'sogno d'una notte d'estate'. -fare protagonista di un'opera teatrale. bandello
un distacco di lepidissima ironia. -fare esplicito richiamo a una persona in un
mio nome il venerando onore. -fare o farsi schermo con, di qualcosa:
farci schermo con la mano. -fare schermo o da schermo a qualcosa: contrastare
forse giuocherò dentro alla fossa. -fare schermo di qualcuno: far ricadere le proprie
balenò un lampo di scherno. -fare , farsi, prendersi scherno di qualcosa:
dolore, della mia rabbia! -fare , farsi, prendere scherno di qualcuno:
stiacce. 11. locuz. -fare schiaccia di qualcuno-, schiacciarlo con il
lor non molto dolce stiaccia. -fare , scoccare o tendere una schiaccia a qualcuno
abbiam fatto la stiacciata ». -fare una schiacciata di qualcuno: sculacciarlo.
o schiamazzare sugli affari pubblici. -fare commenti e pettegolezzi, insinuazioni, congetture
segnate. 4. locuz. -fare schiappe di ogni legno: spendere,
, senza essere inteso'. -fare la scimmia a o di qualcuno, farsi
ladro e d'intrigante. -fare la scimmia: muoversi scompostamente.
più d'un pigro animale? -fare smancerie. di vestiti nuovi e poi
nell'annesso mio epitalamio. -fare lo sciocco per non pagare il sale:
armi involta micidiale e fiera. -fare i primi passi imparando a camminare.
, fece scoccare le dita. -fare uno schiocco con la bocca. baldi
mi par da zampognare ». -fare un verso, schiamazzare (un animale)
io d'amore alla scodella. -fare le scodelle, distribuire la minestra nei
figura e vengo ». -fare scodella di qualcosa-, usarla come contenitore
lo tengo come scongiuro. -fare gli scongiuri: per esprimere la speranza
a sconto: v. filare. -fare sconto con qualcuno: soppesare con cura
tre o quattrocento tipi che dicevo. -fare movimenti da contorsionista. varchi, 3-267
scoppio, il furfante. -fare lo scoppio e il baleno a un tratto-
scordata l'istessa mia opera. -fare lo scordato-, fingere di dimenticare ciò che
in partic. consumata all'osteria. -fare lo scotto a qualcuno: dargli da
grammatica e difficoltà di metrica. -fare oggetto di minuziosa indagine filologica. del
. le scar11 sentiero. -fare il rumore dello scatto della molla che si
la scritta. 7. locuz. -fare la scritta (in frasi ipotetiche):
un rumore secco dell'articolazione. -fare schiocchi di lingua o di labbra masti-
lasciatemi scrudire i lenzuoli. -fare intiepidire l'acqua. -anche intr. con
organi ufficiali del movimento. -fare scudo delle reni: fuggire voltando le spalle
affogare. 7. locuz. -fare le scuffie ai gatti: non fare nulla
gl'invidiosi non mancano mai. -fare una scuffia a qualcuno: rimproverarlo aspramente
. farfalla, n. 14. -fare , passare le scuole, studiare con profitto
istruito perché hai fatto le scuole. -fare scuola: insegnare, esercitare l'insegnamento.
scuola, pesa sul mercato. -fare scuola con qualcuno: fare comunella.
pass. rem. scòssi, -fare cadere intorno. scotésti, scòsse,
chiaro e con affetto scura / contra natura -fare , / e trasportare -lo bene in mondo
sarebbe un dare nel freddo. -fare scusa di qualcosa: evitare, schivare,
ardere per iscuso di me. -fare scuso di qualcosa: evitarlo, respingerlo.
toppe non sieno peggiori degli sdruci. -fare uno sdrucio: costringere a sborsare una
la sella e le corazze. -fare come le secchie-, percorrere e ripercorrere
spinte in mare nella notte. -fare il carro a secco: v. carro
sei, una vite secca. -fare secco qualcuno-, ucciderlo. jovine,
rosminiano io medesimo. -fare il fuori dei secoli: fare finta di
miseri alcuna cosa ho riservata. -fare attenzione e impegnarsi nello sforzo di apprendere
-fare , porre, prendere, tenere seggio nelvanimo
ombra quando il sole è dietro. -fare un'allusione che ferisce; trovare la battuta
siamo a un segno tutti. -fare segno di, che: segnalare con gesti
di tornare a riva. -fare intendere col comportamento. fiore [dante
può quell'antica filosofia. -fare segno qualcuno di attenzione: famelo oggetto.
quanto fui vigliacco verso te. -fare un segno di croce a qualcosa: non
più forza: 'un crocione'. -fare un segno nel muro col carbone bianco:
ginazione. il rito cattolico. -fare defezione da un'alleanza. 3.
lunga in grazia e leggiadrìa. -fare successivamente la stessa cosa che hanno fatto
che uscirebbe da loro. -fare segno di viva approvazione. botta,
elezione di vivere con giustizia. -fare seguito a una lettera: scrivendone più ampiamente
adesso scrivendoti / da casa. -fare seguito a qualcuno: seguirlo. g
sopra pilastri alla salvatica. -fare del selvatico-, assumere un atteggiamento scontroso
i beni del re. -fare bei sembianti a qualcuno: manifestargli amore
gli faceva molto bei sembianti. -fare mal sembiante:, dare prova negativa.
