r. m. bracci, 2-31 : dico bene, che di simiglienti abba-
la spera del sole. verga, 2-31 : ma la persiana rimase pudicamente chiusa
/ accensioni di lampadina. montale, 2-31 : tra gl'irti / pinnacoli le
accostumi a ben contare. bandello, 2-31 (i-988): gli fu da
zingare e un canto. sbarbaro, 2-31 : ché tutta la mia vita è nei
a vedere. m. villani, 2-31 : cominciarono [que'dentro] a
passò un brivido sull'uditorio. tombari, 2-31 : dalla gioia mandò un grido acuto
mèttare adrieto. m. villani, 2-31 : con tanto impeto cominciarono a caricare
adombrano. idem, st., 2-31 : alza gli occhi, alza, iulio
rumore di cosa segreta. montale, 2-31 : rari uomini, quasi immoti, affondano
morto / viluppo di memorie. idem, 2-31 : poi seguimmo il canale fino alla
moltitudine di genti. m. villani, 2-31 : [quei del castello]
. penna dell'airone. tassoni, 2-31 : parte il crine annodato e parte sciolto
di raccomandazione. esopo volgar., 2-31 : sta'cheto per l'amor d'iddio
nelle tintorie. esopo volgar., 2-31 : il colore del tuo abito sarebbe piuttosto
, capire. federico ii, 2-31 : da la ria gente aprise / da
e sempre dell'arbitrio. imbriani, 2-31 : gli amministratori stessi del banco di
la gente. idem, purg., 2-31 : ecco l'angel di dio..
il qual debbono professare. lami, 2-31 : come non si ammettono l'imposture,
^ a santa maria novella. pulci, 2-31 : io voglio andare a scoprir quello
salamanca. e. cecchi, 2-31 : tanto più che conoscevano gran baccellieri
quello di un fiammifero. tombari, 2-31 : un giorno all'alba si avventurò [
balle: alla conclusione. bandello, 2-31 (i-988): onde sorridendo rispose loro
cui già v'ho scritto. giusti, 2-31 : tenerli bisognò nella bambage / tre
menti che preghiera aduna. quasimodo, 2-31 : per me, aretusa, / questi
di berretta la riverì. idem, 2-31 (i-989): ella che cortese e
e guardonmi per spiritato. bandello, 2-31 (i-989): ogni volta che
chi in alto si trovava. cellini, 2-31 (357): in termine di
alla bizzarra: bizzarramente. tassoni, 2-31 : parte il crine annodato e parte sciolto
del cielo alto brandisca. rajberti, 2-31 : anch'io brandii la penna e incominciai
ancora le prime righe. giusti, 2-31 : le fiere grucce in alto / i
cena del dì di festa. cassola, 2-31 : qualcuna di queste brigate che vengono
di s. francesco. giusti, 2-31 : a questi adoni col mal della
noi son nate? marsilio ficino, 2-31 : circa il re del tutto, sono
sia, o vostra. celimi, 2-31 (357): quando la perversa fortuna
senza macchia. esopo volgar., 2-31 : la cui bianchezza soprasta a quella
piagge 10 prenda sonno. bembo, 2-31 : credete voi che se il petrarca
l'aloè amaro i capezzoli. govoni, 2-31 : qui sono le bambine / morte
raguna. idem, cinque canti, 2-31 : tante fuste, galee, carache
notte grandi strida. esopo volgar., 2-31 : il colore del tuo abito sarebbe
e per amico. m. villani, 2-31 : cominciarono a caricare di pietre,
lo colga dall'orchestra. govoni, 2-31 : invano faccio come pazze danzar l'
disordinata, viziosa. murrini, 2-31 : che tu meco t'addia tanto al
dedita ad affari loschi. lami, 2-31 : indicava con quelle parole vari procura-
fondo, appena udibile. quasimodo, 2-31 : vado per un sentiero / aperto sotto
da vendermi che al salumaio. quasimodo, 2-31 : 0 madre delle messi, /
senza la licenza de'magonieri. allegri, 2-31 : ti mando le granella / di
le decozioni. diodati [bibbia], 2-31 : guide cieche, che colate la
caricarlo d'ingiurie. compagni, 2-31 : chi te lo ha fatto? i
alla menti della colpa. bocchelli, 2-31 : quando gli dissi che fama. manzoni
la direzione... quasimodo, 2-31 : la terra è fedele, non ha
la propria fede. giamboni, 2-31 : elli fu principe de li apostoli,
. -figur. algarotti, 2-31 : con queste tante conquiste,..
