la luce penetra in questa sostanza
a finire col precipizio. fogazzaro, 5-113 : il falco vi andò dopo pranzo
più gonfie abbatte e straccia. graf, 5-113 : sai tu l'orrore / di
onesti sudditi allo stato. palazzeschi, 5-113 : un uomo esile e piccolo, sui
formate con goffa architettura. botta, 5-113 : buonaparte lodava l'aspetto nobile della
. imperfezione. b. giambullari, 5-113 : avete a sapere che quello che
, innocenza. fra giordano, 5-113 : porta altresì teco la vergine maria
per sé e suoi. montale, 5-113 : nessun vento veniva col tuo indizio /
a'tordi e alle merle. salvini, 5-113 : in quel dì è la ghirlanda
di colore; cangiante. loria, 5-113 : un paesaggio... rappresenta una
pare una mummia risecchita. silone, 5-113 : la faccia era rattrappita e grinzosa come
acqua. dante, purg., 5-113 : giunse quel mal voler che pur
e i vapori maligni. targioni tozzetti, 5-113 : in questi fieri parossismi sono riusciti
cadere lievemente, spargere. caro, 5-113 : al sepolcro d'anchise appresentossi: /
alfieri e d'aleardi. sbarbaro, 5-113 : una lapide murata di fresco che
sarebbero potuti annoverare. della porta, 5-113 : non far che la furia offuschi la
mi oppresse co'suoi rimproveri. monti, 5-113 : il trionfo fu da lui tenuto
casa una veste ovattata. barilli, 5-113 : il domatore... con gli
del suo volto offuschino. pratesi, 5-113 : si sente,... già
per li paroxismi. targioni pozzetti, 5-113 : in questi fieri parossismi sono riusciti
pastranino marrone, attillato. palazzeschi, 5-113 : un uomo esile e piccolo,
razionale. dante, inf., 5-113 : quanti dolci pensier, quanto disio /
medesimo percuziente ne perde. grandi, 5-113 : se il percuziente a urtasse nel
d'essersi data a'romani. botta, 5-113 : il popolo, raccolto in gran
. fed. della valle, 5-113 : spira tu nuove voglie a'duri
(un rumore). pratesi, 5-113 : si sente,... giù
rigor dell'ire nostre. pratesi, 5-113 : strascicatelo, mandatelo avanti a piattonate
tentativo della prima oppugnazione. segneri, 5-113 : quei che non amano tanto bene
più persone che una. marchetti, 5-113 : or se dell'alma la natura
pomellate in bianco e grigio. loria, 5-113 : il suo non è più un
con svariati servizi. sbarbaro, 5-113 : con questa bellezza caldeggiata dal portiere
per altra urgente cagione. tronconi, 5-113 : ora va pure. ho finito
male affezionati per me. monti, 5-113 : di brame ributtanti e impure /
impartire l'estrema unzione. bacchetti, 5-113 : agata pensò: -ha chiesto il prete
bellezza / sono prodigi usati. chiari, 5-113 : è un prodigio che siate viva
notricare! dante, inf., 5-113 : oh lasso, / quanti dolci pensier
, tornare in luce. sbarbaro, 5-113 : con questa bellezza caldeggiata dal portiere
del forestiero. p. levi, 5-113 : come potevano, i giovani d'
bianche e affamate. campanella, 5-113 : le renghe hanno republica, re
sguardo del filosofo contemplatore. monti, 5-113 : il trionfo fu da lui tenuto /
tugurio onesto e poverello. passeroni, 5-113 : costor colle lor ciarle / vanno poi
spazi in van sudati. segneri, 5-113 : dalle montagne sono calato a rivedere e
prende gioco, zimbello. giovannini, 5-113 : ho per conclusione verissima che le
sono uscite molt'altre. segneri, 5-113 : quei che non amano tanto bene
il papa con i cardinali. segnen, 5-113 : così resto sciolto da una missione
una vecchia balilla. g. bassani, 5-113 : se per intanto...
tumultare per rispetti privati. segnen, 5-113 : la verità è che i rispetti politici
avanti a vele gonfie. pratesi, 5-113 : con tutte le cautele e i
acquistare altro che affanno. passeroni, 5-113 : costor colle lor ciarle / vanno poi
sa- iena. targioni pozzetti, 5-113 : se le fa un'emissione di
ricupero, restauro. sbarbaro, 5-113 : una lapide murata di fresco che reca
(il naso). palazzeschi, 5-113 : un naso sbucante... stupefatto
/ foliche a schiera. campanella, 5-113 : le renghe hanno republica, re coronato
sciogliete, sciòl alvaro, 5-113 : doveva essere un lungo lavoro sciogliere
ho fatta di questa istoria. segneri, 5-113 : così resto sciolto da una missione
direi quasi, scomposta. pratesi, 5-113 : pallida e scomposta come povero fiore
mio secolo., io! vittorini, 5-113 : l'uomo del secolo, deluso,
riscontri con chi unirsi. marchetti, 5-113 : or se dell'alma la natura.
piutosto greca costruzione. menzini, 5-113 : pur curculien vuol dal coreggio / esser
(un colpo). marotta, 5-113 : egli aveva raccolto, durante una zuffa
ch'ella gridava ai sordi. monti, 5-113 : adoperai / tutti argomenti: ma
con un tocco leggero. arpino, 5-113 : gioacchino russo ancora lisciava la sigaretta
nel dubbio o nel disinganno. parise, 5-113 : il solo dubbio che esistano da
(un indumento). tobino, 5-113 : davanti a lei solerà era nudo,
sì stupide e gelate. marchetti, 5-113 : poco monta / ch'ella [l'
lanzardo [in « quaderni rossi », 5-113 ]: prima di uno sdoro è
né vaga né bella. bottari, 5-113 : quell'immensa fabbrica, che avrebbe,
. o iperb. algarotti, 5-113 : questi infinitamente piccioli voglion dire che
delle forme semplici della natura. loria, 5-113 : mi vien sospetto di guardarlo troppo
una parte di essa. vittorini, 5-113 : nel suo libro della letteratura classica
lati eguali. g. del papa, 5-113 : essendo arrivata [la cometa]
vi ricevo i clienti. pavese, 5-113 : anche quelle dell'alta valle non sapevano
in quanto al puro falansterio. barilli, 5-113 : per una commissione che dovevo fare
polso convulso la gaetana! pascoli, 5-113 : voglio sapere dove ha messo il mio
del medio evo cinese. montale, 5-113 : ho continuato il mio giorno / sempre
cannibalizzare. e. rea, 5-113 : adoperò uno strano verbo per farci intendere