pietosamente. idem, inf., 3-120 : così sen vanno su per l'onda
son come mandorle acerbe. alvaro, 3-120 : uno scricchiolìo, come di denti
se stessa. e. cecchi, 3-120 : [quest'arte] si sfoga a
e gli occhi bovini. cardarelli, 3-120 : per le sue vie [di recanati
ai calci, e muleschi. imbriani, 3-120 : l'indole dell'artista napoletano nel
. -figur. fra giordano, 3-120 : noi non avemo alie, come l'
crepitante rosseggiar dei tizzoni. verga, 3-120 : il nonno si alzò tosto ed
. a. f. doni, 3-120 : se la chiarezza del legnaggio vostro oscurate
lei si conforta. s. razzi, 3-120 : sì come nella chiesa trionfante hanno
guastade appese ai loro chiodi. verga, 3-120 : quando il vecchio staccava un chiodo
forze, la salute. palazzeschi, 3-120 : mia madre raccontava il fatto coloritamente,
brillante, espressivo. palazzeschi, 3-120 : mia madre raccontava il fatto coloritamente,
cortesia esagerata, smancerosa. imbriani, 3-120 : il comandante l'accolse complimentosissimamente e
sia che mi coroni. grazzini, 3-120 : etti uscito di mente, che tu
p. f. giambullari, 3-120 : croscio d'acqua, da 'ghe-
starebbero forse meglio alle gentildonne. nievo, 3-120 : il povero diavolo ragionava alla sua
o difici? diodali [bibbia], 3-120 : tenne tassedio contr'al santuario per
goffo, a disagio. faldella, 3-120 : se egli avesse fatta una dichiarazione
soggiacciono i corpi organizzati. cicognani, 3-120 : c'era bisogno che qualcheduno in
ti amerò fino al sepolcro. nievo, 3-120 : rimasta appena sola si strappò via
delle due povere dissennate. brancoli, 3-120 : quali provvedimenti adottare contro un simile
richiama al noto duol. leopardi, 3-120 : di vanità, di beffe /
dalle mie pretese. g. raimondi, 3-120 : nacquero riviste di letteratura; fioriva
; operativo. b. cavalcanti, 3-120 : comparando i discorsi degli architetti con
quando tu m'accomiatasti. simintendi, 3-120 : va a polinestore, fattore della
del vino. e. cecchi, 3-120 : è come assistere a un lento sorgere
con lunghi fremiti sonori. buzzati, 3-120 : passano sulla vicina foresta fremiti improvvisi
di fuori tutto accaldato. giusti, 3-120 : libri d'ogni genere...
aghi di ghiaccio. pasolini, 3-120 : nel gallinaro c'era tanta paglia,
sue cose. idem, par., 3-120 : quest'è la luce della gran
il cavaliere e vuol battaglia. nievo, 3-120 : quando una volta ella fosse la
e deformate. g. raimondi, 3-120 : mandava in giro i suoi ritratti
volgarmente si chiama spergiurare. simintendi, 3-120 : quella crudele raguarda colui che parla
amarezza e dalla solitudine. buzzati, 3-120 : la voce qui si interrompe.
, grandemente è promossa. giusti, 3-120 : a ciò serviva grandemente lo stabile
-spreg. gravàccio. fra giordano, 3-120 : avemo il corpo troppo gravacelo.
