loro adattabile e giovevol parea. cuoco, 1-251 : un invito al giudice perché vegga
le secche frondi. guido da pisa, 1-251 : noi miseri troiani, 11 quali
uomini d'arme. guido da pisa, 1-251 : lo nostro signore re enea.
far di cattivi atti. leonardo, 1-251 : cominciò a disegnare su per i sassi
levargli la sete. cattaneo, iii- 1-251 : abbonda il selvaggiume e il pesce,
improvviso d'un grillo. sbarbaro, 1-251 : il vento [in calabria] che
, l'amore. borgese, 1-251 : gli pareva per lo meno bizzarro
occhi bramoso il pellegrino. verga, 1-251 : la rividi anche mascherata ad un
pane bollito. note al malmantile, 1-251 : brodo, decotto di carne,
qualcosa intorno all'omicidio. borgese, 1-251 : forse aveva ragione chi buccinava che
maestri della cabala. garzoni, 1-251 : certi cabalisti distinguono intorno a questi
olivigni come due tizzoni. trinci, 1-251 : si tagliano [in gennaio] e
lungo due braccia. g. gozzi, 1-251 : il bambino... si
disus. canneto. trinci, 1-251 : in questo mese [di gennaio]
in soppressa. g. gozzi, 1-251 : preselo la balia fra le braccia;
). guido da pisa, 1-251 : giunto lo navilio al porto, li
quanto / sei tu. sbarbaro, 1-251 : il ficodindia, che vive in
causa quasi divina. borgese, 1-251 : non sapeva capacitarsi come nella stessa
. f. rinuccini, 1-251 : uno fornimento d'ariento bianco da
sopra il detto lavoro. carena, 1-251 : [la] colla forte,.
a complimentarla. g. gozzi, 1-251 : preselo la balia fra le braccia
... si ama. sbarbaro, 1-251 : m'affaccio al deserto. macerie
si vetrificano o consolidano. sbarbaro, 1-251 : il ficodindia, che vive in liguria
sposo o la sposa. baretti, 1-251 : è da sperare che questi galantuomini
costola di smisurata grossezza. sbarbaro, 1-251 : nel fogliame... s'attorce
peccai lo mondo d'azeglio, 1-251 : che cosa invece poteva offrire a me
decantate / barbare meraviglie. delfino, 1-251 : e se la decantata / di
vuoti, retorici. ammirato, 1-251 : non dispiacque ad augusto il sentir
alcun di noi risorgerà. leonardo, 1-251 : i quali [pittori] sempre imitorono
la via. b. galiani, 1-251 : verso il terrapieno si facciano come
tomerase a la amorosa via. bembo, 1-251 : ov'è, mia bella e
sue esigenze). einaudi, 1-251 : il quadro della distribuzione delle imposte
dell'uomo, domestico. domenichi, 1-251 : sono questi animali [i cavalli]
in così dura foggia. alfieri, 1-251 : oggi ha due lustri appunto /
lor figli onorati. fra giordano, 1-251 : non dovemo giudicare mai altrui;
popolo ne dura a chiedere. sbarbaro, 1-251 : mio nonno vide un ragno,
ecco ». diodati [bibbia], 1-251 : il signore chiamò samuel. ed
mosso dall'egotismo. baretti, 1-251 : vi sono... molti sciocconi
dire o nel fare. pallavicino, 1-251 : che che dicano gli esageratori dell'umana
orazioni). cicerone volgar., 1-251 : riceverai adunque questa pic- ciola operetta
suoi nella libreria foscarini. comisso, 1-251 : la rada che aveva un nome
la pratica sarebbe espletata. bocchelli, 1-251 : tali requisiti erano indispensabili perché i
spaventevoli e con gridi. alfieri, 1-251 : oggi ha due lustri appunto / era
re ricaredo quei degli ariani. magalotti, 1-251 : i residui degli eutichiani e de'
quantunque, ancorché. fra giordano, 1-251 : non dovemo giudicare mai altrui;
del tempo fuor di siena. trinci, 1-251 : si governano gli ulivi, magliuoli
che tu vuogli. f. rinuccini, 1-251 : a dì 14 d'aprile 1462
, compromettersi gravemente. fra giordano, 1-251 : oh quanta gente di ciò è corrotta
nave ardeva come una fornace. delfino, 1-251 : se la decantata / di ciro
e il furente sole d'estatel sbarbaro, 1-251 : il ficodindia, che vive in
pensier per farvi onore. bembo, 1-251 : ov'è, mia bella e cara
/ la morta schiera sta. svevo, 1-251 : quella testina, portata sempre fieramente
, ecc. d'azeglio, 1-251 : oh come mi servirebbe più adesso.
