vulgare stirpe o di gentile. idem, 16-35 : sospettò prima, e si fu
- anche al figur. tasso, 16-35 : e de la torta / confusion uscì
. anche di animali. tasso, 16-35 : intanto armida della regai porta / mirò
via della ragione delira. caro, 16-35 : ch'io vi scorga in parnaso?
. dante, inf., 16-35 : questi, torme di cui pestar mi
, grandissimo. iacopone, 16-35 : l'anema ch'è viziosa, orribel
battere in ritirata. tasso, 16-35 : il vide (ahi fera vista!
le immerge nel seno. leopardi, 16-35 : già mi par che sciolte / giaccian
anche: scoprire il vero. moravia, 16-35 : ora qui, come si dice
). dante, purg., 16-35 : se veder fummo non lascia, /
non so che d'allegro. leopardi, 16-35 : quasi me stesso e il mondo
di natura e di fortuna. linati, 16-35 : mentre l'italia di quest'ultimi
paura il ten constretto. pulci, 16-35 : veggendo nude queste membra tenere /
. letter. acquattarsi. landolfi, 16-35 : lesta s'inquatta, palpitante come /
non intiera la nobiltà. forteguerri, 16-35 : il vago tulipano / v'era e
tempo in labirinto vano. tasso, 16-35 : affrettò il partire, e de la
di molti lumi facea buio. moravia, 16-35 : edipo,... una
colpevole, reo. iacopone, 16-35 : l'anema ch'è viziosa, orribel
, lasciarsi sfuggire. caro, 16-35 : seguirvi bramo ove 'l piacer mi tira
l. benucci [in caro, 16-35 ]: con la dotta lira / movete
rosta. idem, inf., 16-35 : questi, torme di cui pestar mi
tempio ordinata e posta. ariosto, 16-35 : non è terra per cristianitade /
, ma certamente difficoltoso. landolfi, 16-35 : malsana e nondimeno peritosa curiosità ti
mani del suo fattore. ghislanzoni, 16-35 : in quelle lettere io ho veduto
mosso il primo proponimento. caraccio, 16-35 : tu non fai, perieno,
angue. -rifl. caro, 16-35 : vi cadrei [in acheronte];
fiaccarle per lo sforzo. moravia, 16-35 : le sono saltato addosso e l'ho
gente. dante, par., 16-35 : mia madre, ch'è or santa
modo da sbarrarle la via. ghislanzoni, 16-35 : riavutomi dalla sorpresa, le mossi
mezo. c. e. gadda, 16-35 : enrico di lucimburgo della magna.
alfin sciolto dai sensi. leopardi, 16-35 : tien quelle rive altissima quiete; /
proibita nell'arte del gioiellare. tasso, 16-35 : armida de la regai porta /
c. e. gadda, 16-35 : alcuni stricnidi de'più deliberati ad
è sempre in vigore. salgari, 16-35 : 1 servi di hassan,
di ri- conoscenza. ariosto, 16-35 : salvando voi questa cittade, / v'
dire con franchezza. ghislanzoni, 16-35 : voi mi gettate in viso dei complimenti
essere abusivo; illegalità. gramsci, 16-35 : non ho avuto modo di avere precise