è abbreviatura di per. rajberti, 2-39 : che cosa vuol dire la parola fri
le qualità più opposte. rajberti, 2-39 : se io passo presso alcuni per un
.. terreni chiusi. alvaro, 2-39 : era il continuo chiacchiericcio dell'abitato
c. e. gadda, 2-39 : acrobati [i pompieri] nella notte
la nuvola incesa all'occidente. cicognani, 2-39 : s'aggrava sopra il bastone e
sta molto male. stefano protonotaro, 2-39 : e piango per usagio, / come
ricamo e d'aco. tasso, 2-39 : costei gl'ingegni feminili e gli usi
che s'affanni in vano. campanella, 2-39 : la tepidità desidera maggior calore
. memorie per le belle arti, 2-39 : chiunque pertanto si faccia ad esaminare
uno scialle sul dorso. pratolini, 2-39 : la coperta di raso amaranto,
virtù dell'amore. marsilio ficino, 2-39 : una solamente è la morte nell'
prende. g. de * bardi, 2-39 : donò [cesare]...
velenoso a spander mali. marchetti, 2-39 : il paese aprico / dell'isola triforme
, travagliare. seneca volgar., 2-39 : per ispazio di cinque anni tu
-anche al figur. magalotti, 2-39 : entra [amore] tutto tremante,
in appello. 1. pitti, 2-39 : il quale appello deve la signoria accettare
del codice penale del 1859. imbriani, 2-39 : convince irrefutabilmente chi ha stimato bene
tutte in un giardino. bonsanti, 2-39 : per un uscio nascosto da una
bottega là mi persuase. jovine, 2-39 : era tornato a guardialfiera e vi aveva
d'aragne, tutte ridevano. tasso, 2-39 : costei gl'ingegni feminiii e gli
e lo addenta alla nuca. morante, 2-39 : attraversavo a piedi nudi, quasi
roteò nell'aria incandescente. tombari, 2-39 : ad ali aperte e ferme si librava
automatici sono piccolini così. negri, 2-39 : chiudendo con un secco « tic »
savia. a. f. doni, 2-39 : nel quale [amoroso piacere]
barbarie e della fretta. quasimodo, 2-39 : nasce invidia al barbaro / e
là sotto increspa l'onda. govoni, 2-39 : era una foglia secca di lunaria
che bazza! *. giusti, 2-39 : chi mi prese al gambale e chi
e tutto il resto cavalli. lippi, 2-39 : o per tutt'oggi beccomi su
piccole e continue contumelie. cassola, 2-39 : cominciò a rispondere adagio. lo interrompevano
o rintracciare il becco. papini, 2-39 : le pecore, stupide, già accettavano
li dona la natura. giusti, 2-39 : io qui non vi farò la litania
avidità nel mangiare). pulci, 2-39 : e pelerò la barba a quel caron
o la minore tolga. lippi, 2-39 : appunto il re sollecita e commette,
capitano in mare. m. villani, 2-39 : si mosse da napoli per mare
chi guida un gruppo. imbriani, 2-39 : la tentazione irresistibile di goder subito
di un ministero. imbriani, 2-39 : ecco, come e perché, senza
una malattia di cuore. bocchelli, 2-39 : ho quasi sessantanni, sono cardiaco,
poesia che quella della materia. faldella, 2-39 : all'alto vociare del signor mandibola
vaghe, e non invaghirvene? fagiuoli, 2-39 : è forse il giuoco interdetto?