della mia palude ». sbarbaro, 1-251 : mentre vi bagno gli occhi,
dentro e nel reflusso escono. boterò, 1-251 : quantunque... si dica
per fuochi di artificio. colletta, 1-251 : i fochisti ordinati a compagnie militari
forma de tutte le cose. pagano, 1-251 : secondo la platonica dottrina [iddio
soccorrevole senza danneggiarsi. d'azeglio, 1-251 : presso gli antichi romani, come
in tavola. f. rinuccini, 1-251 : a di 1461 fior, trentatré si
delle trombe. trattato delle mascalcie, 1-251 : quando il cavallo non fremita e non
ma vaste e profonde. imbriani, 1-251 : questo marchese, bisogna figurarselo un
coperto di fronde. pindemonte, 1-251 : dalla città lontano / fermossi, e
che vengono confrontati). ammirato, 1-251 : cesare... gareggiò coi primi
una fessura che geme lagrime. cicognani, 1-251 : gli occhi le gemettero due lucciconi
. -figur. bembo, 1-251 : l'alto mio dal signor tesoro eletto
papa si chiama giacobita. magalotti, 1-251 : i residui degli eutichiani e de'
monili. f. rinuccini, 1-251 ^ rinaldo ghini orafo e gioielliere in
uno dei giubilati. d'azeglio, 1-251 : così non facendo, esser messo a
del proprio giudicio. fra giordano, 1-251 : non dovemo giudicare mai altrui; po-
la traccia. gli ingannati, xxi- 1-251 : anco, hai ardimento di rispondere,
farà leggi. guido da pisa, 1-251 : lo nostro signore re enea.
per non dire mezzo ammalato. baldovini, 1-251 : né soffrirei, per dirla giusta
che si voglia lavorare. carena, 1-251 : 'graffietto', arnese per segnare sul legno
scrivono di guamel verde. stigliani, 1-251 : il guarnèllo è il fustagno,
gufo dal sol vinto restai. baretti, 1-251 : è pur ora sbucato fuori come
particolarmente pregevoli. cicerone volgar., 1-251 : gusterai lo stile delle mie esercitazioni,
lo imboccò come un bambino. cassola, 1-251 : la donna ricominciò a imboccare il
possibile figura, impronta. aleardi, 1-251 : vaghe, azzurrine linee / le trasparian
tanto improprio e scortese. pacichelli, 1-251 : gradirono il sale della mia risposta
: duraturo, persistente. aleardi, 1-251 : vaghe, azzurrine linee / le trasparian
definitiva viene a sopportarla. einaudi, 1-251 : nessuno mai riuscirà a sapere su
più tranquilla patria s'infutura. graf, 1-251 : nell'anima sitibonda / solo un
è misto di tristezza. borgese, 1-251 : aveva di nuovo il presentimento, tante
templi al primo ingresso. bisaccioni, 1-251 : se il paese che si vuol attaccare
timido / è dunque insincero. moravia, 1-251 : una volta assunte queste parti
vera tranquillità. f. negri, 1-251 : il vento o qualche corrente,
... quanto. pallavicino, 1-251 : perché un male d'alcuna persona
ne la sua servitù. campiglia, 1-251 : nell'assemblea tumultuariamente raunata si interessò
pancreas e la milza. malpighi, 1-251 : questi stessi cibi spinti fuori dello stomaco
altre eterne filaterie del foro. cuoco, 1-251 : l'istanza che...
