nuvole afose delle valli. borgese, 3-102 : la mattina fu grave, afosa.
sm. bevanda alcoolica. alvaro, 3-102 : un emigrato che tornava dall'america
si scortano. g. del papa, 3-102 : l'altro [de'loro muscoli
, feci mettere otto mosche. salvini, 3-102 : altri segni ne dice l'ammezzata
gli anitrini nei rigagnoli. palazzeschi, 3-102 : al centro [della tavola] una
di costringerlo ad appartarsene. leopardi, 3-102 : o caro immaginar; da te
e dolori artritici inveterati. jovine, 3-102 : girava, girava, per aule corridoi
dello 'mperio. m. villani, 3-102 : messer gran cane avendo racquistata verona
così buona la sera! verga, 3-102 : le colline erano tornate a vestirsi di
chiaro, quasi con pozzette. palazzeschi, 3-102 : le chiese il nome..
; beccata. esopo volgar., 3-102 : rimase gnuda e svergognata [la
-acer. birbaccióne. giusti, 3-102 : i disordini nacquero... per
mio genio è buggerone. palazzeschi, 3-102 : berlicche, il pappagallo...
abbiamo alle calcagne! ». verga, 3-102 : avete un bel strillare e fare
le stragi badesi addottrinò! verga, 3-102 : io voglio la roba mia,
di pigliarsi il colera. palazzeschi, 3-102 : le chiese il nome...
quaresima. m. villani, 3-102 : e questo avvenne il dì di carnasciale
patisce la fame *. montale, 3-102 : non parlava decentemente alcuna favella a
agricoltura e d'industria. verga, 3-102 : anche la casa del nespolo sembrava
pagare i propri debiti. verga, 3-102 : voglio esser pagato sino all'ultimo centesimo
quei maligni susurroni. c. dati, 3-102 : finalmente, dopo due ore di
gli era stato. seneca volgar., 3-102 : colui, con cu'tu ti
condurremo. a. f. doni, 3-102 : i grilli e i cicalini,
con una persona). montale, 3-102 : a sentir lui io ero l'unico
di piscio di gatto. montale, 3-102 : con me usava un misto di cattivo
botto, al 'voi'confidenziale. palazzeschi, 3-102 : mia madre, contrariata,
similitudine. dante, par., 3-102 : e dorma / con quello sposo,
che esprime congiunzione. ricci, 3-102 : moltre altre nazioni de'verbi vennero
serrato insieme. fra giordano, 3-102 : ti dirò di cose congiuntissime di
l'uom grave secondi. verga, 3-102 : anche la casa del nespolo sembrava
dar conto a dio. montale, 3-102 : ciascuno di noi ha avuto almeno un
g. del papa, 3-102 : arrivando una forza che faccia o
alla promessa delle facciate. verga, 3-102 : anche la casa del nespolo sembrava
lo zucchero). ricettario fiorentino, 3-102 : la bettonica, lo stecade,
ella ne rimase innamorata cotta. verga, 3-102 : avete un bel strillare e fare
lume, ora lo riacquista. salvini, 3-102 : altri segni ne dice l'ammezzata
arrotata. dante, inf., 3-102 : ma quell'anime, ch'eran lasse
li prende dopo per curativi. muratori, 3-102 : ancor qui l'arte loro principalmente
mio cor dipinta l'hanno. simintendi, 3-102 : doppo le prime battaglie, gli
trovarsi un buon marito. landolfi, 3-102 : -avrete certo un bel gruzzolo di
sono principalmente i denominativi. ricci, 3-102 : molte altre nazioni de'verbi vennero
come que'che lassi ». simintendi, 3-102 : doppo le prime battaglie, gli
dice ancora 'potenziale'. ricci, 3-102 : molte altre nazioni de'verbi vennero
/ non sentì lieti. marino, 3-102 : al suon del bacio, ond'ella
grande parte del giorno. simintendi, 3-102 : doppo le prime battaglie, gli nemici
ndosso, è la mia. magalotti, 3-102 : io ti domanderò una cosa,
. -sostant. giusti, 3-102 : finito l'impeto e la preda e
gola contratta per inumidirla. bocchelli, 3-102 : l'orecchio che gli fischiava dolorosamente.
