. dante, par., 33-82 : oh abbondante grazia ond'io presunsi
con cannucce e altre mondiglie. ariosto, 33-82 : e quando ai fianchi e quando
. d. battoli, 33-82 : adunque il tremore è cagione, o
non sacce. d. bartoli, 33-82 : adunque il tremore è cagione,
a. pucci, cent., 33-82 : questo botto / fecion, per-
, e faranno fumo. ariosto, 33-82 : l'altro con più ragion sua spada
novo carco. idem, inf., 33-82 : ahi pisa, vituperio de le
parlare? idem, par., 33-82 : oh abbondante grazia ond'io presunsi
in così degna sede. salvini, 33-82 : stupor non fia se te al devoto
ma il suo piè stordire. ariosto, 33-82 : l'altro con più ragion sua
considerazione. dante, purg., 33-82 : perché tanto sovra mia veduta / vostra