o diventare laida. trattato delle mascalcie, 1-251 : quando li occhi del cavallo sono
e a chiamarlo ingrato. pallavicio, 1-251 : iutuma... si lamentava
di lapislazzari. r. borghini, 1-251 : abbiasi una libbra di lapislazzero fine,
molto sviluppata. savi, 1-251 : 'laticaudi. laticaudae'. coda larga
tutti gli elementi della riescita. buzzati, 1-251 : c'era poi la speranza segreta
intrar della foce. boccaccio, viii- 1-251 : e'« legno » tra'marinai generai
spensierirci colle sue gioie. palazzeschi, 1-251 : si chiamava silvio, aveva ventisei anni
son macellaio de gli uomini? zoccolo, 1-251 : il primo fu infingardo e crudele
navarra nella battaglia di jury. borgese, 1-251 : scoperto il trucco, l'avevo
tiberiadis. s. bonaventura volgar., 1-251 : lavò le sue peccata nel fiume
grano e lino marzuolo. trinci, 1-251 : in questo mese [gennaio] si
e messe d'ariento. alamanno rinuccini, 1-251 : a dì 18 luglio 1461,
martelli entro la sporta. manni, 1-251 : rip / esa la mitra, si
un rivestimento). alamanno rinuccini, 1-251 : rinaldo ghini orafo e gioielliere in
consumato solo in parte. pratesi, 1-251 : fissò gli occhi sul bicchiere rimasto
; spregevole, miserabile. borgese, 1-251 : aveva di nuovo il presentimento, tante
il decotto col vino. malpighi, 1-251 : questi stessi cibi, spinti fuori dello
tuctavia se va minorando. malpighi, 1-251 : questi stessi cibi spinti fuori dello stomaco
un difetto). fra giordano•, 1-251 : come giudichi altrui eziandìo di peccati
e modo. b. spaventa, 1-251 : misura vuol dire modo, temperamento
viole sta la baronessa. palazzeschi, 1-251 : il vecchio paralitico sulla morbida poltrona
-tagliare, recidere. pea, 1-251 : subito al passaggio della macchina sulla
alla pietra da paragone. manni, 1-251 : prendendo in mano una mestola da
animo doloroso. i. andreini, 1-251 : o fiera doglia che non sostieni
pesci). trattato delle mascalcie, 1-251 : quando il cavallo non fremita e
/ del più fino smeraldo. lengueglia, 1-251 : appese a gli orecchi due picciole
lastra incisa. alamanno rinuccini, 1-251 : fior. 3, 4, 9
che qui giace nocco). bersezio, 1-251 : -è giusto, -diss'ella abbassando
melicoto- gni, nocelli. trinci, 1-251 : si piantano... i nocelli
solenne. rinaldino da montalbano, 1-251 : costoro mi minaccino di morte,
e tutti gli altri sensi. guazzo, 1-251 : né si persuada d'occupare la
riferimento alla natura). bergantim, 1-251 : a questo segno invigilò la provida /
avea legato il suo destriero. trinci, 1-251 : si piantano... i
mai rinfacciati né negati. pallavicino, 1-251 : acciocché il dolore fosse opportunamente istituito
ordinanza all'altar maggiore. manni, 1-251 : usciti tutti con ordinanza per la porta
parola 'amore '. venditti, 1-251 : come da un ostensorio, ogni notturna
la gente al ciel. pallavicino, 1-251 : ripugnava questa [ecuba] di
o cembalo tinniente. canti carnascialeschi, 1-251 : di racconciar ottoni, rami e stagni
con la borra di seta. bettini, 1-251 : il signor franz muller: un
città per metterlo in palazzo. brusoni, 1-251 : camminato... immantenente a
immagina ognuno di vivere. borgese, 1-251 : aveva di nuovo il presentimento,
ha sì innalzato. tavola ritonda, 1-251 : con umiltà pregata priègovi, madonna
più). cicerone volgar., 1-251 : io quelle cose, le quali li
senso comune. cicerone volgar., 1-251 : questi passi di filosofia, che si
e, e b. de pisis, 1-251 : penso ai silenzi delle camere parallelepipedi
.): arcuato. bettini, 1-251 : coi calzoni sghembati sulle coscie, le
scena di lieta in torbida. baldovini, 1-251 : ci ho studiato fin qui tanto
-frutto, oggetto. dotti, 1-251 : molo, sì lauto aborto [il
gli spettava più legalmente. borgese, 1-251 : forse aveva ragione chi buccinava che
eliminatoria di una qualificazione. fogazzaro, 1-251 : pregando volevo domandare non proprio il
tutto il mio patrimonio. palazzeschi, 1-251 : il vecchio si ammalò sempre di più
pelle di pesce). carena, 1-251 : 'pelle di pesce'o anche semplice-
i 'cappelletti '! calvino, 1-251 : fa'alzare quel pendaglio di forca
cristiana. f. f. frugoni, 1-251 : con qual soddisfacimento sentivasi libero per
tu patire sozze ingiurie? gosellino, 1-251 : o in che fiorita etate,
sono più d'uno. bergantini, 1-251 : da notarsi è che non tutti i
solo la permutazione. de luca, 1-251 : con l'altro contratto della permutazione.