, prodi e snelle. -fare mal sembiante a qualcuno: manifestargli malevolenza
, né niuno mal sembiante. -fare , mostraresembiante: ma. niiestdireconschiettezza e
vita, arma e core! -fare sembiante a qualcuno: apparirgli. dante
che me'intagliasse in petra. -fare sembiante di nulla: far finta di niente
, quasi maternamente compatendonelo. -fare sembiante di qualcosa: manifestare, dare a
il reame di francia. -fare sembiante di qualcuno: assumerne l'espressione
sembianza da nemico, ogni cosa -fare , mostrare sembianza: manifestare chiaramostrava odio
amor, und'ò pezansa. -fare , mostrare sembianza di qualcosa: manifestare,
-con riferimento al concepimento di gesù. -fare il seme: procurare che le farfalle dei
i concili estirpato il seme. -fare la nebbia il seme. v. nebbia
cavolacci che vanno in semenza. -fare semenza: procreare. valperga di caluso
ellaera quasi tutta smarrita del senno. -fare di sé a proprio senno: agire di
amaramente cominciai a piangere. -fare gran senno: agire assennatamente. iacopone
gran senno e gran cortesia. -fare senno: mettere giudizio. settembrini [
a tutti gli assalti de'commentatori. -fare senno di qualcosa: farne tesoro, trarne
molto amare al primo senso. -fare senso: interessare, attrarre. casalicchio
; fastidio, disgusto, ribrezzo. -fare senso: risultare sgradevole, ripugnante;
che se dicessesi 'tutto sensi'. -fare qualche senso: dispiacere alquanto.
i medici curano li infermi. -fare senso: farsi sentire. grazzini
che tutto è sentier del re. -fare sentiero a qualcuno: precederlo, fargli
in suo buon sentimento. -fare sentimento: mostrarsi, manifestarsi. chiaro
quasi non si fan sentire. -fare in modo che qualcuno ascolti le parole
cervello, n. 2. -fare o poter fare senza: v. fare
letto sotto le coperte calde. -fare sprofondare. b. tasso, ii-56
bende, catene e barriere. -fare oggetto di un giudizio fortemente negativo,
domani da sera: v. domandassero -fare , farsi sera: imbrunire, farsi buio
per 'farse sera'. -fare sera ai raggi del cielo: oscurarne la
protezione delle colonie necessarie. -fare serbanza di qualcosa: conservarla, metterla
del padron del diamante la quietanzia. -fare posto, cedere il passo. fagiuoli
» « sul serio! » -fare sul serio: assumere un atteggiamento gramoretti,
del pensiero su se stesso. -fare il serpente, mutare radicalmente atteggiamento e
servile. 10. locuz. -fare due viaggi e un servigio: darsi cesarotti
che di ubbidire a se medesimi. -fare onore. sannazaro, iv-243: in
servendo, i giorni miei. -fare il cavaliere servente nei confronti di una
questa professione et ad altro. -fare l'aiutante, il manovale. filarete
/ di scambievol desire. -fare il cavaliere servente. goldoni, v-928
contro agl'infedeli in ungheria. -fare il marinaio. garibaldi, 2-5:
d'obe- dienza alle leggi. -fare sessualmente il proprio comodo con qualcuno.
il mio amico si prese. -fare un serviziale alle borse di qualcuno: sottrargli
/ faralle vostre borse un serviziale. -fare la riuscita del serviziale. una brutta figura
che porte di servizio. -fare poco servizio, un cattivo, un pessimo
renderebbe alla letteratura un pessimo servizio. -fare , rendere un servizio a qualcuno: risultargli
generoso, mostrarsi magnanimo. -fare servizio: svolgere la funzione che gli è
da un paese all'altro. -fare servizio di qualcosa: ammetterla. f
poco dell'una e dell'altra. -fare un brutto, un mal servizio, fare
cruscheggiante. 21. locuz. -fare servo: salutare con deferenza abbassando il
in te, che non si -fare sesso o del sesso: avere rapporti sessuali
non ho sangue né lena. -fare insieme nell'arte della seta: tramare,
essere fatto a staccio. -fare setaccio: eliminare una parte dell'umanità,
bell'arte che vo'avete. -fare sete alla lingua: placarla dissetandosi.
vorrebbe darvi la sua figliola. -fare la somma e portare sette, essercene,
lunghi una settimana e mezza. -fare la propria settimana: adempiere un servizio
la cui schiatta fue zaccheria. -fare le settimane di daniele:, continuare a
fuori. 5. locuz. -fare marco sfila: fuggire, battersela,
difficilmente è per crederlo. -fare ampio ricorso ad artifici retorici, a preziosismi
non vi parrà sforzarlo. -fare forza alla ragione o alla giustizia.
sotto i piè mi fue. -fare leva su una parte del corpo.
