di pennel si stende. idem, 15-61 : e 'l crin, ch'in cima
sparge e si confonde. idem, 15-61 : e 'l crin, ch'in cima
cena a parecchi uccellacci. berni, 15-61 (ii-48): e valli e
nuvolone venuto basso basso. bartolini, 15-61 : ma, allora, ero così
viene. idem, purg., 15-61 : com'esser puote ch'un ben
voi il signor evaristo? leopardi, 15-61 : dimmi: d'amore / favilla alcuna
. dante, purg., 15-61 : com'esser puote ch'un ben distributo
sulle rive gremite di popolo. comisso, 15-61 : tra le case si dischiuse una
avea mal retto il lume. gelli, 15-61 : mi son resoluto farle dono delle
copula e di letto. bartolini, 15-61 : incominciò ad interessarsi dei miei casi,
assai grama. storia di stefano, 15-61 : era gramo di quelo che dito avea
celesti. dante, par., 15-61 : i minori e'grandi / di questa
si mette a scrivere. leopardi, 15-61 : d'angoscia / porto gravido il cor
. dante, inf., 15-61 : ma quell'ingrato popolo maligno / che
siffatti aneddoti sono inventati. pecchi, 15-61 : parlava con gli occhi sbarrati di
ne l'atre nubi sue. tasso, 15-61 : il crin, ch'in cima
(il vapore). berni, 15-61 (ii-48): qual di scirocco suole
lodare io. pulci, 15-61 : chiariella, per la fede mia,
negro crin m'appago. tasso, 15-61 : il crin ch'in cima al capo
malegna. dante, inf., 15-61 : quello ingrato popolo maligno / che
e fren che ci corregge. tasso, 15-61 : e 'l crin, ch'in
il più interessante. tommaseo, 15-61 : c'è delle opere che facilmente si
c. e. gadda, 15-61 : a traverso « gli speciali meriti politici
beatitudine. dante, par., 15-61 : tu credi 'l vero, ché i
mio. fa tu. capuana, 15-61 : ho lì dinanzi un gentile mistero che
a ruote i mutilati. tecchi, 15-61 : era questo un usciere, ex-contadino,
sociale di quegli uomini. piovene, 15-61 : l'uomo... cresce quando
gli è più nuovo. tommaseo, 15-61 : c'è delle opere che facilmente si
c. e. gadda, 15-61 : a traverso gli « speciali meriti
c'era il deposito. de roberto, 15-61 : nella notte, la carrozzella venne
overo quadrato supposito iacea. ariosto, 15-61 : astolfo se ne va tanto,
legge? idem, inf., 15-61 : quello ingrato popolo maligno / che discese
populosa fece ogni cittade. ariosto, 15-61 : astolfo se ne va tanto, che
sette mesi di saldo. cieco, 15-61 : esso allegro cavalcò di saldo, /
(un'immaginazione). capuana, 15-61 : apro il libro e m'ingolfo di
. -sostant. tommaseo, 15-61 : il brutto, l'affaticato, il
di un processo evolutivo. piovene, 15-61 : la natura è intelligente come noi che
enigmi della glia. capuana, 15-61 : ho lì dinanzi un gentile mistero
or sciolta e lenta. bartolini, 15-61 : incominciò ad interessarsi dei miei casi,
più con forza. bacchelli, 15-61 : quando una buccia più larga e megliosfrombolata
c. e. gadda, 15-61 : a traverso 'gli speciali meriti politici'.
per tutto il corpo. arpino, 15-61 : ehi, infermiera, controlla sempre
successivo di un atto. piovene, 15-61 : la natura è intelligente come noi
tauromachia è un culto. calvino, 15-61 : i curatori della mostra citano come caso
partorire ai secondi un trionfo. capuana, 15-61 : ho lì dinanzi un gentile
a roma due trionfi. moretti, 15-61 : quanto alla fontana di trevi, la
c. je. gadda, 15-61 : guiderdone alla pena antica de'lor visceri