si dileguàr le nubi. tasso, 11-33 : e parte sotto macchine s'appiatta
va che quivi siede. tasso, 11-33 : la gente franca impetuosa e ratta /
corpo. idem, inf., 11-33 : come udirai con aperta ragione. idem
ventre / m'appiatterò. tasso, 11-33 : e parte sotto macchine s'appiatta
gloria maggior quinci diviene. idem, 11-33 : la gloria di quei dottissimi ed eloquentissimi
bianche e nere. lippi, 11-33 : il vino sprigionato bianco e rosso /
corpo su un fianco. ariosto, 11-33 : tutto si volta sul sinistro canto.
e desiderose di novi oggetti. gioberti, 11-33 : e benché sia impossibile il circoscrivere
m. villani, 11-33 : vennono [le acque] insin presso
nèl privilegia. l. salviati, 11-33 : altri, che pure affiena la reverenza
o la delusione. cavalca, 11-33 : da questa accidia nascono i pensieri
.). d. bartoli, 11-33 : del caldo e del freddo si vale
disponsata. idem, par., 11-33 : la provedenza, che governa il mondo
meo tormenti. g. villani, 11-33 : più di duemila ne fallirò per
abbracciano in piazza. l. salviati, 11-33 : altri, che pure affiena la
de le folte chiome. bacchelli, 11-33 : il parnaso... propone
. soprastemmo alquanti giorni. lalli, 11-33 : gli alberi taglian con pesanti accette,
prodotti agricoli. crescenzi volgar., 11-33 : i frutti son da cogliere poiché
a'poveri di cristo. folengo, 11-33 : fundata che sia poi su'nervi ed
la complessione fisica). ariosto, 11-33 : fattosi appresso al nudo scoglio quanto
-estendersi in giro. manzini, 11-33 : mi veniva dinanzi con un viso credulo
pietra; fossilizzarsi. anguillara, 11-33 : perde la verga il legno, e
le nottole dormivano sonnacchiando. anguillara, 11-33 : poi toccando una gleba ancor l'incanta
pena di mezzo scudo. loredano, 11-33 : io son tassone officiale, che da
fatto a modo che iri. monti, 11-33 : lubrici sul collo / stendon le
l'amoroso foco errante. ariosto, 11-33 : gli pare udire e non udire un
da se stessa agli occhi. tommaseo, 11-33 : lessi qualcosa del firenzuola il cui
guisa e molto ben istante. boterò, 11-33 : s'alzano all'aria, quasi
l. salviati, 11-33 : hanno la bocca piena di vocaboli
vocabolo). l. salviati, 11-33 : hanno la bocca piena di vocaboli
a fine tosto ne venga. serdonati, 11-33 : co'suoi medicamenti ha purgato in
menaite, le golette. cinelli, 11-33 : quelle paranzelle da acciugai, dette
il serio col piacevole. muratori, 11-33 : essendo le cose mischiate di vero
via lentamente misurata ascendendo. manzini, 11-33 : era montanina, d'un paese chiaro
. s. bernardo volgar., 11-33 : i santi... pesano tutte
una povera donna montanina. manzini, 11-33 : era montanina, d'un paese
entrate e grossa provvisione. nomi, 11-33 : tremava pier; allor l'amico
e organizzazionetale gruppo. sciascia, 11-33 : nei cosidetti nuclei di polizia giudiziaria
. gregorio magno volgar.], 11-33 : quando l'anima nostra è pasciuta della
s. gregorio magno volgar.], 11-33 : quando l'anima nostra è pasciuta
consiglio. s. bernardo volgar., 11-33 : pesano tutte le opere loro a
venuto tra i piedi. de sanctis, 11-33 : in ogni quistione che noi poniamo
fulgidi rai febo noi copra. monti, 11-33 : lubrici sul collo / stendon le
. -dotto. tommaseo, 11-33 : aveva conosciuto familiarmente saverio bettinelli,
estens. suolo. la spagna, 11-33 : re isolier non si mutò di sella
il 'pater '. bacchelli, 11-33 : propone [il parnaso] immagine e
indifferenti come cose vere. cinelli, 11-33 : non una di quelle bianche barche
soccorso rendevasi un'altra navigabile. mazzini, 11-33 : una lettera di marsiglia mi dice
. s. bernardo volgar., 11-33 : i santi..., abbagliati
, un'espressione). tommaseo, 11-33 : mi misi a studicchiare l'italiano,
di ragione. dante, purg., 11-33 : se di à [in purgatorio
mostrar d'avermi visto. tasso, 11-33 : la gente franca impetuosa e ratta /
in onda dello spettacolo. cassieri, 11-33 : sbircio jessie e butto l'occhio in
) affermazione. muratori, 11-33 : per conoscere se una regola sia diritta
flusso continuo di parole. luzi, 11-33 : chi parla la parola, chi versa
saccheggia ville e case. guicciardini, 11-33 : messer corso, entrato violentemente in firenze
, fuggire). lippi, 11-33 : ei che nel capo ha sempre stocchi
delle erinni). garopoli, 11-33 : dal fiume un'ombra / sorge che
di fortuna. b. segni, 11-33 : se pure quegli [fanciulli]
cantone: via massimo dazzélio. manzini, 11-33 : mi face / pensier crudele e
sguattero scimunito! » sanminiatelli, 11-33 : « la detesterebbe se egli la vedesse
più sinistre quanto più intere. sanminiatelli, 11-33 : subentrò in me un senso di
deserto / del cielo. bacchelli, 11-33 : fra i monti di grecia, uno
(un'epidemia). mazzini, 11-33 : una lettera di marsiglia mi dice che
(il vino). lippi, 11-33 : dalle diacciate bombole e guastade / il
. 5. bernardo volgar., 11-33 : queste cose hanno bisogno di te,
corrompersi. crescenzi volgar., 11-33 : i fiori coglier si debbono,.
già vi parve sacra. landolfi, 11-33 : una sera la sua sincera passione
. s. bernardo volgar., 11-33 : queste cose apparecchiano la vit- tuaglia
(un vano). manzini, 11-33 : mi facevano compassione, ogni volta che
due trei e un asso'. calvino, 11-33 : la sua ragione? il 'tre
champfleury, uno scrittore scapigliato? sciascia, 11-33 : nei cosidetti nuclei di polizia giudiziaria
qual ci dava inciampo. pulci, 11-33 : ulivieri era già venuto al camo
-cavità; voragine. tasso, 11-33 : parte sotto machine s'appiatta / che
capelli di forma cilindrica. savinio, 11-33 : carlo goldoni... il tricorno