balbettando a uno scuro passo. caporali, 1-156 : ma perché qui trattarne è cosa
, cioè uditore. d'azeglio, 1-156 : consonanze e dissonanze non sono un fatto
luogo adombrato e aduggiato. bembo, 1-156 : sì come pianta in aduggiato terreno essi
amogliato con femina maritata. buti, 1-156 : adulterio [è] d'ammogliato con
a notte affatto quieta]. verga, 1-156 : quan- d'ecco d'un balzo
sovraricca sua gioia. fra giordano, 1-156 : è l'anima del fanciullo acconcia
che promessa di frescura. govoni, 1-156 : come diavoli rossi / danzano i
della sua troppa ricchezza. sbarbaro, 1-156 : aggravandosi d'anni, oscure minacce
i cavallieri. c. bartoli, 1-156 : il padre di famiglia, essendo molto
un forte profumo. civinini, 1-156 : cinquecento anni or sono, sul colle
per prendere una ciliegia. slataper, 1-156 : allungo la mano, prendo un
/ volentier nata. mattioli, 1-156 : è adunque l'alno...
s. bonaventura volgar., 1-156 : incalciato, tratto e ansiato,
con un'altra. leonardo, 1-156 : la rugiada della notte...
. -figur. bembo, 1-156 : pare che nella giovanezza non appiglino
e messo al fuoco. simintendi, 1-156 : l'arbore alto moro, abbondevole
ponticello arcuato, un canale. cicognani, 1-156 : che vieni a correre anche te
più ricercata di savarin. svevo, 1-156 : ogni dieci parole alzava la mano aristocratica
donne, erano lunghi armenti. slataper, 1-156 : sto seduto in riva allo stagno
/ di carlo quinto. slataper, 1-156 : io sono un bimbo che aspetta,
e condizione d'ambiente. gobetti, 1-156 : attivismo assoluto che riconosce in se stesso
abbondanza di retta logica. lambruschini, 1-156 : tutte le colpe degli uomini riunite
, ogni valore. gobetti, 1-156 : attivismo assoluto che riconosce in se
le questioni. andrea da barberino, 1-156 : avete sopra noi potestà e balia come
11 passo alla virtuosa canaglia. cicognani, 1-156 : s'imbocca la strada del ponte
asino si prese. note al malmantile, 1-156 : l'epiteto benedetto, in tali
del medioevo ». e. cecchi, 1-156 : le armi scolpite sulle porte dei
lume o nascose. carena, 1-156 : botta, vale colpo di pennello.
al cor m'infondi. abba, 1-156 : quei bovi che pascolavano per le
sorriso de'parassiti. d'azeglio, 1-156 : quest'idea mi si ridestava giorni
un'occhiata brillante, magnifica. borgese, 1-156 : così era il guscio della tua
di avere quelle tali credenze. verga, 1-156 : era [il gatto] sul
mestieri tormentare la fantasia. cuoco, 1-156 : la polizia, al pari di ogni
urbem (laici). fioretti, 1-156 : se lo imperadore venisse ad ascesi,
canna. c. bartoli, 1-156 : e principalmente abbia l'allegrezza di
che rischiara la mente. bembo, 1-156 : quale sodisfaccimento pensi tu che riceverebbe
accoppiamento sessuale. buti, 1-156 : fornicazione è congiunzione carnale di soluto
sm. cartoncino. carena, 1-156 : 4 cartoncino, cartoncèllo', dicesi tanto
a dire. p. del rosso, 1-156 : tolse a tutti i più nobili
numero e per forza. barilli, 1-156 : nel viola della luce serale che si
. figur. esiguo. boriili, 1-156 : la toti dal monte...
