e qual colla spada. compagni, 3-42 : ora vi si ricomincia il mondo a
un cavaliere disarmato. la spagna, 3-42 : se abattuto son d'esto afferrante
vitalba per rodegarla. fra giordano, 3-42 : non è da agguagliare la nostra fede
e giustizia. cicerone volgar., 3-42 : ma i vecchi a sé amminuiranno le
nello scrivere. leonardo del riccio, 3-42 : tacito in corbulone osservò del solo
errore veruno. leonardo del riccio, 3-42 : quelle ampollose espressioni, quei magnifici
calmi saluti e scherzi. idem, 3-42 : allora: quando comincia a prestar servizio
apre oltre l'azzurro. calvino, 3-42 : la valle s'apriva striata da
più convinto dell'arcana ragione delpulci, 3-42 : truova cosa che faccin collezione, /
maggiore acqua verrà adosso. tasso, 3-42 : lo stuol pagan fra tanto in
ad amare e quello arretra. lippi, 3-42 : viltà l'arretra, onor di
immensa ferita. e. cecchi, 3-42 : ogni tanto succedeva uno scompiglio,
/ che battezzi l'infante. garzoni, 3-42 : la donna... partorì
vocis lege ponderum provenire'. verga, 3-42 : comprava anche la pesca tutta in
ed in sicura bilancia. barilli, 3-42 : allora davanti al palazzo di giustizia
lotteria. 1. neri, 3-42 : consumano il tempo intorno al giuoco,
guerra tutta in blocco. tecchi, 3-42 : un ex-colonnello del terzo piano..
poverello che gliela domandasse. verga, 3-42 : egli badava agli affari suoi,
più ir lo fren dell'arte. bufi 3-42 : però le parti principali [di
. arriva fino ai capanni. pasolini, 3-42 : stavano seduti sullo scalino del capanno
d'intorno in leggiadri festoni. imbriani, 3-42 : ricordai quando fanciullo soleva spruzzare inchiostro
carcassa di volatile. pulci, 3-42 : truova cosa che faccian collezione, /
chi vi diletta meno. fra giordano, 3-42 : disse cristo: tomas,
non può il vero scorgere. marino, 3-42 : così mentre con lei scherza e
nuovo contro i ribelli. verga, 3-42 : anticipava anche la spesa per la
. a. f. doni, 3-42 : se voi non gli toccate su a
. a. f. doni, 3-42 : quest'aver fama m'ha fatto strologare
cola. m. villani, 3-42 : trovaronsi quasi tutte [le campane]
gli uomini entravano. m. villani, 3-42 : una folgore cadde in roma,
tutti l'altri compagni. pulci, 3-42 : truova cosa che faccin collezione,
flauto e cantare di musica. bruno, 3-42 : dui ciechi mendichi a la porta
nitidi sien tutti ad oro. verga, 3-42 : comprava anche la pesca tutta in
[ecc.]. grandi, 3-42 : chiamasi quest'altro diametro 'secondario'
tormentato, afflitto. loco pone, 3-42 : da quale parte volgome, rompomece
a lui discende il sol! verga, 3-42 : egli badava agli affari suoi,
mai cosa che soddisfi. verga, 3-42 : comprava anche la pesca tutta in una
modo l'obbliga- zione. verga, 3-42 : era cristiano e di quel che faceva
a. f. bertini, 3-42 : voi portando ciò con sentimento stravolto
la galanteria! leonardo del riccio, 3-42 : que'pressanti ufici dell'ospite o
, un atteggiamento). palazzeschi, 3-42 : dopo un istante di esitazione mi
giovanni suo figliuolo primogenito. bisticci, 3-42 : del coronare uno imperadore dal papa
per impazzire. leonardo del riccio, 3-42 : costretti sono o a sofferire gran noia
cerimonia solenne del vestimento. verga, 3-42 : [le] sue bilancie.
