in mezzo 'l campo apparse. idem, 14-46: conobbi allor ch'augel notturno al
cfr. ovidio, mei., 14-46 : «... perque ferarum agmen
). dante, purg., 14-46 : botoli trova poi, venendo giuso,
il muso. vellutello [purg., 14-46 ]: « bottoli *: questi
, non s'imbarbarisce. alvaro, 14-46 : avvilito, l'uomo si vendica
a. pucci, cent., 14-46 : poi chinaron giù nella contrada / appiè
la punta del timone. pindemonte, 14-46 : poco fallì non te n'andassi
, con fascino. manzini, 14-46 : fascinosamente li teneva nel riflettore dei
cedrina o di menta. comisso, 14-46 : si appoggiò al suo braccio.
amor, quello insolubil laccio. anguillara, 14-46 : giuro per quel torbido torrente,
vanno col collo alto. tasso, 14-46 : di me stesso risi e de le
addirittura, nientemeno). ariosto, 14-46 : correno a morte que'miseri a gara
ciecamente irosa). iacopone, 14-46 : da deo sì la maledice, ché
il cannone senz'aspettare intimazioni. idem, 14-46 : ogni tanto acclamavano la bandiera egiziana
una massa che schiaccia. tecchi, 14-46 : lo strapiombo minaccioso dell'isolotto di tufo
-allontanarsi. dante, purg., 14-46 : botoli trova poi [la valle dell'
: destriero. giulio strozzi, 14-46 : [il cavalier] già sul dorso
dio [ecc.]. moravia, 14-46 : c'erano due specie di onniveggenze
. se gli opponga. ariosto, 14-46 : la maniera del morire, amara /
il purista senza pedanterie. alvaro, 14-46 : la fortuna delle grammatiche in italia
chi pelle picchiate pare spento. ariosto, 14-46 : patir non ponno che la vita
a prezzo ascra attingete. guerrazzi, 14-46 : stavano tuttogiomo prostrate in chiesa certe
che ella fallava. ceffi-, xxi- 14-46 : io mi ricordo di più altri rettori
, talvolta la testa intiera. alvaro, 14-46 : l'uomo è il solo animale
mi metterebbono in fondo. muratori, 14-46 : il libro è gustosissimo, e s'
/ abbi pietà di me. nomi, 14-46 : corazzino era quel che andava in
, mortificazione della personalità. alvaro, 14-46 : una delle cause della pederastia, oggi
sdegnato del sorgere del sole. bilenchi, 14-46 : il vialone del poggio imperiale era
, battendolo velocemente. manzini, 14-46 : la civetta sforbicia il becco rumorosamente,
sonnolento di ninna nanna. bilenchi, 14-46 : marciavamo in silenzio e assai fievoli giungevano
che ne deriva). capuana, 14-46 : « il vero orologio è lo stomaco
tomola, ma a carra. cassieri, 14-46 : parole a tomoli, un'ecatom-
. o pace! pace! bilenchi, 14-46 : il suo grido turbò a lungo
, vago. g. manganelli, 14-46 : qualcosa tentava vanamente di conseguirmi,