consuma l'animo). berni, 2-31 : mentre che voi sete stato in cotesta
favorevole in avversa. compagni, 2-31 : o messer donato, quanto la fortuna
, di un discorso. bembo, 2-31 : in tutto 'l corpo delle composizioni sue
dell'olio caustico e corrosivo. manetti, 2-31 : l'acrimonia dei veleni corrosivi,
e di altri. carena, 2-31 : 'cortaldo', dicesi di cavallo cui
costui farete già mai. tasso, 2-31 : ma più s'irrita il re quan-
troppo credulo, ingannarsi. bembo, 2-31 : male credete, se ciò credete.
trapiantata, sarebbe intristita. quasimodo, 2-31 : gli uccelli divorano i semi appena sparsi
g. b. doni, 2-31 : nelle voci proprie cromatiche si può
fonti i pastor lieti saltano. marino, 2-31 : vulgo dal destro lato e dal
domestico. diodati [bibbia], 2-31 : guai a voi, scribi e farisei
dar pene cotante. esopo volgar., 2-31 : il colore del tuo abito sarebbe
rimase un dado. febus el forte, 2-31 : però non si credeano,
era inselvita d'alberi. montale, 2-31 : poi seguimmo il canale fino alla
più importanza, della legge. diodati, 2-31 : 'decimate ': cioè pagate
ne'momenti più decisivi. nievo, 2-31 : napoli non si move; le
fare e di non fare. grazzini, 2-31 : sono contento, con una delle
ogni epoca di despotismo politico. bacchetti, 2-31 : fra le sue armi non c'
. s. giovanni crisostomo volgar., 2-31 : io mi diliberai di lasciare la
con suoi poemi demulciva. bandello, 2-31 (i-985): mentre che questo
lungi da me. l. frescobaldi, 2-31 : la loro legge diniega loro il
ora alla manca parte. marino, 2-31 : vulgo dal destro lato e dal sinistro
dirizzando ciascun per buona via. ariosto, 2-31 : di questo signor degna sorella,
, serviva ad ingrandirli. rajberti, 2-31 : a quella asserzione così disputabile tutta
. c. e. gadda, 2-31 : le tombe dei marchesi centurione vedo che
così diffilato inverso me? cellini, 2-31 (358): io sentitomi a questo
facendo smorfie deformi. giusti, 2-31 : eran cinque i campioni, / e
ed accrescerà menzogne a menzogne. tasso, 2-31 : così parla a l'amante;
. disegnétto, disegnino. cellini, 2-31 (357): il re..
sia cara. poliziano, st., 2-31 : quivi è colei che l'alte
chiamasi melica o lirica. tesauro, 2-31 : la poesia sempre ha per fine la
volta contenersi in esso. idem, 2-31 : se pure non riuscisse minore la
con diletto. stefano protonotaro, 2-31 : vivo dolcemente / mentre mia donna
paura si palpava il petto. govoni, 2-31 : qui sono le fanciulle / che
c. e. gadda, 2-31 : il testo prolisso degli epitafi palesa
-anche assol. fra giordano, 2-31 : mostra qui che questa esaltazione fosse
5. giovanni crisostomo volgar., 2-31 : investigava solli- citamente se vi fosse
del minerale informe. govoni, 2-31 : un albero di uccelli nero
, ecc.). bembo, 2-31 : ciascuno la eternità alle sue fatiche più
etruria. livio volgar., 2-31 : un vecchio de'veienti,..
