periture. 2. locuz. -fare una cosa con vaccétta: farla alla
con mille altri inganni. -fare accorto: avvertire, informare, portare
acque e un terraiuolo bigio. -fare acqua: lasciar passare la pioggia (di
finché molta acqua fosse passata. -fare acqua da occhi: non venire a capo
luogo dove si fa tale provvista. -fare vacquata: rifornirsi d'acqua dolce.
, è una grossa spesa. -fare acquisti: acquistare; comperare nei negozi
alla vita privata, familiare). -fare affari, molti affari: guadagnare molto,
prezzi correnti dei nostri vini. -fare gli affari propri: sapersi occupare con
per esempio di deputato. -fare un cattivo [pessimo) affare: perdendoci
: ispirare fiducia; dare assicurazione. -fare affidamento: fare assegnamento, fidarsi,
un tratto le some levare. -fare l'agresto: rubare sulla spesa.
ordinate per lungo, di fronte. -fare ala: disporsi in fila, allinearsi
e ruberebbon con l'alito. -fare , finire con l'àlito: eseguire con
le loro inconvenienti voglie. -fare allegrezza: dare dimostrazione di gioia,
nimico e concorrente far allegrezza. -fare allegrezza ad alcuno: tributargli accoglienza festosa
la fantesca poi di coppe. -fare la festa senza alloro: farla semplice-
nell'ansia di ottenere qualcosa. -fare allungare il collo ad alcuno: tenerlo
nell'uso proverbiale toscano. -fare come sant'alò che lasciò il mondo come
lasciando le cose come prima. -fare come sant'alò che prima morì e poi
possono scoprir l'altare. -fare altare contro altare: contraddirsi. segneri
dell'umore o della sorte). -fare alto e basso: comandare, disporre dispoticamente
2. locuz. ant. -fare ambassi in fondo: rovinare una cosa
continovo in luogo di madre. -fare , contrarre, prendere amicizia. -anche
di voci e di lumi. -fare ammenda: riconoscere il proprio fallo e
. stentatamente, con estrema parsimonia. -fare ammiccino (di una cosa):
bastante quello che faceva il paziente. -fare all'amóre (dial. fare vamóre)
come per arra qualche danaiuolo. -fare la via dell'angelo: dare ad alcuno
d'animo e di cuore. -fare quel che dà animo: fare quel che
, ch'io sappia. -fare animo: fare coraggio, confortare.
festa d'uno immortale. -fare vannuale: celebrare l'anniversario. g
te non c'è anticamera. -fare anticamera: aspettare di essere introdotti.
palesato, fatto esplicito, descritto. -fare apèrto: manifestare. latini, rettor
a cento poveri d'assisi. -fare un'apertura: nei negoziati diplomatici presentare
punto l'ardore voltato all'armi. -fare apertura: presentare la prima proposta di
-in particolare: schiera armata. -fare appacoll'apparente artificio, ci cuoprono l'
l'apparizione di una stazioncina. -fare apparizione: comparire. viani, 14-241
ripercuotersi nella mia carne. -fare appello: invocare, impetrare. verga
da corte d'appello? -fare appello: appellarsi contro una sentenza.
appiètto, avv. dial. interamente. -fare appiètto: finire completamente qualcosa.
amostante l'avessi ingannato. -fare ad appórsi: cercare di indovinare.
compagni chiusi nello spavento dell'avvenire. -fare il viso arcigno: guardare torvamente,
felino quando spicca il salto. -fare arco di qualche cosa: piegarla, incurvarla
batte un pugno sul tavolo. -fare arco della persona: andar curvo.
dire o udire cose importanti. -fare arco del proprio corpo sopra qualcuno:
su i suoi colli scoscesi. -fare arcóne: diventare fortemente arcuato. viani
la scollatura. 9. locuz. -fare ardito: rendere audace, animoso.
. difesa, riparo, ostacolo. -fare argine: far riparo, far resistenza,
dando argomento alla loro deità. -fare argomento: argomentare, dedurre. a
della colpa. sacro -fare argomento a qualcuno: fornire un indizio,
e frizzante; trovata maliziosamente acuta. -fare dell'argùzia: indulgere alla battuta spiritosa
cipiglio ostile, burbero, severo. -fare a qualcuno il viso dell'arme: dimo-
mantenimento deltarmate e degli eserciti. -fare armata: allestire un'armata navale.
. sbaglio, errore, equivoco. -fare un arrosto: prendere un granchio, sbagliare
e andare a spasso. -fare un'arte: esercitarla. cessole volgar
come l'asino del pentolaio. -fare come l'asino che porta il vino e
persona d'assalto: di sorpresa. -fare assalto: irrompere, fare irruzione.
modo di entrarvi. -fare una corte insistente. boccaccio, dee
guadagno / del pigional. -fare assegnamènto su qualcuno, su qualche cosa
il quale o asso o sei. -fare sei e asso: il punto massimo e
trebbio dei poeti scimuniti. -fare tasso: non riuscire, fallire.