cosa è un nuovo impiccio! verga, 3-42 : senza essere uomo di mare aveva
essenziale del poema epico. imbriani, 3-42 : se in una inchiostratura, se
di cristo). verga, 3-42 : egli badava agli affari suoi, ed
che maladivano crudamente quirinio. bruno, 3-42 : si cominciomo sì crudamente a toccar l'
s. gregorio magno volgar., 3-42 : nella qual cosa è da notare
ecc. m. villani, 3-42 : una folgore cadde in roma, e
cavallo percossono loro addosso. ariosto, 3-42 : e marfisa con gli altri da cavallo
facile darla ad intendere. cassola, 3-42 : lo so, alcuni compagni dicono
delubro del demone ercole. pavese, 3-42 : che cosa sia piangere il radioso
non mancheranno altretanti personaggi. marino, 3-42 : così mentre con lei scherza e
confusi quegli che li adorano. landolfi, 3-42 : non tutti, nondimeno, e
affermazione ritenuta esatta. landolfi, 3-42 : ognuno sa infine, osiamo dire,
e alle figure dicevoli. imbriani, 3-42 : se in ima inchiostra- tura,
lentini o rinaldo d'aquino, 402: 3-42 : fina donna, non mi siate
delle femmine. palladio volgar., 3-42 : il qual vino è medicinevole, ed
, stizzito. guido delle colonne, 3-42 : oi quant'è dura pena al
vi commuova l'acqua. landolfi, 3-42 : ognuno sa infine, osiamo dire,
lontano; irradiato. landolfi, 3-42 : tutti i corpi celesti...
notevoli ammassi globulari. landolfi, 3-42 : ognuno sa come i pianeti ruotino attorno
piegarono il marito de compiacerla. bandello, 3-42 (ii-462): ella non mezzanamente
pena. dante, purg., 3-42 : disiar vedeste sanza frutto / tai
g. m. cecchi, 3-42 : mi ricordo, che / mio padre
le sue lagrime de'cavalieri. giusti, 3-42 : chi crede d'esser furbo si
tutte l'opere buone. verga, 3-42 : le sue bilancie... erano
di rossellini da damasco. forteguerri, 3-42 : poca uva fa la vigna pampinosa.
. a. f. doni, 3-42 : dolevasi un giovane figliuolo d'un
di fare un gran partito. pea, 3-42 : farfalle per la testa non ne
, si fermarono di botto. govoni, 3-42 : la madre diventata statua / si
niente o poco. d. bartoli. 3-42 : 'capimorti 'o 'materia
liquefatto. m. villani, 3-42 : una folgore... abbatté la
, precipitò nella forra. montale, 3-42 : un'ombra larga e avvolgente..
, guardarono i passi. compagni, 3-42 : lo imperadore con le sue forze
. dimin. fotografiétta. pasolini, 3-42 : era una fotografiétta piccola, più pic
, sgrigiola, stroscia. montale, 3-42 : accese un primo, poi un secondo
la bava straboccava. e. cecchi, 3-42 : tali manovre erano accompagnate da uno
, bazzecola. piero da siena, 3-42 : il vento fiero, che la galea
raffrenante più s'infocava. tasso, 3-42 : soli argante e clorinda argine e
la fascia d'ogni tormento. landolfi, 3-42 : ognuno sa... come
fremito di ionia primavera? bocchelli, 3-42 : in quella [voce] c'
e godere. e. cecchi, 3-42 : in un recinto, era il giardino
vanto. dante, inf., 3-42 : caccianli i ciel per non esser men
gli contassero i bocconi. cicognani, 3-42 : prese le dieci lire e tornò addietro
fecero giausire su'sembranza. landolfi, 3-42 : tutti i corpi celesti...
mancare di chiaroveggenza. landolfi, 3-42 : questi tali, occorre dirlo senza ambagi
che tenga dello scherzevole. baldini, 3-42 : legge la * tribuna illustrata ',
col viceré. r. borghini, 3-42 : io sono stata pregata da persone d'
quivi incontrano. g. del papa, 3-42 : quando cotali corpicciuoli sien di figura
mia gioventù passarono inconturbati. serao, 3-42 : la delizia di due amanti,
puote. s. bernardo volgar., 3-42 : la perfetta obedienzia...
