languore il moto del passo. moretti, 17-115 : la zia aspettava con le braccia
notte più de uno ducato. pulci, 17-115 : per voler bagasce e concubine,
umile e ferma confidenza. moretti, 17-115 : a un certo punto, senza
non giunge alcuno stile. marino, 17-115 : son corallo le labra e perle i
. -figur. linati, 17-115 : come lo vezzeggia quel campicello,
? -agg. marino, 17-115 : non men come reina e come dea
sia venuta l'ora tua. pulci, 17-115 : ché, per voler bagasce e
truovono in ogni luogo. ariosto, 17-115 : poi che fu desto, e che
. dante, inf., 17-115 : ella sen va [la fera]
collo e le orecchie. comisso, 17-115 : cremona si concentrava nelle sue chiese
sempre quelli del publico. tommaseo, 17-115 : il giudice inquirente, tra gli
con ogni mal mendo. gelli, 17-115 : in fine, e proverbi son
mezzo dell'amico orlando. ghislanzoni, 17-115 : ma io credo che il vostro
tenete scaltrita nel mestiero: consigliatevi 17-115 : una innata, superiore eleganza,.
in suso. idem, inf., 17-115 : ella [la fiera] sen
. orliccio, vivagno. redi, 17-115 : orscèllo (con l'e stretta)
a tramontana. redi, 17-115 : 'paggio'(con la penultima sillaba
parteciparle questo mio pensiere. ghislanzoni, 17-115 : la signora olimpia mi avrebbe imposta
condizione dei pezzenti. pasolini, 17-115 : si tratta di una specie di antologia
-elastico, cedevole. comisso, 17-115 : ò l'impressione che anche il corpo
portento. c. e. gadda, 17-115 : gu impiegò come aiutomagazziniere un figliolo
superiore al valore reale. magazzini, 17-115 : di quello ch'essi vendono a fiaschi
albero. g. manganelli, 17-115 : l'impressione è appunto che il
tutti i tuoi parenti. ariosto, 17-115 : poi che fu desto e che de
ma non inventivo. g. manganelli, 17-115 : un essere inutilmente pensoso e saputamente
mortificante. dante, purg., 17-115 : è chi, per esser suo vicin
dall'universale al particolare. calvino, 17-115 : se ricordo valéry in un contesto
dal westems!. calvino, 17-115 : il suo [di borges] più
sia invece interamente sensibile. manzini, 17-115 : una innata superiore eleganza,..
per i terremoti che hanno oricalvino, 17-115 : spesso i suoi [di borges]
). dante, purg., 17-115 : è chi, per esser suo vicin