, perché egli s'addottorava. -fare astio: suscitare invidia. alamanni,
conchiglia il rumore del mare. -fare vastratto. tommaseo [s. v
di un baluardo delle mura. -fare atto di presenza: presenziare per qualche
atto: affermare, riconoscere ufficialmente. -fare l'atto: disporsi a compiere un gesto
nell'attrito le fiamme. -fare attrito: incontrare resistenza di un altro
vaglio d'una proposizione platonica. -fare autorità: avere valore normativo, essere
intelligenza e avertimento incredibile. -fare , avere avvertimento: fare attenzione.
. la moglie del mugnaio. -fare avvertito: dare un avvertimento; informare,
bene avvisata in consigli utili. -fare , rendere avvisato: rendere consapevole,
la cronaca non facesse baccano. -fare il baccano a uno: dileggiarlo in molti
di color biancastro). -fare i bachi: allevarli per produrne la seta
di scrivere. -locuz. figur. -fare un baffo o un frego a uno:
torino mentre qui si balla? -fare , lasciare ballare i sorci nella cassa,
piccolo balocco; giocatto- lino. -fare i balocchimi divertirsi giocando. palazzeschi
cacciò a capo fitto nella folla. -fare un balzo in avanti: fare un rapido
. 7. locuz. -fare i bambini: partorire. firenzuola,
bisogna tirare i remi in barca. -fare acqua [la barca) da tutte le
firenze. 8. locuz. -fare il pesce in barile: v. pesce
basso colla mente altera. -fare alto e basso; avere gli alti e
come gl'ingredienti della borsetta. -fare , preparare il baule (o i bauli
far cosa che s'ap -fare il becco all * oca: portare una
e'ci è rimedio. -quale? -fare dormire subito con lei un altro che
, appena tolto dalle casse. -fare la befana: farsi piccolo piccolo, cercare
« in bellezza ». -fare del ben bellezza: perseguire l'appariscente
di sotto quel che vuole. -fare il bello bellino, le belle belline,
farti bello ai miei occhi. -fare un bel vedere: dare bella vista.
dell'erba e dei fiori. -fare bella la piazza: attirare l'attenzione
4. galante, vagheggino. -fare il bello: civettare. -fare il
. -fare il bello: civettare. -fare il bello in piazza: pavoneggiarsi.
e l'amore in male. -fare , partorire a bene: regolarmente.
dico l'avemmaria della bertuccia. -fare a qualcuno la bertuccia: scimmiottarlo,
terra. 2. locuz. -fare una bevuta: in acqua, bagnandosi,
, topica, papera, granchio. -fare o prendere una bevuta: sbagliare, commettere
nero'senza coerenza, senza continuità. -fare del bianco nero (e del nero
2. mucchio, ammasso di cose. -fare bica: ammucchiare, ammassare.
la bilancia: mantenere in equilibrio. -fare da bilancia: fare da contrappeso,
vita futura. 3. locuz. -fare il bilancio: calcolare, per un
quest'anguilla pur poi sdrucciola. -fare billi billi col capo: tentennarlo (per
scienza per il suo bisogno. -fare il bisogno: espletare una faccenda.
fatevi il vostro bisogno. -fare al bisogno: attagliarsi. -fatto al bisogno
elementi non assimilati: bisogno naturale. -fare i propri bisogni: andare del corpo
strada. 2. locuz. -fare le bizze: fare i capricci,
con reticenza, con timidità, malvolentieri. -fare la bocca stretta: parlare con ritegno
da lunga delle reni loro. -fare , farsi la bocca a qualche cosa:
è peggio, che struggen -fare la bocchina: stringere le labbra. dosi
decameroni e de'canti carnadi disgusto. -fare le boccacce: fare smorfie, scialeschi
le labbra; attuccio, moina. -fare il bocchino: stringere le labbra;
di me di buon bocconi. -fare di qualcuno un boccone solo, mangiarselo
niente, persona di nessun conto. -fare di una bolla acquaiola un canchero,
. ant. canto dei bevitori. -fare il bombabà: far festa. canti
di quel vino che ha. -fare legno da botte: avvicinarsi molto; stare
che si compaginano ed uniscono. -fare sedile di botte: assoggettarsi alle più
castellana, ma per bottega. -fare bottega: trarre guadagno in modo disonesto,
, quanto a erudizione ecclesiastica. -fare per la bottega: essere utile, conveniente
luogo di intrighi e disonesti mercanti. -fare un botteghino: fare bottega, speculare
del neno. 2. locuz. -fare bottino: predare. buzzati, 1-290
io 'l dicessi, parrebbe bugia. -fare un botto, due botti: fare una
moglie: becco, cornuto. -fare bozzo: disonorare (anche al figur.
