e gli abbaiamenti senza fine. tombari, 2-36 : tutta la casa...
-anche al figur. compagni, 2-36 : i bianchi e i ghibellini di firenze
pareva vi galleggiassero come cestini. barilli, 2-36 : quella luna zingaresca, quella valle
sempre la voglia di fuggire. piovene, 2-36 : purtroppo non siamo più ai tempi
dividere, spezzare. federico ii, 2-36 : lo bel viso - lo cor m'
in dimenticanza; tralasciare. grazzini, 2-36 : ora sendosi la cosa di guglielmo addormentata
s. gregorio magno volgar.], 2-36 : possiam dire, che adulteramente
prima. poliziano, st., 2-36 : adunque il tanto lamentar che giova?
a specchio del mare. barilli, 2-36 : una luna di grossezza straordinaria..
nuocere, offendere. compagni, 2-36 : quando sentivano i bianchi forti,
tassare. 1. pitti, 2-36 : di persone però che fossero state per
in alto. guinizelli, iv-16 (2-36 ): già per cui lo meo core
così a dir cominciò. berni, 2-36 (i-46): ogni guerrier lo giudica
ammazzava per la calca. lippi, 2-36 : che per veder il popol vi s'
promesse racchetò il frate. tasso, 2-36 : ché non pensi a tue colpe,
debbono, anteporre? marsilio ficino, 2-36 : se alcuno... antepone la
fece molti segni di approvazione. imbriani, 2-36 : e se un creatore non c'
bilico / magicamente apparsa? montale, 2-36 : un sole si bilancia / a stento
per illuminare il mondo. borsi, 2-36 : l'uomo è l'effetto d'infinite
fiamme il bosco. g. bentivoglio, 2-36 : la qual resoluzione presi, per
dell'animo. tommaso di sasso, 2-36 : credendos'aver bene [l'amante]
balsamica; profumo. giusti, 2-36 : il venticel con leggerissim'ala /.
, bastione. bandello, 2-36 (i-1023): accompagnato da molti signori
i bimbi. fogazzaro, 2-36 : vostra madre vi diede il suo latte
di rosso, gli aranci. vittorini, 2-36 : il piccolo vecchio..
mi scordai di scriverle. baretti, 2-36 : il milordo e la sua bella fanno
gente che va al lavoro. quasimodo, 2-36 : non chiedevo / fama alla bellezza
rocco spiegato al vento. quasimodo, 2-36 : non chiedevo / fama alla bellezza:
in parte, lo faccia. giusti, 2-36 : se l'aere fremente / raggio
subito estinta la sete. rajberti, 2-36 : penso sul serio a scoprir l'arte
se l'avessi visto. carena, 2-36 : berrettino, dimin. di berretto,
non gli è creduto. tasso, 2-36 : ché non pensi a tue colpe,
anch'io questo servizio. bandello, 2-36 (i-1042): - fa come ti
di colpa più grave. bar etti, 2-36 : queste sottigliezze in pamela sono troppo
di commozione; pianto dirotto. bandello 2-36 (1-1046): e dicendo queste parole
vigorosa. a. f. bertini, 2-36 : cagione talmente altera- trice del sensorio
per soffocarvi la squilla. quasimodo, 2-36 : tornavo stanca, ricordo, dalla selva
ora innanzi i vespri. faldella, 2-36 : le giovinette entravano con quel trionfale abbandono
e non di càmice. bandello, 2-36 (i-1031): tutte portavano su
tutti della loro propagazione. baretti, 2-36 : questo è un concetto soverchio aguzzato
per effettuare rivolgimenti politico-sociali. bacchelli, 2-36 : uomini e donne... sono
dolore. ariosto, cinque canti, 2-36 : qual nelle case attonite avvien,
che abbia el moto suo. bandello, 2-36 (i-1040): giunto ad esi
sonettino od un capitoletto. manni, 2-36 : il quale e letterato uomo fosse,
guisa di calotta. carena, 2-36 : 'caschétto', per una specie di traslato
se tornava da suo zio. pecchi, 2-36 : appena ebbe passata la porta,
fiesole. m. villani, 2-36 : quei della torre della porta d'entro
è propria e naturale. bandello, 2-36 (i-1045): senza più usar cerimonie
che oggimai poco si leggono. bandello, 2-36 (i-1040)): giunto ad
trasse a sanguinoso sdegno. bandello, 2-36 (i-1039): egli si vuol amar
e non sarà chi riapra. bandello, 2-36 (i-1028): a napoli attese
-chiesa maggiore: duomo. bandello, 2-36 (i-1045): fu uno che disse
io quaggiù più ritornava mai? bandello, 2-36 (i-1039): chi sa che
di ciò che indi nasce. pulci, 2-36 : di ciò son contento; /
anima mia col digiuno. bandello, 2-36 (i-1031): vedeva poi che tutte
è in noi. marsilio ficino, 2-36 : certamente colui che usa rettamente l'amore
la ventosità della milza. bandello, 2-36 (i-1040): avvenne adunque in
, fino al colmo. bandello, 2-36 (i-1046): e dicendo queste parole
mutò di mille colori. bandello, 2-36 (i-1037): romulo, che
a'piè della tua croce. tasso, 2-36 : colpa de'cristiani. fazio, vi-3-14
anzi una nuova conquista. barilli, 2-36 : una luna di grossezza straordinaria.
