sporchi e tutti raggrinziti. chiesa, 4-56 : mi avevan voluto comperare un certo abi-
il dolore faceva pietà. pea, 4-56 : e si accasciava veramente accorato come
e presono settanta muli. idem, 4-56: le città d'italia erano senza
non deve restare un pagano. palazzeschi, 4-56 : aveva spremuto il proprio ingegno per
! *. idem, purg., 4-56 : li occhi prima drizzai ai bassi
tirarsi su gli abiti. giamboni, 4-56 : e a coloro che dubitavano, alzandosi
lor, e lacrimonne alquanto. idem, 4-56 : acceso di furor con tra ambidue
fuggito, io son rimaso. tasso, 4-56 : acceso di furor contra ambidue
accorto. idem, purg., 4-56 : li occhi prima drizzai ai bassi liti
fra i mattoni sconnessi. baldini, 4-56 : un andirivieni di gente che arriva
e da'vicini. m. villani, 4-56 : giunsono a pisa l'imperatrice e
non men che leggiero. caro, 4-56 : dagli otto di questo [mese]
'mperadore! m. villani, 4-56 : in breve tempo giunsono a pisa
ingenua / schifo e vergogna. viani, 4-56 : il cranio aveva pelato come una
vantaggi e di eleggitivi effetti. pulci, 4-56 : corbante un bando mandò molto caldo
ne'modi, nella voce. verga, 4-56 : donna fifì dovette seguire la mamma
guardavano con cera sdegnosa. verga, 4-56 : « oh, bianca...
via. s. agostino volgar., 4-56 : e però per non istare in
danaio: mirare giusto. lippi, 4-56 : ma si fe innanzi un grande e
nel danaio. note al malmantile, 4-56 : tira così aggiustatamente, ch'egli
quello scorpione di tunisi. verga, 4-56 : le palpebre... battevano,
la palma con un mignardo. alfieri, 4-56 : gli era pure stato a concorrenza
incontro non surga un male. berni, 4-56 (i-108): disse rinaldo.
qualche modo al suo lustro. brancoli, 4-56 : la notte, bevve un bicchiere
della terra è consumata. bottari, 4-56 : quantunque io, per me, mi
visitare la tua compagnia? ariosto, 4-56 : -cerca -diceano -andar dove conoschi / che
, una disposizione). garzoni, 4-56 : perché le leggi non fussero defraudate,
rifuggio in altro paese. verga, 4-56 : ella gli teneva fissi addosso i
, finali e simili. giamboni, 4-56 : per lo quale fatto vergognandosi, e
rinnovare. -scherz. sbarbaro, 4-56 : laurea è di solito dispensa da imparare
del lobo auricolare. sbarbaro, 4-56 : laurea è di solito dispensa da
sospir di cui sempre ragiono. anguillara, 4-56 : la notte poi l'oscura veste
distendere sopra un letto. viani, 4-56 : l'ossa pareva le avesse tutte dilogate
la dispensa da quell'esercizio. sbarbaro, 4-56 : laurea è di solito dispensa da
appressando al volto afflitto. verga, 4-56 : bianca posò la mano sul braccio
vendita né per pegno. garzoni, 4-56 : fu ordinato espressamente che nelle cene de'
temerario. f. f. frugoni, 4-56 : non ci torna a conto /
giudizio che possa dubitarne. muratori, 4-56 : la lor fantasia trasporta la mente
spartigioni de'lor beni. tasso, 4-56 : ambo fece rei di quell'eccesso
così le altrui fatiche. genovesi, 4-56 : in ogni stato, a tenore
ragione overo di fatto opporre. casti, 4-56 : 27: ad ogni altra
a. pucci, cent., 4-56 : le sette insieme combatterò, /
o capperi ben netti. garzoni, 4-56 : per una legge censoria...
