, secondaria. crescenzi volgar., 2-26 : è fredda [la terra] e
. c. e. gadda, 2-26 : la specchiante adacquatura delle risaie.
fame e sete. marsilio ficino, 2-26 : qui lo ardore degli amanti si riposa
un cavallo che aombra. bocchelli, 2-26 : a queste parole si adombrò e
né s'appressò. cassiano volgar., 2-26 (30): e questo
ant. scongiurare. bandello, 2-26 (i-928): ma a me non
vorrebbono tornare drento. marsilio ficino, 2-26 : non senza ragione dionisio agguaglia iddio
leggero! idem, purg., 2-26 : poi d'ogne lato ad esso m'
. 3). rajberti, 2-26 : parigi materiale, monumentale, prospettica,
l'elmo? poliziano, st., 2-26 : per suon di tromba al guer
, dal peccato. cicerone volgar., 2-26 : trattiamo di queste cose, e
porse l'alloppiato vino. montecuccoli, 2-26 : ma il keminì, dalle sue vane
tu vieni quasi dormi. ariosto, 2-26 : ben de l'andata il paladin
...]. rajberti, 2-26 : vuoi sapere i costumi della plebe,
della dama ogni traccia. marsilio ficino, 2-26 : qui 10 ardore degli amanti si
miei diletti. crescenzi volgar., 2-26 : altra terra si conviene al frumento
della borghesia di napoli. piovene, 2-26 : una stanza molto ampia e non
»); oppure nel deuteronomio, 2-26 : « nec inferes quippiam ex idolo in
in adornamenti d'orliquie. bandello, 2-26 (i-927): soleva sempre il capitano
sepellita era la donna. ariosto, 2-26 : ben de l'andata il paladin si
novità può non essere narrazione. rajberti, 2-26 : eppure, anche gli aneddoti più
perduto, distrutto. nardi, 2-26 : tito largio giudicava quello non esser
il calendario gregoriano. montale, 2-26 : e il natale verrà e il giorno
non aveva mai arredato. piovene, 2-26 : il piano superiore era appunto quello
, vischioso. crescenzi volgar., 2-26 : bagnerai la zolla... con
d'una povera fanciulla. morante, 2-26 : si portarono via, come fosse
e somiglianti arbusti. crescenzi volgar., 2-26 : 'l miglior campo è quello
a foggia di tulipano. montale, 2-26 : carri dalle tinte / di rosolio
). m. villani, 2-26 : aveano compiuto [i genovesi] di
l'arnese e il luogo. montale, 2-26 : carri dalle tinte / di rosolio
prendere il postoxdell'assente. montale, 2-26 : il tuo carnevale sarà più triste
si facesse. poliziano, st., 2-26 : quali i soldati che di fuor
costume dell'attica. corticelli, 2-26 : perché il dialetto attico, il quale
tempi l'atticismo de'greci. corticelli, 2-26 : questo atticismo, al parere di
levami su le penne. corticelli, 2-26 : ebbe la lingua greca cinque dialetti
. a. f. doni, 2-26 : proporzionato di membri, bella fronte,
li pronti incominciamenti. marsilio ficino, 2-26 : se dio a sé rapisce ii mondo
sottrar l'umana prole. rajberti, 2-26 : vuoi sapere i costumi della plebe,
babelica stroncata sul nascere. montale, 2-26 : penso / che se tu muovi la
tra le bandiere rosse. cassola, 2-26 : mi ricordo quando morì lo zio
già caricata sul carro funebre. cassola, 2-26 : quando porteranno via me, voglio
bassi e i suoi acuti. fogazzaro, 2-26 : nel suo vocione di basso profondo
pazzesco, e basta. cassola, 2-26 : quando porteranno via me, voglio
tenere altrui in riverenza. giusti, 2-26 : se il padron lo vuole, /
di robustezza / indicio. idem, 2-26 : già 'l velo e 'l casto manto
fandonie; dire sciocchezze. baldovini, 2-26 : stavo fra me pensando alla maniera
secolari, buffoni di professione: rajberti, 2-26 : oh, adesso cominci a parlar
latticrepolo. aretino, 2-26 : voi cominciaste con i fiori degli aranci
de'frati berettini. f. buonarroti, 2-26 : vi cignerete i vostri reni,
. e al figur. marino, 2-26 : spuman tepido sangue e sbuffan neri
/ tirare il canapè? piovene, 2-26 : a sinistra si entrava in un salotto
candor le nievi intatte. tasso, 2-26 : e smarrisce il bel volto in
tener lo mio cestone. aretino, 2-26 : voi cominciaste con 1 fiori degli
congionse amore in dolce compagnia. bembo, 2-26 : la nostra lingua, scrittor di
lode scemare potuto avea. bembo, 2-26 : la nostra lingua, scrittor di
intraprese opere di riordino. faldella, 2-26 : si era tentato di spegnere quelle guerre
di mora. leggi di toscana, 2-26 : riscoterete tutte le condenna- gioni composte
e meglio ingrassa. faldella, 2-26 : fossero venuti gli zingari o
roseo incarnato. ricettario fiorentino, 2-26 : la cina è una radice di una
da ognuno sommamente pregiati. caro, 2-26 : da minerva / divinamente instrutti;
colle / sovresso noi. aretino, 2-26 : a pena le ciriege cominciano a far
le stelle. diodati [bibbia], 2-26 : così, gli ultimi saranno primi
guidare i freni. f. buonarroti, 2-26 : da'quali passi si vede,
che metta mano ai contadini! compagni, 2-26 : rimase la signoria della città a
, ciucciòtto, ciuccétio. morante, 2-26 : accanto mi mise il ciuccétto pieno di
plebee femmine di qua? faldella, 2-26 : per loro sono addirittura crisi ministeriali
inclinato sulla spalla sinistra. giusti, 2-26 : son morto al mondo; e
bene anche di dentro. tasso, 2-26 : e smarrisce il bel volto in un
avete udite. giovanni dalle celle, 2-26 : si turò il volto collo scapolare,
lo spazio combaciarsi insieme. algarotti, 2-26 : ché ben vedete, madama,
era un commissario della sanità. giusti, 2-26 : son morto al mondo; e
ne volevano sentire parlare. cassola, 2-26 : il comunismo è certo una grande
le si pongon sopra. aretino, 2-26 : voi cominciaste con i fiori degli
concordi. diodati [bibbia], 2-26 : un padron di casa...