per un'altra via. aretino, 1-156 : la insolenzia di chi giuoca, concita
de la fiamma omicida. biringuccio, 1-156 : col traguardo dell'occhio, mettendovi
del sperma de l'uomo. filangieri, 1-156 : il clima può influire sul fisico
impresa ancor l'onore. aretino, 1-156 : lo inclito prencipe di salerno, proponendosi
. -figur. bembo, 1-156 : ti sarebbe caro il ragionare e l'
barbe e corrispondenzie loro. cuoco, 1-156 : tutte queste insorgenze si andavano stringendo
giocolali cominciavano a corteggiare. bembo, 1-156 : gran senno faranno i tuoi compagni
: le sfere celesti. bembo, 1-156 : se la voce d'una lingua,
prima d'andare a mangiare. calvino, 1-156 : così andando, cogli occhi agli
giorno appare. guido da pisa, 1-156 : fu consecrato questo pianeta a più
e le future ancora. cicerchia, 1-156 : alquanti gli han le man dietro
decoro di quel parentado. svevo, 1-156 : coi suoi modi di pensatore, macario
fusse mai nominatamente derogato. ammirato, 1-156 : di che certo non si può dir
, per correzione. dominici, 1-156 : tre reverenzie servar gli fa ne'parlari
posta per la divina giustizia. dominici, 1-156 : spesso convengonsi disciplinare i bambolini,
chi l'ha servito. molineri, 1-156 : si conosceva mal veduto, osteggiato,
inquieto. fr. colonna, 1-156 : qual fii qua giù che la ragion
accesi e fieri. l. martelli, 1-156 : piova fiamma dal cielo, /
di spirito, sciocchezza. magalotti, 1-156 : m'accorsi poi della mia dolcitudine,
[ecc.]. da porto, 1-156 : tirando con la sua artiglieria per
l'effetto per mare. alfieri, 1-156 : ma tolga il ciel ch'io mezzo
è un 4 emotivo '. savinio, 1-156 : non mi conosco difetti organici,
sia piena di ermafroditi. dolce, 1-156 : essendo poi io nato, fui
. chiamato, invocato. aretino, 1-156 : invero le grosse somme convertono il
di luce e d'armi. mamiani, 1-156 : nei lenti esordi della zuffa un
ancora il giudicio della gente. molza, 1-156 : io pur, mentre ti miro
e con desiderio veemente. imbriani, 1-156 : povera nonna! sentir questo della
, stimoli e ami. bembo, 1-156 : tutto che noi quel gran signore con
ismaltire, farebbe fastidio. baretti, 1-156 : metri di stoffe che fanno veramente
sotto terra; metropolitana. borgese, 1-156 : essi avevano, sì e no,
nostri poderi molto bene. tanaglia, 1-156 : fia nutrimento a costui varie ghiande
che io non son svegliato. marino, 1-156 : giove talor fiacca e percote /
a lui conosciuto). arila, 1-156 : si dice * t'ho conosciuto fico
, un suono). fogazzaro, 1-156 : uscii nel giardino dell'albergo a
, incomincerebbe appena. g. bassani, 1-156 : la faticosa odissea di cui dall'
papa nelle cerimonie solenni. sbarbaro, 1-156 : senza mai chiedere, dai poveri spremeva
pronuncia; ortoepico. carducci, iii-i 1-156 : con nuova interpunzione e con segni
si fa nemmeno l'aceto. pratolini, 1-156 : io non lo voglio più,
-figur. fr. colonna, 1-156 : qual fii qua giù che la ragion
dagli antri dell'asia. mamiani, 1-156 : eri tu in questa / e duce
frasi fatte, scontate. savinio, 1-156 : aggettivi, verbi, accoppiamenti di vocaboli