sedere molto bello intorno alla fonte. -fare sforzo-, operare vigorosamente (una funzione
per imperfezione dell'organo. -fare sforzo alla verità: esagerare la portata di
non vide sforzo così grande. -fare , apparecchiare, radunare, trarre lo sforzo
senza che andasse a sfragèllo. -fare sfracelli: sbaragliare gli avversari in una
« alla larga sgabelli ». -fare , farsi sgabello a qualcuno: essere prono
da farsi sgabello a lui? -fare , farsi sgabello di qualcosa: servirsene per
inconscia / certezza procace. -fare un cattivo scherzo alla sprovvedutezza di qualcuno
sganasciati, osservando la ca -fare rumore masticando furiosamente. -antastrofe dei libri
lo sgridassi di vile e codardo. -fare oggetto d'imprecazione. f. m
non conoscevano il suo male. -fare oggetto qualcuno di un abbaiare rabbioso (
sguazzi. 7. locuz. -fare sguazzo-, vivere sontuosamente, fare baldoria
con cinque scudi il mese! -fare sguazzo di qualcosa: mangiare in gran
a gara su la preda. -fare un balzo. pirandello, 7-679:
tutti i beni della vita. -fare del sì no e del no sì:
. no, n. 12. -fare no e sì: v. no,
. no, n. 12. -fare sì, fare sì sì, fare segno
liquido seminale e in altre mu- -fare sì e no-, cambiare opinione o intenzioni
, la sibilla ha sputato. -fare la sibilla o le sibille-, fare le
senza discussione. 18. locuz. -fare sicurezza: assumere la formazione chiusa (
di perdere la vita ». -fare sicura qualcosa: darla per certa.
non la fo sicura'. -fare sicuro qualcuno: assicurarlo, farlo certo.
ch'abbia di me pietade. -fare sicuro qualcuno da qualcosa: scamparlo a
a mancare per colpa sua. -fare sicurtà: affermare con sicurezza. martello
io li carichi. -fare sicurtà della vita: garantire l'incolumità.
fatto sicurtà della vita? -fare sicurtà di qualcosa: garantirla. metastasio
non l'invita la seconda'. -fare il mangia di siena: v. mangia2
disposta in modo fitto e serrato. -fare siepe-, assieparsi. cavalca, 20-421
là che fanno alle signore'. -fare la signora: condurre una vita comoda e
e farvisi erbolati da signore. -fare il signore: non svolgere alcuna attività lavorativa
beatissimole passioni per scemare le pene. -fare oggetto di possessione una persona (il
. dispensare2, n. 1. -fare silenzio: tacere (anche come comando)
non si era neanche staccato. -fare , tenere silenzio di qualcosa: non rivelarla
altezza della situazione reale. -fare il punto o il quadro della situazione,
titolo, di una carica). -fare smacco-, recare offesa, fare torto.
delle sue male sodi- sfazioni. -fare smania: dimostrare infatuazione amorosa. dolce
di tutti i colori. -fare lo, dello smargiasso: assumere atteggiamenti
/ fa di dolor notrico. -fare l'esame di coscienza. laudario urbinate
gli occhi son tutti gonfiati. -fare una risata. c. gozzi,
suoi che ritenessero l'assalto. -fare opera di tentazione (il demonio).
soffia in terra novello spavento. -fare o lanciare un incantesimo o una malìa a
e l'altre eletti menti. -fare soggiorno: essere presente; manifestarsi.
fuor del solco per pazzia. -fare il solco avanti a qualcuno: costituire un
gli fa il solco avanti. -fare il solco col piede-, procedere strascicando i
, dicono in sicilia. -fare il soldo: compiere il servizio militare.
più glorioso agli antichi. -fare i soldi: arricchire. govoni,
'sui lutti della patria'. -fare soldo a qualcuno-, rimunerarlo per un servizio
aiere proprio ha il manigoldo. -fare un soldo: trovare un po'di denaro
far di lingua al sole. -fare invidia al sole, essere dorato e lucente
ed il pensier sollazza. -fare festa, tripudiare, abbandonarsi a una sfrenata
belle in sollazzo e festa. -fare sollazzo: manifestare poeticamente la gioia.
di solletico io? ». -fare il solletico-, causare un disturbo minimo,
ascetico, / non che -fare il solletico alle donne-, divertirle, incantarle
che facciano il solletico alle donne. -fare il solletico dentro il cuore-, suscitare tenerezza
le some furono ragguagliate. -fare le some di qualcosa: produrne in grande
dire, le some. -fare soma: impegnarsi, promettere. rime
/ non volere più bonanze. -fare soma sopra qualcosa: esserne sostenuto.
mezo d'una citade. -fare somiglia di qualcosa: simularla. guittone
del colore di tal aria. -fare la somma: tirare le conclusioni.
che cosa abbiamo del nostro? -fare la somma e portare sette: sistemare qualcuno
la somma e portava sette. -fare somma addosso-, diventare molti (gli anni
avevano fatto somma addosso. -fare somma a qualcosa: porvi fine.
pu- blichi per grandi. -fare sommesso di alcune dita: sollevarle dal pugno
con questa andata a milano. -fare col bastone a sonaglio-, picchiare ripetutamente
qualcuno dei nostri contratti-tipo'. -fare qualcuno oggetto di un'indagine profonda e
segue impera il divin chiostro. -fare in tempo a soddisfare tutte le richieste.
quale si apponevano indirizzo e sigillo. -fare la sopraccoperta: apporvi l'indirizzo del
tose. sovrintendente, sopracciò. -fare il sopradiciò: assumere un atteggiamento di altezzosa
vinte tutte le cause. -fare più di quanto si è promesso.
che stimassero quell'opera. -fare oggetto di doni o concessioni di molto superiori
, ponevasi 3. locuz. -fare un soprattieni a qualcosa: rimandarsoprattèrra (
sorbe. 6. locuz. -fare di un sorbo un crocifisso: ricavare
matto fra i tarocchi. -fare come l'aspide sordo: non voler ascoltare
sia mutulo e sordo ». -fare il sordo, fare sordo o del sordo
sordo alla vocazione d'artista. -fare orecchio da sordo: non prestare attenzione.