-spreg. donzellàccio. baretti, 3-102 : lo credo anch'io, signor marchese
del capo. idem, purg., 3-102 : quella gente degna / « tornate
di pece. ricettario fiorentino, 3-102 : tutti gli altri medicamenti composti.
cattolico cristiano. fra giordano, 3-102 : vedi dunque, frate,
di sentimenti repressi). marcellino, 3-102 : non isfogando il suo giovenile desiderio
, poco comprensibile. montale, 3-102 : con me usava un misto di cattivo
compie un'azione). bruno, 3-102 : se mi recordo, io ancor poco
che laggiù le faran giuoco. nievo, 3-102 : essendo capitata la carrozza promessa dal
gesto. dante, purg., 3-102 : quella gente degna / « tornate »
inconsideratamente. livio volgar., 3-102 : chiaramente si poteva comprendere ch'egli
-corrente d'aria. pecchi, 3-102 : le variazioni del vento, le rapide
, amico. fra giordano, 3-102 : vedi dunque, frate, quanto male
. -sostant. boterò, 3-102 : in vece di vino fanno una certa
viste in que'giorni. cicognani, 3-102 : col tempo l'amore di lui diventa
vede li vorrebbe per sé. landolfi, 3-102 : -conoscete l'andromedeo? eh,
quanto più possibile. giusti, 3-102 : saltarono dentro e a saccate, a
pare di dormir sulle piume. landolfi, 3-102 : guà, guà, tacete,
che costava un occhio. tozzi, 3-102 : il suo ampio cappello di paglia gialla
; ingozzare, digerire. baretti, 3-102 : avreste né più né meno vivuta tutta
labbra sulla piccola piaga. cassola, 3-102 : gtimpresse le labbra sulla guancia.
stanze della ghita [in nieri, 3-102 ]: l'esser pagato di promissione
pare. baldinucci [in nieri, 3-102 ]: oh, v'ate a credere
ricacciarlo negli abissi del nulla. pavese, 3-102 : è necessario che ciascuno scenda una
dial. intorbidarsi. nitri, 3-102 : 'infolaghire', divenir folago.
sporco, sudicio. nitri, 3-102 : esce [il vino] dal tino
accennare. dante, purg., 3-102 : quella gente degna / « tornate »
cuore. idem, inf., 3-102 : ma quell'anime ch'eran lasse e
sol c'interessa. e. cecchi, 3-102 : le pause, i giuochi delle
di ogni nazionalità. montale, 3-102 : a sentir lui io ero l'unico
provocare. livio volgar., 3-102 : cominciò annibaie a irritarlo [il
invaghissi l'isolan fanciullo. garibaldi, 3-102 : più dei contingenti isolani, i
accendeva ardeva e consumava. bocchelli, 3-102 : s'alzava, sbocciando a placide ondate
di colla. lud. guicciardini, 3-102 : i principali dell'arte sono stati
onne messo mannato. fra giordano, 3-102 : o tu che fai arti magiche
sguaia- teria magari stentata. zena, 3-102 : non andiamo trascinando / notte e
oh che mele- in-bocca-e-rasoio-in-manica ! varchi, 3-102 : d'uno che dà buone parole
a voi s'inchina. nievo, 3-102 : la morosina non sarà tanto minchiona
in tal forma parlò. graf, 3-102 : sempre questo pensier torbido e meschio
fu effettuata in toscana. montale, 3-102 : con me usava un misto di cattivo
che aveva in capo. bersezio, 3-102 : il signor serioli si levò gli
mondizie [degli ospedali]. faldella, 3-102 : il contadino, uso alla sporcizia
podestà della città di firenze, 3-102 : né alcuno monetiere o ovriere della cittade
, insieme, somma. tolomei, 3-102 : assai è che 'l mucchio de le
nostri amici ». n. franco, 3-102 : hanno orditi e volumi istorici dicevoli
ed alle progressive istituzioni. mamiani, 3-102 : niuna cosa può meglio d'una
, la tentazione. fra cherubino, 3-102 : contèssati di ciò che ti ricordi,
primo giorno della disgrazia. bernari, 3-102 : non volle che il ragazzo si
assegnazione di congruo tempo. bisaccioni, 3-102 : in erbipoli il re publicò un editto
. l'acquerugiola novembrina. valeri, 3-102 : nella brumale tristezza novembrina, / nell'
. nubilosa cura. giraldi cinzio, 3-102 : abbiamo sempre pieno /...