, la detta città redificarono. compagni, 2-26 : rimase la signoria della città a
conto proprio di piero. aretino, 2-26 : conoscendo io che la poca vertù
lo comperò. diodati [bibbia], 2-26 : amico, io non ti fo
grazia cooperante. landino [purg., 2-26 ]: alcuni intendono che.
propria vita che fuggiva fuggiva. cassola, 2-26 : mi ricordo quando morì lo zio
cova un usignuol raccolto. faldella, 2-26 : per loro sono addirittura crisi ministeriali
ritornano. esopo volgar., 2-26 : la volpe tornando al covile, e
di produrre e di consumare. imbriani, 2-26 : non era né verisimile né possibile
. s. bonaventura volgar., 2-26 : e perché mentre che siamo in
andolla percotendo. ariosto, sai., 2-26 : provvedimi... / di
. dadùccio, dadicciuòlo. algarotti, 2-26 : ma non saprei vedere a che cosa
i rei per innocenti. tasso, 2-26 : presa è la bella donna, e
e farse. g. bassani, 2-26 : parlò della musica del tristano, della
poma. -figur. savinio, 2-26 : a più riprese la grecia è stata
che commettono delitti. bocchelli, 2-26 : i deformi, i dementi, gli
spazio che prima. ricettario fiorentino, 2-26 : si usa ancora la cina,
non vale. storia di stefano, 2-26 : priegove che me lo dicate in
lo loco ove sedesti. fra giordano, 2-26 : non dico io ch'ella
ed altri insetti a migliaia. barilli, 2-26 : qui tra un serafico diluvio di
il dimostra. crescenzi volgar., 2-26 : il farfaro, la cicuta, la
e temporale). fra giordano, 2-26 : così la donna nostra è detta stella
amor ogne fiata. fra giordano, 2-26 : ella [la vergine maria] è
spaziate. c. e. gadda, 2-26 : nella campagna una ragione profonda,
ansia augurando loro dei malanni. barilli, 2-26 : durante la discesa ci sembra che
l'atide d'alcina? cellini, 2-26 (348): s'era messo in
d'esso vi tragga mai. alvaro, 2-26 : scalza, con l'abito delle
in una disperata congiura. rajberti, 2-26 : oh, che tema esausto e
s. giovanni crisostomo volgar., 2-26 : e se pur mi rispondi,
norma. instruzioni a'cancellieri, 2-26 : si deve osservare il disposto nel
g. p. maffei, 2-26 : tenergli liberi e lontani da ogni
erudizione e sorella della verità. baretti, 2-26 : facendo passare in rivista un centinaio
con docile / bramire. alvaro, 2-26 : i capelli spartiti in mezzo alla fronte
, leggero. crescenzi volgar., 2-26 : il colore della terra non è
la dovizia dei pampani. savinio, 2-26 : la « prima » grecia era una
perro della falsa congiura. pratolini, 2-26 : attraverso il ciabattino finì per esserne
rimproverati a maria. de roberto, 2-26 : giornalisti emettevano suoni incomposti, sibili
parti. fr. colonna, 2-26 : la corea predicta in una figura
e miseria. b. cavalcanti, 2-26 : essendo questo parlare disteso e il
, un argomento). rajberti, 2-26 : oh, che tema esausto e disperato
, a tutti esoso. alfieri, 2-26 : chi 'l crederebbe / ch'io pur
quanto è necessario. buti, 2-26 : l'omo umile non de'avere appetito
immensità; spazio infinito. boriili, 2-26 : qui tra un serafico diluvio di silenzi
i seni. guido da pisa, 2-26 : allora sinone, come uomo pieno d'
uova dei coccodrilli. obizzo, 2-26 : qual riserban tra lor rancor maligno /
gli si era drizzato. barilli, 2-26 : bisognerà abbassarsi, di quota in quota
fantasia di rimetterli. d'aragona, 2-26 : è più dì ch'io feci fantasia
fiori gialli. crescenzi volgar., 2-26 : è da sapere che quella [terra
febbre, febbricitare. fioretti, 2-26 (81): recitando al suo guardiano
). crescenzi volgar., 2-26 : nelle terre... è da
; credibilità. giacomo da lentini, 2-26 : avendo gran disio, / dipinsi
lavorare, lavorare più. montale, 2-26 : chiedi / tu di fermare il
unghia della gatta privato. casti, 2-26 : se del lione il fremito feroce
un fettone del saporito inviluppo. govoni, 2-26 : mi sedetti a tavola a mangiare
diritte stampa. d'annunzio, iv- 2-26 : l'immagine di zolfina emergeva bella e
. guido da pisa, 2-26 : tutta la speranza de'greci,
caffè e pànera della lomellina. verga, 2-26 : credette di scorgere un fil di
'finitela, finiamola'. de roberto, 2-26 : dragutte gridò: « fuori!