men quanto più splende. pulci, 4-56 : ulivier nulla rispose a rinaldo, /
s'interponeva un divieto. palazzeschi, 4-56 : s'erano trovate fuori di strada inconsapevolmente
delle nazioni straniere. g. bentivoglio, 4-56 : aspettando che le congiunture potessero dar
più ghiotto d'una mosca. ariosto, 4-56 : ri- sposongli ch'errando in quegli
attenzioni, gentilezze). giamboni, 4-56 : premendo con tutta loro forza sopra
e fuor di strada. palazzeschi, 4-56 : s'erano trovate fuori di strada
riprendere il cammino. lippi, 4-56 : ripongo la nocciuola e la castagna,
, ma giovarsi del presunto. casti, 4-56 : da la saggezza sonnolenta. giuramento
. -ostentare. palazzeschi, 4-56 : portavano in giro la straripante rigogliosità
(una spesa). garzoni, 4-56 : per reprimere l'ingordigia de'ventri
tutti i miei personaggi. palazzeschi, 4-56 : a quella finestra rimanevano fino all'imbrunire
. cartografia. n. villani, 4-56 : ch'io descriva, tu brami,
e detto blasfemie grandi. bencivenni, 4-56 : i membri di questa bestia si
bellezze e le grazie. marchetti, 4-56 : i fulmini volar miri a traverso /
. -aggrovigliatamente. vittorini, 4-56 : la gialla gramigna fresca di rugiada.
innamorare. tebaldeo, egl., 4-56 : riseme infin ch'ebbe ben stretto
tale armatura si richiedevano. pulci, 4-56 : fece fare un guanto, s'io
operazioni naturali sono gustose. muratori, 4-56 : la lor fantasia trasporta la mente
di quelle oche belle. sbarbaro, 4-56 : laurea è di solito dispensa da
a così gran segno? buonafede, 4-56 : badino bene gl'italiani giovani a
. s. antonino di firenze, 4-56 : suole molto [il nostro nimico
d'una tale conversazione. praga, 4-56 : egli si tirava d'impiccio con
-usurpare. n. franco, 4-56 : m'era forza mandare in benevento
d'intagli. n. franco, 4-56 : con una mano infoderata di scudi,
ecc.). buonafede, 4-56 : badino bene gl'italiani giovani a
romor d'armi sente. tassoni, 4-56 : il conte che tenea l'orecchie intente
, essere bacato. allegri, 4-56 : la fava,... se
ove più loro piace. groto, 4-56 : oh ve', che faccia invetriata,
doveri, impegni. pavese, 4-56 : si sentiva irresponsabile e leggero, quasi
e lacerti di uomini. luzi, 4-56 : solo allora osservo la stanza / e
di parificarla, di raddolcirla. lucini, 4-56 : queste verità... *
e va alla porta. corazzini, 4-56 : le lampadette, stelle / di cimitero
gli seccava di studiare. sbarbaro, 4-56 : laurea è di solito dispensa da imparare
divagazioni. f. d'ambra, 4-56 : son buone legne: pur ho inteso
. - anche iron. buonafede, 4-56 : badino bene gl'italiani giovani a
-peggior. letteratàccio. buonafede, 4-56 : niuno ascolti più le cechezze e le
il limio delle cicale. luzi, 4-56 : solo allora osservo la stanza, /
subordinata: secondariamente. bianciardi, 4-56 : capì che dicevo sul serio, che
circostanze insignificanti. s. antonino, 4-56 : suole molto tentare questi tali di
, deteriore. buonafede, 4-56 : badino bene gl'italiani giovani, a