ceppo, detto il pestatoio. -fare alle braccia, giocare alle braccia: lottare
-essere in brani: stracciato. -fare a brani: uccidere con crudeltà,
fatto una terribile impressione. -fare il bravo: ostentare coraggio, fare lo
far cantare e trillare. -fare il bravo: comportarsi bene, eseguire
il barolo ci concilia ». -fare , aprire una breccia: aprire un passaggio
, l'istinto vince la retorica. -fare breccia nel cuore, nell * animo,
briga, arete pazienza. -fare briga: servirsi di raggiri per raggiungere
cosa si disidirò tanto. -fare brigata: fare una comitiva, essere un
figur.: persona intrigante. -fare il brighella: fare il pa
intelligenza e di vera adesione). -fare il brillante: cercare di eccellere, di
brossolino, sm. dial. pustolina. -fare di un brossolino un bubbone: fare
: liberarsi da un fastidio. -fare di un bruscolo una trave: avere tendenza
*. 7. debito. -fare una buca: contrarre un debito.
alcuno di simil cosa. -fare una buca: servirsi disonestamente di denaro
pancaccie, a noi. -fare una buca in un luogo: riuscire a
bucato. 5. locuz. -fare il bucato in famiglia: accomodare dissidi
buchétta, sf. piccola buca. -fare a buchetta, alle buchette: gioco
vele). 8. locuz. -fare un buco nell * acqua: fare una
il buco della chiave. -fare un buco nell'orario, nel calendario,
otto giorni all'indulto. -fare un buco nel regolamento: mancarvi in
un buco nel regolamento. -fare un buco in una somma di denaro,
la minestra in tavola '. -fare buco: bucare, sbagliare la palla che
ceppo di un'incudine. -fare bufera: bere abbondantemente e festosamente.
io vedo del buio nell'aria. -fare un salto nel buio: accingersi a un'
, violento, losco; teppista. -fare il bullo: fare il prepotente,
e fattoli buoni soldi 20. -fare una buona levata: alzarsi di buon'ora
cioè pro messo. -fare , giocare al buono: giocare per guadagno
2. rappresentazione di burattini. -fare i burattini: dare una rappresentazione di
che cambia spesso opinione e partito. -fare il burattino: mancare di parola,
a. f. doni, ii-168: -fare la burla: non fare sul serio.
burlétta, sf. scherzo, celia. -fare la burletta: scherzare; mettere
lasciato dalla punta di una trottola. -fare ai butteri: giocare a colpire con la
caccia alle parole e forme francesi. -fare caccia: andare a caccia di animali
di chicchi di caffè tostati e macinati. -fare il caffè: prepararlo. -prendere il
per i calamari sotto gli occhi. -fare a qualcuno un occhio come un calamaro:
disprezzante: insomma son pasticci. -fare la calata verso volterra: morire.
molte baracche per alloggiarle. -fare calca: affollarsi, far ressa. -al
un pugno, come si dice. -fare a calci: essere in contrasto, essere
meschina preoccupazione dei propri interessi). -fare bene i propri calcoli: compiere un
piuttostoché in paradiso cogli impostori. -fare , osservare anche le vigilie che non sono
il callo ha della marra. -fare callo a una cosa: cicatrizzare una ferita
o dispera, e diventa ostinato. -fare il callo: abituare se stessi all'insensibilità
ci ho fatto il callo. -fare il callo a qualcosa: assuefarvisi, abituatisi
di tutti era anche mio. -fare un callo al cuore: ostinarsi caparbiamente.
sia, più d'un callo. -fare il callo alla fronte: perdere ogni pudore
vergogna, la mantenga. -fare il callo al culo come le bertucce:
uso, e rimandarli via. -fare il calo: sottrarre una quantità a un'
e quanta n'è uscita. -fare un calo, un gran calo: invecchiare
fatto un gran calo. -fare tara e calo: diminuire l'importanza delle
dato calunnie alla nobiltà. -fare calunnia: calunniare, offendere, permettere
arte se ne sia andata. -fare calze e scuffioni: trattare male, svillaneggiare
che voi / eravate cotticcio. -fare la calza: confezionarla a mano, con
considerazione. 7. locuz. -fare la calzetta: fare la calza;
cavallotti, imbriani e bovio. -fare la camera', stendere i resoconti delle
disorbitante favola se ne credeva » -fare la camera: prepararla, arredarla; anche
ragazza, annerita di sole. -fare cammino: camminare, viaggiare. ariosto
, indi ritorna e cena. -fare il proprio cammino: andare per la
meschinità, o innanzi al tempo di -fare , tenere, prendere questo, quel cammino
società di malfattori, di delinquenti. -fare camorra: stringere un patto per attuare
è la campana al campanile. -fare a qualcuno la testa come una campana:
in campo venivan loro accresciute. -fare un ballo in campo azzurro: essere
luogo dove si compiono esercitazioni militari. -fare il campo: compiere le esercitazioni in
la spia del fiato andato. -fare canne somigliar candele: confondere una cosa
can per la coda. -fare ai cani: darsi alla fuga.