renderci commensali degli angeli. gavoni, 2-36 : benché vaghi il triste odor di morti
opere dalla legge commesse. monti, 2-36 : tu dormi, o figlio del guerriero
, quella è decadenza. imbriani, 2-36 : possa io dagli uomini e da
e cera tutta si brucia. bandello, 2-36 (i-1031): non contente de
, fidato.. villani, 2-36 : si dava in guardia a confidenti cittadini
ancora alquanto. m. villani, 2-36 : ma la volpe vecchia che conobbe
, di suo gusto. faldella, 2-36 : le dame... rientrano nel
il solo impiego sicuro. quasimodo, 2-36 : vidi un ruscello che scorreva tacito
ciò era niente. seneca volgar., 2-36 : qualunque togliesse e sforzasse una giovane
la contumacia de'romani. nardi, 2-36 : riteneva per tanto il medesimo aspetto
che ora troppo ci pesa. quasimodo, 2-36 : non amavo la lode alla
delle corti). aretino, 2-36 : altro ciarlamento si fa intorno ad un
falsasse cosa che sia. bandello, 2-36 (i-1041): lasciami andar a provar
, di sicuro. pulci, 2-36 : se tu mi lasci questa tomba aperta
è nella tana. varchi, 2-36 : due leprettin sotto la madre a covo
di tre carte uguali. nomi, 2-36 : come chi getta in tavola una cricca
core. pietro ispano volgar., 2-36 : lo cuore di cornacchie maschie, portato
fatti di renzo. d'azeglio, 2-36 : mentre mi davo una ripulita,
quivi, dandome al diavolo. poliziano, 2-36 : il re ha protestato loro,
: lodate o decantate. bandello, 2-36 (i-1025): ho anco fatto
. ant. declivio. bandello, 2-36 (i-1023): pinaruolo parte è in
accomandavano i nostri nemici. bandello, 2-36 (i-1033): era il padre
di ciò la richiesi. ariosto, 2-36 : questo disir, ch'a tutti sta
di peso dal francese. nievo, 2-36 : spero di averla sbadatamente inclusa [la
. spreg. dialoguzzo. baretti, 2-36 : il milordo e la sua bella fanno
selvaggi costumi e duri. boterò, 2-36 : la madera è la reina dell'
scopo, un'intenzione. rajberti, 2-36 : i miei tristi presentimenti svanirono dinanzi
sia pen- susa. re enzo, 2-36 : core, che non ti smembri?
dritto verso il mare. boriili, 2-36 : una luna di grossezza straordinaria.
che ha defezionato. nievo, 2-36 : quanto a notizie politiche saprai del
l'imperatore aveva detto. nievo, 2-36 : mi distendo in queste superfluità gastronomiche
m'ha straziato l'anima. imbriani, 2-36 : questi mezzi potenti io li adopererò
altra dolorosetta fante? brusoni, 2-36 : acquistereste... un
diverse fantasie d'uomini. ariosto, 2-36 : questo disir, ch'a tutti sta
che mai non fina. stefano protonotaro, 2-36 : vivo dolcemente / mentre mia donna
ciascuno uno. i. pitti, 2-36 : disponeva inoltre la legge, che ogni
di mezzo, soppresso. bocchelli, 2-36 : a lione, siccome certi compagni d'
cosa sola colla forma. de roberto, 2-36 : le facoltà naturali che sapeva di
che fossero belli ed emendati. bandello, 2-36 (i-1025): ho mostrato a
uguali dal femore alla caviglia. bonsanti, 2-36 : fermo su due gambe grosse,
tore di nord-est. jovine, 2-36 : guardialfiera era stata sede di episcopato
e dica l'epitaffio. bandello, 2-36 (i-1025): ho anco fatto
-sporgenza. fr. colonna, 2-36 : le operature scalpate... dall'
sua colpa prava. bande ilo, 2-36 (i-1025): né crediate che per
appari scente. brusoni, 2-36 : acquistereste... un piacere.
