. dante, in /., 21-32 : vidi dietro a noi un diavol nero
. landino [plinio], 21-32 : né disputeremo più longa- mente
e atto. idem, inf., 21-32 : ahi quant'elli era nell'aspetto
). landino [plinio], 21-32 : el corcoro è erba, cibo degli
dotta, lat. corchorus (plinio, 21-32 ), dal gr. xópxopot;
stempra nel sermon straniero. leopardi, 21-32 : quale allor ci apparia / la
di somma laude. la spagna, 21-32 : lo imperador con favelar cortese / dimandò
caro. storia di stefano, 21-32 : lo bastone a lui presto fo apresentato
. g. m. cecchi, 21-32 : andiamo adunque, / e se e'
intercedevono, pregavono per lui. ariosto, 21-32 : basta che inanti a quel che
mi portai ah'imbarco. forteguerri, 21-32 : non comprendi ancor questo latino? /
tu non intendi. giulio strozzi, 21-32 : deh, pon fine, o melenso
f l'ira funesta. leopardi, 21-32 : quando sovviemmi di cotanta speme,
quelli del pascoliano rio salto. moravia, 21-32 : ora il viso di tiberi che
que'che son piacenti. cavalca, 21-32 : l'uomo... iracondo ed
reo e qual peggiore. cavalca, 21-32 : è alcuna ira che l'uomo hae
lan- cialotto! dante, inf, 21-32 : ahi, quant'elli era ne l'
. c. e. gadda, 21-32 : moravia si avventa, per eccessi dialettici
che torto non ci taccia. ariosto, 21-32 : basta che inanti a quel che
, una ginnastica necessaria. moravia, 21-32 : faceva davvero pensare a quei samurai
a determinate scadenze. bontempelli, 21-32 : si è inventata la villeggiatura, cioè
gli sovvenne subito di no. leopardi, 21-32 : quando sovvienimi di cotanta speme,
tuo poter non chiede. leopardi, 21-32 : quando sovviemmi di cotanta speme, /
tutti è la lingua benigna. iacopone, 21-32 : quanno era assembiamento -de dorme e
, secondo la stagione. calvino, 21-32 : la vecchia allora glienemandò dietro trecento,
! c. e. gadda, 21-32 : conte carlo imbonati intronato da trombòsi.
partic.: artiglio. cavalca, 21-32 : l'uomo non nasce armato né con
tra voi non rida! cavalca, 21-32 : l'uomo... iracondo ed
comportamenti malvagi o crudeli. cavalca, 21-32 : è alcuna ira che l'uomo hae