, a'cani si fa qui. -fare come il cane di botrione: corteggiare
facciamo come il cane di botrione. -fare come il cane dell'ortolano: non potere
s'altri la tocca. -fare come il cane del peducciaio: parlare
in trippa, in cenci. -fare come il cane d * esopo: lasciare
pieghevolissima alle carezze degli amici. -fare canne somigliar candele: v. candela.
e di propositi assurdi. -fare come le canne che quanto più invecchiano
ch'ei / sono al canto. -fare canto: cantare. iacopone, 65-219
ch'è fatto mio fratello. -fare canto e ballo: rallegrarsi molto, gioire
cantonata nella torre del pozzo. -fare cantonata (un edificio): fare angolo
verde e nell'età canuta. -fare il pel canuto: invecchiare. rosa
6. edotto, convinto, persuaso. -fare capace, rendere capace qualcuno: persuaderlo
strada è piuttosto breve, in rapporto -fare capace qualcosa a qualcuno: persuadere qualcuno
infinita. 3. locuz. -fare alle capate: dare del capo,
scatti e a balzelloni. -fare alle capate col muro: venire a contrasto
e calpistato corno uva entinata. -fare ai capelli, pigliarsi, tirarsi per i
due lavano il viso. -fare i capelli bianchi, far venire i capelli
la sorella, o fattone capitale. -fare un capitale a qualcuno: costituirgli una
que'ch'aspetta morendo sbadiglia. -fare del capo coda e della coda capo:
, e della coda capo. -fare a qualcuno il capo come una cesta,
un capo come una cesta. -fare capo, mettere capo: confluire, sboccare
; approdare (una nave). -fare capo, fare capo di sé in
che partiva per mestre. -fare , rifare capo a qualcuno (a qualcosa
suo sistema di produzione verticale. -fare capo di per sé: agire indipendentemente.
quella utilità che si richiederebbe. -fare capo da qualcosa, da qualcuno: iniziare
[virgilio] facendo capo. -fare capo di qualcuno, di qualche cosa:
a firenze con diversi intendimenti. -fare capo in qualche cosa: occuparsene con
scaldi e faccia capo vivamente. -fare capo grosso: radunare l'intero esercito
per mostrare i sentieri. -fare capo grosso di una cosa: avere su
marginale delle altre righe dello scritto. -fare capoverso: andare a capo. -anche
3. figur. ant. rabbuffo. -fare un coppellaceli?: dare una sgridata
poco fiato che v'era. -fare il cappio: tendere un tranello.
rannicchiarsi / astretta fosse, di sudor gelato -fare i capricci: fare le bizze (un
scrissero, che i denti della morta -fare i propri capricci: fare i propri comodi
coscritti. 3. locuz. -fare da carabiniere: esercitare una sorveglianza dura
aprendosi il ventre con la spada. -fare carachiri: uccidersi. panzini
affetto, fatta con atti o parole. -fare (ant. mostrare) carezze
carità - fece emilio. -fare carità: pranzare in comune (secondo
si sia fatto carne]. -fare , mettere carne, crescere in carne:
, che l'improwisator fa. -fare una carriera: commettere un errore.
dell'antenna di una vela latina. -fare il carro con le vele: far passare
una parte all'altra dell'albero. -fare il carro a secco: far passare
o invitare il compagno a giocarla. -fare le carte: mescolarle e distribuirle ai
: mescolarle e distribuirle ai giocatori. -fare le carte a qualcuno: leggere la
ogni carta che tu volesti. -fare carte false per qualcuno, per qualche
false per mandarmeli! ». -fare le carte, far tutte le carte:
pesto. 6. locuz. -fare un cartone: fare centro, nel
pedine; anche le pedine stesse. -fare la casa: accoppiare due pedine.
essere un farabutto, un mascalzone. -fare una casa del diavolo: far baccano
fossi in casa tua. -fare casa: arredarla, renderla abitabile. -
.: fermarsi in un luogo stabilmente. -fare casa da solo: andare ad abitare
andare ad abitare per proprio conto. -fare casa con qualcuno: convivere insieme,
lo guadagni per la tua casa. -fare gli onori di casa: accogliere un visitatore
e svenevole; spasimante, vagheggino. -fare il cascamorto: corteggiare una donna con
; sbaglio, errore, sproposito. -fare una cascata: commettere un grave errore
d'essere in caso di farlo. -fare caso: prendersi cura, interessarsi di
quei fiori e non c'erano. -fare caso: meravigliare, far meraviglia,
fa caso da pesci a ranocchi. -fare , guardare i casi propri: badare a
ima sera il padrone. -fare un caso personale: prendere a cuore
, un dramma isterico? -fare un caso pontificale: suscitare una questione
pezzo d'egoista! ». -fare , farsi un caso: sollevare questioni,
il patrimonio privato di una persona. -fare buona cassetta: un buon incasso,
noci per castagne. -fare a qualcuno le castagne: in segno di
progetto irrealizzabile, senza fondamento. -fare castelli in aria, fare castelli sopra
ma su chi ne patisce. -fare , avere cattedra: raccogliere intorno a
dalla legge (causa criminale). -fare , intentare causa: adire l'autorità
il primato della signora correggitrice. -fare la causa di qualcuno: favorirlo, fare
zelo dai loro stessi difensori. -fare una causa: difenderla, sostenerla. -
4. ant. assicurato mediante cauzione. -fare , rendere qualcuno cauto: dargli garanzia
cauti, e fu prudentissima. -fare cauto qualcuno: avvisarlo, metterlo in
finire nei cavalieri serventi. -fare da cavaliere, da cavalier servente: fare
un bastone dal pomo d'argento. -fare , intitolare cavaliere: conferire la dignità
una battaglia di picche. -fare il latino a cavallo: essere costretti a
e traverso alle guancie. -fare o pascersi come il cavallo del ciolle:
impresa rischiosa, dall'esito incerto. -fare da cavia: servire da esperimento.
