.. gli tenean ricchi. -piangere il cuore: a indicare rammarico,
visto mai laghi o fontane. -piangere , sciogliersi in lacrime come una fontana
piedi, incitavano i buoi. -piangere . marini, iv-72: di lì
lagrime, ho tanto pianto. -piangere a calde lacrime: abbandonarsi a un
a piangere a calde lacrime. -piangere tutte le proprie lacrime: abbandonarsi a
fa: - cosa c'è? -piangere quando è sparito il merlo: dolersi
sa frenare i propri desideri. -piangere miseria, miserie: lamentare affanni,
invece un aspetto intransigente. -piangere come una mortadella al sole di luglio:
ben moragio, lasso! -piangere morto qualcuno; piangere sopra un morto
parlar che dire ohmei! -piangere gli omei con qualcuno: manifestargli compassione
che tu perda il pane. -piangere il pane: chiederlo elemosinando. garzoni
figli o senza famiglia in miseria. -piangere addosso, indosso: essere del tutto
in oggi così gran figura. -piangere calde lacrime: v. lacrima, n
. lacrima, n. 12. -piangere come un vitello, come una vite,
la locuzione, che suona ironicamente. -piangere da un occhio solo: manifestare una
sincero. 'lagrime di coccodrillo'. -piangere i figli per colpa dei padri: per
l'armi per suoi gigli! -piangere il cuore: v. cuore, n
. cuore, n. 27. -piangere il morto: simulare povertà. p
'piangere il morto': fingersi poveri. -piangere il piatto: v. piatto2, n
piatto2, n. 8. -piangere lacrime di coccodrillo: pentirsi ipocritamente dopo
coccodrillo su tutte le bare. -piangere le campane a morto: sonare a morto
profondo della via spopolata. -piangere miseria: v. miseria, n.
miseria, n. 11. -piangere per morto: v. morto, n
morto, n. 61. -piangere sul latte versato: dispiacersi di una
piangere sul latte versato è inutile. -piangere tutte le proprie lacrime: v. lacrima
come se parlasse alle pietre. -piangere le pietre, i sassi: per indicare
avrai pianto e ripianto! -piangere le proprie colpe nella penitenza. segneri
pel rotto della cuffia. -piangere a pupille rotte: a dirotto.
al sangue di qualcuno: ucciderlo. -piangere gocciole, lacrime o con o a lacrime
rantolo come di una strozza tagliata. -piangere . = deriv. da sgocciare,
addestrarla. 7. locuz. -piangere come un vitello: v. piangere,