rami. s. agostino volgar., 3-42 : di niuno mi poteva empire,
corpo infermissimo della chiesa. porzio, 3-42 : il re, per tener inferme
malizia del genere. de pisis, 3-42 : l'aveva salutato in fretta per
perde / lontano lontano. imbriani, 3-42 : quell'accordo informe di colori mi
a intrabbicolar su gli scagni. morante, 3-42 : pure alla notte nel dormire s'
tigna a un insolente. mascardi, 3-42 : ambisce l'insolente la signoria libera ed
intellettuale ne dànno venti. idem, 3-42 : lo so, alcuni compagni dicono
definibili caratteristiche. seneca volgar., 3-42 : questo, tanto più dobbiam fare,
. 4 grave, leggiera'. rajberti, 3-42 : abbiatevi un saggio di queste classificazioni
che pare un letamaio. praga, 3-42 : seminando un certo puzzo / di tabacco
al ciel si leva. montale, 3-42 : si levò uno sciame di uccellini
stare in un antico tabernacolo. govoni, 3-42 : non vedi che tuo figlio /
tutto. idem, purg., 3-42 : disiar vedeste sanza frutto / tai
grosso dagli del macco. pulci, 3-42 : dà pur broda e macco a l'
aziona un mulino. targioni tozzetti, 3-42 : è succeduto due volte in quello
la. malaugurosa notizia. pratesi, 3-42 : tutto concorre a rendere allegrissimo, luminosissimo
delle incrostazioni maligne. cassola, 3-42 : s'era detto sempre, quando
dio. -sostant. latini, 3-42 : io non terrei così grandissima la tua
una sua parte). govoni, 3-42 : non vedi che tuo figlio / è
capo morto. d. bartoli, 3-42 : confermasi con la medesima evidenza da
di cui dispone. g. raimondi, 3-42 : messo in ordine, secondo un
esser comuni. g. del papa, 3-42 : è vero... la
salute. palladio volgar., 3-42 : è buono [quel vino] allo
. medicamentoso. palladio volgar., 3-42 : alcuni l'orbacche della mortine..
meno. seneca volgar., 3-42 : colui è di grand'animo, che
meriti. -figur. guittone, 3-42 : non vederete antica o nuovamente esser
). la rotta di roncisvalle, 3-42 : tutti i vantati seranno meschini /
chiama metonimia over ipallage. castelvetro, 3-42 : volendo omero dire che egli pregava
, strillo; vagito. nievo, 3-42 : -cara la mia figliuola; -prese ella
alle dimostrazioni d'affetto. bersezio, 3-42 : s'aggruppavano ad un tratto alle ginocchia
, a versarlo nei barili. dessi, 3-42 : beniamino vuole sapere se deve riportare
un tratto svaniva via. montale, 3-42 : si vide un modesto uccellino -un
animale). livio volgar., 3-42 : gli elefanti furono adunati alla ripa
discordia profonda, rovina. latini, 3-42 : tu, cesare, credesti tal comincia-
né le reliquie morte. dottori, 3-42 : o magnanimo affetto, '/ '
pio, il vino. rajberti, 3-42 : abbiatevi un saggio di queste
ora mi trovo. b. corsini, 3-42 : domenico traeva il nascimento / dalla
superiore. n. franco, 3-42 : vi dico che gran parte de'filosofi
i numerali e i multiplici. montale, 3-42 : si diceva 'un falco '
terra le persone. l. martelli, 3-42 : sì mi nudre l'amoroso vampo
atletico e armonioso. de pisis, 3-42 : il corpo d'atleta, biondo dorato
morte eterna. 5. antonino, 3-42 : quando non lo abbi fatto, tale
poteva turbar la sperienza. fenoglio, 3-42 : la strada era invasa dalla nebbia,
è cagione dell'opacità. piccolomini, 3-42 : l'altra causa di far parer
delle oppresse famiglie vivo. tasso, 3-42 : al fìgliuol di bertoldo il destrier cade
quasi oppresso di nebbia. fenoglio, 3-42 : tutto taceva, a parte il pigolio
. marco polo, volgar., 3-42 : trovaro uno castello chiamato calasata ciò
nelle articolazioni. rajberti, 3-42 : abbiatevi un saggio di queste classificazioni
ogni animo rimuove. del carretto, 3-42 : d'esser da me offeso già
cielo come / la fanghiglia. fenoglio, 3-42 : la strada era invasa dalla nebbia
. palco. ser giovanni, 3-42 : mostròlle un giovane ch'era appiccato
corpo e tremore delle membra. rajberti, 3-42 : braccio destro con palpitazione o con
, ii soldi kabella. liburnio, 3-42 : ella, tolto l'inchiostro sul stile
in un arto. rajberti, 3-42 : braccio destro con istanchezza paralizzante.