non passa più niente. pratolini, 2-39 : si sente chiusa alla gola « come
tradurla nei propri cavi. faldella, 2-39 : al calare della voce del mandibola
cappelluccio a cencio sull'orecchio. cicognani, 2-39 : l'ometto à in testa un
col chioccolare della fontana. alvaro, 2-39 : era il continuo chiacchiericcio dell'abitato che
e lenta la camozza. anguillara, 2-39 : quindi cominciò a declinare al basso;
padron 'ntoni, che la vedeva 2-39 : così il rapace nibio furar suole /
a dirlo a me. bar etti, 2-39 : non credo mi occorra citare alcun'
e dal volgo ignorante. baretti, 2-39 : non credo mi occorra citare alcun'
istare non potea. marsilio ficino, 2-39 : o inestimabile guadagno, quando duoi
. dimin. cocchino. pratolini, 2-39 : « dammi il giornale, e fammi
e'coglie, colga. lippi, 2-39 : o per tutt'oggi beccomi su moglie
de'voti. cicerone volgar., 2-39 : io colui molto ringrazio, il quale
usa angherie, concussioni. imbriani, 2-39 : ecco, come e perché,
, di tante gare]. imbriani, 2-39 : cosa convince irrefutabilmente chi ha stimato
pressi dei confini. montecuccoli, 2-39 : trattossi altresì di far nuova levata
saviamente la ripeterai. m. villani, 2-39 : non vedendo di poter fare utile
tendere, essere incline. algarotti, 2-39 : se non che forse l'amore di
la volontà all'assenso. imbriani, 2-39 : cosa convince irrefutabilmente chi ha stimato
al centro. idem, par., 2-39 : qui non si concepe, /
tutta la grossezza del suolo. giusti, 2-39 : son buono a caccia e per
per lui. v. martelli, 2-39 : in somma voi, che siete
in realtà non c'era. bocchelli, 2-39 : ho quasi sessantanni, sono cardiaco
, crocchiare. ariosto, 2-39 : il rapace nibio furar suole / il
sì giustamente morse. cicerone volgar., 2-39 : avendogli lisimaco re minacciato la croce
porta sotto la detta berretta. grazzini, 2-39 : la fanciulla, per cucire,
accosto. dante, purg., 2-39 : poi, come più e più verso
mondo e dell'altro. govoni, 2-39 : i numeri romani delle ore /
di fresca età. fagiuoli, 2-39 : un saputello che ad ogni
del mastino il fiero morso. anguillara, 2-39 : quindi comincio a declinare al basso
le grazie unitamente cumulate. tasso, 2-39 : a i lavori d'aracne, all'
merciaioli. c. e. gadda, 2-39 : l'estradosso della tazza interiore (
e l'equilibrio dell'essere. savinio, 2-39 : le famiglie giravano al largo di
chiuso e occhi spalancati. barilli, 2-39 : dopo verdi il teatro lirico italiano decaduto
a maledir. de roberto, 2-39 : nell'intimo della sua coscienza, egli
.). guido da pisa, 2-39 : la sibilla, alla quale capitò
di cui. giovanni dalle celle, 2-39 : quanta allegrezza ti sarà, di trovarlo
. pietro ispano vólgar., 2-39 : fa'uno pessario d'elleboro
onore e del duello. cicognani, 2-39 : certi calzoni lustri di saia:
. -scettico. algarotti, 2-39 : né io vi posso dar torto che
, tutta la vita. negri, 2-39 : entrambi eran giunti a non poter più
5. giovanni crisostomo volgar., 2-39 : se avviene che 'l padre
disabitato da cinque mesi. faldella, 2-39 : mandibola giunto all'ultimo versetto del
manderò un'altra volta. grazzini, 2-39 : cercando con ogni opportuno rimedio di venire
è la ventura sua. de roberto, 2-39 : nell'intimo della sua coscienza,
provava a discendere nella realtà. slataper, 2-39 : l'aria in qualche ora è
gioia, disincantàndosi quasi. cicognani, 2-39 : guarda là dove c'è la
dispiace. fr. colonna, 2-39 : il pane grato al palato illeso,
repubblica. g. c. croce, 2-39 : seben per natura ogn'omo corre
fosse aprovata. neri de'visdomini, 2-39 : mente pona -ciascun s'io vero dico
. g. b. doni, 2-39 : quasi in ogni modo o armonia
11 luminari del cielo. ariosto, 2-39 : il rapace nibio furar suole /
s. giovanni crisostomo volgar., 2-39 : se avviene che 'l padre perda il
/ eterogenei / grugni plebei. govoni 2-39 : il dondolo specchiante / come un
. -scherz. savinio, 2-39 : tra le più feroci era la generalessa
o doppia velatura intelaiata. barilli, 2-39 : a volte, nel nereggiante fondo
s. giovanni crisostomo volgar., 2-39 : molti n'ho io già conosciuti
può cadere, come egli. bembo, 2-39 : dino frescobaldi, poeta a quel
delle funzioni di voto. imbriani, 2-39 : la tentazione irresistibile di goder subito