o della terra. molza, 1-156 : lucente globo e de la notte raro
mi travolve e gira. dominici, 1-156 : perché di bisogno ha d'essere
le sue morbide braccia. barilli, 1-156 : qui s'accende sulle sue dita bianche
delle cazzeruole di pitti. fogazzaro, 1-156 : una locomotiva ferma invia il suo vapore
cani con aria intontita. calvino, 1-156 : era su un triciclo a furgoncino,
, una percossa). dominici, 1-156 : spesse, non furiose battiture fanno
. di brente, cotte., 1-156 : la medaglia rappresenterà da una parte lo
sul paterno giardino scintillanti. abba, 1-156 : i viali del giardino parevano di fuoco
. region. torcicollo. savi, 1-156 : 'girasole 'fiorentino. 'torcicollo
segò fiorenza la gorgiera. frezzi, iv-i 1-156 : quest'altro è bruto, l'
fanno oltraggio. c. bartoli, 1-156 : se tu farai un suolo nel tuo
ufficio in grado. cicerone volgar., 1-156 : non fu mai ch'elli volesse
diverso del commune. l. adimari, 1-156 : tre altri geroglifici si vedevano nella
mansione). f. rinuccini, 1-156 : annullossi i consigli di popolo e
, una nazione). malispini, 1-156 : il paese d'italia si commosse molto
al moto degli astri. molza, 1-156 : lucente globo, e de la notte
. a. m. ricci, 1-156 : comuni sono... l'ascension
. -illudere. benivieni, 1-156 : questo mondo ogn'uomo imbarca,
può uscir d'impaccio. folengo, 1-156 : incontinente scendegli un ragazzo, / che
e triste dei disgraziati. pascarella, 1-156 : una impronta medioevale ha tutto il
ant. impreparato. spontone, 1-156 : sapendo ch'una spedita celerità suol
delle scale fulminato. de roberto, 1-156 : gli eventi rapidi, incalzanti, straordinari
fuoco). biringuccio, 1-156 : certificato che el variare venisse da
- anche al figur. cicognani, 1-156 : fradicio il terreno,...
incitamento più vivo ritrovare. pallavicino, 1-156 : la speranza d'ottenerle [la
. - anche assol. zoccolo, 1-156 : bene è vero che altro è l'
me appostatamente imporre una troppo puerile buti, 1-156 : inconsiderazione è quando la ragione inconsideratezza
. guido da pisa, 1-156 : li antiqui... incoronavano li
mercanti molto. livio volgar., 1-156 : mi convenne pagare il tributo.
buon frate rimase senza fiato. borgese, 1-156 : alcuni li conosceva già da roma
sconosciuta ancora. b. spaventa, 1-156 : nella certezza sensi tiva
-sostant. c. bartoli, 1-156 : abbia la allegrezza di un cammi-
ogni limite. b. spaventa, 1-156 : noi abbiamo... cominciato
. f. f. frugoni, 1-156 : fra le tenaci ritorte de gli
e un po'balzano. tenca, 1-156 : col nome di manzoni si congiunge.
causa o a combatterla. mazzini, 1-156 : noi italiani, primi in ogni cosa
riferimento a soggetto inanimato. cellini, 1-156 (139): tirando inanzi questa ditta
men tu. d'annunzio, iv- 1-156 : non pesava mai su la vita altrui
coll'aggiungnervi dell'acqua. becelli, 1-156 : a certe foglie dà di piglio /
.: fossilizzato. lengueglia, 1-156 : la statua della povera niobe insassita.
il campo di nessuno. cicognani, 1-156 : fradicio il terreno,...