. a. f. doni, 2-31 : dal re fu mandato il barone a
te lo fa fare? montale, 2-31 : la tua irrequietudine mi fa pensare
ne aveva affatto bisogno. fogazzaro, 2-31 : farraginose scene militari, certe zuffe di
, struttura. fr. colonna, 2-31 : in questo lato ancora una medesima
gettoni, schede. carena, 2-31 : dico il salvadanaio, cioè quel vasetto
fetida bocca involar osa. baretti, 2-31 : [l'ariosto] si è
c'acquistaie? l. frescobaldi, 2-31 : in alessandria, tra fare le cerche
il viso con le lagrime. cellini, 2-31 (357): pensando pure che
11 ritratto fisso fisso fisso. vittorini, 2-31 : rideva, con gli occhi,
la collera al furore. baretti, 2-31 : di dante so che non avrai la
anima del bottone. carena, 2-31 : 'anima, fondello', parte interna del
musica in noi essere grandissima. mascardi, 2-31 : vedrà la corte aver cangiato faccia
fasci. m. villani, 2-31 : per avere apparecchiato da riempire i
la preda fu abbondantissima. barilti, 2-31 : dal gran portiere al piccolo * groom
frequenza eguale di colpi. alvaro, 2-31 : gli occhi di tutti erano puntati
di daga o di fucile. govoni, 2-31 : qui sono i bambini / che
ambi. diodati [bibbia], 2-31 : fariseo cieco, netta prima il didentro
sostenere il furore franzese. grazzini, 2-31 : nelle umili e basse case, così
. abbondante, copioso. tocci, 2-31 : quando era scarso a danari dell'erario
con un poco di gambo. carena, 2-31 : * picciuolo, gambo '
frottole e a dime. pratolini, 2-31 : come ogni gazzetta che si
forma e per materia. carena, 2-31 : * bottoni gemelli ', son due
amore quanto alla carne. erizzo, 2-31 : ogni cosa per se stante è necessario
gergo di cotal ladroncellaria. bandello, 2-31 (i-990): ella era ingegnosa
; voglia, capriccio. burchiello, 2-31 : se'ghiribizzi si venissin fatti / ch'
un pensiero). d'azeglio, 2-31 : ti ringrazio del colossale giudizio e
soccombere delle forze fisiche. giusti, 2-31 : oh quante volte differì la gotta
contegno il grembo verginale. carena, 2-31 : 4 grembo ', propriamente è quello
s'empia 'l grembo. praga, 2-31 : toma dall'orto carica di pesche /
fuori il lor gruzzolo. carena, 2-31 : i fanciulli, per non cedere a
tuoi slanci lirici vorresti. jovine, 2-31 : -ma voi volete farmi commettere peccato
significa dolore, come ai. penna, 2-31 : hei, ragazzo, che ti
, / ond'avesse ristoro. erizzo, 2-31 : dissero ancora i platonici che tutte
imboccare il porto. f. corsini, 2-31 : entrarono nella riviera di panuco.
delle campane immote. montale, 2-31 : fu dove il ponte di legno /
sì saviamente ti porta. bandello, 2-31 (i-986): lasso me! dove
, spese sedici mesi. tasso, 2-31 : più s'irrita il re quant'ella
adulto, infantile. pellico, 2-31 : chi ha un tozzo di pane a
sia possibile ci discostiamo. brusoni, 2-31 : voi siete incamminato per una strada
a lei è sommo bene. bandello, 2-31 (i-987): l'età e
furiosa; ossesso. giamboni, 2-31 : liberò molti uomini e femine, li
che più si vuole. piazzi, 2-31 : così preparate le due forinole (m
. a. f. doni * 2-31 : diede la sorte che la donna sua
, 'precisazione '. landolfi, 2-31 : il suo atteggiamento più che tutto
mobile e quiescibile o inerte. rosmini, 2-31 : la materia corporea, avendo ragione
. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-31 : questo corpo civile, nel quale
suole a molti faie. carter, 2-31 : se l'adulazione gl'ingrassa e
un raffreddore, costiparsi. giusti, 2-31 : a quello sventolio più d'uno intasa
di tutte le cose. sacchetti, 2-31 : ser mazzeo disse: -sapete voi
si fereno poche imprese. lomazzi, 2-31 : i buoni ingegni, vedendo la poca
di loro vuol recedere. cantù, 2-31 : se dai costituti o dalle deposizioni
fiori e foglie d'oro. alvaro, 2-31 : erano di quegli orecchini ben noti
6. relazione amorosa. bandello, 2-31 (i-987): voi in questa vostra
a macinare in un giorno. calvino, 2-31 : chiamerò i servi e vi farò
s. giovanni crisostomo volgar., 2-31 : investigava sollicitamente se vi fosse migliore
a prato. poliziano, st., 2-31 : con essa, a guisa di
sé portar la morte. carrer, 2-31 : far all'amore per sonetti!
invisibili al fondo della notte. idem, 2-31 : con un segno / della mano
. f. m. zanotti, 2-31 : i peripatetici non avrebbono abborrito questa
stesa dell'anima dentro! montale, 2-31 : qui dove un'antica vita /
assalto di gioia confusa. montale, 2-31 : la tua irrequietudine mi fa pensare /
piuttosto s'irritarono maggiormente. tasso, 2-31 : più s'irrita il re quant'ella
. voi altri ci beffate. tassoni, 2-31 : parte il crine annodato e parte
. brulica là dentro. pasolini, 2-31 : là dietro le giovinette cantano, e
fosse andata. l. frescobaldi, 2-31 : le loro moschete sono tutte bianche
-scherz. macellaio. della porta, 2-31 : -dimmi, mastica, dove mi porti
, osia lacio. fr. colonna, 2-31 : suspensa cum laquei erei ardea una
lavare le non loro macchie. leopardi, 2-31 : oh voi pietosi, onde sì
l'ancore le navi. tassoni, 2-31 : portava... /..