predator la mena. b. cavalcanti, 2-39 : il consiglio umano s'estende solamente
senno e con fortezza. ariosto, 2-39 : io non posso seguir un uom che
, muta fato. luca pulci, 2-39 : falcone a ragionar si fe'più presso
peloso come felpa. magalotti, 2-39 : io da pietà commosso, / toltolo
bembo, 2-39 : non pare che ragionevolmente questa lingua
e affrettava il passo. cicognani, 2-39 : l'ometto ha... rimboccate
-figur. d'azeglio, 2-39 : non ho mai avuto a esercitar tanto
, furberia. f. corsini, 2-39 : dicevano che... sotto quella
. dimin. fiorinèllo. grazzini, 2-39 : ancoraché tuttavia spendesse qualche fiorinèllo,
fregi d'oro filato. tolomei. 2-39 : non so quel che si desideri
essere oltremodo arrossato. cicognani, 2-39 : è un ragazzone con delle gambe
. -di animali. ariosto, 2-39 : così il capace nibio furar suole /
all'aspo sono intenti. tasso, 2-39 : a i lavori d'aracne, all'
lanciarsi in un'impresa. giusti, 2-39 : parrà cosa incredibile: una volta,
garoso che voi sete. domenichi, 2-39 : per li cani intendeva la moglie
. gelavano i cuori sensitivi. landolfi, 2-39 : nessuno vi passerebbe davanti di notte
a sorte. s. antonino, 2-39 : contempla le ingiurie che gli sono
favorevolmente; stimare oggettivamente. cellini, 2-39 (370): avendo veduto il re
opere di carlo goldoni. baretti, 2-39 : se qualche spiritoso goldonista mi dicesse
i suoi gonfaloni. fra giordano, 2-39 : il gonfalone si esalta, e faglisi
e gonfi da scoppiare. cicognani, 2-39 : mastica a gote gonfie, voluttuosamente.
mangiò con piena gota. cicognani, 2-39 : mastica a gote gonfie, voluttuosamente.
proprie ragioni. d'azeglio, 2-39 : domani, a dio piacendo, parlerò
quei signori a far gualdrappe. nomi, 2-39 : provede per filizia una chinea /
'l corno. domenichi [plinio], 2-39 : le quali stelle furono da'greci
non venute da i sensi. genovesi, 2-39 : complessa, questa idea dicesi composta.
da una figura materiale. genovesi, 2-39 : l'idea intelligibile è un'idea astratta
possiamo avere evidenza e certezza. genovesi, 2-39 : l'idea è semplice, se
c. e. gadda, 2-39 : l'estradosso della tazza inferiore,
avesse né fine né misura. guerrazzi, 2-39 : inoltrandosi nello andito lungo, a
zion de l'umana natura. sansovino, 2-39 : i cavalieri sono ubligati di portarlo
, con goffaggine. monelli, 2-39 : « e tu, giovanotto, tu
quella tua faccia imperiale. guerrazzi, 2-39 : il gatto da prima comparve degno dell'
c. e. gadda, 2-39 : l'estradosso della tazza interiore,
ch'ogni anima s'imprima. ruscelli, 2-39 : di questa potentissima e miracolosa natura
uomini impronti e audaci. domenichi, 2-39 : fu eccellentissimo dottore al suo tempo,
, molto bella e gentile. condivi, 2-39 : era michelagnolo, quando andò in
imprudenza, sconsideratezza. ariosto, 2-39 : il rapace nibio furar suole / il
diletto e senza fama. bandello, 2-39 (ii-12): ancor che tutte le
; sigillato con cera. guerrazzi, 2-39 : contemplò botti, damigiane, caratelli
liquor le labbra inchini. tasso, 2-39 : a i lavori d'aracne, a
. -sinalefe. liburnio, 2-39 : sinalefe da latini sarebbe detta cesura,
condizione a incitarla a sé. cellini, 2-39 (369): l'altro giorno
giudizi. -ininterrotto. pavese, 2-39 : per curiosità ci s'inoltrava nella macchia
preannunciare. domenichi [plinio], 2-39 : alcune [stelle] ancora da se
reso infetto, contagiato. ruscelli, 2-39 : col fiato della persona infettata da
? c. e. gadda, 2-39 : le pioggie d'autunno, sopravvenute
questa a lui ròcca sicura. tasso, 2-39 : costei gl'ingegni feminili e gli
el ventre. b. cavalcanti, 2-39 : faccia apparir quanto più e'può
di faone? b. del bene, 2-39 : i porci, bestie insaziabili,
puote cacciare. poliziano, st., 2-39 : quando con mente insieme lieta et
che imprima assaporava insipidamente. marcellino, 2-39 : di grazia, non parliamo tanto insipidamente
e istruzioni de'dieci di balia, 2-39 : gli ambasciadori... si trovano
vite non dà più grappoli. praga, 2-39 : intisi- chian non innafiati i fiori
giusta tonalità. fr. colonna, 2-39 : il musico, avendo invento la intonazione
'imbotte'. g. e. gadda, 2-39 : le piogge d'autunno..