e un coti- cone. piccolomini, 1-156 : per intertenimento de'fanciulli, trovò
notari e di testimoni. guazzo, 1-156 : tutte queste raunanze e questi spettacoli
si fosse inturbidata la vista. lubrano, 1-156 : convien bene al santo il sublimare
le facea lascivo assalto. molza, 1-156 : lucente globo e de la notte
in moneta legittima. lancellotti, 1-156 : scuoprono d'aver ricevuto per legitime e
gli occhi d'uno scita. buzzi, 1-156 : accanto a lui [a verdi
, / la voglion dire. imbriani, 1-156 : scarabocchiò, lì per lì,
più soavi umori. de sanctis, ii-i 1-156 : non uscì dal suo paesello che
stare due giorni in guardia. crescenzio, 1-156 : chiamarono... il vento
-favorire, facilitare. dotti, 1-156 : il senso avampa, oltre ragion trascorso
e sì gravi calunnie. alfieri, 1-156 : infra costoro / macchina, spargi
fosse. s. bonaventura volgar., 1-156 : pon- gonli la croce, nella
senso generico, immersione. manetti, 1-156 : non si può la detta farina estrarre
morte egli volesse. l. adimari, 1-156 : uno de'molti gradi che ebbe
.). donato degli albanzani, 1-156 : a fatica il calzolaio, il
condizione di schiavitù. bellincioni, 1-156 : se alcuno hai dimandato / con
posta e pei bagagli. borgese, 1-156 : fu anche visto passeggiare in su
maritate ancora facessero a'mariti. buti, 1-156 : adulterio è d'ammogliato con maritata
accolta di persone ipocrite. lancellotti, 1-156 : abbiamo da immaginare che tutta la
sempre il comun trono. berchet, 1-156 : le ancelle, mendicate alcune scuse
, e de're. tenca, 1-156 : col nome di manzoni si congiunge
il re liutprando. c. bini, 1-156 : prego coloro che fanno professione di
empireo del quarto piano? verga, 1-156 : lavai la ferita del meschinello, ma
. f. f. frugoni, 1-156 : fra le tenaci ritorte de gli angui
simili luoghi. c. bartoli, 1-156 : i maestri di casa, i ministri
della sua giovanezza. storie pistoiesi, 1-156 : non avea [castruccio] misericordia di
, li diedi al brilli. borgese, 1-156 : un altro segno erano le relazioni
amenità di un paesaggio. fogazzaro, 1-156 : che mollezza grandiosa ha questo lago
con cure amorose. tornielli, 1-156 : amor sempre allevolla a mollichelle;
piange, morte che cammina. gatto, 1-156 : musica resta il velo / della
o quel sigillo la stampa. ricordati, 1-156 : di questa terra fanno mercanzia i
vi si mormora. l. giustinian, 1-156 : spesso el se mormurava / fra
bell'arno incacherà le sponde? sergardi, 1-156 : già ìr le piazze il moscimàn
riferimento a dio. fra giordano, 1-156 : questo fece iddio altresì a mostrare
(un suono). slataper, 1-156 : allungo la mano, prendo un sasso
quando 'error maiuscoli. bonghi, 1-156 : non m'hai tu concesso che
insignita della decorazione. borgese, 1-156 : filippo portava al petto il nastro
nervo della virtù. g. gozzi, 1-156 : principal cura d'ogni arte si
di nulla creatura. busone da gubbio, 1-156 : la fortuna si dee dolere di
, ecc.). anguillara, 1-156 : qui di spugnosi sassi è l'alta
confuso nella massa. bembo, 1-156 : una semplice donnicciuola che qui empie
. - anche sostant. savinio, 1-156 : i luoghi comuni hanno un'aria di
amorosi disegni con claudia. crudeli, 1-156 : procùrati l'approvazione de'sapienti..
statuti de'cavalieri di s. stefano, 1-156 : proibiamo espressamente al consiglio et a
olio d'oliva. de roberto, 1-156 : « mi dà un bocciuolo di quei
così poco a la vittoria. bisaccioni, 1-156 : delli danni e utili di questi
tartari] sono opportunissimi. cuoco, 1-156 : la polizia, al pari di
il fine. e. danti, 1-156 : per segnare nelle tavole sotto l'
