mare orientale apparir suole. idem, 16-54 : ben ch'egli in capo avea
provveduto, fornito. sacchetti, 16-54 : il giovane li disse che andava cercando
; predicare al deserto. pulci, 16-54 : io ho la mente cieca, io
stufe e d'osterie. marino, 16-54 : in capo a ì'ampie, spaziose
voi che un sol bascio. tasso, 16-54 : sarò tuo cavalier, quanto concede
, amico di dio. tasso, 16-54 : errasti, è vero, e trapassasti
un'altra altrettanto ignorante. pulci, 16-54 : e guida a questa volta il cieco
territorio. dante, par., 16-54 : oh quanto fóra meglio esser vicine
nel mezzo del tempio. marino, 16-54 : in capo a l'ampie, spaziose
). dante, in}., 16-54 : non dispetto, ma doglia / la
forte e prosperevole. alamanni, 16-54 : non è seguran tigra rapace;
segno di omaggio. caro, 16-54 : a voi, donna reale, al
ne fa la penitenza? tasso, 16-54 : anch'io parte fallii; s'a
fatale a grandissime conclusioni. caro, 16-54 : poscia l'invidia incatenata e doma /
. un gran bel vedere. linati, 16-54 : lo vediamo dileguare sorridendo sotto il
sfida. lapo gianni, iv-112 (16-54 ): perché di tanto arbitro hai
dir fiume quelle rosate labra. caro, 16-54 : a voi, donna reale,
cor ferito e palma incesa. caro, 16-54 : a quella serenissima beltate,
-unirsi, fondersi insieme. murtola, 16-54 : così l'alma s'invesca / col
c. e. gadda, 16-54 : il gentiluomo, coccolando il suo
marsina, livrea. linati, 16-54 : lo vediamo [lo scaccino] dileguare
in soria. dante, purg., 16-54 : ma io scoppio / dentro ad
eravamo mezzi senza voi. guerrazzi, 16-54 : io sono mezzo di quello che venni
elemosina, / ma libertà. ghislanzoni, 16-54 : queste promesse suonavano abbastanza lusinghière;
vostre usate, opre natie. tasso, 16-54 : s°n colpe umane e colpe usate
fo difesa. dante, purg., 16-54 : io scoppio / dentro ad un
grandi disponibilità economiche. guerrazzi, 16-54 : amo la libertà perché non amo altro
chiarissima e onoratissima memoria. tasso, 16-54 : fra le care memorie ed onorate /
puri colori dello spettro. landolfi, 16-54 : -no: l'ultima parola.
sece- spita, albogalero. salvini, 16-54 : attingendo dal cratere il vino,
(un suono). linati, 16-54 : ecco che alto e lontano, al
'pilastro': pilieri, colonna. marino, 16-54 : sovra quattro pilieri immensi e gravi
pisano. c. e. gadda, 16-54 : un fiorentino, un padovano,
agevolmente si potesse perdere. ariosto, 16-54 : d'africa v'era la men trista
/ ne l'ira. giulio strozzi, 16-54 : or lo rap- pella, or
dunque neppure lui 'riparato'. moravia, 16-54 : hai pure detto che volevi riparare
fan gl'isolani o poco. berni, 16-54 (ii- 68): non fanno
. c. e. gadda, 16-54 : cincischiata e rimuginata a lungo l'
i comodi della navigazione. ghislanzoni, 16-54 : chiedetene notizia a quelle tante infelici,
saltare nell'orto dei rizio. arpino, 16-54 : attraversava di slancio il corridoio mentre
chiarendolo. dante, purg., 16-54 : io scoppio / dentro ad un dubbio
una con l'altra. guerrazzi, 16-54 : amo la libertà perché non amo altro
sputo aveva in mente. arpino, 16-54 : purché quella non sputi le sue un
striati di bianco o verdognoli. salgari, 16-54 : era... una strìara
prescrivono mediocrità nell'abbracciarlo. muratori, 16-54 : sono a noi insegnate dalla sacrosanta
mitiche colonne d'èrcole. caro, 16-54 : avea l'ira del ciel percosso e
ecc. del giappone. baldini, 16-54 : e, ghirigorando il 'pastoso', anch'
, pasticciere. palazzeschi, 16-54 : la natura che tutti lodano come maestra