pietanza a base di cavoli. -fare una cavoiata: un'abbondante mangiata di
e tavole a fium'albo. -fare i cavoli propri: badare ai propri affari
colpo violento vibrato col pugno chiuso. -fare a cazzotti: fare a pugni.
e l'arma fece cecca. -fare una stecca. -far civetta, scansare
morte. 2. locuz. -fare celia: scherzare, canzonare. l
cena. -essere a cena: cenare. -fare da cena: preparare i cibi per
lo dovessi col fuoco sbucare. -fare la cena del salvino: andare a letto
e andare a letto. -fare l'ora di cena: occupare il tempo
fuoco; macerie di città incendiate. -fare cenere: dare alle fiamme, bruciare
secoli inferiori. 9. locuz. -fare qualcosa (comandare, obbedire, intendere
incurvato. -dare centina: incurvare. -fare centina: essere ricurvo, arcuato.
per dar prova della propria abilità. -fare centro: colpire il centro del bersaglio
di raccolta, punto di convergenza. -fare centro in un luogo: convergervi, farvi
che reca i doni ai bambini. -fare ceppo, andare a ceppo: festeggiare
istituto benefico. 21. locuz. -fare ceppo: annodarsi, attaccarsi. menzini
importuno, lasciaci dormire *. -fare buona cera a una vivanda o alla mensa
per noi mette! *. -fare buona cera dei denari: largheggiare nello
e spendendo senza ritegno. -fare gran cera: accogliere con entusiasmo,
potere sbarcare in terra. -fare la cerca, le cerche: questuare,
cassetta [ecc.]. -fare le cerche: visitare i luoghi sacri,
ciac! ciac ciac! '. -fare cerchia, la cerchia: disporsi in cerchio
m'ha fatto già cerchio. -fare , farsi cerchio: circondare, circondarsi,
cerino2, sm. letter. viso. -fare un bel cerino: fare buon viso
, essere persuaso, confidare fermamente. -fare certo: persuadere, convincere; informare
pazza, donna senza cervello. -fare le cose col cervello: a ragion veduta
medesima. 4. locuz. -fare il capo come un cestone: rintronare
determinato, per accertarne la presenza. -fare la chiama: fare l'appello.
a dire in rima. -fare [a uno) un chiapparello: trarre
sull'alimentazione dell'uomo moderno. -fare il chiasso: giocare saltando e correndo
si faceva il chiasso. -fare un chiasso del diavolo: vociare fortemente
. dimin. e vezzegg. chiassino. -fare il chiassino: fare il chiasso,
essere poco o molto religioso. -fare della testa una chiesa: acconciarsi i capelli
in moglie; domanda di matrimonio. -fare la chiesta: rivolgere domanda di matrimonio;
, faceva ripetizioni alle nipoti. -fare il chilo: riposare dopo il pasto per
, e da meriggiare ne'teatri. -fare come la chiocciola: rinchiudersi in casa.
l'aveva il chiodo. -fare due chiodi a un caldo: v.
benevolo, commento maligno, critica. -fare chiose: criticare, mormorare. pulci
chiusura? 8. locuz. -fare gran chiusura: raccogliere molte messi.
di bambino, di ragazzo). -fare la cianchetta: lo sgambetto.
mettendone in evidenza i pregi artistici. -fare a qualcuno da cicerone: servirgli da
ciechi: discorso lungo e noioso. -fare un cantar da ciechi: parlare a
ciechi che fanno alle bastonate. -fare come i ciechi di bologna: di una
cilecca quando sali le scale. -fare una cilecca alla morte: scampare da
vorrà fare / lo spasimato. -fare un cimitero, un cimitero d'ossa:
perché voi avete troppo cipiglio. -fare cipiglio: atteggiare il volto a severità,
paladino. 5. locuz. -fare come il ciuco dell'ortolano: sostare
berretto dal capo con una percossa. -fare a civetta, giocare alla civetta.