che tutti gli mangiavano. bencivenni, 4-56 : prìncipi malvagi, che per lor grandi
e s'in- felicita. genovesi, 4-56 : in ogni stato, a tenore che
gambe. s. agostino volgar., 4-56 : voi lascio nelle mani di dio
o di esaltazione collettiva. pratesi, 4-56 : la marea montò in modo da trascinare
un maremagno d'episodiuzzi. faldella, 4-56 : gli archivi portano alla superficie un
so che martoro. cor azzini, 4-56 : io vi vidi, tranquilla / in
a presente che ningua. buonafede, 4-56 : niuno ascolti più le cechezze e
famiglia punire alcuno personalmente. tasso, 4-56 : le sue colpe medesme in noi
dei metalli. c. dati, 4-56 : negli anni passati io comprai la 'metalloteca
metodicità degli studi tedeschi. bonsanti, 4-56 : stavolta... la sua metodicità
comandavano. a. f. doni, 4-56 : potrebbero... i ministri
il pirata con la tosi. montale, 4-56 : alcuni iensano che lo spettacolo (
o tenerella. ferd. martini, 4-56 : a mio padre, forse già minacciato
duca l'iniquissimo tradimento. tasso, 4-56 : me fuggito aver le sue / mortali
(una persona). buonafede, 4-56 : niuno ascolti più le cechezze e le
per la sottile ed arguta. calandra, 4-56 : giu riamo
un organismo sociale. bonsanti, 4-56 : si metteva a sedere, oppresso dagli
tutti ombrosi e sboccati. tesauro, 4-56 : il rimedio a'cavalli ombrosi non è
scrivano l'opere loro. ariosto, 4-56 : cerca (diceano) andar dove
dispensa. 5. maffei, 4-56 : anteriore all'anno settecentesimo non si è
tornavano e lo pungevano. pellico, 4-56 : l'agilità del suo braccio in
ogni cosa. g. bassani, 4-56 : giù in istrada una coltre uguale
che è stato detto. ghislanzoni, 4-56 : bravo! ben parlato! viva il
sciocco, insipido. buonafede, 4-56 : badino bene gl'italiani giovani a
tesoro. b. corsini, 4-56 : ebbe atlante lassù ricetto degno /
? -rivelato. imperiali, 4-56 : ambe dei lor volti, e vaghi
la perseveranza. ghislanzoni, 4-56 : la faremo finita una volta, prosegue
nelle cose della polonia. alfieri, 4-56 : altri diceano tarquinio suscitato da cicerone
su cui sono scritti. sbarbaro, 4-56 : laurea è di solito dispensa da
diventare un pezzo grosso. baldini, 4-56 : a tavole, borghesemente apparecchiate, si
sciogliesi l'infinita nuvolaglia. tombari, 4-56 : quell'anno l'autunno andò avanti
. a pieghe). castiglione, 4-56 : la beretta vorrei che fosse sempia e
subito alla volta dell'ambra. forteguerri, 4-56 : con sterpi e con sassi a
, accanto a me. sbarbaro, 4-56 : se leggi un autore, per quanto
pollo senza pestare. brignole sale, 4-56 : le altre femine ponno vantarsi che
polvere / s'è convertita. idem, 4-56 : guardatevi / di non mancare,
turpitudine del porco. buonafede, 4-56 : niuno ascolti più le cechezze e le
inferiore a cm 65. marotta, 4-56 : giuseppe navarra mi mostrò trionfante un
. -intr. giamboni, 4-56 : vergognandosi e tornando alla battaglia,
persone di ogni genere. palazzeschi, 4-56 : sotto la finestra delle nostre sorelle
quella dell'arcadia. gigli, 4-56 : l'abate giuseppe paolucci...