il gran flagello. i. pitti, 2-26 : favorì la fortuna grandemente la memoria
la pectide di sappho. govoni, 2-26 : quando il vento si ricordò /
e la chioma nivea. alvaro, 2-26 : i suoi occhi focosi e inquieti
mischia). m. villani, 2-26 : ove giunta l'armata de'genovesi,
si dice adesso fondaco. paoletti, 2-26 : se, per esempio, ad
muniti i demoni). fioretti, 2-26 (77): ragguardando costui, e'
tutte malcontente e ammalate. rajberti, 2-26 : ora col sussidio della fotografia puoi leggere
oltre il frapposto mar. verga, 2-26 : la luce si fece all'improvviso più
verga di simile metallo. buti, 2-26 : quive non può durare se non
delle macchine sull'asfalto bagnato. levi, 2-26 : la sabbia correva nelle clessidre,
di circes. crescenzi volgar., 2-26 : quella è pessima generazione di terra
chiama marte. guido da pisa, 2-26 : o voi eterni fuochi, cioè sole
di un e giganteschi. barilli, 2-26 : intorno a noi non ci sono gli
la vostra plebea virtude. de roberto, 2-26 : gridò: « fuori!.
, ecc.). bembo, 2-26 : più in pregio è stato a'suoi
. -mangiare lautamente. pulci, 2-26 : qui son gente stanotte comparite, /
propagano senza cura umana da garofani bandello, 2-26 (i-932): è consuetudine ne la
far del bene altrove. savinio, 2-26 : tra foreste ombrose, ubertosi campi
e il povero. crescenzi volgar., 2-26 : la terra è uno degli elementi
fa elegante e gentile. bembo, 2-26 : molti greci, quantunque ateniesi non
razionale. c. e. gadda, 2-26 : nella campagna una ragione profonda,
gettito di fiori). landolfi, 2-26 : a gettar lui l'allarme,.
giù da una torre. guerrazzi, 2-26 : gittandosi giù dal calesse, il signor
rauncinato aratro. crescenzi volgar., 2-26 : bagnerai la zolla ovvero ghiova con acqua
titolo). v. martelli, 2-26 : delli quattro mila ducati della merce
quarti gialli e rossi. lambruschini, 2-26 : la religione che gesù cristo è venuto
in perpetuo. diodati [bibbia], 2-26 : voi ancora, che m'avete
percezione sensoriale. crescenzi volgar., 2-26 : al giudicio del sapore investigherai se
di giunchi marini. l. frescobaldi, 2-26 : l'ultima terza parte, ch'
del genere umano. de roberto, 2-26 : preso coraggio, proseguiva imperterrito citando
egli a casa. ciro di pers, 2-26 : dàmmi cor da soffrire / l'
tennono consiglio. livio volgar., 2-26 : furono connesta- bili e governatori del
una rana). simintendi, 2-26 : nolle giovò troia... che
ulivo. poliziano, st., 2-26 : grappon le lancie e'forti scudi imbracciono
buona oliva. crescenzi volgar., 2-26 : la canna, il trifoglio e i
: argilla. crescenzi volgar., 2-26 : bagnerai la zolla ovvero ghiova con
considerato bene ciocché aveva udito. bembo, 2-26 : molte guise del dire usano i
tutt'uno. ariosto, sat., 2-26 : cucini, pur così a la
, ma vien dal cielo. idem, 2-26 : ed ecco aperte le sulfuree grotte
l'abbiamo gittato. luca pulci, 2-26 : né stette guari che, vinto dal
perturbatore, sovvertitore. compagni, 2-26 : dei quali [neri] niuno si
posso patir più di vedelli. bembo, 2-26 : molte guise del dire usano i
filosofia di bacone). genovesi, 2-26 : tra le savie medesime e virtuose non
torna all'imbarco. f. corsini, 2-26 : licenziossi e tornò all'imbarco,
alle mura. poliziano, st., 2-26 : vestonsi le corazze e gli elmi
impensata: all'insaputa. bruno, 2-26 : venendo fuori bonifacio confusissimo con l'
il frate aveva promesso. parabosco, 2-26 : o povera casa!...