colui che sta nel mezzo. -fare civetta, fare, giocare alla civetta:
che l'uomo fa. -fare la civetta, fare alla civetta: civettare
a farfalla, lunghi di mano. -fare alla civetta, fare civetta: spiare furtivamente
di uno stadio, ecc.). -fare la coda, mettersi in coda:
e cuciono a refe doppio. -fare la coda alle lucciole: essere estremamente
al ventre de * buffoni. -fare colazione: mangiare, rifocillarsi. cantari
campa lei non paga un baiocco. -fare allungare il collo ad alcuno: farlo attendere
collo a quei della gabella. -fare il collo a qualcuno: ingannarlo, imbrogliarlo
giorno prima non si conoscevano. -fare del colore: abusare di espedienti, di
, alla solita incuria della portinaia. -fare la colpa: confessarsi. salvini,
intento, subire un grosso scacco. -fare il colpo: condurre a effetto un'
nemico, che ad ucciderlo. -fare colpo di lancia: duellare usando come
che niuno là entro intrasse. -fare comandamento: comandare, ordinare. fra
scuola di sospendere le lezioni. -fare il comandamento di qualcuno: eseguirne gli
suoi comandi e partire. -fare comando: comandare, ordinare. intelligenza
/ che assalgan que'malvagi. -fare il comando di qualcuno: eseguirne con
dappocaggine, discorsi a vanvera). -fare le comari: conversare futilmente e facendo
in fondo a via nizza. -fare combriccola: riunirsi in gruppo, in
, newero? *. -fare qualche cosa a combutta con altri:
macchine. 4. locuz. -fare comitiva: accompagnare qualcuno in segno di
voi già siete avvezzi. -fare , recitare la commedia, fare commedia:
instituisco una medaglia di bronzo. -fare commemorazione: rammentare, ricordarsi. caro
ed il sartore alla vita. -fare commercio: commerciare, trafficare. campanella
le altre genti facessimo commerzio. -fare commercio di una cosa: farne oggetto
(cfr. n. 2). -fare com missioni nei negozi,
8. ant. prestito, comodato. -fare comodo di una cosa: concederla in
di ricevere un terzo dozzinante. -fare comodo: riuscire utile, far piacere.
ma non tutti possiamo. -fare , amare il proprio comodo, i propri
svogliato al lavoro, alla fatica. -fare il comodo degli altri', fare ciò che
guardare le stelle. -fare i propri bisogni. verga,
moda insieme col libro. -fare , tenere compagnia: stare vicino, accompagnare
come al battesimo il compare. -fare il compare: favorire tacitamente, farsi
-fare la propria comparsa: comparire, presentarsi.
avvertito chissà da chi. -fare comparsa (seguito da un aggettivo):
alla loro guerra seconda cartaginese. -fare comparsa: fare bella figura, comparire
qualche cosa in questo mondo. -fare la prima comparsa: concentrare su di
, è proprio una compassione. -fare compassione: suscitare pietà. pananti,
strawolti coll'affaccendarsi a competenza solleciti. -fare qualcosa a competenza di qualcuno: in
diversi son da'nostri umani. -fare qualcosa a compiacenza di qualcuno: per
rivolte a viva voce o per scritto. -fare i propri complimenti: congratularsi.
. 6. locuz. -fare complimenti: ostentare ritegno, complimentóso, agg
cerchia. 8. locuz. -fare comunanza: vivere in comune (con
consigliera, e consolatrice. -fare causa comune: prendere parte alle vicende,
primato della signora correggi trice. -fare comune: accomunare, associare, far
de'suoi membri. -fare comunella: accordarsi con altri spesso per
dalle autorità arcigne e sospettose. -fare comunella di denari: raggranellare una somma
, in rapporto, in relazione. -fare una comunicazione: comunicare, partecipare una
le caratteristiche essenziali e costanti). -fare concetto di qualche cosa: concepirla e
farsi un'idea, rendersi conto. -fare concetto: presumere, prevedere; opinare,
concetto: avere intenzione, sperare. -fare concetto: fare il proposito, decidere.
conclusione. è donna di conclusione. -fare conclusione: proporsi, decidere di fare
non ero d'accordo. -fare la conclusione: esporre con efficacia le
di fede mediante il ragionamento. -fare conclusione: provare, dimostrare la verità
il pontificato da quel giovinetto. -fare concorrenza: mettersi in gara con qualcuno
le parrocchie dessersi a concorso. -fare concorso: prendere parte a un concorso.
o parole, di questa partecipazione. -fare le condoglianze: esprimere la propria partecipazione
, rammarico, querela, compianto. -fare condoglianza: rammaricarsi, lamentarsi. v
patto, alleanza fra stati. -fare confederazione: fare un patto di alleanza.
; baldanza, leggerezza, disinvoltura. -fare a confidenza, trattare in confidenza:
confine, bandito. -anche al figur. -fare confinati: bandire, mandare gente al
-anche *: errore, sbaglio. -fare confusione: scambiare una cosa con un'
quegli che lo conoscevano. -fare confusione: creare disordine. della casa
un luogo: conoscervi delle persone. -fare , strìngere conoscenza con una persona:
quale si ha una certa familiarità. -fare , avere delle conoscenze: stabilire delle
folla di fantasmi possibili. -fare , rendere consapevole: informare, mettere
. 8. locuz. -fare , dare la consegna, le consegne:
conservare, il mettere in serbo. -fare conserva: mettere da parte, ammassare,
che si peschino '. -fare considerazione: fare commenti, criticare.
diversificasse la sembianza delle cose. -fare consiglio, prendere consiglio: decidere.
ordinamento cun alcuna persona. -fare qualcuno di consiglio: consigliarsi abitualmente con
e le consolazioni della religione. -fare consolazione: partecipare alla mensa comune.
