su come colonne ritorte. palazzeschi, 4-267 : gli si scagliò avvinghiandogli il corpo
/ la bottiglia dal mare. bratteati, 4-267 : voi non c'entrerete mai [
bell'anno. c. gozzi, 4-267 : « può fare il ciel » éoggiungea
al vaglio: non mostrare gratigrazzini, 4-267 : no, no; non pensar,
che superi la vita. pavese, 4-267 : non mi chiedeva perché vivessi nascosto
non intendo questa cifera. grazzini, 4-267 : -oh, è cotesta grammatica? -messer
, clamoroso di gabbiani. pavese, 4-267 : per lui la guerra era una mena
che la natura prepara sottoterra. pavese, 4-267 : passarono un giorno nel cielo due
lotta armata, tumulto. botta, 4-267 : né era possibile, che in mezzo
a stampa, di diffida. palazzeschi, 4-267 : pagheremo quello che crederemo di pagare
il dilettarsi della altrui. botta, 4-267 : una rabbia, un empito,
occupare spazio, estendersi. giamboni, 4-267 : la rocca della terra, che iera
, chiedere. livio volgar., 4-267 : pervenuti costoro al consolo, e
a quella delle nostre formazioni. pavese, 4-267 : passarono un giorno nel cielo due
guarnigione. livio volgar., 4-267 : egli di tutto l'esercito di cittadini
un terreno). silone, 4-267 : la terra ereditata dal padre e fruttificata
romanzi francesi tra noi. praga, 4-267 : si abbandonava alle vaghe carezze della
si destava. g. bentivoglio, 4-267 : stava egli specialmente in gran gelosia
ricca nave in porto rompe. marchetti, 4-267 : infin che giunti / fur dell'
perimetro; circonferenza. giamboni, 4-267 : cartagine... era di giro
fortuna un volto! g. bentivoglio, 4-267 : terra aperta, ma che gode
dito medio; cubito. giamboni, 4-267 : i consoli intesero a vincere cartagine,
estens. discorso incomprensibile. grazzini, 4-267 : - se io non intendo i vostri
compì, di misura. giamboni, 4-267 : cartagine..., di giro
, l'animo). marchetti, 4-267 : l'uso insegnonne, e dell'impigra
atteggiava quasi alla stupefazione. bonsanti, 4-267 : l'inarcarsi appena percettibile d'uno
. ricoprire, celare. genovesi, 4-267 : nella gran città la natura vien ad
non ci fu verso. marnioni, 4-267 : molti aderiscono oggi al culto cattolico ad
e minuscole. s. maffei, 4-267 : ha qualche punto e altri segni talvolta
presto di questa mena. pavese, 4-267 : per lui la guerra era una
senza curar delle rime. botta, 4-267 : nelle altre province i medesimi moti
l'uomo in sicuro. mamiani, 4-267 : converrebbe al medesimo tempo veder gl'
detti argutissimi e pungenti. castelvetro, 4-267 : aristotele [ha] risposto a
bellissime mostre d'esercizi militari. leti, 4-267 : nel passaggio del duca avanti il
lo piacer divin. a. pucci, 4-267 : questa e l'altre [piazze
de l'egloghe leggiadre. genovesi, 4-267 : perché nelle città s'ama tanto
: pregio. a. pucci, 4-267 (tit.) '. le proprietà
, popolazione. a. pucci, 4-267 : l'ho veduto già di molte piazze
(la voce). fenoglio, 4-267 : aveva una voce grommosa, reumatica,
(una divinità). papi, 4-267 : tu che con l'alta mente etruria
costringerlo a ritirarsi. giamboni, 4-267 : i quali difese scipione, rincacciato
, il vento). campanella, 4-267 : essendo vapori grassetti, se quivi
accusa. a. pucci, 4-267 : dell'altre città non far menzione,
scompiacergli in niuna cosa. tesauro, 4-267 : egli [lo spirito di contraddizione]
-sollevarsi col corpo. bernari, 4-267 : « già », disse con un
panella, 4-267 : essendo vapori grossetti, se quivi sono
sostant. g. bentivoglio, 4-267 : spunta in mare questa terra prima moretti
appresentar montagne e rupi. silone, 4-267 : lì vento le piogge il torrente uguagliarono
blasmato e detraete. pavese, 4-267 : padre felice corse a vederli, suonò
garofani e d'altri fiori. genovesi, 4-267 : perché nelle città s'ama tanto
: mostrarsi ingrato. grazzini, 4-267 : non pensare, giannin mio, che
estivo. a. pucci, 4-267 : quella [piazza] di siena,
ombra d'un ideale. bonsanti, 4-267 : il timore di cadere vittima delle facili