turingia e nella sassonia. berni, 18-26 (ii-105): perché egli [turpino
fiamma. idem, par., 18-26 : così nel fiammeggiar del fulgor santo,
che al mio confessore. berni, 18-26 (ii-105): perché egli era arcivescovo
inferno. g. m. cecchi, 18-26 : ora tra pe 'l mal fresco
-per simil. tasso, 18-26 : quercia gli appar, che per se
s. gregorio magno volgar.], 18-26 : l'oro ha il suo luogo
s. gregorio magno volgar.], 18-26 : ora dica il profeta geremia,
tu lasci oggimai. la spagna, 18-26 : sentendo machidante ch'era morto /
e'soi diletti curti. ariosto, 18-26 : la discordia altiera, i.
il vedrai. idem, lnf., 18-26 : dal mezzo in qua ci venian
cavata. domenichi [plinio], 18-26 : nel medesimo giungere (una stagione
, ove gli spirti vanno. tasso, 18-26 : quercia gli appar, che per
cioè lieve imbarcazione a remi. linati, 18-26 : vogando egli stesso a tutta forza
lindura di tutti i mobili. manzini, 18-26 : la cucina fu tutta vuota;
natura. domenichi [plinio], 18-26 : la sera si vengono le lucciole per
brutalmente rissoso e manesco. ghislanzoni, 18-26 : il rotini, bel giovane incontestabilmente
e nome e sesso. berni, 18-26 (ii-105: perché egli era arcivescovo,
occhi miei. idem, inf., 18-26 : nel fondo erano ignudi i peccatori
che tien lontani gli importuni. manzini, 18-26 : la cucina fu tutta vuota;
fu mozzo e raso. moravia, 18-26 : non rinvieni dentro questa inerte,
fondo, limpide acque. tasso, 18-26 : quercia gli appar che per se
amato un solo uomo. bartolini, 18-26 : compagna fedele, giumenta dagli scatti agili
-paralume metallico. manzini, 18-26 : sopra la lampadina elettrica, il piatto
corre e lo fere. ghislanzoni, 18-26 : d patuffi, sempre intento a
di lui. idem, purg., 18-26 : vostra apprensiva da esser verace /
porchetta. domenichi [plinio], 18-26 : i latini, ingannati dalla simiglianza
annoda. g. m. cecchi, 18-26 : questo vecchio ha sotterrata giù /
-con sineddoche. tasso, 18-26 : quercia gli appar che per se stessa
riferimento al sesso femminile. moravia, 18-26 : oggi il sesso ti fa pensare ad
questa direzione. dante, inf, 18-26 : nel fondo erano ignudi i peccatori;
poco lungo di profilo. moravia, 18-26 : finalmente cerca ai ricordare i piccoli
, le natiche). moravia, 18-26 : finalmente cerca di ricordare i piccoli,
di dio, satiro osceno? ghislanzoni, 18-26 : il patuffi, sempre intento a
alla avidità del successo rimuneratore. moravia, 18-26 : non rinvieni dentro questa inerte,
, sguaiata. g. manganelli, 18-26 : di qui nascono le rapide, rabide
). domenichi [plinio], 18-26 : è segno commune che quello sia
cuculio. domenichi [plinio], 18-26 : di qui è nata la vituperosa riprensione
per simil. vulva. moravia, 18-26 : non rinviene dentro questa inerte, slabbrata
privo di sensibilità musicale. montale, 18-26 : è abbastanza diffusa l'opinione che l'
. raccolta di sonetti. faldella, 18-26 : i clericali di roma...