la diversità dei peccati. tasso, 2-26 : presa è la bella donna, e
. a. f. bertini, 2-26 : non è punto inferiore l'incostanza
- anche al figur. jahier, 2-26 : da storture, indietreggiamenti, abbandoni
ricchezze, di denaro. poliziano, 2-26 : questi dottori [di legge],
freddo e pallido il sereno. montale, 2-26 : è carnevale / 0 il dicembre
di non rimaner poveri. sansovino, 2-26 : hanno sempre in publico da mangiare
-intrusione. savinio, 2-26 : ma sia che i latrati della signora
s. giovanni crisostomo volgar., 2-26 : se ben miri lo vangelio, non
.: gravato. erizzo, 2-26 : l'animo nostro, di divina natura
g. c. croce, 2-26 : qui vedea mirra che col padre giacque
molta lealtate. dante, inf., 2-26 : intese cose che furon cagione /
amante, fidanzato. bandello, 2-26 (i-932): né vi meravigliate di
delimitato da confini nazionali. paoletti, 2-26 : se, per esempio, ad un
intricato, aggrovigliato. pascarella, 2-26 : le camere e gli ornamenti sono tutte
testa cinta', cioè intorniata. buti, 2-26 : secondo l'allegoria intende l'autore
, uscire di senno. fiori, 2-26 : s'anco un anno intero io stessi
impregnare, saturare. magalotti, 2-26 : tosto cedro e cipresso / in sulla
. crescenzi volgar., 2-26 : sia la zolla solubile e quasi nera
-giungere, arrivare. bel gherardino, 2-26 : quando fu ito, incominciò a
identica e gl'identici minuti. montale, 2-26 : penso / che se tu muovi
per trasporto del denaro. garibaldi, 2-26 : il lancióne aveva attaccato il giardino di
e livore e stupida presunzione. savinio, 2-26 : sia che i latrati della signora
. -limite. chiari, 2-26 : le mode e il lusso non han
la vostra ignoranza sfrontata. nomi, 2-26 : bestia solo in potenza ragionevole, /
soldi 12 il staro. bandello, 2-26 (i-930): luchino vivaldo ama lungo
e d'ogni nasicchiata delizia. montale, 2-26 : fantocci ed archibugi, / palle
vegghi in disegnio lineato. serlio, 2-26 : tutte le superficie sopra li tetti
prosperità e le mondane grandezze. lubrano, 2-26 : in ogni anno, in ogni
di tutto il convoglio. boccardo, 2-26 : la locomotiva, col suo lungo corteo
d'una villa romana. pascarella, 2-26 : nuvoli di colombi nidificano fra le
nera. r. borghini, 2-26 : egli mi è bisognato macinare alcune
penitenzie per unumquemque peccatu. iacopone, 2-26 : o vergen, non tardare;
a serrare queste borse. poliziano, 2-26 : queste cose udì'già...
. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-26 : vedrete sempre questo vostro fortunatissimo imperio
non tornate più indietro. tronconi, 2-26 : va'alla malora tu e il tuo
(un vocabolo). bembo, 2-26 : si veggono le toscane voci miglior suono
non può mancare. r. borghini, 2-26 : entrai dentro, e subito mi
per ottimi e preziosi. granucci, 2-26 : oggi la poca religione, la
di bisogno per trionfare. sansovino, 2-26 : hanno in questo un ordine bellissimo
cavaliere errante. l. frescobaldi, 2-26 : il quale [signore] al suo
diffondere. bianco da { siena, 2-26 : io [o padre] el tuo
elena trovava l'artificio. bucini, 2-26 : i precetti dimostrano che l'americano
, e metti mano. lippi, 2-26 : in capo il berrettin si serra,
l'intenzione determinata a ferire. moneti, 2-26 : questo è un colpo di manrovescio
con manto accomodato leggiadramente. tasso, 2-26 : già 'l velo e 'l casto manto
un potere). boiardo, 2-26 : egli fece che la somma dell'imperio
disciolto. b. del bene, 2-26 : in ogni paese converrà che i
male. -intr. cellini, 2-26 (348): potettono tanto quelle argute
logora dietro il mastio mediceo. calvino, 2-26 : un astio reciproco divideva le due
persuadere e dissuadere la guerra. moneti, 2-26 : già con la mente andava ruminando
fiera mente di michelangiolo. cantù, 2-26 : mi lasciarono per particolare distinzione o
