). dante, par., 18-51 : mostrommi l'alma che m'avea
sol d'ellera cinto. tasso, 18-51 : dal collo [della colomba]
meno merita di guadagnare. sacchetti, 18-51 : son molti, che con certe
uscì fuor della piaza. ariosto, 18-51 : molto è meglio morir qui, ch'
figur. dante, par., 18-51 : mostrommi l'alma, che m'avea
che li sta sopra. marino, 18-51 : spirto vivace avea, corpo ben fatto
cura. idem, purg., 18-51 : ogni forma sustanzial, che setta /
le palme. b. tasso, 18-51 : si ferma la donzella disperata,
alcun patto si rendesse. ariosto, 18-51 : molto è meglio morir qui,
alla vista. tasso, 18-51 : dal collo ad un filo avinta pende
(una lettera). tasso, 18-51 : dal collo ad un filo avinta pende
s. gregorio magno volgar.], 18-51 : ora appresso essendo distesa per lo
dolce nel sorriso. linati, 18-51 : aveva capelli rossi e occhi grandi,
costituire, fondare. cavalca, 18-51 : la [gerusalem] celestiale si si
azzuffarsi, lottare. pindemonte, 18-51 : si bisticcian tra lor l'ospite ed
animale favoloso. d'aragona, 18-51 : illusteri, mustiferi e leoni, /
svolgere un particolare compito. cavalca, 18-51 : molti disperati peccatori... vorrebbono
, perdere la calma. moravia, 18-51 : maurizio non dice nulla. mi innervosisco
/ sparsi d'innumerabili lacciuoli! leopardi, 18-51 : altra terra ne'superni giri /
struggeva la stillante grascia. bartolini, 18-51 : è vera salciccia di fegato di
dal sonno lagrimando desta. tasso, 18-51 : al signor di giudea...
la più ostinata seduta. manzini, 18-51 : ti sembrò tanto lungo il mio
doloroso passo! idem, inf., 18-51 : venedico se'tu caccianemico. /
. mosco. d'aragona, 18-51 : illusteri, mustiferi e leoni, /
parte, ohimè, pensoso. cavalca, 18-51 : dicono molti: oimè! o
vuol dire che 'maschera'. montale, 18-51 : se poi giungiamo a brecht,
sfacciata improntitudine). forteguerri, 18-51 : accortosi il romito del bastone,
80 milioni ai- ranno. ghislanzoni, 18-51 : finalmente, una mattina, ecco
colpo). dante, inf, 18-51 : tu che l'occhio a terra gette
attenuato: essere vecchissimo. forteguerri, 18-51 : accortosi il romito del bastone, /
le officine dei ramieri. linati, 18-51 : lia era figlia di un ramiere
nelle signorie. dante, infi, 18-51 : io dissi: « o tu che
cassia, tua madre. tasso, 18-51 : al signor di giudea, dice lo
scambiar mai da nessuno. forteguerri, 18-51 : accortosi il romito del bastone, /
il cinto ai piedi. romagnosi, 18-51 : qualunque scrittore avrà sperimentato soventi volte
cordoglio e di despitto. tasso, 18-51 : « al signor di giudea »,
temperatura di zero gradi. ghislanzoni, 18-51 : - la salute dei viaggiatori? -
dei primi successi. b. corsini, 18-51 : vuol che nel suo ricco padiglione
. dante, purg., 18-51 : ogne forma sustanzial, che setta /
-pestare in un mortaio. moravia, 18-51 : rico, sei schiacciato! spiaccicato!
quanto questo ci basterà. tasso, 18-51 : questo il secreto fu che la scrittura
sostant. g. dorfles, 18-51 : si vedano i tanti dipinti di magritte