. g. m. cecchi, 23-74 : -egli harà stizza che e vorrà
porge un chiaro lume. casti, 23-74 : l'atlantide a quell'epoca non
fecesi carne. dante, par., 23-74 : quivi è la rosa, in
mucciare. dante, purg., 23-74 : ché quella voglia a gli alberi
avvento. g. m. cecchi, 23-74 : o che risata n'ha fatto
di fatto necessariamente esiste. magalotti, 23-74 : per intendere come abbia potuto esistere
mio fallore. dante, par., 23-74 : quivi è la rosa in che
guar- nimento d'argento. ariosto, 23-74 : perché m'informai del guemimento /
costerà manco di sei fiorini. ariosto, 23-74 : perché m'informai del guernimento /
; incomprensibilità. magalotti, 23-74 : non pigliamo... l'
nel modo più assoluto. petrarca, 23-74 : questa, che col mirar gli animi
come una lustrale benda. moravia, 23-74 : quel caos ribollente di luccichii,
, persone. varchi, 23-74 : io n'ebbi disputa con esso teco
, banale, risaputo. varchi, 23-74 : quei benefizi, i quali freschi furono
con gran motivi di guerra. forteguerri, 23-74 : nel più bel della cena,
: viola d'amore. magalotti, 23-74 : ne'due primi capi della genesi vi
vitale, come dimostro presto. moravia, 23-74 : la città, così vitale,