padovano, ma non conoscere. rajberti, 2-36 : nella gran capitale si vive assai
fedire l'anima. piero da siena, 2-36 : amor fedilla, e dielle d'
certi sassi stalattitici neri. praga, 2-36 : amo il buio e il fragor della
di febbre acuta e fiera. bandetto, 2-36 (i-1040): fu sovrapreso da
quasi strappargli il miracolo. alvaro, 2-36 : giungevano [le voci] dalle
/ alla diva amorosa, stigliani, 2-36 : marmo, che finto sei / a
dimora fissa e solida. d'azeglio, 2-36 : mentre mi davo una ripulita,
nella fluidità dell'aria. barilli, 2-36 : quella valle immersa in tanta tenebrosa
e le vesti di dosso. caporali, 2-36 : -dimmi il dono della cortesia della
fruttificare ogni mio talento. imbriani, 2-36 : se questo denaro, in mano mia
. diodati [bibbia], 2-36 : da ora io non berrò più di
volgo disperso repente si desta. praga, 2-36 : amo mirò. in quell'atto
abbastanza non giammai lodata. algarotti, 2-36 : i palazzi magici si risolvono in
volgarmente si chiamano funamboli. meliini, 2-36 : condusse anche il funàmbulo, e
regno). m. villani, 2-36 : a'signori d'arezzo fu scritto.
studi, saggi gastronomici. nievo, 2-36 : mi distendo in queste superfluità gastronomiche
, a quel falimbelluzzo? garzoni, 2-36 : cervelluzzi di gatta...
le aveva donati. e. cecchi, 2-36 : tutti avevan l'aria di gente
degli ordinamenti della chiesa. jovine, 2-36 : guardialfiera era stata sede di episcopato
scoperta agli apollinei raggi. caro, 2-36 : giace di troia un'isola in
metro composto di giambi. bandello, 2-36 (i-1025): taccio altre « selve
ora si giuoca troppo. bandello, 2-36 (i-1026): come l'uomo si
d'esser disiderato. seneca volgar., 2-36 : un giovane tolse una fanciulla,
. innaffiatoio, spruzzatore. tecchi, 2-36 : stupida, stupida, avete lasciato il
mai non hanno in copia. bandello, 2-36 (i- 1041): lasciami andar
fatevi la staterà giusta. biringuccio, 2-36 : onde procede che le maggior libre son
un pezzo di argenteria. cellini, 2-36 (366): era [la saliera
le gote. poliziano, st., 2-36 : a che di pianto pur bagniam
sono li peccati. fr. colonna, 2-36 : da questo le resupine sime,
molti è sì a grado! bandello, 2-36 (i-1034): aveva grand'agio
gravi ansie e paure. quasimodo, 2-36 : tornavo stanca... /.
sotterrati nel terreno delle colline. barilli, 2-36 : una luna di grossezza straordinaria.
scaldarvisi. bandello, 2-36 (i-1034): la buona vecchia stava
e non cortese ingegno. erizzo, 2-36 : gli occhi son le guide e
loco del mio cuore. bandello, 2-36 (i-10-51): la gittò sovra un
mani ignudonati. l. frescobaldi, 2-36 : in sulla riva del nilo trovamo moltissimi
collegamento. fr. colonna, 2-36 : le resupine sime, tori e canalioli
imboccarla. sforzino da carcano, i- 2-36 : l'astore alle volte segna la pernice
anche al figur. bandello, 2-36 (i-1044): lattanzio, a cui
di cosa ragionar molto importante. bandello, 2-36 (i-1034): consegliami, cara
, una improbabilità di rata? imbriani, 2-36 : verrà il giorno in cui renda raqualche
verdi bottoni s'inghirlanda. gioberti, 2-36 : come quelle piramidi del nuovo mondo,
tr. rendere gravida. bocchelli, 2-36 : in breve, l'aveva sedotta e
. quinquiplicdre (tacito, annali, 2-36 : « quinquiplicari prorsus magistratus »).
, che gli si oppongono. paoletti, 2-36 : tanto servì [quell'atto
o fare increscimento altrui. pulci, 2-36 : se tu mi lasci questa tomba aperta
in un'iniziativa. girolamo leopardi, 2-36 : non m'incrusco a cantar d'
flagelli e tribulazione grandissime. sansovino, 2-36 : induce gli altri alle sue voglie.