madre natura l'hanno impastato. nievo, 3-120 : né l'era colpa sua,
-assol. g. bassani, 3-120 : lui, poveretto, vorrebbe strappare
sangue mi fanno impressione. cassola, 3-120 : digli che sei sorella di un partigiano
di differenziazioni. gentile, 3-120 : pensiero tutto uniforme e indiscrimi- nabile
insieme di più cose. celimi, 3-120 : si può torre il gesso e farlo
suole sentire tale sermone. castelvetro, 3-120 : conciosiacosa che febeo, dio della
di bambagia candida. e. cecchi, 3-120 : i più piccoli movimenti della luce
valore intensivo. livio volgar., 3-120 : già il fumo per gl'incendii de'
ambivan l'ulivo selvaggio! montale, 3-120 : l'arte di arrangiarsi esiste ancora
il fare del giornalista. frateili, 3-120 : vi notavo un certo difetto del gusto
macchina davanti a me. pratolini, 3-120 : l'auto ci fu quasi a
.: vestito pomposamente. lucini, 3-120 : ltmbecilli regnano! / vi sono rimbe
con la massima rapidità. montale, 3-120 : troppo lontano. no, appena quattro
gola gli fa lappe lappe. passeroni, 3-120 : fece il cane in quel rigagno
mi seria in disianza. fra giordano, 3-120 : il molto parlare è vietato;
da ogni parte. jahier, 3-120 : è orientata bene la scrivania in faccia
dio, estasi. fra giordano, 3-120 : dovete sapere che l'orazione è
lusinga; vezzeggiamento. fra giordano, 3-120 : non si piega iddio per lisciamento
eccesso; raffinare. fra giordano, 3-120 : pare... che tu vogli
raffinato, ricercato. fra giordano, 3-120 : forse che credi piegare, come si
fortuito, del capriccioso. gentile, 3-120 : pensiero tutto uniforme e indiscriminabile,
dai fili di ragno. valeri, 3-120 : un viscido lustrare / d'olio nero
filze di cifre. g. bassani, 3-120 : fuori, alla luce naturale,
espressione verde marcio). valeri, 3-120 : un rio, tra case povere.
, goffa. nieri, 3-120 : 'margòffia': lo stesso che marcolfa.
uscì più da dosso. idem, 3-120 : 'marmocchiaia': grave infreddatura di capo
neppur da lontano. e. cecchi, 3-120 : nella tetra mezzaluce delle vetrine,
senza grazia, senza dignità. nievo, 3-120 : col suo intelletto materialóne riteneva le
1085); cfr. anche nieri, 3-120 : « 'manufàtora ': farinata
bisgio tagliata. lud. guicciardini, 3-120 : d'ancona inviano qua quantità incredibile
una volta nello stato monacale. buti, 3-120 : 'l'affezion del vel';
'nganno dee lo 'nganno provare. buti, 3-120 : gostanza tenne l'affezion del monacato
-assol. fra giordano, 3-120 : non si conviene a dio lungo
loro entusiasmo. e. cecchi, 3-120 : è come assistere a un lento sorgere
a mandar giù la stizza. cassola, 3-120 : digli che sei sorella di un
, musone. seneca volgar., 3-120 : l'ho veduto in città allegra e
in un contesto negativo. montale, 3-120 : non era il caso di infilarsi in
iroso, impaziente. de pisis, 3-120 : un vasone, blu, un gran
nobilitata e diventò felicissima. ghirardacci, 3-120 : fu [papa eugenio] di
si rompano per te? poerio, 3-120 : così l'alma s'affaccia all'infinito
duca di milano. lud. guicciardini, 3-120 : da bologna ci mandano [nei
stampare nel proprio paese. giusti, 3-120 : se non avevamo libertà di stampa,
precedente; successivo. dante, inf„ 3-120 : avanti che sian di là discese,
sottomarini. -sostant. valeri, 3-120 : un rio, tra case povere.
(un banchetto). ghirardacci, 3-120 : poi fece un convito opulentissimo,
filato. lud. guicciardini, 3-120 : da bologna ci mandano [nei
uno scritto). fra giordano, 3-120 : non si conviene a dio lungo
trionfarono gloriosamente nell'ottantanove. misasi, 3-120 : gli immortali princìpi del- l'ottantanove
di ottomana nera. c. arrighi, 3-120 : in anticamera la giovannina stava sdraiata
materia. e. cecchi, 3-120 : ruotando sui minimi spigoli, facendo
-panacea vegetale: zafferano. tansillo, 3-120 : s'egli avrà questa panacea angelica,
un sedile. g. bassani, 3-120 : i raggi e i mozzi delle ruote
parole: parlare. fra giordano, 3-120 : però non si mise in più parole
un tratto sprofondarono. g. bassani, 3-120 : la vernice qua e là
. s. agostino volgar., 3-120 : unico figliuolo di dio, degnasti
dece perdona. dante, purg., 3-120 : poscia ch'io ebbi rotta la
stessa. f. pigafetta, 3-120 : sia li due volte tanto quanto la
servivano a cosa alcuna. lubrano, 3-120 : stempri perle stillate / la venere
men savrò guardare. fra giordano, 3-120 : orni altresì le parole e liscile
divinità; supplicare. fra giordano, 3-120 : non si piega iddio per lisciamento
-sottoposto a un dominio. mazzini, 3-120 : l'ungheria fu già detta il cimitero
fare nulla. livio volgar., 3-120 : l'africano forestiero è venuto dalle
regione delle nevi peipetue. garibaldi, 3-120 : i volcani alicudi, felicudi, salina
persona che natura noi fece. cantù, 3-120 : non vedete com'è pochino?
