eran solfini ancora). verga, 4-273 : coll'acciarino accese uno zolfanello e andarono
mente, senza pretese. grazzini, 4-273 : in quanto a lei, la festa
la presenza. palazzeschi, 4-273 : l'appello fu ripetuto ma così spento
all'altezza del cuore. pavese, 4-273 : passeggiavo la sera con padre felice
i denti di latte. brancati, 4-273 : non parlo da solo né a vanvera
con la bocca ermetica. pavese, 4-273 : non sai tenere la bocca chiusa.
si scambiavano le parti. brancoli, 4-273 : gli voglio leggere vita e miracoli
può andare il meno. grazzini, 4-273 : s'egli è innamorato daddovero, non
senza voltarci! ». pavese, 4-273 : dino strillava in mezzo agli
4 centralizzazione amministrativa '. pavese, 4-273 : si leggevano notizie di scontri sulle
alla sua emola. g. capponi, 4-273 : nemmeno l'insegnamento religioso è oggimai
. -figur. giamboni, 4-273 : corinto, cittade allotta ricca sopra
e degli scambi. giamboni, 4-273 : corinto, cittade allotta ricca sopra
solitari e di difficile entratura. botta, 4-273 : egli finalmente in trento arrivava verso
dei fanciulli. g. capponi, 4-273 : rousseau fanciullo poetico, come fosse
galleggino sicure. f. galiani, 4-273 : non si dichiara controbando il canape
, legarsi. c. gozzi, 4-273 : marfisa nel tabarro s'incrocicchia, /
, esprimere con precisione. stuparich, 4-273 : non era capace d'esprimere di getto
— rinuncia. botta, 4-273 : non contrariavano per esempio il matrimonio
posto di lavoro. giamboni, 4-273 : corinto... era stata donna
, orifizio, fessura. campanella, 4-273 : l'acqua smorza il fuoco non per
prencipi sono stabilite. f. galiani, 4-273 : l'eu ropa è
taltre cose. a. pucci, 4-273 : dove avean gli tordi e la pernice
2. entità indeterminata. montale, 4-273 : oggi, per le opere vitali dei
rodio). a. pucci, 4-273 : dove avean gli tordi e la pernice
nuovi e vecchi. a. pucci, 4-273 : del mese di dicembre i buon
rei cibi. f. fona, 4-273 : credendo pure di ristorarmi con due
vittoria. alv. contarmi, lii- 4-273 : io reputo di aver ora conseguito un
poi estinguendo li censi. botta, 4-273 : soggiunse [il lorena] che
e rovaio. a. pucci, 4-273 : poi il dì di calen di gennaio
. -arruffare i capelli. panigarola, 4-273 : nostro signore mi fa scrivere che me
segnoria de'tebani. v borghini, 4-273 : si potetter, per grandissimi e
. - anche sostant. brancati, 4-273 : è giusto che se la facciano con
volesse smorzare una candela. campanella, 4-273 : l'acqua smorza il fuoco non
combustibile, la soffocazione. campanella, 4-273 : l'acqua smorza il fuoco non per
, asciutto. a. pucci, 4-273 : ricomincian le dolenti note, / tornando
alla sua sovraeccitazione. de roberto, 4-273 : in quella sopreccitazione cerebrale a cui era
ne sarà altro. f. fona, 4-273 : 00 di piglio con lo stomaco
civetta, vicino ad alleghe! bonsanti, 4-273 : rimase la trionfale cornice squillante dvoro
inconsueta. f. pona, 4-273 : venuta la strasóra di coricarsi, fu
). livio volgar., 4-273 : lo 'ndugio della battaglia fece che
personaggi di questi drammi. montale, 4-273 : il non artista moderno sa che il
ma con la virtù. mamiani, 4-273 : noi di siffatto abbiamo qui discorso di