d'oro. g. de'bardi, 2-26 : cesare nel principio della guerra civile
, / di fragole. bandello, 2-26 (i-932): è consuetudine ne la
purgato ognuno. s. manetti, 2-26 : ora che le terre, e fra
bagni il succo infonde. imperiali, 2-26 : ah sì i corpi, da le
. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-26 : mai non è per mancare questa gloriosissima
: insieme con. d'azeglio, 2-26 : t'abbraccio in mezzo con rina,
fedele al proprio coniuge. bruno, 2-26 : cerca di troncare il legame del scrupolo
savio abbia da impacciarsene. tesauro, 2-26 : alle matrone sole la vita fu venduta
poi minore del vero. batacchi, 2-26 : doralice chiamavasi la dama, /
, lacerato, maciullato. fioretti, 2-26 (76): traballando e percotendosi di
con furore. v. martelli, 2-26 : voi discorrevate col giudizio vostro puro
mia tribulazione. v. martelli, 2-26 : non resterò però di brevemente rispondere
e della sua missione. bacchelli, 2-26 : assurdo e follia del loico bakùnin
rilevamenti spaziali. c. bartoli, 2-26 : lo occhio del misurante sia h,
, la propria religione. savinio, 2-26 : antiche reminiscenze teogoniche e residui di
col tè o col brodo. mazzini, 2-26 : non v'è esistenza senza un
tirare li stagi a prua. garibaldi, 2-26 : vari dei nostri
son di color bianco. tasso, 2-26 : già '1 velo e '1 casto
un nido di mollezza. alvaro, 2-26 : con l'abito delle donne del popolo
un investimento). bandello, 2-26 (i-931): donò a la repubblica
-monta, -gli dissi raggiungendolo. cassola, 2-26 : se mi dicessero: -devi fare
, cosmopolitica e monumentale. rajberti, 2-26 : parigi materiale, monumentale, prospettica,
seguitano per maggior corteggio. redi, 2-26 : ricordo come il granduca mi donò una
condannati a morte divorare. tasso, 2-26 : presa è la bella donna, e
e portamela a casa. lippi, 2-26 : pullula fuori un cesto di mortella.
e sostant. v. galilei, 2-26 : ogni volta che farete muovere qual
teco e tu meco provarte. tassoni, 2-26 : dissimulando il naturale affetto, /
fa privo d'odorato. landolfi, 2-26 : in luogo della caviglia e del leggiadro
santo natale in famiglia. montale, 2-26 : il natale verrà e il giorno dell'
mai conosciuto. poliziano, st., 2-26 : giù dal fianco le spade sospendono
repubbliche e di regni. mazzini, 2-26 : da gente sì fatta non pende
di v. a. guarini, 2-26 : poco dinanzi avea detto apertamente,
vi dirò si convertì. fioretti, 2-26 (73): usavano nella contrada tre
dal cardinal maffeo barberino. testi, 2-26 : il papa fece lunedì una congregazione.
-di animali. ghislanzoni, 2-26 : tecla... ti guardano.
-di animali. b. pino, 2-26 : mentre il cacciatore manda inanzi i
che gli altri pensavano. montale, 2-26 : l'urna li segnava [i doni
... ohh! montale, 2-26 : oh il tuo carnevale sarà più triste
col suo olio santo. parabosco, 2-26 : ó povera casa...!
ritratto con le ombre. serlio, 2-26 : similmente qualche statue, finte di
mariti: fate divorzio. groto, 2-26 : egli è reo non sol de l'
del canto. storia di stefano, 2-26 : l'inperarixe sì comenzò a parlare
saranno compite. s. spaventa, 2-26 : prendo una parte più o meno
abbia fatto alla carità. borsi, 2-26 : per troppo tempo sono stato un
ad animali). paglini, 2-26 : principiando... dall'orecchiette esterne
tremito d'una stella. montale, 2-26 : è carnevale / o il dicembre
gli stimoli dell'appetito. bruno, 2-26 : tra tanto che passavano questi negocii,
ornata assai orrevolmente. l. frescobaldi, 2-26 : l'altra terza parte della sala
: sono orribilmente stanca. landolp, 2-26 : l'atmosfera sopra il tavolo appariva
facili [da disegnare]. patrizi, 2-26 : è sottilissima di ossatura, ma
diventata un rituale del saluto. bacchelli, 2-26 : l'illusione di bakùnin e l'
pratiche magiche o divinatorie. parabosco, 2-26 : o povera casa!...