un'azione prestabilita). simintendi, 1-156 : venne alla sepultura e sedette all'ordinato
costui un'orgogliosa negligenza. scalvini: 1-156 : a petto dei bisogni del cuore
. margine stretto. biringuccio, 1-156 : fra due sponde, in un orlarétto
cornuto e contento. del castro, 1-156 : una persona,... per
passavano sul balcone. r. sacchetti, 1-156 : l'innocente orsolina rispose che il
sono paralleli ed uguali. tagiini, 1-156 : paragonate coi lor parallellipi- pedi circoscritti
d'uno parietico novo. pratolini, 1-156 : proprio stamani, che in laboratorio
, che è delristessa età. pantera, 1-156 : non permetta che si giochino l'
dicesi d'un uomo bonaccio. cicognani, 1-156 : che vieni a correre anche te
del demonio dell'inferno. sbarbaro, 1-156 : più spesso il defunto non aveva
o colla sua presenza satisfare. panigarola, 1-156 : imparino le città, per floride
ripugnante. l. strozzi, 1-156 : era brutta / più ch'il peccato
, una parola). muzio, 1-156 : non vogliono che sia ben detto che
prato in pendìo. bettini, 1-156 : una strada nei monti; di dietro
mezza oncia. m. savonarola, 1-156 : dii suo uscire dii corpo quando è
per altri. lorenzo de'medici, 1-156 : ogni mia spene / d'alcun prospero
se medesime. l. strozzi, 1-156 : oltre all'ut il ne cavo,
. versare un liquido. cesariano, 1-156 : ma quella acqua che fu dieta essere
. movimento rotatorio. cesariano, 1-156 : la pervolitanzia del mondo circa la
, ma non un genio. balbo, 1-156 : chiamo causa piccola quella che viene
sassi lo pigliare crudelmente. rajberti, 1-156 : il taciturno è un problema da sciogliere
piromanti, idromanti e geomanti. cesariano, 1-156 : da questa vanitate sono facti piromanti
balena (cetus). cesariano, 1-156 : il fiume elidano. questo signo è
s'introdurranno in questa capitale. cuoco, 1-156 : nulla fu tanto trascurato quanto la
ch'è ordinata a noi. serdini, 1-156 : 'respice', padre mio, tesser
genere di tonni. sergardi, 1-156 : abbi, endimion, del baccalà pietade
papa. l. strozzi, 1-156 : noi altre / da ciascun sian ben
teneri fanciulli. guido da pisa, 1-156 : tanto viene a dire lucifero quanto portatore
, d'imprese e simili. carena, 1-156 : 'portelli o sportelli': quelle
c. i. frugoni, i-i 1-156 : in greche adorne chiome / un portento
sopra il mondo. malatesta malalesti, 1-156 : ogn'uom volgea la mente / e
, come la polvere. marino, 1-156 : borea con soffi orribili ben potè /
vedi in dio. g. gozzi, 1-156 : l'edizione di questo libro merita
te presso e sicuro. alfieri, 1-156 : ma i tempi, spero, cangie-
tesser messo del re. bissari, 1-156 : bench'il tempo a tuo prò'd'
rappresenta. g. m. casaregi, 1-156 : il mallevadore non resta liberato benché
preso tutt'altra piega. borgese, 1-156 : questi [dipendenti] erano tutti ingegneri
col testo da me corretto. pascoli, 1-156 : avverta il marchi, che tiri
e la contraria fortuna. scalvini, 1-156 : hai tu mai provato quanto è vana
inserisce la candela. guerrazzi, 1-156 : anco su la piazza del municipio hawi
dall'opre alte e leggiadre. tansillo, 1-156 : quel bel dottor leggiadro, /
bisogno la poesia. de roberto, 1-156 : gli eventi rapidi, incalzanti, straordinari
casa sua se n'andò. guazzo, 1-156 : com'egli vede venir di lontano
abito, un indumento. guazzo, 1-156 : vedete tale che, così tosto com'
per parer grandi, ricchi. dottori, 1-156 : entrò nel fiume e non scoprì
orgoglio si è ipocrisia. serdini, 1-156 : o alta caritate, o vero lume
fusse stato cortese e liberale? manso, 1-156 : posto pure che altri..