scusa per gli urtoni. lippi, 2-39 : salta in campo e un'asta
lire due e soldi quattro. guerrazzi, 2-39 : contemplò botti, damigiane, caratelli
aver peli sulla lingua. mascardi, 2-39 : il linguaggio che più universalmente corre
del vostro crivello. lomazzo, 2-39 : molti lacereranno queste mie fatiche tanto
di costumi contemporanei. e. cecchi, 2-39 : rividi a un tratto, infinitamente
piazzetta di forma irregolare. landolfi, 2-39 : sul largo detto carbonaro in ricordo
meni una balia ebrea? simintendi, 2-39 : gli disiderosi figliuoli aveano rasciutte le
con lavoro di legname. cellini, 2-39 (370): volsono dumila ducati
lettere nobili ed amene. jovine, 2-39 : aveva aperto una scuola per giovani galantuomini
serrare tutte le porte. pulci, 2-39 : pelerò la barba a quel caron,
, / libidinosamente scellerando. bandello, 2-39 (ii-12): la trista e
/ d'amoroso linguaggio. mascardi, 2-39 : il linguagio che più universalmente corre
-fiore di questa pianta. térésah, 2-39 : il fino / color dei laghi alpestri
lui ti diventi inimico. grazzini, 2-39 : colla moglie stava sempre in litigi e
costruzione, lamiere. jahier, 2-39 : la carreggiata delle longarine / sbuca fragorosa
e di primavera. gadda conti, 2-39 : dopo qualche giorno, con un mare
, sporche ed infangate. guglielminetti, 2-39 : non mai non mai la sorte elargirà
. -logoro. cicognani, 2-39 : l'ometto... à legato
, profondo e veloce. borsi, 2-39 : la mia vena, lungi dall'esser
sciocca! e. cecchi, 2-39 : come attraverso lo squarcio d'uno scenario
. pagnini [re- zasco], 2-39 : le mercanzie erano rincarate un io per
.). ser giovanni, 2-39 : questi due mammoli vennono crescendo,
corra risico di traboccare. lancellotti, 2-39 : che sorte di ricognizione d'onore
assicurasse nel camino. solinas donghi, 2-39 : quelle che sedevano negli ultimi banchi
che mantenne all'università). imbriani, 2-39 : come fa a mantener la moglie
/ la pasta molle. soldati, 2-39 : quanto alla cuoca maria, continuava a
di pochi punti. f. corsini, 2-39 : raccontano che, andando un giorno
el circolo meridiano. e. danti, 2-39 : questo circulo... alcuni
, agli innocenti sgozzati. quasimodo, 2-39 : porto i doni di cerere, /
o in quella vicinanza. pasta, 2-39 : che poi la cavata di sangue
luogo sconosciuto e misterioso. guerrazzi, 2-39 : quasi nascosta tra gli sporti delle due
forse fende le nubi. landolfi, 2-39 : talmente aggrondato e minaccioso appare
lettere e istruzioni de'dieci di balia, 2-39 : chi dice questo parla falsamente e
-di animali. ariosto, 2-39 : così il rapace nibio furar suole /
ruggier sia moglie bradamante. grazzini, 2-39 : colla moglie stava sempre in litigi
, né bella apparirà. tasso, 2-39 : fuggì gli abiti molli e i
o dello stinco. levi, 2-39 : una gamba era allungata, l'altra
-nascere. giovanni dalle celle, 2-39 : noi entrammo nel mondo per morire
orazione persuasola e monitoria. lampredi, 2-39 : quel fulmine, che giove di
i libri appena li chiedo. cassola, 2-39 : ho un monte di seccature.