gagliardo che fa meravigliare ognuno. magalotti, 3-42 : nella sposizione di questo passo i
bisboccia, baldoria. groto, 3-42 : ne l'osteria dal montone o da
te, o macario. campofregoso, 3-42 : era in villa per recreazione / dii
tal peccato. livio volgar., 3-42 : assai paventosi essendo i galli per lo
una superficie; mano. cellini, 3-42 : con quella stessa pellolina si rammar-
. obliquità dello sguardo. vittorini, 3-42 : di nuovo egli ha giù il piombo
ascondono le stelle. m. villani, 3-42 : in quella tempesta una folgore cadde
percosse la gragnola. piero da siena, 3-42 : e 'l vento fier che la
di colombi? pietro ispano volgar., 3-42 : fiele di perdice. poesie musicali
grande spesa di sepoltura. poerio, 3-42 : seguano i fanti e dall'ardir veloce
me ciò che ti piace. baldelli, 3-42 : non è già cosa tanto
parimenti scoprimmo il pervertitore. garibaldi, 3-42 : sarebbe lunga la storia delle corruzioni
in alto o a bocca. vittorini, 3-42 : di nuovo egli ha giù il
file regolari. cuppari, 3-42 : nei pioppeti, nei cipresseti e nei
io dico de'faraoni. alberti, 3-42 : in plurale non s'adoperano e nomi
suddivisi in dodici mesi. manfredi, 3-42 : numa pompilio, che succedette a
molle vuoi farci morire! sereni, 3-42 : « porca -vociferando porca ».
/ non si faccia ermellino. pulci, 3-42 : lascia i porci...
fondo della nave. fr. colonna, 3-42 : il limite ora dicendo dilla porta
(un dolore). rajberti, 3-42 : abbiatevi un saggio di queste classificazioni,
a una premessa). alberti, 3-42 : e nomi masculini che cominciano da '
nevegato ne la ciera. ariosto, 3-42 : sarà di questo il pueril trastullo
terreni, alcune ne'fiumi. piccolomini, 3-42 : può [l'acqua] produrre
ideale razionalità. p. levi, 3-42 : vedo venire giù un carrello guidato
chimento intellettuale. 0. rucellai, 3-42 : ella si compiacerà compatirlo [yl eraclito
, risoluto. dante, salmo, 3-42 : quegli ch'era appresso a me più
carità fusse la vicitazione. bandello, 3-42 (ii-461): un atto ancor che
(un'attività). ariosto, 3-42 : sarà di questo il pueril trastullo /
prestirio. r. borghini, 3-42 : o infelice casa mia,..
impiegatizio o concettuale. cassola, 3-42 : anche nel partito, non ci vorrei
irrogata o comminata). compagni, 3-42 : il male per legge non si punisce
becco). fr. colonna, 3-42 : havea [l'aquila] amorosamente rapto
bogonciulo di dodici quartucci. verga, 3-42 : prendeva soltanto [lo zio crocifisso]
quercia. fr. colonna, 3-42 : queste eximie et expedi te columne
cognominato prencipe galeotto. g. gherardi, 3-42 : o dolce muse, o sante
lo gran sdegno aperto. baldelli, 3-42 : non è già cosa tanto agevole a
chiaro raggio. ciro di pers, 3-42 : come poco incontra 'l tempo dura /
entro la serrada scorga. armenini, 3-42 : giovan antonio da vercelli..
