, un ordine. iacopone, 25-28 : perduto m'ho l'occhi con che
acquietarsi. dante, purg., 25-28 : ma perché dentro a tuo voler
altre figure fra di loro. salvini, 25-28 : s'egli [il punto
diverse ombre d'alberi. ariosto, 25-28 : e quando ritrovò la mia sirocchia /
accordo. dante, inf., 25-28 : non va co'suoi fratei per un
laboriosa e casta). ariosto, 25-28 : avea la spada in luogo di conocchia
fece a la donzella prossimano. ariosto, 25-28 : la faccia e le viril fattezze
andarono a'secondi. la spagna, 25-28 : certo sarie morti tutti quanti,
-compagno. dante, inf., 25-28 : non va [caco] co *
sua materia l'ha formato. pulci, 25-28 : quel vero iddio che fece la
piuttosto povera che frugale. leopardi, 25-28 : riede alla sua parca mensa, /
animale e l'uomo. pulci, 25-28 : quel vero iddio che fece la natura
la parca cena intende. leopardi, 25-28 : riede alla sua parca mensa, /
al suo povero ostello. idem, 25-28 : intanto nede alla sua parca mensa,
indossare tale indumento). moravia, 25-28 : prima veniva diana, in topless,
suo volire. dante, purg., 25-28 : ma perché dentro a tuo voler