sorso, pur che io volesse? -fare un sorso: tracannare in un momento.
la loro sorte col mandolino. -fare buon viso a cattiva sorte, mostrare di
, / sarà nuovo per noi. -fare un tentativo, per lo più rischioso,
-fare fronte a una difficoltà, a un pericolo
e sostituire definitivamente la religione. -fare le veci di un oggetto mancante.
al sottile di farina. -fare i conti per il sottile-, calcolare ponderatamente
io a 70 centesimi. -fare oggetto di una taglia. nardi,
a la parola di dio. -fare soverchio-, uscire fuori. dante,
diametro in due parti. -fare un passo con la massima apertura degli arti
. peso1, n. 31. -fare di spalle, scrollare, scuotere le spalle
i gomiti appoggiati al tavolo. -fare petto delle spalle, v. petto,
ben la bocca allarga e spampana. -fare allargare a dismisura il viso (un'espressione
spandessero per tutto 'l mondo. -fare proseliti in una regione. colletta,
ha votio 'l borsello. -fare un braccio della spanna di qualcosa: ingrandire
tromba [d'automobile]. -fare schioccare una frusta. c. e
sparisci. 16. locuz. -fare sparire qualcosa o qualcuno: occultarlo,
chi entra. 4. locuz. -fare , mettere spaventacchio o spaventacchi a qualcuno
briglia. 31. locuz. -fare spazio, lasciare la possibilità di un'
10. locuz. -fare una spazzatura di qualcosa: buttarla via
assai se pigliarono. -fare , formare specchio della mente-, vedere con
gioioso 'l cor dolente. -fare specchio: irraggiare con la propria luce.
dell'altro potìe fare specchio. -fare oggetto di attenta osservazione. a.
piè nell'italo sentiero. -fare specchio a qualcuno: avere le stesse fattezze
e fornace che sempre arde'. -fare sì che una candela, una fiaccola,
in tal 7. locuz. -fare , pigliare, prendere sperienza di qualcosa
servi e seguiti? d. bartoli, -fare , prendere sperienza di qualcuno: metterne alla
: « m'ingegno ». -fare vasta esperienza della vita, del mondo.
.. spemeva lo nemico. -fare oggetto di espressioni di dileggio. cicerchia
dovrò tirare avanti altri giorni così. -fare buone spese a qualcuno-, trattarlo bene a
a mensa voi mi feste. -fare le spese a qualcuno: v. fare1
. fare1, n. 41. -fare le spese di qualcosa: essere oggetto di
ozio nella città provinciale. -fare vultima spesa della vita: sacrificare la propria
, son per farlo ancora. -fare , avere magre spese-, trovarsi in gravi
ristrettezze economiche, passarsela male. -fare , sostenere le spese della conversazione-, parlare
cioè a sé. -fare spesa grassa: costituire un grande guadagno.
, ma mi contento ». -fare spese di seduzione-, fare approcci amorosi.
alcuno di quella gente. -fare spettacolo: essere adatto, per intrinseci caratteri
e aconciòlli per insalare. -fare a brani. sacchetti, v-146:
discorso. 15. locuz. -fare la spia: riferire comportamenti oparole di altri
corridoio del tutto nudo. -fare conoscere l'indole, il carattere o le
l'asprezze? 14. locuz. -fare una spianata: levare di mezzo ciò
, far tavola rasa. -fare una spianata a qualcosa: renderne facile
spianata al corso delle vittorie. -fare una o la spianata a qualcuno: agevolarlo
e voi arete / comodità maggiore. -fare una spianata a qualcuno con altri: favorirlo
di tutta quanta pisola sardigna. -fare la spiga: raggiungere l'età matura (
allegria che aveva in cuore. -fare raccomandazioni. la repubblica [20-xii-1991]
mai contemplata nella sua immensità. -fare uno spiraglio, un po'di spiraglio:
sentì mancare gli spiriti. -fare dello spirita, usare un tono scherzoso,
fino all'abbraccio conclusivo. -fare spirito a qualcuno: cercare di rincorarlo.
ma nobilmente con abbigliamenti candidi. -fare da spirituale, fingere di essere devoto,
dove nacqui e dove amai. -fare bella mostra di sé (fiori, oggetti
impari / del beneficio. -fare lo splendido-, comportarsi con ostentata liberalità,
innamorato, ma spolpato addirittura. -fare lo spolpato: fare il cascamorto.
