a terra. boccaccio, dee., 10-3 (420): i sommi imperadori
piovana. palladio volgar., 10-3 : miglior rimedio di tutti si è
= lat. haliaeetus (plinio, 10-3 ), dal gr. àxiàexoi; e
de la sua morte. forteguerri, 10-3 : sola tra'boschi e le romite
e altri da cerbio. dante, 10-3 : tutti li miei penser parlan d'amore
vendevano. boccaccio, dee., 10-3 (420): abbi certo di che
nero. idem, dee., 10-3 (420): i sommi imperadori ed
= lat. anataria aquila (plinio, 10-3 ), deriv. da anas anàtis
sparire. boccaccio, dee., 10-3 (415): un giovane..
vuole. boccaccio, dee., 10-3 (420): per ciò che,
paragonarsi. boccaccio, dee., 10-3 (416): ahi lasso a me
ascolta. boccaccio, dee., 10-3 (419): udita la voce e
farle credere agli altri. berni, 10-3 (i-260): però si dice volgarmente
'1 vedi. boccaccio, dee., 10-3 (419): mitridanes, udita
suole sì atar per ficcazone. iacopone, 10-3 : non consider, peccatore, ch'
turbarsi. boccaccio, dee., 10-3 (418): natan, udendo il
quell'è 'l dritto cammino. petrarca, 10-3 : gloriosa co- lumna, in sui
sono molte. boccaccio, dee., 10-3 (420): niun fu che
folgore da san gimignano, vi-n-142 (10-3 ): di settembre vi do diletti
limitativa. boccaccio, dee., 10-3 (416): per trentadue porti.
comunque. boccaccio, dee., 10-3 (419): -figliuol mio, alla
mai furo o sono. anguillara, 10-3 : dal padre apprese il tuon,
circonlocuzione. boccaccio, dee., 10-3 (418): mitridanes soprastette alquanto
maggiore. boccaccio, dee., 10-3 (415): nelle parti del cattaio
firenze. boccaccio, dee., 10-3 (420): niun fu che mai
in pioggia. boccaccio, dee., 10-3 (419): nel viso guardatolo
. boccaccio, dee., 10-3 (415): [era] egli
castiglia in una bandera. michelangelo, 10-3 : qua si fa elmi di calici e
e traligna. boccaccio, dee., 10-3 (418): mitridanes, nobile
non apparisca il contrario. straparola, 10-3 : rispose cesarino: non voglio il
cittade. boccaccio, dee., 10-3 (417): mise mitridanes in una
. gregorio magno volgar.], 10-3 : tanta superbia prendono [gli rei uomini
detrimento. boccaccio, dee., 10-3 (416): ciò che della fama
11 tempo. boccaccio, dee., 10-3 (421): alla quale non
loro cavalli. boccaccio, dee., 10-3 (419): da cavai dismontato
quello amore. boccaccio, dee., 10-3 (420): poi che io
divisi. boccaccio, dee., 10-3 (421): tolga iddio che così
si rida. boccaccio, dee., 10-3 (420): venistivi tu vago
dopo vetro. idem, inf., 10-3 : ora sen va per un secreto
con un gran lione. straparola, 10-3 : non molto lunge di qua alberga
la decomposizione dei cadaveri. straparola, 10-3 : corsero i corteggiai e trovarono cesarino
moglie riconosciuto non fosse. ariosto, 10-3 : ma più tosto che lei,
e minori. boccaccio, dee., 10-3 (419): benignamente l'avea
. c. bartoli [alberti], 10-3 : le fontane di acqua dolce
. folgore da san gimignano, vi-n-142 (10-3 ): di settembre vi do
. meo de'tolomei, vi-483 (10-3 ): si se'condott'al verde,
furore. boccaccio, dee., 10-3 (416): con questo impeto levatosi
è semente. boccaccio, dee., 10-3 (420): poi che io
preparasti! idem, par., 10-3 : guardando nel suo figlio con l'amore
conoscenza. boccaccio, dee., 10-3 (418): mitridanes, ricevuta la
fare ingegno. domenichi [plinio], 10-3 : questa [aquila] ha un'
cavalieri con molte grida. tasso, 10-3 : alfin s'invola, / e
pronom. boccaccio, dee., 10-3 (417): io sono un picciol
altra sorte. boccaccio, dee., 10-3 (414): mitri- danes,
, un voto). straparola, 10-3 : il re, udito che ebbe l'
medesmo. boccaccio, dee., 10-3 (419): iddio, più al
te fo commandato. chiaro davanzati, 10-3 : io voglio star sovra laudar l'amore
-con uso avverb. biringuccio, 10-3 : ogni artigliaria, se l'è giustamente
una vorrei! boccaccio, dee., 10-3 (417): come che ogni
gran tempo gagliardo. i. neri, 10-3 : come legni tagliati a buona luna
e rena. boccaccio, dee., 10-3 (415): avendo molti maestri
dimensioni. palladio volgar., 10-3 : si folla il melloncel salvatico e
. domenichi [plinio], 10-3 : di tutti gli uccegli dei quali
inferiore. crescenzi volgar., 10-3 : quello [sparviere] che fu preso
soggettive o oggettive. giamboni, 10-3 : mi facesti tu venire in questo misero
medioevo militarista e rapace. piovene, 10-3 : noi assistiamo ad una trasformazione degli
; abietto, riprovevole. giamboni, 10-3 : cominciai a maladire l'ora e 'l
(un luogo). giamboni, 10-3 : idio onnipotente, perché mi facesti
sostant. boccaccio, dee., 10-3 (420): non ad ammassar denari
al funzionario ministeriale incaricato. piovene, 10-3 : esiste davvero il pericolo che la
agli onori di questo mondo. giamboni, 10-3 : idio onnipotente, perché mi facesti
. domenichi [plinio], 10-3 : la terza sorte [di aquila]
(un'arma). tasso, 10-3 : a tante spade, a tante lancie
, / alessiu foe prenominata giamboni, 10-3 : seguitando il lamento che fece lobo
registra. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-860): per la qual [
cenne da la chitarra, vi-640 (10-3 ): di settembre vi do gioielli
prendere. crcscenzi volgar., 10-3 : quello [sparviero] ch'è tratto
cenne da la chitarra, vi-n-190 (10-3 ): di settembre vi do gioielli
, una vivanda). giamboni, 10-3 : cominciai a maladire l'ora e 'l
ellittica. buccoli, vii-788 (10-3 ): nel tempio santo non vidd'