suo spaccio per quella parte. giuglaris, 1-251 : noi vogliamo nel trono un prencipe
. - anche sostant. cantù, 1-251 : il più che possa concedere ai piagnucolanti
li si strugge. guido da pisa, 1-251 : abbi pietade, o regina della
di cose senza rimedio. pea, 1-251 : questa è tigna. se mi s'
piovono gli schiaffi. gadda conti, 1-251 : un colpo di ventaglio della moglie gli
della luna piena. d'annunzio, 1-251 : il roseo splendore della luna di
noia a persona. cristoforo armeno, 1-251 : giusta cosa è che...
del fico d'india. sbarbaro, 1-251 : il ficodindia... qui è
, infeconda sabbia. g. gozzi, 1-251 : intrigata le parve di essere quando
detta foce. f. vettori, 1-251 : ordinato armata grande e con essa
(1530) [rezasco], 1-251 : facendola [la prammatica] pubblicare,
. cicerone volgar., 1-251 : quelle cose, le quali li stoici
al mare. 0. largioni tozzetti, 1-251 : le propaggini o capigatti, che
gallie e iddio. giorgio dati, 1-251 : se pure e'volevano provocare con
ma prudentemente vegghi. l. strozzi, 1-251 : - haxi tu dubio alcuno?
fare oggetto di riflessione. baldovini, 1-251 : da chi s'ama esser disgiunto /
?? l'avola ritonda, 1-251 : con umiltà pregata priegovi, madonna
accusa presso un tribunale. cuoco, 1-251 : ti dirò anche che non mi piacciono
aloe lo taglierò minuto. carena, 1-251 : 'raspa mgordina ': quella che
di riconoscere la rediviva republica. tenca, 1-251 : l'alfieri è il poeta di
governa il mondo. fiamma, 1-251 : come spirerebbono in una armonia tante
-donna molto bella. verga, 1-251 : una delle volte mi trovavo fra un
, fava e mocci. dottori, 1-251 : era mai sempre dalla rema oppressa,
confusa; agitarsi freneticamente. calvino, 1-251 : noi riannaspiamo nel sonno. =
ritornare in vantaggio. baldovini, 1-251 : taluno, a cui rassembra duro /
si ricorda e vole. lancellotti, 1-251 : i ciechi, perdute quelle cose che
-affluire. c. arrighi, 1-251 : la gigia fu scossa come da una
possedeva in vita. tavola ritonda, 1-251 : per lo vostro gentile amore, io
tentativo di vederci chiaro. buzzati, 1-251 : nella vita uniforme della fortezza gli
piante utili a'loro malori. pagano, 1-251 : quelpintemo senso con cui percepisce lo
onde ei si iartì. alfieri, 1-251 : mi stanno / in mente ancora,
cresce l'audacia. da porto, 1-251 : i rinchiusi, senza smarrirsi, con
l'altro. l. strozzi, 1-251 : -esser vi dè rincresciuto 'l cammino.
lia e rintronar le sfere. alfieri, 1-251 : mio padre a tradimento ucciso /
... piaceva molto. imbriani, 1-251 : questo marchese, bisogna figurarselo un
giovedì, poi venerdì riposo. bettini, 1-251 : son venuto, disse sedendosi e
indi passare a sondrio. pratesi, 1-251 : non appena questa fu uscita, ella
gli altri e riscossero lui. tenca, 1-251 : l'alfieri è il poeta di
sorveglianza su di me. pascoli, 1-251 : mi confido col mio intimo amico
lor potere la compagnia. alfieri, 1-251 : pur sorge, / pur sorge u
. g. b. casotti, 1-251 : la benefica provvidenza della nostra santissima
/ due vizze antichità. imbriani, 1-251 : questo marchese, bisogna figurarselo un
dall'altra ripa del fiume. bisaccioni, 1-251 : se il paese che si vuol
che sia di riuscirsene. giuglaris, 1-251 : mandato al governo d'una provincia un
gioco ogni più aspra sorte. fogazzaro, 1-251 : la mia buona volontà non è
e rompitor di strada. frachetta, 1-251 : 1 banditi et i rompitori di
leggitor degno e del cedro. mazzini, 1-251 : diresti che i letterati non fossero
di nessuna migliore speranza. buzzati, 1-251 : c'era poi la speranza segreta per
della passione). tavola ritonda, 1-251 : con umiltà pregata priègori, madonna
dire scipito, senza sale. cicognani, 1-251 : mangia il lesso senza sale,