forme, / mi dimostrasse. tolomei, 2-39 : quella verginetta... mostrò
a dormire. b. de'rossi, 2-39 : questo, sopra liuti e viole
arbor nasce el frutto. filicaia, 2-39 : palma novella ai vecchi allori aggiunta /
, delle loro consuetudine. bandello, 2-39 (ii-12): la trista e
). poliziano, st., 2-39 : la rondinella sovra al nido allegra,
con un'investigazione superba. guerrazzi, 2-39 : nera nera nera [una porta
fo forza di morire. ariosto, 2-39 : il rapace nibio furare suole / il
ancora lasciava sui rami. bacchetti, 2-39 : ricordati del battista, che si nutrì
ed è per lo più accompagnato daimperiali, 2-39 : la vita mendichiamo, / sol di
, ecc.). gigli, 2-39 : aveva un carattere [la copula]
una metafora poetica). tesauro, 2-39 : potendosi... di qualunque ocular
pratica. i. pitti, 2-39 : questi sospetti e fievolezze facevano più
espressione all'ombra). bandeuo, 2-39 (ii-14): la concubina, che
chiesa sotto l'ombrella. sansovino, 2-39 : nell'anticamera del re d'inghilterra
e l'abbonamento dal barbiere. savinio, 2-39 : nelle ore piccole, le persiane
tutto il mondo letterato. pellico, 2-39 : il pubblico di milano sbadiglia; e
la cosa medesima significa. gigli, 2-39 : ella è dunque la copula la
, artistiche o politiche. castelnuovo, 2-39 : -hanno mutato orientazione. - completamente
tutto l'imperiale esercito. bacchelli, 2-39 : a questo ricordo di seminario,
nazioni, santo patrizio. lippi, 2-39 : o per tutt'oggi beccomi su moglie
allegrezze. g. c. croce, 2-39 : quelli eran di virtù - d'
qualcosa: trovarvi opposizione. alamanni, 2-39 : arturo là fuori al suo vantaggio /
parragoni. statuti dell'arte della seta, 2-39 : uomini da bene, di buona
un ercole, un sansone. bacchetti, 2-39 : io non sono socialista a parole
che si andasse innanzi. bandello, 2-39 (ii-13): teneva esso prete
ch'assembra il sermon nostro. gigli, 2-39 : acciò [i fanciulli] s'
difficile e altissimo. mazzini, 2-39 : rinnegate i calcoli diplomatici, gl'in
-senza esagerazione o iperbole. patrizi, 2-39 : la voce... sua e
santa barba pela e strappa. pulci, 2-39 : pelerò la barba a quel caron
far sussistere, alimentare. lubrano, 2-39 : chi vuol pensionar la fede ad apparenze
spiriti. dante, purg., 2-39 : come più e più verso noi
ingiuriose o di minaccia. pasqualigo, 2-39 : i dei vi perdano, quanti passate
-mantenere una relazione amorosa. bandello, 2-39 (ii-13): teneva esso prete una
supposta. pietro ispano volgar., 2-39 : pessarizza fimo di porco e d'
-anche sostanti pietro ispano volgar., 2-39 : acazia pessarizzata ritiene lo flusso del
delle tribulazioni per sanarti. bandello, 2-39 (ii-12): la piaga è
piano brillavano di riflessi violacei. einaudi, 2-39 : l'aspirante compratore dell'area faceva
composto di visi di molte. domenichi, 2-39 : messer lodovico ponsano, il quale
l'aroma del thè. guglielminetti, 2-39 : gemma ha il volto di sua madre
parte del debito mio. celimi, 2-39 (371): da poi che dal
danae. i. and reini, 2-39 : egli (amore] non dee saper
ultroneo invasore. p. levi, 2-39 : l'italia fascista, pirata minore,
leggeva nel convento pubblicamente. cellini, 2-39 (370): passando, di poi
fuori delle spalle. verucci, 2-39 : orsù, mi raccomando, signora silvia
.: cipria. magalotti, 2-39 : in finissimi lini / tutti gli avvolgo
fatto, eseguito male. cellini, 2-39 (370): il re confessava essere
, lodati siate voi. erizzo, 2-39 : ragionevolmente chiamò orfeo amore ingenioso e
capo di quell'anno. magalotti, 2-39 : un fascette odoroso / sul focolare io
di finire in tegame. bocchelli, 2-39 : -io, -disse, -dal deserto
pratico, buon senso. groto, 2-39 : ora ho in casa una frasca,
