ab eterno. vellutello [par., 13-52 ]: tutte le creature, tanto
corre ancoi. dante, purg., 13-52 : non credo che per terra vada
in pochi dì morì disperato. pulci, 13-52 : non fu mai lupo arrabbiato né
attoscano tutte le quadrella. pulci, 13-52 : non fu mai lupo arrabbiato né
lucenti come il ferro limato. viani, 13-52 : la barba sagginata e incolta e
, altri il cancro. tasso, 13-52 : ma nel cancro celeste ornai raccolto /
più interessante del mondo creato. viani, 13-52 : lo scolopio, che ai suoi
che vivo forria biasimato. pulci, 13-52 : giunti alla montagna, / fummo
dal fallo de'suoi progenitori. bacchetti, 13-52 : intanto [l'invidia] non
con un nome mascolino. bocchelli, 13-52 : i peccati capitali han genere e nome
s'udiro. b. corsini, 13-52 : s'udivan cantar versi festosi,
della preda. b. corsini, 13-52 : s'udivan cantar versi festosi,
(il volto). tasso, 13-52 : parla ei così, fatto di fiamma
. c. e. gadda, 13-52 : al ritorno è ficcato in prigione,
migliori. b. corsini, 13-52 : pastorelle e pastor presi per mano
florida stagione. b. corsini, 13-52 : qua di verde pratel florido e piano
ancora sulla sua sorte. cicognani, 13-52 : immerso in una poltrona si concentrò
di. dante, inf., 13-52 : ma dilli chi tu fosti, sì
le ingiurie e le rampogne. forteguerri, 13-52 : a tal bestemmia il savio don
rovina. dante, par., 13-52 : ciò che non more e ciò che
danno o dolore fisico. pulci, 13-52 : non fu mai lupo arrabbiato né cagna
come un manfredo byroniano. viani, 13-52 : il volto del donati...
, arroganza. pannuccio del bagno, 13-52 : crudeltà mi mostra in sua senbiansa
vostr'arti. idem, par., 13-52 : ciò che non muore e ciò
da parte della strada. pea, 13-52 : aveano sparto il timo e la
repubblicani, soli temuti. ghislanzoni, 13-52 : importa che, prima di intraprendere
sulla fronte il naso. piovene, 13-52 : la roccia prolungava il pendio scosceso ma
-ridursi di dimensioni; rimpicciolire. vianiy 13-52 : il volto del donati...
(la pipa). cicognani, 13-52 : immerso in una poltrona si concentrò
sarebbe trasformato in dio. bacchelli, 13-52 : un giorno venne che all'invidia
riflessi dal bersaglio. govoni, 13-52 : forse non appoggiano bene il ricevitore
, la barba). viani, 13-52 : il volto del donati...
e smemorato e. cecchi, 13-52 : l'effetto che proviamo è intensificani.
: il valdarena scortato. montale, 13-52 : la mia strada è privilegiata / vi
una scorza già scatta. pea, 13-52 : peneri lunghi torti ed annodati,
dei primi dieci capitoli. viani, 13-52 : è succinto, il racconto che fa
(la capigliatura). viani, 13-52 : la barba sagginata e incolta e i
un secchiellino. g. giudici, 13-52 : più che svuotando goccia a goccia il
velenati, miseramente moramo. bacchetti, 13-52 : stanca [l'invidia] che fu
ed entusiasmo. e. cecchi, 13-52 : l'effetto che proviamo è intensificante,
diventata uno zolfanel boiardo, 13-52 : così rapto nel ciel, fuor di