avanzati e chi esplorazioni proprie. bianciardi, 3-42 : il rapporto kinsey sul comportamento sessuale
tutto ciò che veggiono rappresentano. loredano, 3-42 : le rappresentavano gli sguardi una robusta
(un segno). govoni, 3-42 : non vedi che tuo figlio / è
più facilmente la dissolve. fiori, 3-42 : i'le darò la salsa; e
mettere in difficoltà. mascardi, 3-42 : il destino nemico del vostro bene ha
, era piena di religione. romagnosi, 3-42 : in più sensi si vuole usare
. -carcassa. pulci, 3-42 : truova cosa che faccin collezione, /
s. giovanni crisostomo volgar., 3-42 : sempre innance ke la buta for
per le prigioni. la spagna, 3-42 : per quell'iddio apollo e trevigante
tradite ricoverano nella solitudine. volponi, 3-42 : con questo brivido clelia si affrettò a
, ma non soperchio diletto. campofregoso, 3-42 : era in villa per recreazione /
ridenti. dante, par., 3-42 : ond'ella, pronta e con occhi
.?? anguillara, 3-42 : già s'era a cinque il numero
riducetevi dunque a quelli. bernari, 3-42 : « come? » gli dissi allora
città ridusse a concordia. baldelli, 3-42 : il ridurre a concordia coloro i
e lo rigettante. palladio volgar., 3-42 : è [il vino di morfina
. a. f. doni, 3-42 : s'io volessi dipinger questa fama mi
quella facondia che desiderate. buonafede, 3-42 : sappiamo ancora che quando la pitagorica
cavo overo corri a salo. tasso, 3-42 : lo stuol pagan fra tanto,
(la speranza). boiardo, 3-42 : tutta mia speranza ho posta in vui
sicilia, ha ripreso moglie. pea, 3-42 : era bene che riprendesse marito.
non fur restucchi. luca pulci, 3-42 : non creder che di sangue io
su di buon passo. praga, 3-42 : al risvolto di una via / sghimbiò
di così aspra tirannia. tasso, 3-42 : in quel punto stesso / al
s. giovanni cristostomo volgar., 3-42 : tropo maior- mente a l'omo
offese o a soprusi. compagni, 3-42 : voi siete quelli che nel mondo avete
temuto crine s'affilano. campailla, 3-42 : quel che fra giove e noi rosseggia
lungo una strada erta. tomizza, 3-42 : gli chiese: « perché non ti
automobile mortuaria. g. bassani, 3-42 : poco dopo ero di nuovo là,
acqueo nell'atmosfera. fenoglio, 3-42 : guardò ansiosamente al passo della torretta.
s. giovanni crisostomo volgar., 3-42 : nessun bon fruito d'arboro pò ben
ogni punto di vista. giusti, 3-42 : chi dice poi d'essere furbo non
sostanza). palladio volgar., 3-42 : i greci in questo modo confettano
bioccoso un tardo raggio. brancati, 3-42 : la luce autunnale di roma..
-dividersi dai propri alleati. porzio, 3-42 : la lega con questi patti si conchiuse
in groppa alle colline. luzi, 3-42 : la prima fucilata rade / la
anche assol. pulci, 3-42 : vedrai come egli scuffia quel ghiottone /
di un'ellisse. grandi, 3-42 : chiamasi quest'altro diametro secondarioe coniugato al
al seguito di qualcuno. latini, 3-42 : la dignitade de'prìncipi era quasi di
, selvaticuzzo. r. borghini, 3-42 : orsù, salvaticuccia, lasciatemivi almeno
seminate i raggi vostri. praga, 3-42 : con tai passi venia avanti / da
una superficie. fr. colonna, 3-42 : il limite hora dicendo dilla porta,
s. giovanni crisostomo volgar., 3-42 : sengga questi aitori sto monte:
ne e di rispetto. rosmini, 3-42 : il sentimento della giustizia è nei
, di senso. piovene, 3-42 : i pensieri tendevano ad inasprirsi e ad
un uccello scomodato dal fracasso. montale, 3-42 : erano quasi sull'orlo del ciglio
region. svoltare. praga, 3-42 : al risvolto di una via / sghimbiò
sospir tremar nel core. lancia, 3-42 : quando il giovane ebbe ciò detto,
sue pazze furiose millanterie. montale, 3-42 : « è la busacca » disse zebrino
pregavano non gli abbandonasse. mascardi, 3-42 : ambisce l'insolente la signoria libera
in modo convulso. liburnio, 3-42 : mentre con meco essa sola ragionava,
, / quaranta scudi. baldelli, 3-42 : non è già cosa tanto agevole a
con questa indegna superstizione? pea, 3-42 : « se non la smetti, me
arte e compagnia. s. antonino, 3-42 : poi che [i stumi. b
un bassorilievo. fr. colonna, 3-42 : mirai attonito... in una
i sommati dello spenditore. ricci, 3-42 : meco medesimo so il sommato del viaggio
più, non sospirava più. valeri, 3-42 : le foglie del pioppo sospirano /
membri a spezzamento ». rajberti, 3-42 : braccio destro con dolore di spezzamento.