. -di animali. simintendi, 3-120 : sì come la lionessa, alla quale
cacio guasta lo stomaco. ser giovanni, 3-120 : io ho veduto il porro che
esercita. dante, par., 3-120 : quest'è la luce della gran costanza
che vorrà o potrà aiutarmi. bruno, 3-120 : come chiarissimamente ognuno può vedere,
-sostant. presentimento. poerio, 3-120 : un presentir d'etemità, qual ombra
imbonimento; sproloquio. ser giovanni, 3-120 : carsivallo mio, io ti dirò panimo
virtuosi, migliori di noi. bemari, 3-120 : era un protettore, in quel
genera gran dolore nelle donne. ghirardacci, 3-120 : nella via de'magarotti..
del quadrato. fr. colonna, 3-120 : era fundata una basi di diaphano calcedonio
velati di polvere. de pisis, 3-120 : alla galerie carmine, i soliti quadracci
una casa vicina. c. arrighi, 3-120 : attraversarono un salottino, tappezzato di
ramò tanto? idem, purg., 3-120 : poscia ch'io ebbi rotta la
offende dal quore. fra cherubino, 3-120 : quando stiamo alla messa, dovemo levare
tmctura masticandolo. lud. guicciardini, 3-120 : da vinezia conducono a queste bande
raccomandato, ed esser segreto. bruno, 3-120 : la divina scrittura (il senso
degli anni e della vita. onofn, 3-120 : andava andava, delirando, il
dolci melodie le ranocchielle. salvini, 3-120 : ivi dall'acqua / gridano i padri
e allunga / gli scarni fianchi. bertolas 3-120 : le rupi a diritta con una
. s. bernardo volgar., 3-120 : alquante orazioni sono brevi, alquante
setta erano i non reggenti. ghirardacci, 3-120 : a dì 22 di febraro,
-normale, consueto. montale, 3-120 : fui calato... al mio
(un astro). frachetta, 3-120 : ciò dichiarato, manifesta onde avvenga
(l'occhio). cantù, 3-120 : ammansito come una fiera da colui che
ritardo con una maggior durata. cantù, 3-120 : la laurina, asciugandosi gli occhi
me noioso e grave. erizzo, 3-120 : l'amor mio quell'aspro scoglio
atto di sforzo rabbioso. stuparich, 3-120 : lentamente giovannino ritornò sull'orlo della
forma cilindrica. fr. colonna, 3-120 : in questo medio centrico, mysterio-
. s. giovanni crisostomo voìgar., 3-120 : boca de ferro roxo e ragenento
. bestemmia, imprecazione. batacchi, 3-120 : un tremendo sagrato egli attaccò, /
-acer. salonóne. dossi, 3-120 : io mi trovava balestrato nel salonone degli
1-ii-23: un pagliaccio saltabella. cantù, 3-120 : « sì, dici vero,
di dottrina molto eccellente. ghirardacci, 3-120 : papa eugenio... fu di
distanze sbalorditive nell'universo. einaudi, 3-120 : neppure in tempo di guerra si
vino scipito o anacquatissimo. cantù, 3-120 : qua un litro della vostra sciacquatura di
sciarbo. p. cuppari, 3-120 : dal macello la pasta stemperata passa
strazio anco non franse. erizzo, 3-120 : l'amor mio quell'aspro scoglio
. s. giovanni crisostomo volgar., 3-120 : finise lol'uva, 142: qui
è derivato di lì. cantù, 3-120 : « sì, dici vero »,
del naso e perel secesso. ghirardacci, 3-120 : aveva le labbra fesse da due
essere completamente squattrinato. cantù, 3-120 : a me occorrerebbe ora qualche soldo.