così concio per inviaia. bandeìlo, 2-39 (ii-14): poi che la
tutte, in arrigo vii. pellico, 2-39 : il pubblico di milano sbadiglia;
militare ch'essa scatenò. bacchetti, 2-39 : ricordati del battista, che si nutrì
prescrizione. s. degli arienti, 2-39 : ve priego aperiate bene le porte
vi si vede continuamente. sansovino, 2-39 : nell'anticamera del re d'inghilterra
il cuore sospira ritiramento. pacichelli, 2-39 : non mi stupisco... degli
. { { cellini, 2-39 (370): quelli valenti uomini di
una vampata di odio. jahier, 2-39 : globi a sospensione / negli atni pretensiosi
primiera. -io a flusso. moneti, 2-39 : in vece delle tue capre vi
a dar l'assalto ». lippi, 2-39 : salta in campo e un'asta
facesse venire. l. frescobaldi, 2-39 : mostrò [il veneziano] di
nostra a dio? livio volgar., 2-39 : apollo, diss'e- gli,
nelle viscere del cristianesimo. pellico, 2-39 : lo scopo vero sarà la diffusione
parabola alla casa di israel. fioretti, 2-39 (109): sì efficacemente e
che ci vuole. grazzini, 2-39 : fazio ne fu contento, dicendogli che
spron battuti. rotta di roncisvalle, 2-39 : quella gentil dama fu risposta /
-con uso neutro. gigli, 2-39 : proprio sarebbe il trattar della copula
u loro antico valore. mascardi, 2-39 : dove un altro con iperboli mal regolate
prostrata e gittata per terra. bandello, 2-39 (ii-13): venne prete elia
per provata e buona. burchiello, 2-39 : deh, fagli pugnere spesso la vena
. a. f. doni, 2-39 : già molti anni sono si stava in
un cantante. patrizi, 2-39 : non è oggi dì alcuno che canti
di gioia tra gli uomini. savinio, 2-39 : la casa delle vianelli era indicata
o letterario negativo. pellico, 2-39 : a genova avrai forse veduti i due
di una sostanza. p. levi, 2-39 : una trentina di noi avevano superato
brancom. g. c. croce, 2-39 : amo la patria ove concetto fui
di vivere). v colonna, 2-39 : mentre il viver mio raccolto e schivo
ento, aspro e rapace. ariosto, 2-39 : il rapace nibio furar suole /
alla battaglia si rappresentassero. sassetti, 2-39 : i dieci ordinarono a volterra al
solidificare. domenichi [plinio], 2-39 : alcune [stelle] son seconde
aver tentato di emendarsi. campofregoso, 2-39 : o mammia, or mi bisogna il
. statuti dell'arte detta seta, 2-39 : i quali cercatori... par-
g. c. croce, 2-39 : amo la patria ove concetto fui /
ella è ferma dentro. ariosto, 2-39 : quando sentì poi ch'era in distretto
la state. domenichi [plinio], 2-39 : alcune [stelle] son seconde
uomo. i. pitti, 2-39 : questi sospetti e fievolezze facevano più animosi
romani. a. f. doni, 2-39 : già molti anni sono, si stava
-per simil. privilegio. lancellotti, 2-39 : che sorte di ricognizione, d'onore
per aver ricrio. girolamo leopardi, 2-39 : certi omaccion dab- ben, ch'
. ripopolare. giovanni dalle celle, 2-39 : vogliamo pure rifare il mondo e
iratamente da sé lo rimosse. tasso, 2-39 : costei gringegni femminili e gli usi
lancia di mano. pavese, 2-39 : a una parola di nino mia cognata
più volte. g. visconti, 2-39 : ella finse scorozarsi col messo,
-poco elevato, basso. landolfi, 2-39 : un vecchio portone senza battenti, basso
cui barattare due parole. piovene, 2-39 : dovendo scrivere il saggio che aveva promesso
musicale). p. verri, 2-39 : la medesima musica piacerà a diverse
speranze. c. e. gadda, 2-39 : oggi, per la sollecitudine del
sopra deserti. domenichi [plinio], 2-39 : alcune [stelle] son seconde
mente sua a la sensualitade. bandello, 2-39 (ii-12): ancor che tutte
modo continuo, incessantemente. leonardo, 2-39 : o tempo, consumatore delle cose,
-assol. alvaro, 2-39 : il padre di antonello...