potosi e d'altri luoghi. paoletti, 2-36 : quel regno divenne in breve tempo
; suggestionare, impressionare. pellico, 2-36 : è... uno stato di
occhiali). e. cecchi, 2-36 : non può credersi che effetto assurdo
, n'andarono infra mare. cellini, 2-36 (365): avevo figurato il
— anche: usurpare. grazzini, 2-36 : la corte si ingomberò tutte le sustanze
la istate che la invernata. tassoni, 2-36 : sileno cantinier restò di fuori,
insino ai fondamenti. storie pistoiesi, 2-36 : vennono insine alla porta di sa'
agnoli facesson queste cose. bandello, 2-36 (i-1031): tutto il dì si
. frapposto. fr. colonna, 2-36 : tale medietate equabilmente divisa in sei
ducati l'anno. solinas donghi, 2-36 : ma ci hai visto tu dentro ai
poi mi cavo la giacca. alvaro, 2-36 : la sera era chiara, c'
ant. tornire. lomazzi, 2-36 : ritrovò l'arte d'intornir gli ovati
. intrecciare, incrociare. cellini, 2-36 (365): sì come io dissi
. incrociarsi, intersecarsi. cellini, 2-36 (366): queste code di pesce
intricarti in simili faccende. groto, 2-36 : biasmai il vecchio, che, sentendosi
, inserire, conficcare. celimi, 2-36 (366): avevo da poi posata
vischiosa, appiccicaticcia. lisi, 2-36 : avanti giorno rimetto nella tela quanto
di parole). bandello, 2-36 (i-1024): già circa dui anni
a securtà alla lacconica. tolomei, 2-36 : se pur volete riscrivermi, scrivetemi alla
. ammaliatore, seduttore. bandello, 2-36 (i-1040): questa ladrona di catella
il puro suo lucido fonte. giusti, 2-36 : quest'onda che si lagna.
-abbandonarsi alla voluttà. bandello, 2-36 (i-1050): basciando lascivamente paolo
stomachi. g. c. groce, 2-36 : son costretto / pregar idio ch'
. manzoni, pr. sp., 2-36 : salì poi lentamente le scale,
legitima avea quella. b. cavalcanti, 2-36 : la privata nobiltà si considera dalla
ordine passionato. 5. spaventa, 2-36 : il rattazzi è un miserabile leguleio
. g. c. croce, 2-36 : son costretto / pregar idio ch'el
corressino la cittade. storie pistoiesi, 2-36 : li bianchi di fuori vidono che non
particella pronom. e. cecchi, 2-36 : era straordinario come le fisionomie ogni
rami di liana morta. montale, 2-36 : un sole si sbilancia / a stento
gridando gloria all'italia. alvaro, 2-36 : una voce peritosa si levava lenta
d'animo e di volto. cellini, 2-36 (366): con essi con grandissima
scorrente canzon d'amore. quasimodo, 2-36 : vidi un ruscello che scorreva tacito,
unità di misura). grandi, 2-36 : ne doveranno resultare 12 braccia quadre,
li fecero la imbasciata. parabosco, 2-36 : o come gli sta bene la
morbidezza e di sé. montale, 2-36 : il cigno crudele / si liscia
restaro. idem, par., 2-36 : per entro sé l'ettema margarita /
e di siena). compagni, 2-36 : parlò di loro una profezia, la
di tutti i poeti perdigiomi. jovine, 2-36 : dieci preti... leticavano
l'oceano dell'universo. montale, 2-36 : le nòcche delle madri s'inaspriscono,
donna parlò tutta tremante. achillini, 2-36 : cupido or udirai / i timpani
raggiro. m. villani, 2-36 : la volpe vecchia, che conobbe la
inabile, disadatto. burchiello, 2-36 : non li chiamo parenti per onta,
siena. i. pitti, 2-36 : i malcontenti dello stato nominavano,
vuole. a. f. doni, 2-36 : dimmi sei tu fuor del senno
tratta nel presente vigesimo canto. bandello, 2-36 (i-1037): parendo a catella
. balia, nutrice. bandello, 2-36 (i-1032): ella aveva una sua
o di commercio. compagni, 2-36 : i sanesi dierono loro [ai bianchi
una melopea infinitamente triste. landolfi, 2-36 : nella vasta marea della sua luce
facendo. pietro ispano volgar., 2-36 : lo cuore di cornacchie maschie. fra
assol. paolo dell'abbaco, 2-36 : uno vuole fare amattonare una sala
ancora acerba. e. cecchi, 2-36 : si passavano giorni tutti uguali,
mi vio. dante, inf., 2-36 : se'savio intendi me'ch'i'
d. gigli [rezasco], 2-36 : è mirabile la loggia delle mercanzia
è la mercede eterna. tasso, 2-36 : non rammenti / qual dio prometta
-sostant. i. pitti, 2-36 : alcuni degli elezionari, per favorire i
metafora leggiadra e comune. genovesi, 2-36 : la metafora, o trasporto di