nomi e le nature impari. stigliani, 2-31 : già 'l freno a'corsier febo
5. agostino volgar., 2-31 : allegratevi in dio e letiziate,
* immortali'. n. villani, 2-31 : niuna medicina, con pace di
e attende al bucato. cassola, 2-31 : aveva i capelli lisci di un
spesso il lume del sole. passeroni, 2-31 : queste rime / esser puon,
, anche il serpente. quasimodo, 2-31 : il loglio e l'erbe spinose e
lucidi ombrelli giù nella via. montale, 2-31 : seguimmo il canale fino alla darsena
due punti). grandi, 2-31 : se vi fosse contenuto [il divisore
seder tra filosofica famiglia. bandello, 2-31 (i-985): il maestro di coloro
in una graduatoria qualitativa. erizzo, 2-31 : bisogna che la forma donde trae origine
comperarono in vai- damo. sansovino, 2-31 : le ostriche vi son più dilicate
ottimi e magnanimi veniziani. tasso, 2-31 : oh spettacolo grande, ove a tenzone
, ferire, sbriciolare. piccolomini, 2-31 : - oh questo è il bel punto
tolse i nostri battelli. guerrazzi, 2-31 : allora caterina da capo: « dunque
far dispiacere a qualcheduno. bacchetti, 2-31 : nessuno mi ha fatto tanto male
un altro ser ciappelletto. lomazzi, 2-31 : per la mala condizione della presente età
contadini le fatiche della vendemmia. landolfi, 2-31 : a quell'ora [lo zio
nell'uso delle armi. bandello, 2-31 (i-989): crebbe il giovinetto e
, qualunque gran nave. montale, 2-31 : fu dove il ponte di legno
sua lingua fradicia. nievo, 2-31 : è vero che la ria nina si
canna non raffinato. nomi, 2-31 : sono anche in questo i suoi guastamestieri
, la nostra maschera. guglielminetti, 2-31 : oh! mio volto, mio volto
loro. b. del bene, 2-31 : il mastello, quand'è pieno di
più sicure che le fiasche. tassoni, 2-31 : parte il crine annodato e parte
è vero in astratto. boccardo, 2-31 : 'lavoro meccanico': con questo nome
le medaglie del diluvio. guglielminetti, 2-31 : bisogna ch'io m'accerti /
fanno lo sguardo meduseo. guglielminetti, 2-31 : oh! mio volto, mio
non paressero mendicate. l. rucellai, 2-31 : ad iperbolici aggrandimenti e a mendicate
mai per esserne fuori. sansovino, 2-31 : l'allodola nel tempo del verno,
anch'io di nero. pacichelli, 2-31 : fra'suoi quattro mercati, quello
la tua invitta fede. lomazzi, 2-31 : i buoni ingegni, vedendo la
signora che era ammalata. cassola, 2-31 : una settimana dopo, le arrivò
il pontefice e i vineziani. sansovino, 2-31 : non solamente [le cornacchie]
posti a sedere ai bevitori. montale, 2-31 : il ponte di legno / mette
e figurativi). tesauro, 2-31 : la poesia sempre ha per fine la
le bevande a tavola. tesauro, 2-31 : petronio arbitro, osservando in un convito
non si tien conto. sansovino, 2-31 : questo pesce,... levato
vista del gallo moribondo. montale, 2-31 : qui dove un'antica vita / si
antonio poggiava la testa. vittorini, 2-31 : udii di nuovo il suono morto
arabeschi nel chiaro riverbero. pascarella, 2-31 : siamo al 'devan-i-aam ',
dalla sponda del guadalquivir. pascarella, 2-31 : un amore di piccola moschea, la
viveri. g. de'bardi, 2-31 : era anco grandissima la spesa che
cui ci siam mossi. nievo, 2-31 : come andrà a finire? napoli non
pudica e candida covella. ariosto, 2-31 : io parlo di quella inclita donzella
, dopo d'allora. bocchelli, 2-31 : ivanof fu trovato sgozzato nello stagno
d'un giuro tradito. leopardi, 2-31 : oh voi pietosi, onde si tristo
anima, attenderei a te. groto, 2-31 : adoprati / sempre in facende,
ant. oliveto. redi, 2-31 : in due pezzi di terra lavorati e
ott'once d'altezza. guglielmini, 2-31 : se dipoi si divida tutto il
ke avea tamantu. fra giordano, 2-31 : mostra qui che questa esaltazione fosse
/ nullo bene aio operato. compagni, 2-31 : niente operava ne'bisogni della parte
pratico; attivamente. lancia, 2-31 : lo prodotto ofìciale forestiere che si
è ora in grandissimo colmo. lippi, 2-31 : a campi, ora spiantato alla
le viscere de la terra. tartara, 2-31 : da poi fu fatto il
recipiente. b. pino, 2-31 : il pagliaio di casa è sano e
natura. girolamo leopardi, 2-31 : i'ho sentito che c'era un
la novità delle invenzioni. pascarella, 2-31 : siamo al 'devan-i-aam ',
contro napoleone iii. bacchelli, 2-31 : fra le sue armi non c'erano
un pezzo di terra ortiva. trinci, 2-31 : le stime dedotte dalle rendite delle
e degli ortaggi. migliorini, 2-31 : orto-frutticolo è orticolo] -f frutticolo.