a fin di bene. pellico, 4-56 : per non farla [zanze] arrossire
ne abbino uno di proiettura. serlio, 4-56 : la cupola sarà tanto più del
e musicata allo specchio. gatto, 4-56 : vedere ogni parola / che tu provi
quattro quattrini. ferd. martini, 4-56 : in un paese dove l'ottimo sigaro
drappi preziosi e ricchi. imperiali, 4-56 : su la porta, al gemino
congratulava con noi. ghislanzoni, 4-56 : signori! signori! grida la checchina
; messo da parte. genovesi, 4-56 : generalmente parlando, l'accrescimento del
, nitrisce e si raggira. caropolt, 4-56 : raspa esso [il toro]
pure, la prego. pratolini, 4-56 : la nonna... preparava la
pagamento dell'indennità. fenoglio, 4-56 : la gente concedeva con mani lente,
-anche con metonimia. fenoglio, 4-56 : la gente concedeva con mani lente,
di riorganizzazione dell'impero. gramsci, 4-56 : si moltiplicarono i conati per determinare
di). p. verri, 4-56 : pochi giorni dopo che fui all'armata
foglio di risguardo). saba, 4-56 : il buon carletto, come schedo un
canta. s. bonaventura volgar., 4-56 : patriarchi e profeti, risonateli laude
invecchiata e scrostata. sereni, 4-56 : quell'uomo. / rammenda reti,
nuovo rapidamente le scale. brancati, 4-56 : elena riuscì... a strappare
o fola di romanzi. muratori, 4-56 : mancante allora la mente del libero
soglion dapresso usar spuntoni. nomi, 4-56 : in aiuto pur ora di canone
nimici del duca, non 4-56 : così talora turba di villani, /
il mio onore ». pellico, 4-56 : per non farla arrossire [zanze]
viveva che nelle bocche. tenca, 4-56 : diciamo dimestichezza per non adoperare un'
che l'aurora stende. imperiali, 4-56 : bei fior, d'odor non scarsi
poco prezzo. n. franco, 4-56 : il gentiluomo cerca togliersi di mano a
non lo vedono più. saba, 4-56 : il buon cadetto, come schedo un
grande dottrina e cultura. buonafede, 4-56 : niuno ascolti più le cechezze e le
e atteggiamenti altrui. buonafede, 4-56 : niuno ascolti più le cechezze e le
non perché li scortichino. bencivenni, 4-56 : prìncipi malvagi... per lor
tre mabile, sempiterna. magalotti, 4-56 : già non erano ancor cose
region. sfilatine ». baldini, 4-56 : un mezzo sfilato di pane attraversa la
rancoroso di casi personali. stuparich, 4-56 : non di palestra, né tanto meno
rondini sfreccianti in cielo. luzi, 4-56 : schivo la sua occhiata / guardando fuori
irregolare, discontinuo. tombari, 4-56 : quell'anno l'autunno andò avanti a
delle soglie). ruscelli, 4-56 : dal fondo del sasso sieno alla soglia
rammulina lo spolverio del nevischio. luzi, 4-56 : dietro a lei uno spolverio di
sporchetti alquanto. petruccelli della gattina, 4-56 : la fanciulla era sporchetta anzi che
un certo riserbo. buonafede, 4-56 : badino bene gl'italiani giovani a squaccherare
tendenze nazionalistiche o imperialistiche. bianciardi, 4-56 : l'epoca degli anarchici è finita
all'ultimo, su. buonafede, 4-56 : niuno ascolti più le cerchezze e
dei registri fonematici. bianciardi, 4-56 : la viganò... quando
con una gamba di legno. buzzati, 4-56 : vidi arabi, eritrei, sudanesi
o consigliato ad agire. alfieri, 4-56 : altri diceano tarquinio suscitato da cicerone,
la settimana santa). marino, 4-56 : sono crotali tuoi roche tabelle? moniglia
stimata fiorini xlv d'oro. castiglione, 4-56 : una mia vesta de veluto negro
al telonio. ferd. martini, 4-56 : prepararsi alla riparazione significava rimettersi al
tolse in isposa. sciascia, 4-56 : a girgenti stefano rimase: togliendo
uditore fino alle viscere. montale, 4-56 : la musica tonale pare esaurita nelle sue
una regione. n. villani, 4-56 : musa, tu che facesti esser geografo
in una cultura diversa. castelvetro, 4-56 : qual maraviglia è se non si sa
ubbioso profumo. ferd. mattini, 4-56 : desinare 'alla lira'da orsanmichele
s. gregorio magno volgar., 4-56 : tu, uomo unanime, mia guida
epidemia fra una popolazione. sciascia, 4-56 : a pochi chilometri da girgenti, il
lessema. dante, par., 4-56 : dice [platone] che l'alma
). t. scarpa, 4-56 : piatto numero uno: 'bìgoli in salsa'
armena. c. levi, 4-56 : il vescovo, così parlando, mi
); kafkismo. delfini, 4-56 : alla faccia del kafkanesimoorvelizzatodeiradicalidel libro d'
forma. c. lombroso, 4-56 : la craniometria... è una
e il limone. t. scarpa, 4-56 : come aperitivo, fatti preparare uno