amici tepidi e mal contenti. -fare stare mal contento qualcuno: farlo stare
la vita tanto si difenda. -fare contento qualcuno: contentarlo, appagarlo soddisfacendone
nel lamentar mi fo contento. -fare contento qualcuno di qualche cosa: far
di pollo e le resche. -fare contenzione: opporsi a qualcuno, contrastare,
penzoloni dell'ucciso ancor caldo. -fare contesa: opporre resistenza, contendere.
delle mie spedizioni notturne. -fare contezza: raccontare. febus el forte
; piano, progetto, disegno. -fare bene o male i propri conti: riuscire
, reputazione, valore, importanza. -fare , avere, tenere conto di persone
, considerazione, apprezzarne l'importanza. -fare grande o poco conto, tenere in
poi l'essere stata avara. -fare conto: immaginarsi, pensare, supporre,
donnesco del suo corpo. -fare i conti addosso, in tasca: ricercare
venirmi incontro tutto ilare e chiacchierone. -fare i conti con qualcuno, porre conto con
la stessa logica delle cose. -fare i conti senza foste: fare progetti,
i conti senza l'oste! -fare i conti sulla pelle deir orso: fare
sulla pelle dell'orso. -fare il proprio conto: riflettere. andrea
uso che se ne fa. -fare proprio conto che: badare che.
questo debito dal mio conticino. -fare un conticino: un pasto in trattoria.
. -aver conto: conoscere. -fare conto qualcuno: far consapevole, informare
contrabasso. 5. locuz. -fare il contrabbasso a qualcuno: sostenerlo in
a tutti il contrabasso. -fare il contrabbasso: russare rumorosamente. pavese
previste dal codice della strada). -fare , intimare, elevare, infliggere una
di semplice citazione o anche di -fare da contropartita: pareggiare, equiliragionamento importante
quello in cui è piegato il pelo. -fare rende più stabile un palo di
una repubblica, alle porte di firenze, -fare il contropelo: sottoporre a minuziose il
!... ». -fare la barba e il contropelo: servirsi con
primo fortino di sinistra. -fare la controprova: analizzare una seconda volta
-ant. complimento, cerimonia. -fare le convenienze: fare i convenevoli.
animo dei molti che vi passavano. -fare conventicola: discutere. a. f
e di così raro giudicio. -fare , tenere conversazione: conversare. foscolo
scudi / coverchio di battaglia. -fare , farsi coperchio: difendere, far riparo
radoppiò tutte le guardie. -fare da coperta, servire di coperta a uno
'n la sua cosa propia. -fare copia di una cosa: raccogliere, radunarne
parola per parola un altro scritto. -fare copia, prender copia: copiare.
sottoporsi a pericoli e a difficoltà. -fare , dare coraggio a qualcuno: esortarlo a
rimetterla con la racchetta obbliqua. -fare , giocare alla corda: giocare a palla-
(dalla moglie o dal marito). -fare , porre, mettere le corna:
delle reni. 4. locuz. -fare corregge delvaltrui cuoio: essere generosi con
giungere troppo rapidamente a una conclusione. -fare , dire una cosa correndo: farla
con tutte le conseguenze del caso. -fare da corriere: portare lettere o informazioni
tenere la corrispondenza col figlio. -fare corrispondenza: scrivere lettere. borgese,
; viaggio affrettato per affari urgenti. -fare una corsa, dare una corsa:
anche letale. -anche al figur. -fare il proprio corso: svilupparsi naturalmente senza
corso / colà subito volge. -fare il corso: fare il giro.
scuola e degli appendicisti. -fare il proprio corso: procedere, svolgersi
(una donna), corteggiamento. -fare la corte a una donna: cercare di
sagrifìcio [ecc.]. -fare cortesia a qualcuno di una cosa: procurargliela
debbi dare pur cinquanta. -fare cortesia della propria persona: concedersi (
. della sua bella persona. -fare cortesia a qualcuno: usargli pietà, clemenza
notte, in giorno di digiuno. -fare corta una cosa: terminarla, concluderla.
dove il è da contenuto -fare cosa propria di qualcuno: considerarlo come
tua ciarlataneria sentimentale ». -fare cose grandi: compiere azioni clamorose,
voleva far delle cose grandi. -fare le cose bene, far le cose senza
starai da principessa! ». -fare le sue cose, fare una cosa:
dentro per fare una cosa. -fare una cosa lesta, fare una cosa rapida
chiesta ed impetrata l'assoluzione. -fare coscienza di una cosa: comunicarla in
secondo il senso generico delle parole. -fare la costruzione (di un periodo,
carattere, insensibile di cuore. -fare cotenna, mettere in cotenna: ingrassare.