. f. f. frugoni, 2-31 : fu quello in un giorno solo,
(una speranza). bandello, 2-31 (i-989): crebbe il giovinetto,
invar. paratasche. carena, 2-31 : 'parafalde, paratasche': pezzo dello
soprabito maschile. carena, 2-31 : 'paratasche ': pezzo dello stesso panno
io taglierò la testa. verga, 2-31 : alberto stette inutilmente delle ore parecchie
colle piacevole e fruttifero. tassoni, 2-31 : pallade sdegnosetta e fiera in volto
siede / noia immortale. ghislanzoni, 2-31 : dal guardo mio / quella cara
modo e pel medesimo canale. rosmini, 2-31 : la materia corporea...
di carne tenera e saporosa. montale, 2-31 : la tua irrequietudine mi fa pensare
di sua bandiera. m. villani, 2-31 : il giovedì mattina innanzi dì,
sua torma aprir la sbarra. firenzuola, 2-31 : più pecorelle ha 'n sen la
baston di pastore. f. buonarroti, 2-31 : ila [la secchia]
tropicale e penzola ozioso. savinio, 2-31 : stava ancora nella poltrona a sdraio
). dante, inf., 2-31 : ma io perché venirvi? o chi
superiori. g. m. casaregi, 2-31 : se i mercanti si ritirassero dal
o figlio della dea? celimi, 2-31 (357): quando la perversa fortuna
. visibile all'occhio. atrizi, 2-31 : o bellezza che a noi discendi perspicua
da servire di traguardo. quaglino, 2-31 : ehi, là, miei servi,
s. gregorio magno volgar.]. 2-31 : pervertiscono [i prelati] i
tutti di buona fatta. lisi, 2-31 : sembrò, d'allora, che il
implacabile. r. borghini, 2-31 : non mi ricordare né lodar colui che
buonaccorso da montemagno il giovane, 2-31 : sopra le altre, due massime
al bisogno di la liga. ariosto, 2-31 : la gran possanza e il molto
del gusto dell'odorato. ghislanzoni, 2-31 : il suono di quella voce armoniosa
, ma combattevan piantati. guerrazzi, 2-31 : poc'anzi mi avete dato uno
c'è niuno occhiello ». carena, 2-31 : 'picciuolo, gambo': quella
letter. zoccolo caprino. landolfi, 2-31 : il suo atteggiamento più che tutto il
urne rischiarate dal sole. quaglino, 2-31 : rabelais mi [gargantua] sta /
infra loro equali. c. bartoli, 2-31 : conciosia che qual si voglia piramide
è men simile alla latina. tasso, 2-31 : più s'irrita il re quant'
, onesto, giusto. iacopone, 2-31 : lo monno n'è stupito: concéper
s. onofrio. ciro di pers, 2-31 : son tutti dentro intenti / a
parlare ardir mi porse. condivi, 2-31 : essendogli [a michelangelo] messa
porto di mia vita? loredano, 2-31 : mi creda ch'essendo la moglie il
al mondo di possancia. ariosto, 2-31 : la gran possanza e il molto ardir
erano di casato e nobili. sansovino, 2-31 : tra tutti si eccettua il regno
né puoi lenir ». imbriani, 2-31 : il poveruomo tentò liberarsi da questi
da tenere intrinseca pratica. bandeìlo, 2-31 (i-993): poi che si
oggi siano in precio. sansovino, 2-31 : questo pesce, sì come altre volte
cosa prender si devono. tocci, 2-31 : vi son passi dove apparisce chiaro
s. gregorio magno volgar.], 2-31 : significando per lo cielo l'ordine
statuto dei mercanti di calimala, 2-31 : giurino di reggere e mantenere tutti
delle berrette, ecc. bruno, 2-31 : l'autore... dirreste ch'
romagna suddite della chiesa. bandello, 2-31 (i-990): le faceva instanzia
detto re. domenico da montecchiello, 2-31 : avvegnaché le predette parole dicesse gere
va producendosi ancora tenero. gigli, 2-31 : dicesi [la sillaba] elemento in
a proferire una condanna. cantù, 2-31 : se dai costituti o dalle deposizioni
attività di tipo terziario. paoletti, 2-31 : egli è un assioma che ogn'arte
capelli folti e ondulati. lubrano, 2-31 : stiman di far gran senno col capo
le palificate. busca, 2-31 : al fondo del fiume si debbe porre
strappata fu, permane. landolfi, 2-31 : gurù, dopo un profondo sospiro come
