del signor gino rocchi. -pensiero , briga, compito, preoccupazione.
appartiene alla dianoia, intellettuale. -pensiero dianoetico: nella gnoseologia aristotelica,
velluto e in zimarra di vaio. -pensiero , ricordo. frezzi, ii-12-61:
vigesima del libro terzo. -pensiero o desiderio vano, inconsistente. zanobi
un berrettin rotto nel tetto. -pensiero vano; giudizio leggero, sentenza sciocca
volesse dire amare e ardere. -pensiero concettoso e involuto, elucubrazione. proverbi
fuorviare, e un vaneggiare. -pensiero , opinione, ipotesi, a cui si
delle cose caduche e viziose. -pensiero o concezione ingannevole; illusione, credenza
venir gioita / chi non -invita -pensiero oltre grato. petrarca, 47-7: largai
più ch'i'non soglio. -pensiero fisso, dominante. michelangelo, i-134
gioita, / chi nonn. invita -pensiero oltre grato. cino, iii-6-2: or
d'omei [amore]. -pensiero triste, doloroso. -anche come personificazione.
le forme del reale. -pensiero che occorre occasionalmente o che è contingente
discernimento, che elabora un'opinione. -pensiero pensante: quello che attua la otenzialità
senza carne e misura. -pensiero divino, di dio: dio come principio
cagionato un disinganno crudele. -pensiero poco nobile, che denota meschinità.
di un 'furioso '. -pensiero o battuta incisiva, violenta. montale
tempo quasi in continovo moto. -pensiero di cose future che inevitabilmente accadranno.
armonia coi nuovi tempi. -pensiero selvaggio: l'organizzazione della conoscenza propria
verità sarebbe una sguaiataggine. -pensiero o fantasticheria impura. borsi, 155
d'improvviso, offerta d'amore. -pensiero represso, non espresso. pascoli,
questo capo anch'è immondo ». -pensiero , concetto lambiccato. gioberti, i-222
raccontato alla scuola di furio. -pensiero ingegnoso, arguto o anche bizzarro.