a inzuppare delle croste di pane. -son tornato a balia, vedete. non
dirvi per ora il pensier mio. -son nelle vostre braccia. -donna marianna,
-in fine, non si può. -son tutte bubole. -bubole son le tua.
. f. doni, ii-14: -son contento -disse lo scalco. e seguitò di
nuovi ruspi, diceva tra sé: -son caduta in piedi; sia ringraziato iddio
può variare. goldoni, iii-38: -son troppo sfortunato, non giuoco più.
. / e più ch'augello in fronda -son gioioso, / e ben posso cantare
a comparazione. guarini, 316: -son ben uomo per guarir voi ancora, sì
lentini, ii-76: di voi bel viso -son sì priso -e conquiso / che 'n
in carcere. boccaccio, iii-2 -son .: e come, in campo vinto
di noi la coltra che lo ammantava. -son grossolano. -la testura della materia,
-domando: / un par di scarpe. -son qui al suo comando. manzoni,
r. m. bracci, 2-159: -son eglino ancora arrivati? -messer no
scarpe che la patria ha dato -invece -son massa grame. o se bagnassero soltanto
prete o il contrabbandiere?... -son due mestieri ambidue e non faccio confronti
giacomo da lentini, ii-85: tementi -son , non ho confortamento, / poi
voi sappiate, non han memoria. -son dottori, e non han memoria? -non
occhi nella nebbia scialba e lattiginosa, -son ricco da un'ora, e già mi
di stender l'ordine in carta. -son qui; dettatelo voi, che io
pezzo: / -che ore sono? -son le dieci e mezzo. / -diamine!
! f. d'ambra, xxv-2-315: -son favole / coteste. e poi bernardo
frane e di scoscendimenti, « giuocando, -son parole del mio amico, -sull'equilibrio
forzati / hanno gran difficoltà. -son talmente dispensati, / che nessun dispiacerà.
la sua avidità protesa. -son dolori: a indicare una situazione scabrosa,
/ di qualche illustre autore? / -son d'un suo servitore / e musica e
un fenomeno). boccaccio, ili-io -son .: poscia, presente emilia, seco
né il sa dir; né dirà: -son anticristo / ma chi è più fino
l'assonnar ben finga. boccaccio, iii-8 -son .: poi finge marte, in
da lui porto il contratto. / -son risoluta; aspetta, / or ti
: più c'augello in fronda -son gioioso, / e ben posso cantare piue
iii-70: -e chi siate voi? -son il garzon di lapo cavicciuli. -
1-51: -almanco una parola. / -son pieno insino a gola; / non ne
le scarpe che la patria ha dato -invece -son massa grame. pecchi, 2-84:
l'altra metà -le ruote e la sala -son rimaste lì, grulle, dietro a
1-iii-244: -signor desso, che dice? -son , son pronto; / agne,
. n. franco, 3-56: -son certa... che non mi negherete
-non merita questo la mia lealtade. -son quasi tutti d'una buccia. -
mutola sta madonna clio. -son qua io: per sottolineare l'importanza
-vedo -ah, -disse il soldato. -son questi colletti duri che irritano la pelle.
. suonatrice di lira, gridò: -son tornati i giardinieri! -e suonò la
sp., 38 (658): -son qui loro -disse questo tra sé,
al casino. d'annunzio, iv-1-275: -son qui tutt'e due, da
a. f. doni, 122: -son certe medaglie d'uomini che la fama
: rispose una voce tremante di donna: -son io; apri, carlino! ma
colore. -il messere? domandai. -son io, accomodatevi. -era un affar difficile
città di roma. boccaccio, iii-7 -son .: quindi le case delli iddìi
f. doni, 122: -son certe medaglie d'uomini che la fama m'
impone, o all'opulenza che paga; -son quei, che colle pazze superbie municipali
cecchi, 1-2-527: que'soldati maladetti -son peggio che nabissi. buonarroti il giovane
ii-623: è nato dal popolo. -son figliuolo delle mie opere -disse ri
, / che da lei nente amato -son . abbracciavacca, i-35-14: nente ragione
/ contar i fatti d'altri? -son nostrissimi / questi. buonarroti il giovane,
: com'è andata? -è uno. -son due. -gli ha fatto un occhiello
: taddeo, che ore sono? -son le nove. / -dunque scappo a
che siate un po'malinconico? -son così ordinariamente. -per cause naturali.
, mi soggiunse ardita e franca: -son vecchia, sa, ho la carica
tale numero. giusti, 4-i-258: -son l'otto. -proprio l'otto? ora
di pacata malinconia, la signora -son degli anni che non esco di casa.
cioè le opere letterarie italiane di sette secoli -son per un terzo scritte da toscani e
tali circostanze dalla gente di mestiere, -son quattr'ore che aspettiamo un'occasione,
gli altri. goldoni, iv-736: -son un galantuomo. -vi è alcuno
407: più c'augello in fronda -son gioioso / e ben posso cantare piue
molto avido / di guadagnare assai. -son del medesimo / parere anc'hio. che
di ribellarsi. cassola, 5-144: -son stufo di aspettare, -disse bebo.
di ciance. nievo, 541: -son più greca che veneziana -sciamò ella rizzandosi
privilegio. della porta, 1-iii-244: -son piacevole, attilato e fo ogni cosa con
: -o che fai, sermollina? / -son una procaccina / che questo piego v'
voi tuo nome alto e divino. / -son tutti, a nostra fe, tela
ma chi mi garantisce il resto? -son due mulini, per settecento lire pidocchiose!
prorir l'orecchio per ascoltarne alcune. -son certo che te la rasperà, perché
spirito vicino. serao, 4-161: -son quasi le cinque.., -eh?
, resta, / di tale resta -son legato e stretto! m. fiorio,
ciò, resta, / di tale resta -son legato e stretto! leone ebreo,
, ecc. caviceo, 1-134: -son pur debile. -prendi restauro. -
/ che mi dona sovente: / allegramente -son da lei veduto. / a ciò
atmosferica. de maria, 37: -son io, io che m'avanzo, la
battaglia riprincipia. bacchelli, 1-i-187: -son le idee, -diceva donata, -che ti
fa'un sonettac- cio -. / -son di troppi color: non gli conosco;
10 viso, / perch'io diviso -son da l'amorosa; / lasso, tornar
che così forte bussa quella porta? -son io, apri. ru, ru,
meco a casa di lei... -son tutto sottosopra pensando a la manifattura di
tue segrenne. moniglia, 1-iii-261: -son però pronta / a far quanto m'
, 1-vii-60: or, meo siri, -son sì nel tuto giùi, / convene
che voglio la mia parte. -volentieri. -son trecento scudi, cento e cinquanta per
l'insegna. goldoni, v-199: -son qui, come diceva, per un affare
latte è figlia di un altro.. -son cose che succedono! silone, 115
xi-113: scoppiando poscia in pianto: -son perduto esclamò, spiritualmente e temporalmente.
.). fagiuoli, xi-115: -son nano? oibò! son di giusta statura
: ma or, meo siri, -son sì nel tuto giùi, / convene pur
tanto le so ubidenti, / ardenti -son di far suo piacimento, / né mai
roncino coll'amata. codemo, 96: -son qua io! -disse un giovane mostrando
quei vigliacchi non osano assalirci -dicevano i più -son due giorni che non si muovono.