lezione. c. e. gadda, 2-31 : il testo prolisso degli epitafi palesa
voluttà estrema d'amore? frusoni, 2-31 : io veggio, mio cugino,
preliminare al prologo. bruno, 2-31 : proprologo: dove è ito quel furfante
espressione di proterva infingardaggine. morante, 2-31 : certe volte, capitando là,
quelle de'denari. b. cavalcanti, 2-31 : avere notizia delle facultà dei sudditi
definitivo, -temporaneo. giordani, 2-31 : qui è tutto ancora provvisorio e non
. pietro ispano volgar., 2-31 : lava dove prude e ponvi su
le case dei medici. einaudi, 2-31 : il pubblico si lascia non di rado
pratica dei patrizi ». alvaro, 2-31 : il fatto che quegli rubasse era pubblico
formale e convenzionale). verga, 2-31 : quella sera lo zio bartolomeo ritornò tardi
né squilli. g. visconti, 2-31 : il fructo del castagno se deffende
che tu sia tornato sùbito! bissari, 2-31 : in mio mal punto / incontrommi
e netti d'ogni vizio. panigarola, 2-31 : bisogna... che noi
denari vi. domenico da montecchiello, 2-31 : non creò iddio l'anima perché la
dira il semi- diametro. guglielmini, 2-31 : se dipoi si divida tutto il peso
stanotte a letto a sollazzare. cellini, 2-31 (358): fecemi chiamar drento
-danno, rovina. magalotti, 2-31 : italia addormentata, italia mia, /
loro robustezza. b. del bene, 2-31 : quando il formaggio s'è rassodato
, saccheggiata. lud. guicciardini, 2-31 : di là passato esso ammiraglio in
una navigazione. piero da siena, 2-31 : sanza restare navicharono u'mese,
giornata di tre giorni prima. landolfi, 2-31 : non restava dunque a giovancarlo che
ribelle ai suoi cenni. ghislanzoni, 2-31 : l'uccidero: son risoluto ornai.
a lui con la repulsa. domenichi, 2-31 : dal marito alla presenzia del padre
: portare a maturazione. bandello, 2-31 (i-985): la saporosa e dolce
su un'altura. la spagna, 2-31 : nel paese giunsor di navarra / presso
considerati di una questione. sansovino, 2-31 : gli uomini di quell'isola..
-per estens. stupidità. gobetti, 2-31 : giocando d'astuzia sul rimbambimento dei
alle loro necessità temporali. guerrazzi, 2-31 : allora caterina da capo: «
. g. m. casaregi, 2-31 : quando... abbiano intimato al
la ricchezza). paoletti, 2-31 : or tali spese far non si possono
rinova- vano le lagrime. ghislanzom, 2-31 : sul mio ciglio intanto / soavemente
alla religione, ecc. bellori, 2-31 : allora la pittura venne in grandissima
con rinnovellamenti sì universali. mazzini, 2-31 : la rivoluzione francese, sire, non
-ricambiare, contraccambiare. oddi, 2-31 : orsù il mio grillo, di nuovo
pregandola a confortarsi. girolamo leopardi, 2-31 : ell'ha [la minestra] il
lia. a. f. doni, 2-31 : fingendo (come sopra pensiero)
di tempo). gadda conti, 2-31 : attorno alle sillabe del nome, nella
quella imagine gli è attribuita. condivi, 2-31 : essendogli [a michelangelo] messa
stato della loro romana citate. bandello, 2-31 (i-993): io non ti
un elemento architettonico). fogazzaro, 2-31 : queste erano state dipinte con fantasia
, tenemmo il fiato. luzi, 2-31 : l'elica del ventilatore ronza / e
disus. ronzìo. genovesi, 2-31 : certi suoni... provengono o
, i socialisti. s. spaventa, 2-31 : egli si è accorto che non
per sempre lasciare. borsi, 2-31 : son tutto cosa tua, mi immedesimo
la ricuperazione di quello. sansovino, 2-31 : il regno di francia...
fadighe a uffo ». montale, 2-31 : fu dove il ponte di legno /
serissimo sembra che ghigni. vittorini, 2-31 : udii di nuovo il suono morto,
di un paese. magalotti, 2-31 : italia lacerata, italia mia, /
lorda / di scaglie. montale, 2-31 : le tue parole iridavano come le
erano a santa maria. piccolomini, 2-31 : -oh questo è il bel punto!
