fonanti a l'arca. bruno, 3-358 : qua è da considerare che è
che vi terra. savonarola, 3-358 : tu medico hai visto che el reu-aggiungiamo
fidata e abile. cicognani, * 3-358 : venne loro incontro, ossequiosa, la
- figur. valeri, 3-358 : anche tu, viso bianco, /
qui- sitori. seneca volgar., 3-358 : colui che noi chiamiamo dettatore,
... / vedesti. valeri, 3-358 : come se in te fluisse /
, ca ottobre del mosto. bisticci, 3-358 : diceva: «...
della mormorazione e della calunnia. valeri, 3-358 : senti la dolcezza grave / dell'
la dovesser guardare. guittone, i- 3-358 : occhi che sono in tenebre costumati,
verde, sparse di fiamme. pellico, 3-358 : di staf- farda l'infulato duce
(la voce). baldelli, 3-358 : ha il fiato la sua bontà ognora
spiaccicare sotto le scarpe. pasolini, 3-358 : correva dicendo i morti,..
; bocchino, linguetta. baldelli, 3-358 : la commodità della bocca chiamo io,
dell'opre / della natura. poerio, 3-358 : ma il po...
lussuria e non esser maneschi! bisticci, 3-358 : avendo nel tempo ch'era a
-armonioso contemperamento di suoni. baldelli, 3-358 : la musica, i canti e il
da'fondamenti. g. ferrari, 3-358 : le rivoluzioni sì temibili nella legge
di cerchio la chiuse. buti, 3-358 : 'a rotar cominciò', cioè incominciò
suono armonioso, gradevole. baldelli, 3-358 : ha il fiato [del suonatore]
occupate le vostre terre. baldelli, 3-358 : la musica, i canti e il
, di umide malinconie. bernari, 3-358 : da ogni angolo si spandeva un
spade di narvali? d'annunzio, 3-358 : i pesci, enormi chimere d'acqua
s. gregorio magno volgar., 3-358 : quando era già verso casa,
oro il sole. ciro di pers, 3-358 : coprir gran luce d'umiltà col
. -pozzanghera. pasolini, 3-358 : tommasino di corsa, saltando i pantani
a grado. seneca volgar., 3-358 : quando il libro di tullio viene alle
direzione di un flusso. leonardo, 3-358 : ogni corso d'acqua, che fia
da sentimenti oscuri. tronconi, 3-358 : non voglio, non posso più pensare
e si rallegra il cielo. poerio, 3-358 : l'amo par che si rallegri
s. gregorio magno volgar., 3-358 : eravi un certo regolo in cafamaum
parrucca del conte marito. guerrazzi, 3-358 : il quinto personaggio... celava
opera mia recherà generalità storica. cantù, 3-358 : per quanto io rimugini più tosto
cosa voi toccate il segno. poerio, 3-358 : l'amo quelli segnolini che grattasti colla
fantocci semoventi / ed operanti. bersezio, 3-358 : allora l'avreste detta [pai-
insegna che vari nomi. poerio, 3-358 : cela all'occhio del dì con la
schiuma sulla superficie. d'annunzio, 3-358 : il balenìo delle lunghe spade d'avorio
ventre ripieno di superfluo vento. baldelli, 3-358 : ha il fiato la sua bontà
un culto. fr. colonna, 3-358 : per le tue sincere, supplice et
., adorerei! ». bernari, 3-358 : « uh caspita!.. di
sventolando verso il soffitto. pasolini, 3-358 : si vedevano delle persone che tornavano di
villanie delle mordaci lingue. bisticci, 3-358 : fece una invettiva... vituperosissima
a. di soragna [in prezzolini, 3-358 ]: riti sacrimentali e semi-magici,