corvaria et indella rocca. compagni, 2-36 : gli aretini vennono a laterina e afforzarono
pacco dei biglietti da mille. soldati, 2-36 : industriali, commercianti, fa lo
gli leggeva il commesso peccato. tasso, 2-36 : mira 'l ciel com'è bello
. nelle mischie politiche. soldati, 2-36 : il discorso sul nipote del fabbro
, i propri desideri. lippi, 2-36 : quanto adorna e bella si dimostra,
dalla uniformità, dalla monotonia. bechi, 2-36 : questa vita attiva e sana,
né mordere l'acciaio. chiari, 2-36 : pria che restaste incinta, vi
amore. dante, purg., 2-36 : vedi come l'ha dritte verso
provare un'indicibile angoscia. poliziano, 2-36 : sempre mi parrà che mi sia portata
comparir su la riviera. lippi, 2-36 : i cavalier facean la mostra: /
). dante, purg., 2-36 : vedi come l'ha dritte verso 'l
alle fibre artificiali). sansovino, 2-36 : il re di francia si consacra e
confusa di consigli incerti. grazzini, 2-36 : già, lasciando dire ognuno, si
s. gregorio magno volgar., 2-36 : ma udiamo oggimai quello che l'
l'usanza antica. fr. colonna, 2-36 : la [parte] mediana fu
e questa è l'intellettiva. sansovino, 2-36 : questi s'ungevano il capo per
po'ingrossate alle nocchie. montale, 2-36 : le nòcche delle madri s'inaspriscono,
in essa. s. antonino, 2-36 : vogliendo sciogliere il cappio, mi
chi scrive o parla, in unbandello, 2-36 (i-1043): ella già s'era
per dodici mila uomini. ariosto, 2-36 : questo disir, ch'a tutti sta
il damerino in guanti bianchi. ferrerò, 2-36 : narri idilli di cuori giovinetti,
una struttura. bianco da siena, 2-36 : prima che fusse niente formato /
s. gregorio magno volgar., 2-36 : gesù in lingua latina significa salvatore
g. b. strozzi il vecchio, 2-36 : amor... / fa
manzoni, pr. sp., 2-36 : salì poi lentamente le scale
mille, ohimiei, ohimiei! verucci, 2-36 : óhimiei, ohimiei, aiuto,
o là, fermate. moneti, 2-36 : finalmente parmi di vederti ormai giunto
la sua eredità ». sansovino, 2-36 : l'unzione era di oleo e non
misura le scempiataggini. landolp, 2-36 : il giovane si perdette in
è fatto spaccio per oltramonti. banaello, 2-36 (i-1031): tutte portavano su
). bianco da siena, 2-36 : così ancor di ciascun discendente /
suo fratello collocato. a. adimari, 2-36 : chi vince una volta in olimpia
-con la specificazione sottintesa. burchiello, 2-36 : non li chiamo parenti per onta,
l'operato. bianco da siena, 2-36 : prima che fusse niente formato /
-ant. fiducia. pasqualigo, 2-36 : andate, signore, andate allegramente
meridiana indicano le ore. tesauro, 2-36 : un più faceto spirito, ricercato da
diffetto alcuno. b. cavalcanti, 2-36 : si richiede che i primi della
al sacrifizio. d'annunzio, iii- 2-36 : apri anco l'altra / imposta,
la pace. e. cecchi, 2-36 : tutti avevan l'aria di gente che
de 'l rinato pane. ferrerò, 2-36 : accogli ancor la voce che s'innalza
fior rosati e pagonazzi. biringuccio, 2-36 : bellissimo color pavonazzo. ramusio, iii-
berretto da camera. carena, 2-36 : 'papalina ': specie di berretto
partigiani del duca di guisa. tesauro, 2-36 : un partiggiano e beneficiario di ottone
ricuperare la sua dignità. bandello, 2-36 (i-1029): fu la partita
il paese stesso. compagni, 2-36 : i sanesi dierono loro il passo,
allegrocci, pastricciani. i. meri, 2-36 : era costei di un gran mercante
si dibattè e spirò. montale, 2-36 : sul pelo dello stagno, tra il
suo in opera esteriore. firenzuola, 2-36 : questo è quel fuoco per lo
l'asinin del pentolaio. bandello, 2-36 (i-1030): io vorrei adesso
guida, maestra. calmo, 2-36 : la pecunia, come peotessa del desiderio
-emozione intensa. jahier, 2-36 : la luminaria di torce bianche e rosse
. niccolò del rosso, vii-452 (2-36 ): sto en paura / per che
non perdersi in ciance inutili. landolp, 2-36 : il giovane si perdette in discorsi
. -salubrità. sansovino, 2-36 : essendo... gli inglesi soliti
domanda scusa, ripigliò. alvaro, 2-36 : poi una voce peritosa si levava
gli apostoli. dante, par., 2-36 : per entro sé l'ettema margarita
'l freddo petrosillo. c. durante, 2-36 : 'petrosemolo'e 'pitrosello':.