). v. colonna, 2-31 : riman la gloria tua larga e 'nfinita
fu tale da suscitare inquietudine. landolf, 2-31 : non restava dunque a giovancarlo che
espressione ingiuriosa). bruno, 2-31 : dove è ito quel furfante, schena
ad attutirgli il sentimento. bacchetti, 2-31 : il dubbio scientifico, la mancanza di
sì disapplicata? ». nievo, 2-31 : abbiamo avuto una giornata piena di riviste
», aggiunse anna. cassola, 2-31 : « chi vuoi che venga a scovarci
più complessa e viva. montale, 2-31 : qui dove un'antica vita / si
(un'obiezione). frachetta, 2-31 : alfa terza [questione], che
servigetti isdegna. dante, purg., 2-31 : vedi che sdegna li argomenti umani
sai al mondo ». tassoni, 2-31 : pallade sdegnosetta e fiera in volto
da se medesima riordinarsi. tasso, 2-31 : più s'irrita il re quant'
sedusse la don li, 2-31 : fra le sue armi non c'erano
, metodo di giudizio. rosmini, 2-31 : l'uomo riceve dall'animalità la materia
tutti parve no. montale, 2-31 : con un segno / della mano additavi
crinale di un monte. montale, 2-31 : seguimmo il canale finoalla darsena / della
, che accompagna. la spagna, 2-31 : raconta el libro che fur noverati /
loci primamente sono spesse e redi, 2-31 : fu fondato il sud, censo in
lezioni e allo studio. volponi, 2-31 : c'era una volta un mio amico
a saggina e a grano. trinci, 2-31 : le stime dedotte dalle rendite delle
veramente di cenere. r. borghini, 2-31 : - il modo che io ho
italia del nord. cassola, 2-31 : parlava con accento settentrionale, ma
, sfavillante di humour. borsi, 2-31 : son tutto cosa tua, mi
se stesse oltrepossenti incantazioni? borsi, 2-31 : ah, perché non trovo parole roventi
gli conferisce valore superi. lippi, 2-31 : ebbe una figlia, detta duralice,
in profondità. bianco da siena, 2-31 : le mani e i piedi a te
di calcagna, cascatoio. fogazzaro, 2-31 : queste erano state dipinte con fantasia
. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-31 : questo coipo civile, nel quale è
f. f. frugoni, 2-31 : fu quello in un giorno solo,
insieme. s. degli arienti, 2-31 : iacobo, de la nobile famiglia de'
un guanciale rincin- cignato. alvaro, 2-31 : gli occhi di tutti erano puntati sulle
melancolia con desiderio d'intendere. bruno, 2-31 : l'autore... dirreste
antica sultana de'mari si nicbatacchi, 2-31 : teco assiso / sta sopra il canapè
a. llagrimare quandunque vogliono. parabosco, 2-31 : i pianti e i miei sospiri
. vita di s. francesco, 2-31 : quando che fosse a. lloro advenuto
sostant statuto dei mercanti di calimala, 2-31 : sieno tenuti i nuovi consoli,
gli elementi naturali). lubrano, 2-31 : tempeste in mare, tremuoti in terra
il signore di tutta purità cellini, 2-31 (358): il re non gnene
. immagine, figura. patrizi, 2-31 : tu, tosto che agli occhi nostri
da una grossa perla. pascarella, 2-31 : la porta di questa moschea è di
f vita di s. francesco, 2-31 : alcuni de loro se legavano con
le coste. piero da siena, 2-31 : sanza restare navicaro u'mese, /
(un terreno). busca, 2-31 : al fondo del fiume si debbe porre
beni terreni. s. degli arienti, 2-31 : la brigata... in
. s. levi della torre, 2-31 : la sovradeterminazióne normativa dell'ebraismo.
spada crudel dieron ricetto. piccolomini, 2-31 : il ber delle spade non è se
sparso seme del lino. quasimodo, 2-31 : gli uccelli divorano i semi appena sparsi
principio dalla superbia. domenico da montecchiello, 2-31 : avvegnaché le predette parole dicesse geremia
s. giovanni crisostomo volgar., 2-31 : noi... con tutto studio
occhi. -ucciderlo. ghislanzoni, 2-31 : io quel bianco seno.. /
magliabechi, cxxxiv-i-io8: bruno, 2-31 : non si contenta di nulla, ritroso
informazioni). b. pino, 2-31 : va'pur dilungo, ché qui non
iy non me n'aveggio. tinucci, 2-31 : o sol della mie vita,
contro la gran bretagna. montale, 2-31 : fu dove il ponte di legno /
gamba più florida e slanciata. savinio, 2-31 : il segnalati in ogni cosa, se
combattimento di orlando e ferraù, 2-31 : carlo se ne va al gran
deh'isomeria geometrica. p. levi, 2-31 : di lui si narrava...