. ostàccio. i. neri, 2-26 : ostàccio furbo, impertinente: / con
/ la sacra notte. pecchi, 2-26 : da verso oriente padiglioni umidi di
, tre palle un soldo. montale, 2-26 : oh il tuo carnevale sarà più
rosso, onde copria vergogna. tasso, 2-26 : ella si tace, e in
un albero, pollone. lorenzi, 2-26 : volea la noce del bel tronco altera
una caratteristica negativa. lubrano, 2-26 : credono alla verità, se con ambizioso
di un mantice. biringuccio, 2-26 : vasi... grossi di panno
e ha ordine ad esso. firenzuola, 2-26 : dicono... i matematici
/ vèr babillona cassa. fioretti, 2-26 (78): era molto sottile e
e più cortese oste. parabosco, 2-26 : casa casa, tu hai detto il
sfarzoso ed elegante. bandello, 2-26 (i-932): non passò molto che
con rigore e logicità. bacchelli, 2-26 : l'illusione di bakùnin e l'eresia
del corpo e lembo. patrizi, 2-26 : è sottilissima di ossatura, ma così
. statuti dell'arte della seta, 2-26 : vellutati con pelo ricciuto o tagliato
ogni notte la invocava. bechi, 2-26 : vacillò infatti sfinito, stillante di
fregi. a. f. doni, 2-26 : proporzionato di membri, bella fronte
abundante o vero diminutivo. firenzuola, 2-26 : dicono... i matematici che
perastro. crescenzi volgar., 2-26 : le verghe ovvero arbuscelli che [
che inonda l'arcadia. nieri, 2-26 : tutte le innominabili, fetide, puzzolenti
cascar di picchio sulla panca. jovine, 2-26 : i contadini morivano in genere di
un luogo pietroso. crescenzi volgar., 2-26 : non sia solo creta, né
nome di un'imbarcazione. tesauro, 2-26 : di questo genere sono tutti quei simbolici
tricorno gallonato e piumato. tronconi, 2-26 : se in luogo del velo nero
da tutto il mondo. rajberti, 2-26 : ora col sussidio della fotografia puoi leggere
signore. g. c. croce, 2-26 : orfeo miravo col sonoro plettro /
si raccolsero anche denari. einaudi, 2-26 : soddisfa [il mercato] quelle domande
giorno, i nomoteti. pellico, 2-26 : la fantasia è una facoltà dataci dalla
. g. c. croce, 2-26 : orfeo miravo col sonoro plettro /
a. f. doni, 2-26 : la tua donna t'ha fatto potestà
un essere vivo tra larve. montale, 2-26 : penso / che se tu muovi
a centro. crescenzi volgar., 2-26 : la terra è uno degli elementi delle
benedetta e divina infusione. granucci, 2-26 : s'è pretermisso e si pretermette
acquistare beni o servizi. einaudi, 2-26 : soddisfa [il mercato] quelle domande
tu sei molto stizzoso! parabosco, 2-26 : ditemi, signor mio, che uomo
a una probabilità. einaudi, 2-26 : cose atte a soddisfare desideri da lui
in precedenza. livio volgar., 2-26 : a veienta le tende ch'erano perdute
aspramente, condannarlo. tocci, 2-26 : io, poi che me la son
partic.: moltiplicato. firenzuola, 2-26 : che questi tre numeri, uno,
ha superato i limiti. tanaglia, 2-26 : non inanzi tre anni è da domare
occhio senza stancarlo mai. montale, 2-26 : è carnevale / o il dicembre
fiori et erbette. crescenzi volpar., 2-26 : altra terra si conviene al frumento
'esacordi maggiori '. sacchi, 2-26 : essi assegnano la proporzione di 15
e narrazione. b. cavalcanti, 2-26 : nel parlare oratorio necessariamente conviene che
sua sentenza. livio volgar., 2-26 : i tribuni, dopo quella vittoria,
un tessuto urbano). rajberti, 2-26 : parigi materiale, monumentale, prospettica,
: prùgnolo. crescenzi volgar., 2-26 : produce l'ebbio e 'l vinco e
pubbliche vegghia ed attende. mascardi, 2-26 : archita si doleva con platone d'esser
della disciplina. g. visconti, 2-26 : come il poletro alor di razza tolto
in faccia gli occhi vitrei. luzi, 2-26 : punta i suoi occhi impenetrabili che
, di una calzatura. patrizi, 2-26 : alla altezza predetta della sua persona
f. bacone). genovesi, 2-26 : tra le savie medesime e virtuose non
tirar dentro la barca. groto, 2-26 : se mio padre avev'animo /
silenzio il loco spira. monti, 2-26 : entra [il sogno] d'atride
versi quinari. gidino da sommacampagna, 2-26 : alcuni soneti ànno le code de
/ raccapricciante della serpe. landolfi, 2-26 : l'atmosfera sopra il tavolo appariva a
, radiche, fuscelli. pascarella, 2-26 : le case sono abbandonate...