di puro vetro fosse divenuto. celimi, 2-36 (366): queste code di
le piante dei piedi. quasimodo, 2-36 : bianchi salici e pioppi nutriti dall'acqua
ne è espressione. girolamo leopardi, 2-36 : non m'incrusco a cantar d'
senza poter uscire. d azeglio, 2-36 : ho trovato costanza e roberto, ognuno
di luglio. n. secchi, 2-36 : sarà bene che ve ne andiate a
al lampo di pigro temporale. govoni, 2-36 : il vento è pigro e porta
dopo il pasto). castelnuovo, 2-36 : quest'ultimo cercò istintivamente con gli
s. gregorio magno volgar.], 2-36 : altrove è scritto: infino a
lunga, a sdraio. quaglino, 2-36 : su le poltrone a sdraio /
di colori pomposamente vestite. mascardi, 2-36 : quel platano, che verdeggiava pomposamente
gentaglia, padre e figlio! soldati, 2-36 : industriali, commercianti, fa lo
sporgente. fr. colonna, 2-36 : sopra il podio era porrecta la coronice
relazione che di precipitamento. gigli, 2-36 : è quel segno 'accento
non spero? antonio degli alberti, 2-36 : turbasi il viso, e non si
vanto dei pranzetti alla buona. nievo, 2-36 : la signora ch'è svizzera sa
vano dire parole al vento. lanaolfi, 2-36 : il giovane si perdette in discorsi
sonnacchiosa aurora. l. rucellai, 2-36 : già precorso è dal vostro pensiero il
pregna non si sente. iacopone, 2-36 : o prena senza semina non fo
mi prende. tebaldeo, epist., 2-36 : legomme il tuo parlar dolce e
si preparassero. b. corsini, 2-36 : pur per obbedirti io mi preparo /
poi non potesse resistere. loredano, 2-36 : godo che 'l merito di vostra signoria
indietro e presenta pelloux. bonsanti, 2-36 : queste signore non giungono, si rendono
prigioniero da riscattare. bandello, 2-36 (i-1027): un tedesco, uomo
la prima stella ». montale, 2-36 : un sole si bilancia / a stento
, diventò probatissimo monaco. benivieni, 2-36 : parendomi, gismonda, il tuo probato
patrocinio. f. corsini, 2-36 : tosto che ci vi si condusse e
proporzionata alli corpi umani. mascardi, 2-36 : non è la corte stanza proporzionata
fuori di proposito, eugenio! landolfi, 2-36 : il giovane si perdette in discorsi
, buon occhio e pazienza. cellini, 2-36 (366): avevo da poi
-stuzzicare con le coma. sinisgalli, 2-36 : quando i buoi entrano in lotta,
-sul margine della sedia. vittorini, 2-36 : il piccolo vecchio... restò
il pensiero). baretti, 2-36 : se questo desiderio di pamela non è
e il senso puramente seguire. firenzuola, 2-36 : egli [l'amore] opera
qual siasi altro momento. del giudice, 2-36 : le strade in superficie collegavano i
l'abitino della madonna. bechi, 2-36 : si sgobba, sì, ma in
un combattimento. rotta di roncisvalle, 2-36 : pei la baldanza di quel conte
: enumerare. paolo dell'abbaco, 2-36 : i'voglio racogliere tutti i numeri
-maggiore carica vitale. pellico, 2-36 : se mi sveglio, ho la mente
. b. strozzi il vecchio, 2-36 : come turbine che selva / o rocche
ogni semplicità e misura. pellico, 2-36 : tutti i raffinamenti sociali sono come l'
ramella con alcune grappe. passeroni, 2-36 : si schianta / la ramella della pianta
gerosolimitano. p. del rosso, 2-36 : fatto questo, riceva il bacio della
lavoro paziente d'un recluso. morante, 2-36 : i soli abitanti dell'isola che
quietamente e sicuro regnare. sansovino, 2-36 : la dignità regale e sacerdotale deve
cortili, ci risposero furenti. landolfi, 2-36 : era, quella sera, una
e immaculate suso al cielo. burchiello, 2-36 : non furon mai romiti rimoti /
vino). b. pino, 2-36 : la botte del vino ha il male
, opportuno. fr. colonna, 2-36 : da questo le resupine sime, tori
per la gran paura. chiari, 2-36 : pria che restaste incinta vi dieron
con diverse coltivazioni. del giudice, 2-36 : le strade in superficie collegavano i
puramente curiose e nuove. baretti, 2-36 : queste sottigliezze in pamela sono troppo
, un consiglio). ruscelli, 2-36 : convien primieramente ricordar quello che è
capo per mascherare la pelata. savinio, 2-36 : uomini vecchissimi, come il generale
(un'immagine). campailla, 2-36 : specchio così tersissimo e perfetto /
scala graduata per misurazioni. tesauro, 2-36 : un più faceto spirito, ricercato da
particella pronom. e. cecchi, 2-36 : a un tratto il cielo nero si
e libero d'ogni cupidigia. bandello, 2-36 (i-1030): lo zio.