peregrina. poliziano, st., 2-39 : la rondinella sovra al nido allegra,
di un animale). patrizi, 2-39 : la voce... sua è
campana ruscello nell'azzurro. savinio, 2-39 : nelle ore piccole, le persiane di
anno. statuti dell'arte della seta, 2-39 : deputare in tempo conveniente chi abbia
misse in nell'acqua. burchiello, 2-39 : e'potrebbe così ben peggiorare /
musicale o poetico). patrizi, 2-39 : non è oggi dì alcuno che canti
vento. poliziano, st., 2-39 : la rondinella sovra al nido allegra,
; bigotto, bacchettone. pasqualigo, 2-39 : avertite madonna che s'alcuno ne vedesse
dei candidati. p. levi, 2-39 : una trentina di noi avevano superato il
sbirciare attraverso un vetrino. pratolini, 2-39 : il nesi è rimasto sulla porta
modo di parlare). borsi, 2-39 : il mio linguaggio è impacciato e manchevole
casa loro in italia. banaello, 2-39 (ii-13): teneva esso prete
fece mettere una corona. domenichi, 2-39 : era ito a visitar messer lodovico
come tu l'intendi. lalli, 2-39 : io farò il tutto al mio
crede inutile alla società. borsi, 2-39 : non rammento d'aver mai fatto
e tanti altri. p. levi, 2-39 : bisognava proprio essere degli schiappini o
schiavi e pochi furlani. fioretti, 2-39 (109): nel...
tose. pessima figura. piccolomini, 2-39 : s'io l'accetto e ch'io
el feci scorozzare. g. visconti, 2-39 : ella finse scoro- zarsi col messo
delle manifatture sono capitali. einaudi, 2-39 : fatti i conti dello stato del
della voce nel canto. patrizi, 2-39 : non è oggi dì alcuno che canti
. fonte, principio. firenzuola, 2-39 : la siede d'amore è la belleza
sovra di una reale segge. sansovino, 2-39 : nell'anticamera del re d'inghilterra
. acer. sentimentalóne. pellico, 2-39 : compileranno questo foglio: un pedante
che alquanto lasso si sente. beicari, 2-39 : come eboe addosso quel mantello,
del sole. b. bonifacio, 2-39 : quest'ufficio fu dato dal sole a
puramente materiale. bruno, 2-39 : non siamo come le bestie ch'hanno
da ogni ornamento del dire. lucini, 2-39 : mi sorride definirlo [bergson]
avanti alla sfilata. b. cerretani, 2-39 : in questo tempo rinieri della sassetta
, la voce). patrizi, 2-39 : la voce... sua è
divina di cristo. iacopone, 2-39 : lo verbo creans omnia vestito è 'n
fortemente repellente. tinucci, 2-39 : dice di darci venerdì un ragno /
corpo nelle solide figure. guglielmini, 2-39 : si trovino due medie proporzionali (le
di voce; acuto. patrizi, 2-39 : molto più rara cosa è ne'cantanti
sf. ani sollievo. frachetta, 2-39 : lascio di dire che si siano anco
un argomento. b. cerretani, 2-39 : sollevato queste cose il parlamento, da
(un'esclamazione). patrizi, 2-39 : la voce... sua è
i vespri in capella. patrizi, 2-39 : la voce... sua è
puzzolenti sulle lastre avvallate. jahier, 2-39 : le nonne nei sottosuoli / curve
d'autunno)). buti, 2-39 : poi incomincia la notte ad avanzare lo
). a. manetti, 2-39 : filippo scolari, che si diceva lo
a un ambiente. bùgnole sale, 2-39 : l'avidità degli occhi...