e le spolvera in ischuma. -fare a pezzi, dilaniare. - anche assol
. con allusione all'omosessualità, -fare da sponda: nel gioco del calcio,
palla per proseguire l'azione. -fare sponda: porre un riparo al male del
nel ciel s'imperla affatto. -fare sponda con le labbra al riso-, celare
mio è agli sporchi. -fare sporcar, orinare. goldoni, v-945
sporgere denuncia del fatto. -fare un invito. r. sacchetti,
, gli occhi a sportello. -fare lo sportello della camicia: lasciarsi intravedere
la morte esserci sposa. -fare come le spose, ritrarsi impaurito da un'
mano di chi le aveva. -fare a meno del possesso sessuale di una persona
riverbero verde, andavano a spreco. -fare lo spreco-, fare la fatica, darsi
del peso o al terreno sdrucciolevole). -fare squilibri0: far pendere da una parte
/ non dormir su le staffe. -fare staffa con le mani: intrecciarle con i
nvo. 9. locuz. -fare stagno: formare paludi o acquitrini,
diliberaron d'arrendersi a patti, / ed -fare la misura allo staio colmo: portare una
al colmo staro. colmo staio. -fare , misurare a staia, con lo staio
di qualcuno (una qualità). -fare più di un moggio per uno staio;
cadute precipitose da alti gradi. -fare stalla in un luogo: stabilirvisi (un
associazione. sono sotto stampa. -fare a stampa, con le stampe-, meccanicamente
coglie più, mio danno. -fare un grande stare con qualcuno: frequentarne
di un sudore gelato. -fare attenzione. bresciani, 6-xiii-320: ti
di verno e nuvolo di state. -fare la state all'ombra e il verno al
'l verno al foco. -fare nevicare di state e mietere d'inverno-,
entrare in trattato o no. -fare stato: valere come modello o autorità.
prima ch'abbiano animato. -fare stato di qualcosa: attribuirvi troppa importanza.
poi cose da fame stato. -fare stato in qualcuno: essere presente in una
possono alzargli una statua, eh! -fare noia alle statue: essere particolarmente noioso
rifiutarono sì fatto travaglio. -fare poca stima: non considerare importante.
essere quasi senza presidio. -fare , prendere stima: fare conto, pensare
. datela al signor torinese. -fare buon stomaco: provocare appetito.
poi molti bocconi amari. -fare insieme pancia e stomaco: v. pancia
. pancia, n. 12. -fare lo stomaco a una cucina: abituarvisi.
. barba1, n. 3. -fare stoppa di qualcuno: malmenarlo. tommaseo
testa e colpi di stato. -fare lo stordito: fingersi ingenuo, inesperto,
borghesia 4. ricordo, memoria. -fare storia: perpetuarsi nel tempo. -fare
-fare storia: perpetuarsi nel tempo. -fare storia di qualcuno-, perpetuarne la memoria.
, poi ti parlo ». -fare la storia-, compiere gesti o imprese tali
come un rombo consuetudinario. -fare la storia di qualcosa: ricostruirne l'evoluzione
commozioni commerciale alle banche. -fare storia: essere degno di essere annoverato fra
stornavano caparbiamente le mie. -fare in modo che il fuoco nemico devii da
causa di danni materiali o morali. -fare straccio di qualcuno: infierire con crudeltà
rimendo, n. 3. -fare stracci da sarto di qualcuno: farlo a
mo'di aire signorina de'marineri. -fare lo stracco: affettare noncuranza. tommaseo
altra rispetto all'asse della lama. -fare , dare strada alla sega: disporne i
, senza dedicarsi a un lavoro. -fare poca strada: scrivere poco e aridamente.
-ottenere scarso successo, fallire. -fare strada, la strada: guidare; precedere
il primo a fare una cosa. -fare da premessa, consentendo di introdurre un
intanto a riscontrare le citazioni. -fare strada, molta strada: avere successo,
furioso lo stramazzò sul selciato. -fare cadere morto (in partic. nell'espressione
a firenze. 3. locuz. -fare a strambelli: fare a pezzi.
suo'figliuoli v'eran per istrame. -fare strame di qualcuno: farne strazio.
/ di lor medesme. -fare strame di qualcosa: disprezzarla, non farne
le considera azzardi, pazzie. -fare stranguglioni di qualcosa: assimilare le nozioni
vano strepito. 12. locuz. -fare strepito-, suscitare interesse, clamozeno [
non ha fatto alcun strepito. -fare strepito di qualcosa: discuterne minutamente.
da stiro troppo caldo su un tessuto. -fare stringhe della propria pelle, mettere la pelle
marin. slegare le trin -fare stringhe di qualcuno o della sua pelle,
terreno si copriva di cadaveri. -fare lega; accompagnarsi con qualcuno, frequentandolo
da un arnese rudimentale. -fare un buon striscio a una vivanda: mangiarne
quello che pela e strizza. -fare intristire una pianta, rinsecchirla (un parassita
porta a strologare il tempo. -fare oggetto dell'oroscopo. sergardi, 1-96
con essi gagliardamente si stropicciano. -fare attrito. n. franco, 7-451
strume, sm. ant. strame. -fare strume di qualcuno: calpestarne i diritti
suoi cittadin non faccia strame. -fare strume di qualcosa: darvi fondo.
40-69: incominciar sottilmente a trattare / la -fare lo struzzo o come lo struzzo, fare
passerotto maggior d'uno struzzolo! -fare archeggiare gli struzzoli: espressione iperb. per
vo pur lento a stuolo. -fare stuolo: radunare numerose persone. a
pomposo. 13. locuz. -fare lo stupido, dello stupido: simulare
subito / tu perdi un'occasion. -fare il cascamorto. vittorini, 9-94:
su del medico durante ». -fare su qualcosa: riuscire a procurarsi un bene
il fastello, poi cambiò idea. -fare su qualcuno: abbindolarlo, raggirarlo.