. combattimento di orlando e ferraù, 2-26 : odi che orlando ha morto el
; poltiglia bordolese. cicognani, 2-26 : è crisse che toma da dare il
tre piccoli gigli d'oro. condivi, 2-26 : messer simone...,
-soffice. crescenzi volgar., 2-26 : quale è terra grassa o magra,
di duol sempre asperso tutto. magalotti, 2-26 : ricco bagno s'intride /
piccoli gigli d'oro. condivi, 2-26 : dalla signoria li fur donati dipoi cinque
/ passa de'venti. carrer, 2-26 : 1 ruscelli... serpeggiano con
volerlosi recare in capo. montale, 2-26 : penso / che se tu muovi
siché mai non fonde. biringuccio, 2-26 : due vasi fatti di terra che resista
della beicamina in rovina. piovene, 2-26 : il piano superiore era appunto quello
a lagrime ricamo. g. visconti, 2-26 : il pecto in van di lacrime
all'esercizio del ricamare. caproni, 2-26 : com'era acuto l'ago / e
statuti dell'arte della seta, 2-26 : broccati poveri o ric- confetto dalla
. statuti dell'arte della seta, 2-26 : vellutati con pelo ricciuto o tagliato
perché senza ogni attualità. rosmini, 2-26 : talora vediamo che un ente può riceverne
/ la primiera beltà. gioberti, 2-26 : i chierici debbono... studiarsi
-florido, prosperoso. patrizi, 2-26 : è sottilissima di ossatura, ma così
comparse il compar cinquantotto. firenzuola, 2-26 : quel numero è perfetto le parta aliquote
rispetto all'osservatore. fra giordano, 2-26 : non dico io ch'ella rimanga di
, galleria, palco. serlio, 2-26 : li poggiuoli altri li dicono pergoli,
rintagliati a angoli rientranti. pascarella, 2-26 : questa volta le camere e gli
-con metonimia. pratolini, 2-26 : l'ora di giulio è le dieci
i giorni e tore. montale, 2-26 : il natale verrà e il giorno dell'
suo giuno. a. manetti, 2-26 : el grasso, alloppiato del beveraggio,
, un rumore). guerrazzi, 2-26 : dai suoni risentiti scesero giù giù per
indizio di non piangere. erizzo, 2-26 : qualunque volta l'amante vede in luogo
ponte o fiume o riva. groto, 2-26 : se mio padre avev'animo /
colore). ricettario fiorentino, 2-26 : la cina..., liscia
così tagliata. redi, 2-26 : la signora duchessa di parma mi donò
aromatiche in essi contenute. montale, 2-26 oh il tuo carnevale sarà più triste /
che diventa vertigine agitata. montale, 2-26 : le pale dei mulini / rotano
. tronti [« quaderni rossi », 2-26 ]: il tentativo di integrazione della
suoi giunto alle mani. pascarella, 2-26 : che rovinio. le case sono abbandonate
. pietro ispano volgar., 2-26 : la cocitura di salice sana la
terreno). crescenzi volgar., 2-26 : nelle terre... è da
o rita. pietro ispano volgar., 2-26 : tolgasi sangue dalla vena salvatèlla del
e tolto la facondia. luzi, 2-26 : sale dalla strada / un grido di
come cara e amata sarcina. tesauro, 2-26 : alle matrone sole la vite fu
/ verrai senza paura. moretti, 2-26 : io? rimango. non ò
i lor trabocchevoli appetiti. pecchio, 2-26 : il bisogno a'nostri giorni di satollare
bandito, esiliato. compagni, 2-26 : uno giovane chiamato bertuccio de'pulci
dichiarativa. p. petrocchi, 2-26 : « non c'è nessuno » sberciava
, strappati, sbrindellati. paolieri, 2-26 : delle poltrone a braccioli, col
.). r. borghini, 2-26 : 11 meglio che io potei mi
-di animali. busca, 2-26 : de'buoi... si servono
. risolvere una difficoltà. bruno, 2-26 : venendo fuori bonifacio confusissimo con l'
magro, abbandoniamolo alla plebe. praga, 2-26 : ecco la croce nera, e
contro anche i villani! bacchelli, 2-26 : l'illusione di bakùnin e l'eresia
-passare sopra un muro. calvino, 2-26 : certi rami del grande gelso raggiungevano
scabro, aguzzo. fioretti, 2-26 (76): e'fu rapito e
molto maestrevolmente. poliziano st., 2-26 : vestonsi le corazze e gli elmi allacciano
, ciascuno se 'l vede. tesauro, 2-26 : tal mesipidezza. - anche:
a. pucci, cent., 2-26 : santo romol... /.