mi viva. c. bini, 1-156 : le grazie, benché nude né sdegnose
spiegò uno andar nuovo. guazzo, 1-156 : si raddrizza la camiscia intorno al collo
. -sostant. brente, 1-156 : togliete il razionale dalle scienze, e
le recheranno. g. bargagli, 1-156 : recane bella occasione ancora il giuoco
umile e peregrina. guido da pisa, 1-156 : venere fu una bellissima donna,
pietre, rocche, penne. brente, 1-156 : persona... non
relazioni coi grandi di roma. borgese, 1-156 : un altro segno erano le relazioni
la placano i suffragi. sbarbaro, 1-156 : ma più spesso il defunto non
mi riderei di lui. gnoli, 1-156 : figlio, / bevi alla piccola
pensier ben intrecciata maglia. carena, 1-156 : 'rete ', *
menzione. g. m. casaregi, 1-156 : il mandato dato dallo scrivente cessa
suo soctomesso a roma. storie pistoiesi, 1-156 : quando ebbe avuta quella fortezza,
e sfrascolar le fronde. lengueglia, 1-156 : le statue che adomavano i nicchi,
e mi diè un riparo. molza, 1-156 : lucente globo e de la notte
riputati allora invincibili. de sanctis, ii-i 1-156 : questa è la storia della coltura
che usura di diletto. berchet, 1-156 : qui ha luogo una scena di galanterie
vizio infame dell'avarizia. guazzo, 1-156 : brievemente le donne sono quelle che tengono
'rognone'. g. vialardi, 1-156 : 'rognoni di bue alla bor
n. i. cesariano, 1-156 : de la pervolitanzia del mondo circa la
rettonche, trecentisti e cinquecentisti. bonghi, 1-156 : mancano [agli scrittori italiani]
-soffocare un sentimento. savinio, 1-156 : proclamo che non sono né castrato né
artiglieria. ulloa [barros], 1-156 : comandò tosto don francesco che le
vuol mitigar sua rigidezza. guazzo, 1-156 : l'amore celeste... spoglia
poi fu reata appellata. buti, 1-156 : stupro è corrompi- mento di verginità
parlando fiorentino, direbbe salariato. segneri, 1-156 : il medico è tenuto da legge
7. prov. abriani, 1-156 : medicina salubre è sempre amara.
disegnare da brillo pittore. panorami, 1-156 : tra le storielle e le satire paesane
politico o sociale. guerrazzi, 1-156 : da quel marmo uscirebbero fiamme se
verbo incarnato in quei giorni. idem, 1-156 : invidioso,... sempre
muoversi minacciosamente contro qualcuno. serdini, 1-156 : o giusto padre, respice malorum /
il trono del santo padre. verga, 1-156 : sono una scapata, sono una
i zampilli del sangue. pascarella, 1-156 : un ragazzetto raccoglieva
avevi cominciato di colui là. puoti, 1-156 : noi abbiamo a combatter con tutti
agio d'omo umano. tansillo, 1-156 : se io vò saper come si possan
della scommessa. s. borghini, 1-156 : vedi il popolo che già se
veleni ma medicinali. g. gozzi, 1-156 : principal cura d'ogni arte si
e reiterata. l. giustiniani, 1-156 : amanti, i to'sconzuri / tutti
. maciullare, stritolare. nannini, 1-156 : caddé sotto il detto carro, il
sulla carta). cesareo, 1-156 : scricchiava sul foglio astiosa / la penna
alla tua madre vecchia? pascarella, 1-156 : un ragazzetto raccoglieva in una secchia
lumi dell'erudizione. g. bianchetti, 1-156 : weimar era in quell'epoca la
sassi e i metalli. genovesi, 1-156 : o ella [la terra] è
innovativa del romanticismo). breme, 1-156 : cessi... la meraviglia se
nomi la fama oscura seppellisce. crudeli, 1-156 : quando tu vedi d'essere incorso
sestupli di queste piramidi. taglini, 1-156 : se le parti del mentovato elemento
tempo si sfumano nella memoria. dotti, 1-156 : questa, presa pur or da
loro errore. a. boito, 1-156 : voi, se il mio parlar prendete
). ca'da mosto, 1-156 : se tu voi intrar in aimonte,
si era provveduto di danari. biondi, 1-156 : signoreggiava il re di tingitana allora
al ticchettìo della pioggia. passeroni, 1-156 : la gallina / co co co fa
