vello. idem, par., 16-86 : per che non dee parer mirabil cosa
come un panno lavato. leopardi, 16-86 : infesto occorre / per le contrade cittadine
, e quasi ultima àncora. marino, 16-86 : [a lui] decrepita
, dispregino lo imperadore? caro, 16-86 : ahi buon dafne (dicea),
età essere come sono. marino, 16-86 : uccubo, a cui decrepita l'etate
. dante, purg., 16-86 : esce di mano a lui che la
tenebre de'miei affanni. caro, 16-86 : io so che, tua mercé,
(il naso). ghislanzoni, 16-86 : se io dovessi nel più mingherlino
-ripetutamente, più volte. ariosto, 16-86 : ahimè! signor, ahimè! replica
. -nasùccio. ghislanzoni, 16-86 : in verità, rispondevano le dame,
-udire distintamente; ascoltare. sacchetti, 16-86 : il marito ne avea una [stanza
non po- teano sostenere. sacchetti, 16-86 : in un'altra [camera]
mai, a perdifiato. landolfi, 16-86 : altra cosa, urge: a perdifiato
di un'idea. pasolini, 16-86 : la droga è sempre un surrogato della
a quello vecchio. forteguerri, 16-86 : finalmente / scoppiò la botte, ed
. -rimpicciolirsi. ghislanzoni, 16-86 : che quel naso sia rientrato per effetto
: non avere qualcosa. manzini, 16-86 : nei sobborghi, verso la campagna,
frastornato, confuso. arpino, 16-86 : « mi sento tutta sbiellata. non
osteria, trattoria. linati, 16-86 : spesso... fra quelle persone
-inflessione gelida della voce. calvino, 16-86 : ogni voce che sa d'essere ascoltata
questi tace e sofferisce. caro, 16-86 : dafne più non sofferse, e 'n
(il naso). ghislanzoni, 16-86 : se io dovessi nel più mingherlino e
se noi la cludimo. ariosto, 16-86 : allui venne un scudier pal
teatro, bastonò il rammentatore. moravia, 16-86 :