se medesimi, apripeso. papini, 20-130 : se tumore un s'aggruma
fare per ora alcuna rivelazione. papini, 20-130 : è un impostore che approfitta della
francamente il baldanzoso assalto. ariosto, 20-130 : usurpa a'cavallieri e scudo e lancia
sciocchi bestiali e incorrigibili. magalotti, 20-130 : quel grandissimo e tenerissimo e bene
, o lodandolo o pregandolo. magalotti, 20-130 : gli oriuoli, mi si dirà
per quantità di tempo. ariosto, 20-130 : pel suo valor costei debitamente / usurpa
i vincoli coniugali. bontempelli, 20-130 : -mio marito aveva un amico,
lardare e cuocere arrosto. magalotti, 20-130 : carica veramente nuova in corte,
casa; massaia. aretino, 20-130 : « io sono una guarda-casa » gli
energumeno. -sostant. aretino, 20-130 : veniva il carnasciale, il quale è
. letter. inderogabilità. magalotti, 20-130 : per dire della indeclinabilità del segreto
funi incontanente. dante, inf., 20-130 : sì mi parlava, e andavamo
-con metonimia. tasso, 20-130 : con man languidetta il forte braccio,
. -sostant. aretino, 20-130 : la prima cosa, mi hai da
ruffiano, lenone. aretino, 20-130 : essequito l'ordine, il mangione fu
viso con una maschera. aretino, 20-130 : le mascare non fioccavano ancora,
fatte metamorfosi. l. salviati, 20-130 : che metamorfosi, che mostruose trasformazioni
famil. gattino. magalotti, 20-130 : gli oriuoli... non vi
tre passimate al suo uscio. idem, 20-130 : entrò con alcuni cibi da mangiare
ne lieva la nuota. ariosto, 20-130 : zerbin di questo tal vergogna sente
valore analogo al superi. aretino, 20-130 : le calzette me le farai con poca
cose. dante, par., 20-130 : o predestinazion, quanto remota / è
sia condotta la prima. aretino, 20-130 : fattolo ritornare a me il lunedì
seppelliti in tenebrose nebbie. forteguerri, 20-130 : tempo è ormai di rivoltare altrove
dio. idem, par., 20-130 : o predestinazion, quanto remota / è
, occhio). landolfi, 20-130 : un sol occhio è inquieto, /
toccasse più lance né spade. idem, 20-130 : zerbin di questo tal vergogna sente
gionta a l'improviso. ariosto, 20-130 : zerbin di questo tal vergogna sente,
nell'esercizio del meretricio. aretino, 20-130 : io, che sino a qui mi
). dante, purg., 20-130 : certo non si scotea sì forte deio
o da un penitente. cavalca, 20-130 : fatta l'orazione, se n'andò
; appieno, totalmente. magalotti, 20-130 : carica veramente nuova in corte, ma
o persiane. aretino, 20-130 : « io sono una guarda-casa » gli
; sbozzare, squadrare. cavalca, 20-130 : per provargli [i due giovani]
e non trovava loco. ariosto, 20-130 : zerbin di questo tal vergogna sente,
qualità e meriti inesistenti. aretino, 20-130 : dico che le mascare non fioccavano ancora