nella quale stava benedetto nascosto. fioretti, 2-26 (76): e'fu rapito
sedie, carte e libri. tecchi, 2-26 : una cavalcata improvvisa di vento investì
, una cattivaccia anche lei? borsi, 2-26 : per troppo tempo sono stato un
, senza sapper chi sia. erizzo, 2-26 : qualunque volta l'amante vede in
che t'è commesso. fioretti, 2-26 (78): il menò a uno
altru consiliu ce trova citiu. iacapone, 2-26 : adiutane, madonna, ca 'l
le percosse non seconda. buti, 2-26 : 'non seconda'..., perché
una lettera). del giudice, 2-26 : sei straordinario, la tua lettera in
un cenno di saluto. tronconi, 2-26 : mezz'ora dopo guido era di sentinella
il corpo e setoloso tutto. tesauro, 2-26 : sgridavanoaltri che egli avesse tolto a giove
grida, e si sfiata. pecchio, 2-26 : fra i tanti predicatori che da
che sfolla i curiosi. montale, 2-26 : il natale verrà e il giorno dell'
ostacolarlo con durezza. latti, 2-26 : mille trappole ordì, mille scabelli /
ismembrati crudelmente e tutti insanguinati. fioretti, 2-26 (76): traballando e percotendosi
all'aria ecc. p. petrocchi, 2-26 : una vecchia grinzosa che aveva soccallato
in carne. patrizi, 2-26 : è sottilissima di ossatura, ma così
non lo poteva soffrire. cassola, 2-26 : i preti, io non li ho
. g. m. casaregi, 2-26 : il padrone della nave non può fare
). xjlloa [barros], 2-26 : alcuni schiavi... l'uccisero
. friabile. crescenzi volgar., 2-26 : sia la zolla solubile e quasi nera
la somma del tutto. boiardo, 2-26 : egli fece che la somma dell'imperio
stromenti. g. c. croce, 2-26 : orfeo miravo col sonoro plettro /
di un apparecchio televisivo. balestrini, 2-26 : ha preso il telecomando e ha tolto
. -assol. ruscelli, 2-26 : noi veggiamo simigliantemente un sano con
conosce per vera terebentina. lanci, 2-26 : -dimmi, ladrone: è stato qui
-figura, immagine spaventosa. tesauro, 2-26 : sgridavano altri che egli avesse tolto a
la spazzatura. r. borghini, 2-26 : entrai dentro e subito mi sentì mancare
dentro. -specchiuzzo. pascarella, 2-26 : questa volta le camere e gli ornamenti
la storia e le tappe. montale, 2-26 : il natale verrà e il giorno
uom che la miri. bellori, 2-26 : 'la scoltura'. natura in van mi
verde spioventi lungo l'asta. piovene, 2-26 : vi si vedeva un letto,
turba le vaghe cacce. buti, 2-26 : quive non può durare se non giunchi
cavalli ci convenne spuntare. boiardo, 2-26 : egli fu pretore degli ateniesi nella
abitato). crescenzi volgar., 2-26 : né terra uliginosa, né monte arenoso
come una / pergamena. montale, 2-26 : oh il tuo carnevale sarà più
una scultura tridimensionale. serlio, 2-26 : similmente qualche statue finte di marmo o
d'onorati sudori. bechi, 2-26 : vacillò infatti sfinito, stillante di
espezialmente in strologia. fra giordano, 2-26 : £lon dico io ch'ella rimanga di
. pietro ispano volgar., 2-26 : anco molto giovano [al male della
xx e tarconi x. condivi, 2-26 : dalla signoria li fur donati dipoi cinque
deodoranti, concerti rock. balestrini, 2-26 : ha preso il telecomando e ha tolto
benevola di una persona. cellini, 2-26 (349): queste con molt'altre
a una teogonia. savinio, 2-26 : antiche reminiscenze teogoniche e residui di
come indicazione geografica). bissavi, 2-26 : pur ancora / parmi d'aver l'
porvi vigna. a. e doni, 2-26 : il bestione scempio fece loro la
il tirso. c. levi, 2-26 : le baccanti scatenate che volevano farmi a
-gascun se paolo dell'abbaco, 2-26 : ragiungni 2 / 3 e 2 /
gl'incruscati tozzi son ferigni. burchiello, 2-26 : pian di mugnon e suon di
rumare -in infima valura. fioretti, 2-26 (76): trabalzando [il frate
iperb.). fioretti, 2-26 (80): queste mura parevano tralucenti
operazione matematica. paolo dell'abbaco, 2-26 : termina 7 / 8 quanti 2 /
. b. strozzi il vecchio, 2-26 : così tratto io deggio / esser de
uso enfatico). cassola, 2-26 : poveretta! ha finito di tribolare.
, quando è vermiglia. patrizi, 2-26 : veste la sua persona di vestimenti non
tornare al letto coniugale. soldati, 2-26 : la mamma stava ridendo e parlando
voce che del numero solamente. gigli, 2-26 : caderà qui in acconcio trattare della
manzoni, pr. sp., 2-26 : quello che, per ogni verso,
di spese straordinarie gravare. gigli, 2-26 : pare, che possa dirsi, che
su su che avanzavano. piovene, 2-26 : vi si vedeva un letto,
vestita, altri tutta. patrizi, 2-26 : è sottilissima di ossatura, ma così
senza però avvertirne il pubblico. jovine, 2-26 : 1 polli glieli davano solo
vigna. a. f. doni, 2-26 : il bestiame scempio fece loro la
argostenia, la vita. landolfi, 2-26 : l'atmosfera sopra il tavolo appariva a
terreno). crescenzi volgar., 2-26 : ma conciossiacosaché molte sieno le generazioni
l'ufficio esercitò. crescenzi volgar., 2-26 : nelle terre,... è
, di un atteggiamento. caporali, 2-26 : ma che ne può fare egli,
proteine. l. ferrio, 2-26 : 'alanina': aminoacido derivato dall'acido propionico
fermaglini per unire fogli. del giudice, 2-26 : sull'altro lato della villa si
una cara amica. i. santacroce, 2-26 : mastica sempre con quella certa aria
). g. culicchia, 2-26 : nel caso di un black friday di
dell'intelletto e del cuore. tronconi, 2-26 : eppure... non aveva
travestito. i. santacroce, 2-26 . il tràve mastica sempre trident alla cannella
stonatura del fumo. e. brizzi, 2-26 : vivevo, ormai da un paio d'