: 'rilievografia': autorilievografia. migliorini, 2-36 : rilievografia, titolografia. = voce
[in « quaderni rossi », 2-36 ]: i lavoratori dicono: bisogna avere
o conformazione. e. cecchi, 2-36 : era straordinario come le fisionomie ogni
che rimunera e punisce. imbriani, 2-36 : se un creatore non c'è
parlare così. c. levi, 2-36 : lo straniero disse che...
più volte. gidino da sommacampagna, 2-36 : possono ancora fir compilladi li detti
contento di lasciarmi andare. bandello, 2-36 (i-1027): avendo fatto altri prigioni
. statuti dell'arte della seta, 2-36 : non possino i detti orefici ancora
determinato periodo dell'anno. ferrerò, 2-36 : al blando / riso di maggio me
questi toni reusciranno in niente. bandello, 2-36 (i-1047): la nicuola,
-32 - casoni, 2-36 : beltà, raggio del cielo, armonia
entro una spe- lunca. burchiello, 2-36 : non furon mai romiti rimoti / che
: dichiararsela, farsela. pancrazi, 2-36 : cani e lupi un giorno ruppero in
folla inferocita. e. cecchi, 2-36 : soltanto la sera, qualche volta,
-rotazione della terra. jahier, 2-36 : camminiamo allacciati e leggeri / nella frescura
assalto / ai sàlici reclini. quasimodo, 2-36 : bianchi sàlici e pioppi nutriti dall'
discenderà per salto. v galilei, 2-36 : ogni volta che farete muovere qual si
condivisa con altri. simintendi, 2-36 : sazia lo tuo petto del mio pianto
perderebbe lo vedere. dante, inf, 2-36 : se del venire io m'abbandono
sopra. g. c. croce, 2-36 : per simil causa son costretto /
non è stato possibile sbandirla. nievo, 2-36 : la signora ch'è svizzera sa
il berretto a qualcuno. carena, 2-36 : 'sberrettare': cavare altrui il berretto.
pei genitori! ». calvino, 2-36 : « allora, signorino », gli
obice. e. cecchi, 2-36 : a un tratto il cielo nero si
una moneta di argento. soldati, 2-36 : appena di là dall'uscio, si
di struggersi, ingrassava. faldella, 2-36 : noi, scambio di fermarci sulla
quo vicit constanti- nus'. randello, 2-36 (i-1031): sentendo nicuola..
otrà ella più. bel gherardino, 2-36 : al secondo sonar altro mattano,
g. b. strozzi il vecchio, 2-36 : dolce ora, che ne l'oro
intensa emissione luminosa. jahier, 2-36 : camminiamo allacciati, nel vento della
gli scompone tutte le budella. passeroni, 2-36 : si schianta / la ramella della
, avvilito, scornato. sinisgalli, 2-36 : quando i buoi entrano in lotta
sotto i suoi piedi. nievo, 2-36 : il terreno di sicilia comincia a scottarmi
g. b. strozzi il vecchio, 2-36 : dolce óra, che ne l'oro
sia governatore del tutto. tasso, 2-36 : soffri in suo nome, e fian
procurare che le farfalle dei baiacopone, 2-36 : o prena senza semina, - non
innocente. a. f doni, 2-36 : dimmi, sei tu fuor del senno
dallo obietto presentatoli innanzi. firenzuola, 2-36 : dicono i platonici essere dui amori.
