basso e ponsi in alto. sacchetti, 16-34 : tolse la cipolla, e tornato
chiave. idem, par., 16-34 : quel dì che fu detto: 'ave'
cerchi sui. idem, inf., 16-34 : questi, torme di cui pestar
privamelo con l'inganno. ariosto, 16-34 : e per le sante vergini richiuse,
/ si fan le spose. linati, 16-34 : c'era, si direbbe nella
questa bellissima ed elegantissima città. bartolini, 16-34 : che bella cosa è non essere
un frettoloso riso muto. linati, 16-34 : c'era si direbbe nella vita
. aggiudicare, assegnare. pulci, 16-34 : non sarebbe il convito turbato / del
eccessivo riguardo e sollecitudine. forteguerri, 16-34 : per più sicurezza / le fa salir
il tetro e greve. tasso, 16-34 : squarciossi i vani fregi e quelle indegne
fecimo saltare dale fenestre. pulci, 16-34 : non bisognava che venere iddea /
tantin di lepróne. b. corsini, 16-34 : eravi ancor guglielmo marinoni, /
conviene. dante, purg., 16-34 : io ti seguiterò quanto mi lece,
il luogo a mano destra. tasso, 16-34 : poi che dié vergogna a sdegno
però che peccheresti gravemente. tasso, 16-34 : poi che dié vergogna a sdegno
). dante, inf., 16-34 : questi, torme di cui pestar mi
una panchetta volle vegliarmi. ghislanzoni, 16-34 : seduto sovra una panchetta di granito
morte ancora te abandono. cavo, 16-34 : chi da voi mi parte, /
anima pigra e negligente. battiferri, 16-34 : veggio ben che 'l pigro ingegno mio
somiglia tutto al suo nonno. ghislanzoni, 16-34 : noi apparteniamo oggimai alla classe rispettabile
oro sulla virtù. pulci, 16-34 : non bisognava che venere iddea / insegnassi
della selva primordiale. de roberto, 16-34 : coi piedi striscianti nel fango,
tutto tremante. idem, infi, 16-34 : questi, torme di cui pestar mi
volo. b. corsini, 16-34 : eravi ancor guglielmo marinoni, / cava-
seconda medaglia al valore. moravia, 16-34 : pensate, signori: uccidere il
onde resteranno famosi. de roberto, 16-34 : gli esaltati, ebri, sognanti
l'impostura la distrugge. ghislanzoni, 16-34 : 1 nostri peccati erano frutto
primo colpo il farò sbalordire. berni, 16-34 (h-61): volta aa uldano
voglie pie d'effetto sceme. caro, 16-34 : pur, quanto vi scorge alto
dell'ora che desiderate ». ghislanzoni, 16-34 : allo scoccare delle sei, il
di c. e. gadda, 16-34 : bertrando gozio guasco, pontefice senno
clima). g. manganelli, 16-34 : in quell'arcadia, di clima sgarbato
, timore e peso. denina, 16-34 : durava in quelle nazioni...
(un sogno). arpino, 16-34 : a volte il sogno era azzurro,
(le chiome). caro, 16-34 : laura, sì voi mi séte e
violenza, percossa. arpino, 16-34 : loro sì che strillavano, strattonando i
- anche sostant. iacopone, 16-34 : l'anema ch'è viziosa, -orribel