delle farfalle. fr. colonna, 3-42 : la spina dii quale [architrave]
chiuso. ogni riflesso spento. fenoglio, 3-42 : la strada era invasa dalla nebbia
uno sforzo eccessivi). liburnio, 3-42 : le cadenti ma per ananti pulite guance
dall'impeto dei nemici. tasso, 3-42 : lo stuol pagan fra tanto, in
, spungino, trippetto. libumio 3-42 : gocciandole l'umore dagli occhi assiduo,
s. giovanni crisostomo volgar., 3-42 : sengga questi aitori e altri someglienti
gli rimanesse intatto. onofri, 3-42 : stillammo sulle nostre cica
un dolore). rajberti, 3-42 : braccio sinistro con dolore stirante.
si smuova. palladio volgar., 3-42 : il qual vino è medicinevole ed è
spesso per dispetto / stuonato. calvino, 3-42 : da chissà dove si levò un
famiglia, allo sbando. pratolini, 3-42 : egli era un ragazzo di nove anni
s. giovanni crisostomo volgar., 3-42 : i fantin chi son tanto tenerin
. s. giovanni crisostomo volgar., 3-42 : sempre innance ke la buta for
/ faticose sul suolo bruciato. calvino, 3-42 : la valle s'apriva rosso.
nova scena a frigie orchestre? lorenzi, 3-42 : non lascierai già tu che al
s. giovanni crisostomo volgar., 3-42 : senga le foglie se guasteravan deverravan
prima li farà mestiero. ariosto, 3-42 : sarà di questo il pueril trastullo /
quasi il tappeto. d'annunzio, 3-42 : introduceva i visitatori, tendeva il
s. giovanni crisostomo volgar., 3-42 : son [le foglie] naturai
memoria. buti, 3-42 : drieto alla capacità e tenuta del mio
-acer. tesoróne. de pisis, 3-42 : e il corpo d'atleta, biondo
s. giovanni crisostomo volgar., 3-42 : per far gli adormir far ghe
in prigione. p. levi, 3-42 : niente: si piantano lì tutte e
qui addurre una prova. batacchi, 3-42 : fare all'empia regina un brutto
. maestro verdi. savinio, 3-42 : incontrato un tramagnino e stimatolo degno
; trasmettere. o. rucellai, 3-42 : eccomi ubbidiente, benché tardi, a'
con la sua brigata. ariosto, 3-42 : sarà di questo il pueril trastullo /
parte dove noi andiamo. marchetti, 3-42 : ci imagineremo rilevarsi un gagliardo vento,
un pianeta. piero da siena, 3-42 : e 'l vento fiero, che la
non fate all'altrui spese. pulci, 3-42 : assettagli a mangiare in qualche luogo
d'orrore i dì felici. onofri, 3-42 : stillammo sulle nostre cicatrici / balsami
ossia a spazzola. p. levi, 3-42 : quella più grande, che era
mondo già mai mantenere. compagni, 3-42 : 0 iniqui cittadini, che tutto
a starasi a saminiato. campofregoso, 3-42 : me avea dei studi già la vacazione
del benefattore. f. galiani, 3-42 : la valuta nelle femmine nasce dall'
un'esile piuma rossa. montale, 3-42 : si vide un modesto uccellino -un
. camminare, passeggiare. nencioni, 3-42 : la strada / ora sceglie del bosco
a questo uniforme dire. aena, 3-42 : femmine, infanti, viri /
[ivo£]: compagni, 3-42 : o iniqui cittadini, che tutto il
conservavano nelparmario della nunziata. imperiali, 3-42 : il tempio di santa maria delle
cui conveniva ritrarlo sollecitamente. montale, 3-42 : camminarono in punta di piedi verso
, colla mucidaglia cheassecchiscesottoinasucci. idem, 3-42 : neipadiglionidelleorecchie era come rifluito il sangue
. macchia d'inchiostro. imbriani, 3-42 : ricordai quando fanciullo soleva spruzzare inchiostrosullacartaepoiripiegarlaemi
di pensiero. eco, 3-42 : l'opera come messaggio pedagogico, come