ricormi quello mi bisogna. tasso, 2-31 : più s'irrita il re quant'ella
. 5. domenico da montecchiello, 2-31 : questa sapienza è scritta nel cuore
facesse e sonasse. liburnio, 2-31 : stormo dinota moltitudine di gente armata e
(un errore). bandello, 2-31 (i-985): amore non è quello
furono molto stranamente trattate. condivi, 2-31 : dal padre e da'fratelli del
nessuno in questa materia. bellori, 2-31 : gli artefici, abbandonando lo studio della
cappa del camino. b. cavalcanti, 2-31 : trovar modo d'accrescer l'entrate
gettare nello sconforto. bandello, 2-31 (1-985): il lasciarsi superare da
exortabile suscitàbulo accedeva. detta porta, 2-31 : questa speranza sarà un suscitàbulo.
, economico, ecc. bandetto, 2-31 (i-985): amore non è quello
e rumorose città capitali. tenca, 2-31 : questi subiti svegliamenti dell'intelligenza.
con la più clamorosa risata. calvino, 2-31 : la ragazzina... prese
pitture nel tabiino d'augusto. monelli, 2-31 : il buio re, io tendevo,
roccia a pareti verticali. biringuccio, 2-31 : le cave per cavar copia di tal
d'un annottar tempestoso. montale, 2-31 : la tua irrequietudine mi fa pensare
vita dal gran- signore. redi, 2-31 : fu fondato il suddetto censo in un
oggi si paga a terzarie. redi, 2-31 : sono pagato della mia provvisione della
una o due disavventure. celimi, 2-31 (357): quando le perversa fortuna
era per sfamarsi lassù. v consolo, 2-31 : -vengo a comprare. -che?
romualdo eseguì il taglio solenne. gobetti, 2-31 : nei momenti più topici noi gli
così trapensato. rotta di roncisvalle, 2-31 : sir, tuo parole accomuna. /
tribuli. vita di s. francesco, 2-31 : per restringere e vencere li incendii
sua felicità. r. sacchetti, 2-31 : la sua fantasia ne fu presa a
si suol fare molti tumulti. liburnio, 2-31 : in questi due ultimi essempi:
i branchi degli uccelli granivori. montale, 2-31 : la tua irrequietudine mi fa pensare
. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-31 : il vigore della cludere nel suo contenuto
-di animali. montale, 2-31 : la tua irrequietudine mi fa pensare /
variare la compagnia degli uomini. cassola, 2-31 : « c'è quest'uso dalle
profeta che stava di fronte. calvino, 2-31 : la ragazzina allora, con gran
contenuto di tale borsa. carena, 2-31 : ventriera, sorta di tasca lunga e
rozo cantor vezosa ride. bandello, 2-31 (i-089): parve a gian battista
- anche sostant. gioberti, 2-31 : i doriesi... aveano preso
favorendo il reggimento passato. sansovino, 2-31 : tra tutti si eccettua il regno
dell'uomo giusto! parise, redi, 2-31 : in una metà di un tenimento di
lingua sassonica e tedesca. gigli, 2-31 : dicesi [la sillaba] elemento in
una particolare situazione). compagni, 2-31 : 0 messer donato, quanto la fortuna
con valore avverb. bandello, 2-31 (i-984): non guarda con tanti
ereditario. l. ferrio, 2-31 : 'alleli': v. coppie allelomorfe.
(un atteggiamento). buzzi, 2-31 : la faccia di naxar fu veramente terribile
e di movimento. a. casella, 2-31 : scale greche, orientali, esafoniche
... scrittore fantasma. emanuelli, 2-31 : il resoconto di questo 'fatto',
suono. a. casetta, 2-31 : l'introduzione nella simultaneità di frammenti diatonici
di una persona. arbasino, 2-31 : quei beni culturali che valgono come solidi
artistico. v. pica, 2-31 : jules chéret è artista ultra-modernista e tutte
autorità di un principio. campanella, 2-31 : non li corpi donano l'unità al
. a. de carlo, 2-31 : canestrelli accende la radio sul tavolo,
di fenomeni. campanella, 2-31 : non li corpi donano l'unità al
a. de carlo, 2-31 : lui dice « certo, chi vuole