acquisti il contrano sapore. -fare aumentare o crescere. panzini, ii-652
e succhiano, succhiano. -fare evaporare l'acqua o l'umidità della terra
de fe- 5. locuz. -fare succhio dei o coi denti: sfruttare,
farà sudar senz'aver caldo. -fare sudare sangue-, v. sangue, n
giorno e insieme il primo. -fare appassire i fiori (il calore eccessivo)
me l'aveva giurata. -fare suola di scarpe della propria pelle-, stremarsi
suono a'detti. -fare buon suono allo stomaco: eccitare l'appetito
del stomaco fa buon suono. -fare mal suono a qualcuno, alle orecchie di
gente che facessora buona guarda. -fare in modo che si verifichi una determinata
5-i-1944: mi piace da svenire. -fare svenire-, colpire profondamente l'animo; provocare
li lavoratori e li maestri. -fare digressioni in un discorso scritto o orale,
civetta ad ogni tabernacolo. -fare , fissare o trapiantare i tabernacoli in un
mitragliatrici del carro tacevano. -fare tacere-, mettere fuori uso un'arma o
a dannarsi l'anima. -fare ricerche meticolose; frugare, perquisire.
l'acqua, è retto. -fare aprire la folla al proprio passaggio, facendo-
, il che si diceva intamburare. -fare tamburo contro qualcuno: ordinare che qualcuno
un giro in san pietro. -fare vita di cavaliere errante, di predicatore itinerante
e fare rapidissima carriera. -fare la strada a tappe: procedere per gradi
v'è la tara. -fare la tara: valutare un'affermazione, un
vorrebbe non esserci lì. -fare la tara e il caler, v.
. calo, n. ii. -fare la tara e il defalco-, valutare,
ne presero la misura. -fare la tara sofra la spesa dell ortolano-,
ortolano in quell'anno. -fare tara a più persone-, riconoscerne le differenze
o purfatto è lor tara. -fare tara a qualcuno-, smentirlo. forteguerri
sappiendo che tu noi sappi. -fare tardi: v. fare, n.
, trascura ogni altra cosa. -fare a perdere colle tasche rotte, perdere continua-
perder con le tasche rotte. -fare i conti in tasca: v. conto1
tasto-, accennare a un fatto. -fare tasto di qualcosa: farne uso.
per lor tormenti e lutti. -fare un mal tasto di qualcuno-, ridurlo a
scienza una vera tavola rasa. -fare tavola rasa: rimuovere completamente ciò che
» 3. locuz. -fare quintana e tavolaccio del viso; rimanere
. meco, n. 9. -fare a teco meco con qualcuno: v.
origine sarebbe tempo perso. -fare il bello e il cattivo tempo, il
grado di caporal maggiore. -fare in tempo-, riuscire a compiere, a
a casa per quei libri. -fare la pioggia e il bel tempo: v
-fare tendenza: essere alla moda. tendenziosità,
tutti i secreti de'cuori. -fare o battere le tenebre addosso a qualcuno:
per se vede lumero, / veneli chero -fare al poderoso; / unde dimando a
pio tenevano i seggi loro. -fare le veci di qualcuno o di qualcosa;
mi sono sempre tenuto lontano. -fare a meno di qualcosa o di qualcuno;
tener dietro al poeta. -fare la stessa azione di altri. fenoglio
si trovò davanti il rettore. -fare gli occhi teneri a un luogo: guardare
basini per isgombrargli il terreno. -fare il tenero-, corteggiare una donna.
ed alli soverchiamente zelanti. -fare buon tenore-, favorire, assecondare, essere
. cavolini, n. 2. -fare terra da boccali: morire, essere sepolto
've più spiega auree le piume, -fare terremotor. dare impressione di violento disor /
titoli. 20. locuz. -fare tesoro di qualcosa: tenerlo in grande
amore e tesoro di passioni. -fare tesoro di qualcuno: averlo molto caro,
ma alla gente più modesta. -fare infuriare. verga, 8-415: era
lavar la testa ai cani. -fare a qualcuno la testa come un cesto:
una testa come un cesto! -fare girare, far perdere la testa a qualcuno
testa a tante leggiadre viennesi. -fare saltare la testa di qualcuno: ucciderlo.
un colpo eteocle e polinice. -fare tanto di testa a qualcuno: confonderlo,
siete gente poco onesta ». -fare testa: raccogliersi, ordinarsi, rinserrarsi per
nella città di madrid. -fare capo in una piazza commerciale (una merce
quello ch'è a venire. -fare testo: esercitare indiscussa autorità; costituire
tanto dal tetto in su. -fare tetto: riparare, proteggere. buti
, ch'egli alluminato sia. -fare tettoia: difendere, riparare; coprire.
firenze. 5. locuz. -fare a tira tira: cercare di strappare un
la vincono sempre loro. -fare un oroscopo; predire la sorte.