una o più persone. bianciardi, 3-120 : gli ho spiegato... che
ancor niente di determinato. gentile, 3-120 : il solo corpo pensabile come quelloattorno al
(una donna). cagna, 3-120 : ella è infatti una delle dame più
letter. inclinazione alla vita colubrano, 3-120 : delizie del senso ascose, / quanto
per ismanceria e per vaghezza. nievo, 3-120 : 2. ammanco.
dalle sue poesie soldatesche. bianciardi, 3-120 : custer è autore di un libro
l'umano e 'l divino. poerio, 3-120 : così l'alma s'affaccia all'infinito
s. giovanni crisostomo volgar., 3-120 : fo fachia quest'ovra grossa e
notizia dei princìpi ideali. idem, 3-120 : i bisogni della vita spiegano l'
portar via, spariva. calandra, 3-120 : il biglietto mi sparì dalle mani in
, la pettinatura). tomizza, 3-120 : fu il primo a ricevere uno spintone
ch'a dio spiacesse. ghirardacci, 3-120 : volle iddio benedetto con questo miracolo mostrare
fracassare oggetti o suppellettili. bechi, 3-120 : la prima si querelava perché la negra
pertinenti mescolatamente ci porge. bisaccioni, 3-120 : la guerra è uno spino che,
stillato adamante l'inchiostro sia. lubrano, 3-120 : stempri perle stillate / la venere
feci). m. franco, 3-120 : stitichissima, quando senza cure esce ce
delicato. m. franco, 3-120 : si è stomacuzo leno e debolissimo,
mani con uno straccetto. bernari, 3-120 : alla spalliera della sua seggiola pendeva
sentimento). m. franco, 3-120 : questo anco mi pare che la streghi
che pare un sugnàccio. bresciani, 3-120 : « ehei, belle mie »,
/ della città superna. poerio, 3-120 : parie già sciorre il volo alla
cum clistiero. m. franco, 3-120 : colle sopposte esce qualche volta come cacherelli
meno saldate. e. cecchi, 3-120 : le suture corrono nella cupola del
testo, una lingua. tolomei, 3-120 : tal'ora le proprie parole latine senza
campane o d'altro strumento. dossi, 3-120 : da lungi, l'estremo temprilo
, induceva tutti a tergiversare. piovene, 3-120 : attilio infine bordo gommato, che
s. giovanni crisostomo volgar., 3-120 : fo fachia quest'oura grossa e
). seneca volgar., 3-120 : tracaro amico mio lucilio, quando i'
e irraggiungibile più. amelia rosselli, 3-120 : l'immaginazione torturata si tormentava / gli
declinare dell'anno. e. cecchi, 3-120 : ruotando sui minimi spigoli, facendo
, di star sino allora. jahier, 3-120 : tale era la scrivania di ussa
la condizione sociale). ghirardacci, 3-120 : era nato di umile fortuna nella sua
santissima vita e costumi. ghirardacci, 3-120 : fu [papa eugenio] di maestrevole
vivaio e chiaro. seneca volgar., 3-120 : questo si è com'uno vivaio
le carne da dosso. ghirardacci, 3-120 : li quali [ambasciatori] scrivono
o nel suo territorio. cennini, 3-120 : abbi gesso grosso, cioè volterriano,
. dimin. zitellina. nievo, 3-120 : col suo intelletto materialone riteneva le fossero
. -anche sostant. arbasino, 3-120 : lo ami, eh, il mago
. p. levi, 3-120 : si vedevano i due cavi che andavano
; affettazione, artificiosità. imbriani, 3-120 : il 'paesaggio'[di cortese] è