...]. leopardi, 26-52 : e se periglio appar, con un
di malizia quasi puerile. papini, 26-52 : v'era nei suoi occhi un umido
dal lat. cepaea (plinio, 26-52 ), dal gr. x ^ rraia
sottile. dante, inf., 26-52 : chi è in quel foco che vien
gioioso. idem, purg., 26-52 : io, che due volte avea visto
manifesto. dante, par., 26-52 : non fu latente la santa intenzione /
cui si fa parte. aretino, 26-52 : sozio nostro caro, come ch'egli
(un divano). moravia, 26-52 : pascasie mi invita a sedere su uno
mazzo di trentasei carte. aretino, 26-52 : ciò si prova quando altri ci disepera
. a. pucci, cent., 26-52 : per abbreviar nostro trattato / e'
modernità. c. e. guada, 26-52 : 'zelatore ed aruspice delle fortune'non