lo sangue dilectis- simo. bacchelli, 3-102 : s'alzava, sbocciando a placide
pensato da tebaldina. c. campana, 3-102 : si cominciò ad eseguir l'ordine
terzo canto. n. franco, 3-102 : averrà ch'ogni purgato stile /
dall'approssimarsi della tempesta. dottori, 3-102 : da negra nube ottenebrato il giorno /
giorno appare. ciro di pers, 3-102 : già passa il verno, / parte
della santa dea. ser giovanni, 3-102 : figliuol mio, io non voglio che
veste. s. caterina da siena, 3-102 : in tanto che per un pelo
gli riuscisse a pennello. varchi, 3-102 : chi ha detto o fatto alcuna cosa
mare e negosse. seneca volgar., 3-102 : tu se'chiamato per soccorrere a'
: faceva sangue che par., 3-102 : perfetta vita e alto merto inciela /
pellegrina si stava. set giovanni, 3-102 : egli è el meglio che noi ci
per celia d'affetto. cantù, 3-102 : se passava col viatico, sospendevamo i
che ti sia raccomandata. erizzo, 3-102 : vedendo... guglielmo cotanto mutamento
apre a ombrello. bacchelli, 3-102 : s'alzava, sbocciando a placide ondate
l'aria de'pitocchi. zena, 3-102 : si pretende che al comando / la
cavriuolo. marco polo volgar., 3-102 : lo moscado si truova in questa maniera
dipenderebbero dalla sua volontà. garibaldi, 3-102 : più dei contingenti isolani, i mille
a. f. doni, 3-102 : questi son quei passi scuri..
; morsello. fr. colonna, 3-102 : optima confectione in morselli: polpe
, nettissimo. fr. colonna, 3-102 : fue sencia mora portata una grande
e i presi guai. chiabrera, 3-102 : una comedia presa a recitarsi e
ch'io lì soffersi. bisticci, 3-102 : sarebbe assai prolixo narrare la sua progenie
-giostra, torneo. bettinelli, 3-102 : sembra di là esser venuta la cavalleria
nelle quali pure fu espertissimo. cantù, 3-102 : io, che sapevo far quattro
e rassegnazione. l. martelli, 3-102 : dolce fiamma d'amor, che 'l
, borra, pagliuzze. poerio, 3-102 : spesso l'anima mia si fé
intromessa alla condizione umana. erizzo, 3-102 : vedendo... guglielmo cotanto mutamento
la verità delle cose. porzio, 3-102 : roberto agli occhi de'suoi rappresentava
oh che mèle-in-bocca-e-ra- soio-in-manica! varchi, 3-102 : d'uno che dà buone parole
il ponte. dante, inf, 3-102 : quell'anime, ch'eran lasse e
citazioni ed encomi. c. arrighi, 3-102 : una occupazione che gli veniva a
, soggioga le cose tutte. gentile, 3-102 : il sogno è riposo perché liberazione
s. giovanni crisostomo volgar., 3-102 : l'omo mixero da qualche canton
e rica di molte gioie. serlio, 3-102 : l'imposta dell'arco, segnata
quindi di verità. g. bassani, 3-102 : stette un poco silenzioso. ne
e legne? c. dati, 3-102 : il zanchino disse che, quantunque ncogliesse
candore rilucono a maraviglia. dottori, 3-102 : già 'l foco divora / le navi
primavera). ciro di pers, 3-102 : del sole al più vicino ardore /
a quanti oggi piacesti. gentile, 3-102 : addormentarsi è sognare; poiché se ci
, per farsi intendere. baldini, 3-102 : ho fradicie le merolla, riscaldato il
a un influsso negativo. poeno, 3-102 : da tua forza obbliviosa / se talora
4. impedire. genovesi, 3-102 : il latte animale va indietro e sparisce
luce romantica. g. bassani, 3-102 : il prati fa cominciare la sua edmenegarda
si andò amplificando. bettinelli, 3-102 : sembra di là esser venuta la
s. bernardo volgar., 3-102 : per le mani degli squisiti artefici
