. landino, 371 [par., 13-53 ]: tutte le cose che sono
quel d'annibaie poneva. pulci, 13-53 : io il vidi, o re marsilio
a l'ombra assise. idem, 13-53 : cresce l'ardor nocivo, e sempre
/ conforto il segator. tasso, 13-53 : cresce l'ardor nocivo, e
due occhi di cristallo. forteguerri, 13-53 : e quindi risonar l'isola tutta
'l felice albergo. idem, 13-53 : spenta è del cielo ogni
per amore di dio. pulci, 13-53 : io h vidi [u cavallo]
ed azzollata? dante, purg., 13-53 : non credo che per terra vada
il padiglione del soldano. pulci, 13-53 : l'alfana, che pel colpo ebbe
ricordo. dante, inf., 13-53 : dilli chi tu fosti, sì che
mi riscossi, / allor tomossi tasso, 13-53 : crudeli stelle, / onde piove virtù
donna sui trent'anni. alvaro, 13-53 : ognuna delle donne badava a sé
assennato, riflessivo. cieco, 13-53 : nella santa fede ammaestrandolo / con
di essa terra ristrette. tasso, 13-53 : spenta è nel cielo ogni benigna
ascoltanti o de'leggenti. tasso, 13-53 : spenta è del cielo ogni benigna
, inspira gli polmoni. marino, 13-53 : sopra il corpo incurvossi e sette
quella del secolo passato. bocchelli, 13-53 : invidia è tanto amara e sgradevole
lago di fiamme. alvaro, 13-53 : ognuna delle donne badava da sé,
duci folgoranti e belle. tasso, 13-53 : spenta è nel cielo ogni benigna
vita e 'l suo diletto. ariosto, 13-53 : ti parrà duro assai, ben
di animali velenosi). tasso, 13-53 : cresce l'ardor nocivo e sempre
: rumorosamente, clamorosamente. bacchetti, 13-53 : il lebbroso non può uscir di lazzaretto
fu mai sotto la luna. tasso, 13-53 : cresce l'ardor nocivo, e
o notti acerbe e dure! tasso, 13-53 : a giorno reo notte più rea
stille di bianco fuoco. alvaro, 13-53 : ognuna delle donne badava a sé
da diavoli sian use. forteguerri, 13-53 : quindi risonar l'isola tutta / s'
pollastrona di sangue reale. fogazzaro, 13-53 : ecco la checca, finalmente,
tuonino e non tempestino. faldella, 13-53 : sulle muraglie non lo troveresti, a
, con soddisfazione. salvini, 13-53 : quando disputavano gli dei / e gli
questa figlia del povero! ghislanzoni, 13-53 : sapete voi cosa sia una pupattola
caratteristico di un luogo. faldella, 13-53 : sovratutto a bolzano è regina la mondezza
o rettilineo o regolare. aretino, 13-53 : la luna, rotte le nuvole che
esso le sue virtù. govoni, 13-53 : distruggendo senza l'intenzione di rifabbricare,
si rimutasse d'animo. lucini, 13-53 : mutar foggia, pensiero, intenzione
una credenza. dante, inf, 13-53 : dilli chi tu fosti, sì che
carri motteggiavano la gente. pasolini, 13-53 : il contenuto dell''orestiade'è essenzialmente
agli scheggioni delle balze. viani, 13-53 : dopo la declamazione, gli sguardi
ant. schianza. pulci, 13-53 : io il vidi [il destriere]
/ umilmente volando. b. corsini, 13-53 : si vedevano altrove in queti laghi
forza. c. e. gadda, 13-53 : non so quale sarà la durata della
ha potestà sopra il cuore. tasso, 13-53 : spenta è del cielo ogni benigna
, romperlo. e. cecchi, 13-53 : riesce ad abbatterle [le statue]
concezioni nuove. e. cecchi, 13-53 : i nostri orizzonti interiori sono slargati?
di ghiaccio. b. corsini, 13-53 : si vedevano altrove in queti laghi,
-trarre in errore. salvini, 13-53 : quando disputavano gli dei / e gli
-usato come soluzione stilistica. calvino, 13-53 : accanto alla via dell'elegia, ecco
schiumoso. b. corsini, 13-53 : si vedevano altrove in queti laghi,
una concreta opera personale. calvino, 13-53 : scotellaro è stato giovane scrittore e
sangue. b. corsini, 13-53 : si vedevano altrove in queti laghi,
embrici e di tegoli. faldella, 13-53 : il tettime della chiesa principale è coperto
arrivammo appiè del taranta. tecchi, 13-53 : quel lago, a pochi chilometri