, ecc. malatesta malatesti, 1-156 : ogn'uom volgea la mente / e
del pianto. i. andreini, 1-156 : voi con gli occhi m'accendete nel
quinto indivini e sortilegi. cesariano, 1-156 : da questa vanitate sono facti piromanti
gran fracasso / d'uomini. stoppani, 1-156 : un'onda incalza l'altra,
per decollazione overo suspèndio. nannini, 1-156 : parlando dell'istesso sospèndio di giuda
. -sostant. varano, 1-156 : l'atre idee di lutto ingombre /
della linea dell'orizzonte. cesariano, 1-156 : li septentrionali, versando circa al cardine
articella della guerra troiana. beni, 1-156 : è pur vero che italian poeta
per tutto il regno. segneri, 1-156 : il medico è tenuto da legge certa
non tanto cattivo. b. corsini, 1-156 : niccolò zampogni fattore in cafaggiolo portò
, indagatore. a. botto, 1-156 : 0 spiator de'cieli [l'astrologo
allo splendore della luna. fogazzaro, 1-156 : la luna uscì intera con uno
et eccellenza di arte. carena, 1-156 : 'spolvero': foglio bucherato con uno spil-
vasi del corpo animale. pratesi, 1-156 : trattavasi d'una febbre di carattere reumatico
. fare oggetti ambigui. pancrazi, 1-156 : tra le storielle e le satire paesane
, e lasciarolla libera. granucci, 1-156 : ella non meritava aver marito umano
versi osceni o canzonatori. loria, 1-156 : curtius, nascosto dietro un pilastro del
divide / da me. serdini, 1-156 : tu vedi, padre, ben l'
da quello originario. venditti, 1-156 : non ha che... /
al silenzio della morte. varano, 1-156 : chiamar sovente fra le tacit'ombre /
(il tornaconto). brente, 1-156 : cessi dunque la meraviglia se chi vuoto
region. telefono. pascoli, 1-156 : ieri sera nessuna chiamata al 'telefòne'.
, tipo di comportamento. dotti, 1-156 : se ben foco di tempera men casta
che venivano dal mare. gatto, 1-156 : ricordo la blanda campagna / che
programma, e subito. pascoli, 1-156 : avverti il marchi, che tin una
, al toccare. savinio, 1-156 : ricordo che, bambino, i genitori
in forma di ciufo. savi, 1-156 : 'torcicollo'. yunx torquilla linneo..
di una persona. gentile, 1-156 : quando noi consideriamo la traiettoria della
delle trazzere. g. bufalino, 1-156 : dietro un campiere a cavallo, in
tribuno del popolo. anonimo romano, 1-156 : ecco li fatti primi de cola de
metteva una petrella in seno. serdini, 1-156 : 'respice', padre mio, tesser
volesse romper al turco. sagredo, 1-156 : era universale il desiderio di sentire la
mai ad una parte secondaria. borgese, 1-156 : lo chiamavano, celiando senza malizia
ha la mentalità. savinio, 1-156 : i luoghi comuni hanno un'aria di
misticamente all'uomo. fra giordano, 1-156 : simigliantemente non elesse i ricchi,
a encausto. carena, 1-156 : verùcolo, sorta di stilo che si
verde. b. del bene, 1-156 : tuttavia il nero sabbione, e il
. limitandone la volontà. serdini, 1-156 : respice, padre mio, tesser forbondo
che ciore avea di nostre antichità dominici, 1-156 : non essere umile in questa parte
e guai. b. davanzati, 1-156 : la fortuna cominciò repente a voltare.
in volgore zoccoli. g. gozzi, 1-156 : mentre ch'io attendeva la seconda
di uso triviale). tondelli, 1-156 : non ha esitazioni, dice che senz'
di un vicolo. landolfi, 1-156 : di notte si appostavano ai capovicoli del
e. chinol, 1-156 : guardate qua che roba: è tutto
sindrome persecutoria. fornari, 1-156 : la sostituzione della negazione con l'affermazione
visori. g. carofiglio, 1-156 : andando verso il tribunale vidi che il
ogni novità e rinnovamento. cavallotti, 1-156 : non sono, checché da altri si
lasuadatadeterminatainfunzionedelraccoltosono elementidinetta provenienza agraria. idem, 1-156 : il corrobori è una forma di dramma