di amore. g. visconti, 2-36 : amor mi fa più serva e più
. b. strozzi il vecchio, 2-36 : dolce ora, che ne l'oro
. non scordare / dori mia bechi, 2-36 : si sgobba, sì, ma in
infernali. e. cecchi, 2-36 : il cielo nero si rigava di fuochi
. gregorio magno volgar.], 2-36 : la madre del nostro redentore secondo la
a slacciarti le tue scarpe? quasimodo, 2-36 : ancora non ero contenta, /
, determinò andar verso babilonia. bandello, 2-36 (i-1045): la pippa,
: soffione. b. pino, 2-36 : sono in casa e ho ben chiusa
e del rinascimento). carena, 2-36 : 'soggolo': nastro o anche strisciolina di
certo siano un sogno. bandello, 2-36 (i-1049): « voi mi narrate
animo. poliziano, st., 2-36 : beato qual da lei [la fortuna
umor guarir potea verun specifico. pecchio, 2-36 : la quantità costante, che perfeziona
. g. m. casaregi, 2-36 : chi ordina la rimessa con le clausole
in poca sosta. bel gherardino, 2-36 : al secondo sonar l'altro mattino,
un numero. paolo dell'abbaco, 2-36 : che fa 3 soldi via 5 lire
s. gregorio magno volgar., 2-36 : molti potevano allora avere questo nome
sottigliezze, vi vogliono. baretti, 2-36 : non approvo le puntate riflessioni ch'
una creatura. domenico da montecchiello, 2-36 : al creatore basta quando la persona
medico soprastante a le forme. tassoni, 2-36 : menippo, sovrastante a la cucina
cfr. diodati [bibbia], 2-36 : allora iesu gli disse: « ripuoni
: gittatela doppo le spalle. bandello, 2-36 (i-1039): lasciato l'amor
. subord. b. cerretani, 2-36 : facemo cavalcare certi spagniuoli lungo le
. -anche sostant. alvaro, 2-36 : poi una voce peritosa si levava lenta
essere la mia rovina. quaglino, 2-36 : non è questa gran colpa / d'
che dante non era. pellico, 2-36 : sentimento squisito di tancredi per le belle
contra l'ebrietadi è grazioso. molza, 2-36 : possiamo... affermare.
difficilmente violabile. b. pino, 2-36 : ora ch'io sono in casa et
de'nove. i. pitti, 2-36 : ogni anno si mandassero nel consiglio
. laudario di santa maria della scala, 2-36 : sì fusti steso in croce,
ancor potuto tedaldo addormentare. campofregoso, 2-36 : io arsi allora come un secco legno
sia di cose). halli, 2-36 : con tante cantafavole, che noi /
urtano, che lo stizzano. sinisgalli, 2-36 : toma [il bue ferito]
-schiacciare un insetto. chiari, 2-36 : prima che restaste incinta vi dieron qualche
non è vero ». landolfi, 2-36 : si sorprese a chiederle stupidamente se
il buon gusto gesuita. pellico, 2-36 : tutti i raffinamenti sociali sono come
g. b. strozzi il vecchio, 2-36 : amor... / fa che
limiti della natura umana. ojetti, 2-36 : già, 'miranda'esci nel 1874 quando
reali scapigliati taccolare. girolamo leopardi, 2-36 : mi basta taccolare una mezz'ora,
fisico). p. verri, 2-36 : se alla parte interna delle dita un
e dal galla ddàdi. pascarella, 2-36 : le etere, nere, avvolte negli
» rispose la fantesca. landolfi, 2-36 : chiedeva senza dargli il tempo di rispondere
illustri scienziati d'europa. molineri, 2-36 : emilia non era riuscita a tenere
cose ancora calde e fumanti. tesauro, 2-36 : un partig- giano e beneficiario di
forma diversa dalle comuni nere. casati, 2-36 : il paese è infestato dalle voraci
una tintura ver- dezzurra. monelli, 2-36 : i legni e le pietre si coprono
finiva per offrire. solinas donghi, 2-36 : è sempre stata una donna tirata
centro in tondo. paolo dell'abbaco, 2-36 : e'gli è un tondo che 'l
piccoli. g. m. casaregi, 2-36 : chi trae per contro d'altri
s s c. bartoli, 2-36 : per la regola delle tre cose verremo
si tuffa nell'onda notturna. quasimodo, 2-36 : ancora non ero contenta, /
spese del detto popolo. sansovino, 2-36 : tutti quai luoghi poi fanno elezione
. dante, par., 2-36 : per entro sé l'ettema margarita /
fu dimostrato in saul re. sansovino, 2-36 : l'unzione era di oleo,
valore, -pienamente. re enzo, 2-36 : core, che non ti smembri?
autorità. b. croce, 2-36 : inducono nella mente un'immagine di lui
sensazione). e. cecchi, 2-36 : da prima ventilava ancora una vaga inquietudine
già orlati di porpora. montale, 2-36 : un sole si bilancia / a
quantunque piccole e vili. brusoni, 2-36 : e per così leggiera e vii cagione
o dalla pioggia. carena, 2-36 : 'visiera': pure per traslato usan chiamare
fiordilatte, qualcosa. del giudice, 2-36 : tagliò col coltello la palletta bianca
meublé. g. rajberti, 2-36 : un mio conoscente, reduce da parigi
di attività. g. culicchia, 2-36 : quei bastardi del marketing conoscevano i loro
senza formare rapide. bazzoni, 2-36 : le barche del lago di como con