, villanaccio, ricavanti? -fare i fatti propri, non curarsi di quelli
, tirò innanzi delle difficoltà. -fare funzionare, mandare avanti un'impresa,
giusti per gli avventori poveri. -fare il bilancio di un'esperienza; esprimere il
me tu non esisti più ». -fare a meno di fare qualcosa, rinunciarvi;
cartella, che determina la vincita. -fare tombola: completare per primo una cartella
sotto sopra. 5. locuz. -fare il tomo a un cibo: buttarlo in
trappole che topi. cortelli. -fare , essere come i topi degli speziali:
) / ha d'aver la borsa -fare di qualcuno toppe da scarpe-, sottoporlo a
è dato nella ragna. -fare che il tordo non dia dietro: non
figura orribile chiomata di vipere. -fare le fusa torte o incroccare il fuso torto-
confronti. n. 21. -fare , portare il collo torto-, avere un
torti, verso di lei. -fare torto, il torto-, non considerare in
mia vita sentir morte crede. -fare tosto: sbrigarsi, affrettarsi. - fare
matrice quadrata. 15. locuz. -fare da traccia, aprire una traccia: farsi
erano seppellite nei debiti. -fare di un popolo, di una nazione l'
traffica co le cose celesti. -fare traffico di qualcosa: venderlo, fame commercio
nodo della cravatta piuttosto. -fare tragedie-, esprimere dolore, rabbia o ira
di far melodrammi o tragedie. -fare tragedie sul cappotto: uccidere i pidocchi che
umor tragico; quell'infelice. -fare il tragico: assumere atteggiamenti, tenere
traditori. 3. locuz. -fare trapèllo: riunirsi in schiera. serventese
per assicurare maggiore stabilità all'imbarcazione. -fare trapezio: sporgersi fuoribordo assicurati a tale
assai dolore e noceno assai. -fare , plasmare. cellini, 2-2 (
in vasi detti trulle. -fare propria una conoscenza, una tecnica apprendendola
trasparire [la notizia]. -fare , lasciar trasparire: rendere percepibile, conoscibile
indicarne allora l'idea. -fare , lasciar traspirare, far conoscere involontariamente
savi di guerra fu forte biasimata. -fare tratta: accorrere in massa. a
cioè con la giustizia. -fare un dipendente oggetto di un determinato trattamento
servizio, ecc.). -fare oggetto qualcuno di cure, di attenzioni.
d'un tratto lei, scostandosi. -fare il tratto: agonizzare. iacopone,
la quadra e la trave. -fare di una trave un nottolino-, v.
- da traverso e da lato. -fare qualcosa di traverso: sbagliarla; farla a
mai niente.. ». -fare traverso qualcuno: cingerlo, legarlo.
tempo. 2. locuz. -fare la trebellianica: ridimensionare le affermazioni altrui
non mi regalasse più nessuno. -fare di trentatré undici: adattarsi a una situazione
fatto di trentatre undici'. -fare trentuno per forza: essere obbligati a compiere
per forza, e andarvi'. -fare , valere per trenta: dimostrarsi operosi e
. invar. strumento co -fare con la mano il segno della croce o
chi è? ». -fare oggetto qualcuno di critiche maliziose eccessivamente aspre
a contemplar l'empio pagano. -fare trionfo di qualcosa: vantarsene, esserne fiero
tutti quelli bottegai di lì. -fare tristo qualcuno: malmenarlo riducendolo in malo
il diritto dei 'generi nostri'. -fare una dichiarazione esplicita; dire qualcosa fuori
i più accurati critici? -fare le trombe alle maniche, avvolgerle più volte
più tosto d'orso cacciare. -fare tromba di qualcuno: dichiararne, propalarne i
a truccare anche queste elezioni. -fare apparire una situazione, la realtà concreta
avvertiva di chiudere le imposte. -fare il tupè a qualcuno: importunarlo, vessarlo
dizionari biografici del de gubematis. -fare di tutto, il tutto: prodigarsi con
del riscosso e pagato. -fare ufficio: adempiere le incombenze, gli oneri
non cura d'operare. -fare gli uffici di sotto: evacuare gli escrementi
sotto per la bocca. -fare il proprio ufficio-, far sentire i propri
per soffrire e darci uggia. -fare uggia a qualcosa: impedirne lo sviluppo o
e merito de'lor peccati. -fare atto di devozione o di riverenza nei confronti
umore di buona lega. -fare dell'umore: esprimersi in maniera arguta e
modi più squallidi della prosa. -fare dell'umorismo-, fare dello spirito, scherzare
: molto sinceramente, senza finzioni. -fare l'uomo addosso a qualcuno: imporgli con
pigmea è una chimera. -fare all'uopo: essere atto a uno scopo
ero pieno come un uovo. -fare l'uovo-, confessare un reato (e
vedrai che fai l'uovo. -fare poche uova: concludere poco. piccolomini
dalle regole anche della perfidia. -fare una digressione da un argomento trattato,
sposa. 35. locuz. -fare uscire una persona: costringerla a pagare
naturalistici tentativi di prosa dialogata. -fare uso di una lingua: essere in grado
la lussuria, ècci più amicizia. -fare utile a qualcuno: giovargli, essergli d'
mi consigliavano il riposo. -fare uso di una lingua. muratori,
sedere. 8. locuz. -fare valico in qualcuno: indurlo all'innamoramento.
prosciutti, uova, patate. -fare la valigia: prepararla per un viaggio.