di rosato. n. secchi, 3-102 : odi: come vederai le mie maniche
. rotta la vorrà. bacchetti, 3-102 : ogni ordine era rotto, nes
o del tempo. serlio, 3-102 : gran tedio sarìa e confusione al scrittore
zucchero. fr. colonna, 3-102 : torli recenti cum pinuli, aqua na-
saccate: riempiendo sacchi. giusti, 3-102 : saltarono dentro e a saccate, a
, condimento. fr. colonna, 3-102 : saporio tale: torli recenti 'cum'pinuli
bella ghirlanda. n. secchi, 3-102 : o bocca mia saporita di zuccaro e
di un incantesimo. bùgnole sale, 3-102 : or quai modi crediam noi ch'ella
scarabocchio, un fantoccio. cantù, 3-102 : io, che sapevo far quattro scarabocchi
; leva. f. pigafetta, 3-102 : chiama asse ab e timpano cd d'
lunghe colla mia vecchia. verga, 3-102 : son più i peccati che mi
quanto sono metalli preziosi. einaudi, 3-102 : altro segno monetario... in
lire 15 per il semestre della dottori, 3-102 : va per gli arredi eletti / volcan
, sfilò mille ire. tomizza, 3-102 : si sfilava l'orologio da polso e
oltre a a. piazza, 3-102 : a vederlo con quella brutta faccia inmezzo
la più moti. 3-102 : questi son quei passi scuri che gli
agli imperi suoi sarai. loredano, 3-102 : sarai sempre soggetta all'uomo ed egli
a lei sacra e sospendi. cantù, 3-102 : io che sapevo far quattro scarabocchi
importante e rilevante. tolomei, 3-102 : assai è che 'l mucchio de le
sventure. m. franco, 3-102 : salutate, confortate... alla
o cattiva sorte. fra giordano, 3-102 : o tu, che fai arti magiche
spande fumo e fiamma. dottori, 3-102 : va per gli arredi eletti / volcan
sparcinelle, sparcine, sartie. giusti, 3-102 : saltarono dentro [i magazzini del grano
artistiche). lud. guicciardini, 3-102 : l'opere de quali pittori sono sparse
spicchi di velo nero. bersezio, 3-102 : il signor savioli si levò gli occhiali
a un sostegno. d'annunzio, 3-102 : ella distaccò con l'unghie da un
che più vi piace. de pisis, 3-102 : le montagne eran fatte di legno
duo quintali per sportata. giusti, 3-102 : saltarono dentro e a saccate, a
ha perso la faccia. bianciardi, 3-102 : dicono che col documento nelle mani
: spalancato sguaiatamente. fra giordano, 3-102 : molte volte piglieranno [i demoni]
imita quasi una semiluna scema. baretti, 3-102 : avreste né più né meno vivuta
. s. bernardo volgar., 3-102 : per le mani degli squisiti artefici
. s. giovanni crisostomo volgar., 3-102 : l'omo mixero da qualche canton
da dovero fu per impazzare. bracciolini, 3-102 : poi si strug ge
da ardere, ciocco. sanudo, 3-102 : volendo molti parlar, si sta ivi
farvi la giostra d'armi. calvino, 3-102 : carlomagno, levatosi dal banchetto un
s. giovanni crisostomo volgar., 3-102 : è 'l mondo si è tuto maligno
suolo a suolo. fr. colonna, 3-102 : torli recenti cum pinuli, aqua
son fatte qui come altrove. tolomei, 3-102 : né il trovarsi alcune differenze tra
(le onde). stuparich, 3-102 : mamma... oggi il mare
, un fulmine). dottori, 3-102 : già 'l foco divora / le navi
indibile e mandonio fratelli. bisticci, 3-102 : dalla sua tenera età fu volto alle
da due leggiadre silhouettes. arbasino, 3-102 : poi, lo so cosa viene.
). a. montrucchio, 3-102 : svaccato sul divano, mento incarcato nello
diventare un'unica entità. manganelli, 3-102 : i sibili, grugniti, lamenti,