poterle leggere. poliziano, st., 2-39 : la spellicciatura (spillicciatura)
già l'undecimo anno. guarini, 2-39 : rade volte adiviene che 'l padrone il
tutti sono d'accordo. soldati, 2-39 : alla fine di ottobre, avrebbe incominciato
(l'amore). bruno, 2-39 : credo che sappiate quanto sii imbrogliato e
sillabe di una parola. gigli, 2-39 : questo staccaménto si fa ordinariamente, quando
del mondo). erizzo, 2-39 : tutte le parti del mondo, perché
una fontana). molza, 2-39 : tinsero le purissime nevi del volto della
. lolli [« quaderni rossi », 2-39 ]: questo lavoro di preparazione della
no, st., 2-39 : gli occhi intorno girò tutto stupendo,
superiorità e distacco. baretti, 2-39 : le comanda sultanescamente d'andarsene in
secondo, restò stupito. tasso, 2-39 : a i lavori d'aracne, a
. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-39 : donde abbiamo e cibo e'
valore. livio volgar., 2-39 : licinio... dicea che quella
tanto che elli si sviluppasse. tolomei, 2-39 : spero svilupparmi da cotali intrighi e
coprire un altro rumore. jahier, 2-39 : sul balcone il fonografo si gargarizza /
per lo mortai gelo. dnsillo, 2-39 : potea ben di tifeo l'anima fiera
a un peso. del giudice, 2-39 : sembrava che wang mettesse un chiodo
terracotta. vita di s. francesco, 2-39 : aveva lo capo de oro e
(le lacrime). molza, 2-39 : tìnsero le purissime nevi del volto della
nutrirsi succhiando, sorbendo. monelli, 2-39 : in principio erano parole di sgomento,
, che non farete asciugare. soldati, 2-39 : quanto alla cuoca maria, continuava
tutte tiravan di lungo. de pisis, 2-39 : posso tirare dritto / o voltare
partissi. a. f. doni, 2-39 : già molti anni sono, si
meno forte. fra giordano, 2-39 : ciò che cristo toccò, tutto fu
servirne e per aiutarci. chiari, 2-39 : un malfattor che iugga, quivi non
a qualcosa. dante, inf, 2-39 : e qual è quei che disvuoi ciò
: tutti gli ufficiali di bruno, 2-39 : adesso ti sento proferir queste dolce parole
per una tragedia. pellico, 2-39 : lo scopo principale apparente sarà la drammatica
al proprio ambiente. burchiello, 2-39 : simon, secondo che udir mi pare
a qualcosa. domenico da montecchiello, 2-39 : del quale salimento tratta san dionisio
varie sentenze. b. cerretani, 2-39 : e signori cominciomo a trattare la richiesta
in errore, ingannato. bandello, 2-39 (ii-12): l'uomo tratto
all'usanza de'galli. nomi, 2-39 : prevede per filizia una chinea / con
ci ha fatti. de roberto, 2-39 : nell'intimo della sua coscienza, egli
, ancora. giovanni dalle celle, 2-39 : piangiamo, perché le nostre ricchezze
vampore di fumo. la spagna, 2-39 : dinanzi avea un carbonchio perfetto, /
sangue mischiar calcina e rena. burchiello, 2-39 : deh, fagli pu- gnere spesso
(la barba). pascarella, 2-39 : andiamo a trovare il padre rettore.
fornito di vetri. groto, 2-39 : poi a le vetriate vo', che
g. b. strozzi il vecchio, 2-39 : vattene almo riposo, ecco ch'
essa. i. pitti, 2-39 : perdonòssi adunque, in virtù di cotal
cui è difficile liberarsi. tolomei, 2-39 : s'io non avessi qui tanti intoppi
figur. relazione amorosa. bandello, 2-39 (ii-14): la concubina, che
agnizione. m. praz, 2-39 : il 'castello di otranto'si conclude con
industriale. g. culicchia, 2-39 : schiacceremo i competitore, riusciremo dove gli
attività. g. culicchia, 2-39 : in città la nostra videoteca è quella
see) affiliata. g. culicchia, 2-39 : devi sapere che a milano hanno deciso
; egemonia. g. culicchia, 2-39 : schiacceremo i competitore, riusciremo dove
; accumularsi strettamente. campanella, 2-39 : che sia, tal moto, accelerato
o parti metalliche). morante, 2-39 : finalmente, un giorno, io credetti
canzonette. v. pica, 2-39 : yvette guilbert, la melanconica canzonettista a
adattato in commedia. pellico, 2-39 : loscopoprincipaleapparentesarà ladrammatica, profondi commenti sull'
in un contesto figur. buzzi, 2-39 : la suaattitudinenon era quelladi un gladiatorepronto