maggiori. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-861): divenuto della sua
]. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-867): natan più giorni sommamente
ragione e di amore. tasso, 10-3 : rivolgendo in sé quel che far deggia
risultato. dante, vita nuova, 10-3 (40): voglio dare a intendere
donna col chiar viso. giamboni, 10-3 : cominciai a maladire l'ora e
lunga che non vede. boccaccio, 10-3 (1-iv-863): natan fece a un
a modestia. m. villani, 10-3 : ivi la mattina fermarono il campo
). domenichi [plinio], 10-3 : la quarta spezie [di aquile]
». boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-866): io l'ho adoperata
meglio della pace. g. villani, 10-3 : il legato cardinale, veggendo che
. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-864): di lontano vide natan
non c'era partuta. giamboni, 10-3 : idio onnipotente, perché mi facesti
cangiato in insensibil pietra. tasso, 10-3 : rivolgendo in sé quel che far
. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-863): chi egli era,
. domenichi [plinio], 10-3 : la quarta spezie [di aquile]
s. gregorio magno volgar.], 10-3 : costoro, quando si veggono contrastare
complessione a bon termine. serdonati, 10-3 : questo viaggio del giappone è molto
raxone. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-863): queste parole porsero
, lo stomaco). giamboni, 10-3 : piangendo e luttando con guai e
1 bossoli. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-863): io sono un picciol
giorni. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-861): essendo egli [natan
greca ancora molto più. marino, 10-3 : più troppo ha di rischio e di
laude accresca. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-863): queste parole porsero
). latini, rettor., 10-3 : là dove dice 'dannaggi'sì suona che
conviti. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-862): non guari lontani al
non siensi potute mendare. giamboni, 10-3 : ponsi in prima il lamento del
-dime male, sparlarne. lippi, 10-3 : senza pagar taste o chi lo mendichi
lettura. dante, vita nuova, 10-3 (40): uscendo alquanto del proposito
la dottrina delle stragi preventive. piovene, 10-3 : esiste davvero il pericolo che la
effetto proviene d'eloquenzia. giamboni, 10-3 : ponsi in prima il lamento del fattore
diva. idem, par., 10-3 : guardando nel suo figlio con l'amore
specifico o impresso. giamboni, 10-3 : guai e sospiri... vernano
tu osserve. boccaccio, dee., 10-3 (i-iv-865): per ciò quanto
sostiene. dante, vita nuova, 10-3 (40): uscendo alquanto del proposito
guerrier l'errante prora. v piazza, 10-3 : quan- d'ecco ad impedir l'
antonomastico alla vita). ariosto, 10-3 : s'anime sì fide e sì devote
migratore. crescenzi volgar., 10-3 : quello [sparviere] ch'è tratto
, confinanti al friuli. piovene, 10-3 : il popolo americano è davvero disposto a
piante. palladio volgar., 10-3 : rimedi per le malattie delle viti,
). boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-860): riposandosene già il
flotta). m. villani, 10-3 : valicarono castelfranco, ove s'arrestarono
-sostant. dante, vita nuova, 10-3 (53): uscendo alquanto del proposito
boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-863): queste parole porsero
terra. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-865): mitridanes, non iscu-
colui che dicesboccaccio, dee., 10-3 (1-iv-865): figliuol mio, alla
i cavalli. crescenzi volgar., 10-3 : di nidio uscito, di ramo
; seguire un esempio. giamboni, 10-3 : considerando a una stagione lo stato
più tosto. b. corsini, 10-3 : si diedero i sani a tagliar sorbi
costanzio, anni 7. piccolomini, 10-3 : la prima [parte] vuole che
qualcuno. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-865): vivi...
palpi sicuro. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-864): ancora che un
). boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-861): cominciò a fare le
un campo. palladio volgar., 10-3 : miglior remedio di tutti si è metter
molesto. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-861): buona femina, tu
spalle dietro. dante, inf, 10-3 : ora sen va per un secreto calle
supremo. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-866): venistivi tu vago della
morte. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-860): per liberalità usare a
albergo. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-862): a'compagni imposto che
ubrianza / incontrai meo volire. giamboni, 10-3 : considerando a una stagione lo stato
dagli stati in bando). piovene, 10-3 : non è certo possibile dare un'
il suo bel dire. straparla, 10-3 : la donna, veggendo il suo marito
che sommamente non temessi. tassoni, 10-3 : or ne'begli occhi suoi tutto s'
e rapido di pensieri. tasso, 10-3 : rivolgendo in sé quel che far deggia
.. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-863): io sono un picciol
lite / sarete travagliato. leopardi, 10-3 : oimè, se quest'è amor,
di'receve. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-861): e così successivamente
nera. domenichi [plinio], 10-3 : sei sono le specie loro, una
sprezzante. boccaccio, dee., 10-3 (1-iv-864). presolo per la benda
tronconi delle lanze rotte. tasso, 10-3 : come è sua ventura, a le