in valigia davvero, sai? -fare valigia di qualcosa: fame man bassa,
molti di quei loro ripari. -fare oscillare o scuotere il capo in modo anomalo
andò a catafascio sul ghiaino. -fare uscire, tirare fuori qualcosa. dentro
va a sincerarsene di veduta. -fare veduta: fingere, simulare, far credere
una storia da contarea veglia! -fare la veglia alle pancacce di qualcosa: parlarne
al pescator le vele. -fare forza di vela o di vele o di
vello com'egli è tondo. -fare vello vello a qualcuno-, dileggiarlo, schernirlo
veli son caduti dagli occhi. -fare del mare velo-, ritrarsi sotto le acque
fé del mar velo. -fare velo: nascondere alla vista, rendere invisibile
farvi capo di tumultuatoli. -fare vendemmia di qualcosa: trame frutto, giovamento
prigione de'suoi stessi cortigiani. -fare oggetto uno stato e i suoi cittadini di
si vendono i voti. -fare oggetto di mercimonio sessuale il proprio corpo
rami di una foresta. -fare la spola fra due luoghi. vittorini
delle sue grandi ali. -fare ondeggiare i rami di una pianta; scarmigliare
fino a l'ultimo di decembre. -fare vento-, produrre un movimento d'aria;
le fece vento ad una orecchia. -fare vento a qualcosa: rubarlo. lippi
far vento a qualche cosa. -fare o farsi vento: produrre un movimento d'
processar ciapo a virga ferrea. -fare le verghe in fronte-, corrugarla (manifestando
per la grave offesa? -fare vergogna a qualcuno: screditarlo nella reputazione,
n'aveva facto assai isperienza. -fare vergogna a qualcuno o a qualcosa: superarli
ch'io vada a roma a -fare vergogna a una donna, mettere a vergogna
è furo e adro. -fare verità: vivere in piena rispondenza ai dettami
ridotte ignude come vermini. -fare vermini: andare in putrefazione, provocando
cominci a trovare l'acqua. -fare , rifare il verso a qualcuno-, imitarlo
a vettovagliarsi per suo conto. -fare provvista di cibo (un animale).
una specie di mistico rapimento. -fare oggetto una persona, in partic. il
doveva diventar mollezza e vezzo. -fare o farsi vezzi: concedersi agi, comodità
dove 'l cerchiar si prende. -fare via: consentire accesso, passaggio (una
viali del proprio giardino. -fare una via e due servizi: conseguire con
e non mescolarsi de'fatti altrui'. -fare lungo viaggio-, svolgere la propria attività con
intraprendere una violenta carriera. -fare un viaggio e due servizi: v.
. servizio, n. 25. -fare viaggio a qualcuno: guidarlo, precederlo in
'sassi non gli faccin villania. -fare villania a una donna: usarle violenza carnale
e copista ancora di qualche celebre -fare violenza alla mente-, essere quasi inconcepibicompositore.
. e traggono seco inghir -fare violenza all'intelletto: essere irrazionale, non
, o'q'el vada. -fare , farsi di o della necessità virtù:
al re gradasso ingenocchione. -fare cambiare visaggio a qualcosa: presentarla in
di gotta e non dava visita. -fare la visita di qualcosa: rovistare nelle tasche
meno sicuro il nostro amico. -fare oggetto di visita per obbligo pastorale le parrocchie
, / da lui è visitato. -fare oggetto l'uomo del proprio intervento, anche
stalle. = dal croato vilin. -fare buon viso a cattivo gioco-, v.
vien reputata sdolcinata e molle. -fare il viso lunga, v. lungo,
. lungo, n. 46. -fare il viso dell'arme o delle armi a
di far buona figura. -fare gran vista, gran viste, millantare grandi
fanno molto gran vista. -fare vista o le viste, dare vista,
queste avare dell'oro anime brune! -fare onore al vituperio: accettare ed esaltare una
. carducci, i1i-8-378: il redattore per -fare la voce grossa: assumere un tono severo
sinceri, di voglia. -fare la voglia, le voglie di qualcuno:
a far le mie voglie. -fare voglia, le voglie-, essere particolarmente gradevole
e ogni altra specie di animali. -fare qualcosa, svolgere un compito in men che
: disconoscenza ben mi par che sia / -fare il proprio volere di qualcuno: disporre a
battista. 11. locuz. -fare come la volpe all'uva, alla vite
i cavalli pel ritorno. -fare tornare indietro un contingente militare o inviarlo
di voltare quel di sabbione. -fare ruotare qualcosa su se stesso, intorno al
gli voltava lo stomaco. -fare voltare tutti gli occhi: richiamare l'attenzione
gli voto / perpetuo celibato. -fare oggetto qualcuno di un voto religioso.
. casa di tolleranza'). -fare , prendere, professare, pronunciare i voti
protesta sarebbe caduta nel vuoto. -fare il vuoto intorno a qualcuno: isolare una
a tutto il suo seguito. -fare il vuoto intorno a sé. tenere un
. castagna, n. 12. -fare la zampa del gatto: v. gatto1
di ostrica, 3. locuz. -fare d'una lancia uno zipolo-, ottenere modesti
d'una lancia uno zippolo. -fare d'uno zipolo una lancia: conferire a
, e venne a ginevra. -fare zolle di un luogo-, devastarlo, distruggerlo
la prese per il zuffo. -fare il zuffo a qualcuno: mostrargli un viso
arà auto negli orecchi il zufolo. -fare come gli zufoli di montagna: pensare di
far da zuffol di montagna! » -fare degli orecchi zufoli a rovaio-, dormire all'
, cibo per bambini e vecchi sdentati. -fare zuppa: inzuppare pane ecc. nel
. pane1, n. 17. -fare la zuppa ad altri: provvedere alle necessità
l'uova e schiudere i pulcini. -fare la zuppa ai gatti: adoperarsi inutilmente,
far la zuppa a'gatti. -fare la zuppa nel paniere, v. paniere
paniere, n. 9. -fare zuppa nel sangue, combattere con grande
a vicenda si fa zuppa. -fare la zuppa nel vino: bere smodatamente.
. smergo maggiore (mergus merganser). -fare l'erlo: mostrarsi spavaldo e