luoghi aperti et alti. trinci, 1-251 : in questo mese [di gennaio]
del corpo. c. arrighi, 1-251 : la gigia fu scossa come da una
la calcina et altra materia. manni, 1-251 : ripresa la mitra, si cinge
solo in quanto è virtù. borgese, 1-251 : c'era sotto una storia di
una situazione. l. strozzi, 1-251 : io mi penso che sì, se
il mare. guido da pisa, 1-251 : per contrari ed avversi venti molti
non ne riportano. g. gozzi, 1-251 : la vide a portarsi innanzi olio
erano scosto. f. vettori, 1-251 : meritò grande laude perché ungiorno deliberò vicitare
mano si attiene insieme. carena, 1-251 : 'raspare, scuffinare': è raschiar il
fece cenno di no. batacchi, 1-251 : scosse il capo e soggiunse: «
da genti oneste. g. bianchetti, 1-251 : gl'inglesi... hanno
con gli occhiali neri. calvino, 1-251 : stiamo con le facce sepolte nei
perché ne ho bisogno. dottori, 1-251 : certe bende sul capo avea di
). l. fincati, 1-251 : 'sfileggiare': è l'ondeggiare delle vele
dell'eroismo accesa sulla fronte. borgese, 1-251 : non poteva nascondersi che dal groviglio
se ne cava nulla. bettini, 1-251 : il signor franz muller, un biondo
morale redussero. cicerone volgar., 1-251 : più volentieri questi passi di filosofia,
colla coda del alfieri, 1-251 : mi stanno / in mente ancor,
morte! f. negri, 1-251 : alcune volte pure vengono trasportati
abbominazione del cibo. g. gozzi, 1-251 : intrigata le par
atmosfera squallida, inospitale. sbarbaro, 1-251 : macerie, strada accecante. la spietatezza
vento). f. negri, 1-251 : il vento o qualche corrente, che
rolls royce metallizzata bandierate bettini, 1-251 : il signor franz muller, un biondo
un impegno economico). imbriani, 1-251 : lo spendere che faceva era sproporzionato
e focoso disiderio di sapere. giuglaris, 1-251 : noi vogliamo nel trono un prencipe
della steatite. bombicci porta, 1-251 : la sua grana [della novacolite]
fu raro il coraggio. fogazzaro, 1-251 : la sterilità artistica mi rattrista sempre
'barchetta', o da 'scappare'. baretti, 1-251 : dalla 'città d'evandro'm'esorta
anche stravaganti) congetture. cantù, 1-251 : da quelle feste derivano i nostri carnevali
, in conclusione. baldovini, 1-251 : ci ho studiato fin qui tanto che
una tradizione culturale. gramsci, 1-251 : mostra [gentile] la sua riduzione
ad avere nessun reddito. einaudi, 1-251 : tassare gli spiriti, la birra,
de'metalli. g. bragaccia, 1-251 : così l'abbiamo veduto in un taglio
rappresentazione iconografica. c. bragaccia, 1-251 : vedesi in detta gemma mercurio col caduceo
molto dissomigliante. b. spaventa, 1-251 : misura vuol dire modo, temperamento.
e più basso. da porto, 1-251 : i rinchiusi, senza smarrirsi, con
di un discorso. buti, 1-251 : questo cagionava lo tiramento dell'orazione
. settembrini [luciano], iii- 1-251 : perché mai, o amore, tu
traslazione d'imposta. einaudi, 1-251 : nessuno mai riuscirà a sapere su chi
questa mia travagliatissima esistenza. bertolucci, 1-251 : siamo nel 1894, restano soltanto
l'amorosa tresca. b. davanzati, 1-251 : ma claudio, che queste tresche
zampilli de'suoi giardini. guerrazzi, 1-251 : ribelle al suo principe, trucidatore di
del padre l'armatura. della porta, 1-251 : bat - con
guercio. trattato delle mascalcie, 1-251 : quando il cavallo è guercio di
essere vermini. g. gozzi, 1-251 : corre la madre: ch'è stato
mezzo per difenderti dal fiume. trinci, 1-251 : si piantano... i
viottoli. f. f. frugoni, 1-251 : con qual soddisfacimento sentivasi libero,
paltrui colpa. f. della rocca, 1-251 : ai, buon ribaldi, /
panno grossolano, ruvido. stigliani, 1-251 : il guarnello è il fustagno, /