facesse un po'miglior cotenna. -fare cotenna: insuperbire. g. m
prezzo ch'ei vuole. -fare un cottimo: prendere, dare un lavoro
un arboscel vola e rivola. -fare il covo: fare la tana, il
non la vedessero totalmente disfatta. -fare alle cozzate: di animali che si urtano
di cozzo contro la legge. -fare ai cozzi: darsi cozzate. -al figur
che si dava loro ugualmente. -fare ai cozzi coi muriccioli: affrontare difficoltà
: fare assaggiare cibi e bevande. -fare la credenza: assaggiare. boccaccio,
valuta di fiorini sessanta tré. -fare come si crede, come meglio si crede
c c. 882. -fare , porre creditore qualcuno: segnare sul
spese dell'israelita giosafatte. -fare la cresima: riceverla dal vescovo generalmente
sareboeio quattro e farebbe criccóne. -fare il criccóne: rubare, barare.
ant. fede cristiana, cristianesimo. -fare cristianità: convertire al cristianesimo.
siano degni del regno dei cieli. -fare cristiano: battezzare. -anche: tenere
mio padre e mia madre. -fare crocchio, tenere crocchio: fare circolo
fronte nella cresima { piccola croce). -fare la croce, fare il segno di
. - faremo la croce. -fare una croce su qualcosa, a qualcosa:
lati opposti perfettamente in croce. -fare croce: di corpi di fabbrica che fanno
incrocio stradale, crocicchio, crocevia. -fare croce: incrociarsi in un punto (
di fianco, di croce. -fare croce, la croce di qualcosa a qualcuno
te ne fo le croci. -fare croce, fare segni di croce: non
che se ne andrà. -fare la croce con le dita: incrociare due
frazione per il denominatore dell'altra. -fare crocetta, moltiplicare per crocetta: eseguire
giuocava, apparecchiando alla crocetta. -fare le crocette, fare crocette: non aver
nessun gesto umano potrebbe. -fare crocicchio: formare un incrocio (due
crocioni. 5. locuz. -fare dei crocioni: non avere da mangiare
scialare e sguazzare per le taverne. -fare delle braccia crocioni: porre le braccia
crocioni / fer delle braccia. -fare un crocione a o sopra qualcuno o a
sottil crune del giure. -fare entrar qualcuno in una cruna d'ago:
trasalire. 5. locuz. -fare cucù: fare capolino da un nascondiglio
/ si rimpiatta e fa cucù. -fare a cucù: giocare a nascondino.
angolo stesso. 21. locuz. -fare cuffia: capovolgersi, ribaltarsi (una
stucco tinto vengo stucco. -fare calze e cuffioni di qualcuno: mormorare
con difettoso rigonfio sul di dietro. -fare culaia: rigonfiarsi malamente sulla parte posteriore
e camicia: v. camicia. -fare il culo a qualcuno: ingannarlo, imbrogliarlo
-fare il culo rosso a qualcuno: batterlo con
per cumulo la bestemmia. -fare cumulo: accumulare, ammucchiare, riunire
grado e la sua facoltà. -fare d'altrui cuoio larghe coregge: essere
: forte, coraggioso, intrepido. -fare il cuor del leone: compiere un atto
non si curasse. -fare cuor di leone, fare cuor di pietra
iniqui latrati empiea l'etra. -fare del cuor rocca: farsi grande coraggio.
segreti appunto come un dado. -fare , tirare diciotto con tre dadi: avere
, giuo- cavamo a dama. -fare a dama: giocare al gioco della dama
degli infermi dell'ospedale. -fare la gran dama, atteggiarsi, avere,
è la nostra dannazione ». -fare la propria dannazione: dannarsi per teternità
? - saranno cinque giorni! -fare davvero: agire con serietà, comportarsi
punto se i dazin lo cercano. -fare l'indiano, lo scemo per non pagare
debito di attenzioni e di affetto. -fare il proprio debito: adempiere il proprio
abile al volo, capace nel volo. -fare qualcuno dedalo: insegnargli a volare.
indignazione, sdegno; disprezzo. -fare dedignazióne a qualcuno: suscitare lo sdegno
, negoziò paci alleanze dedizioni. -fare la dedizione: trattare la resa.
per mezzo di suoi corrispondenti. -fare il defalco', fare la tara (su
dovunque io sia apparito. -fare come il delfino che mette i tonni nella
10 contiene. 10. locuz. -fare una deliberazione: decidere, stabilire,
di sterco, ti parria strano. -fare il delicato: essere di difficile contentatura,
essendo stato pur allor descritto. -fare delitto a uno di qualche cosa; apporre
con l'abisso in cor. -fare il demone: agitarsi scompostamente. iacopone
dentro e che l'è fuori. -fare dentro e fuori: oscillare. bernari
concesso lo deposero dalla croce. -fare scendere da un mezzo di trasporto,
che mi doveva esser restituito. -fare il deposito di qualche cosa: depositarla,
presso tutte le genti. -fare derisione: deridere, disprezzare, beffare.
vorremmo noi parlare al deserto? -fare il deserto, fare un deserto di una
anime, fecero il deserto. -fare , creare il deserto intorno a una persona
le desidera se non bene. -fare desiderare: lasciare ad attendere, in
invitare a pranzo a proprie spese. -fare un desinare: dare, allestire un
: dare, allestire un pranzo. -fare il desinare: preparare, ammannire i
devolve / con lubrico decorso. -fare evoluzioni. arici, i-12: quale
per non darsi vinto. -fare la devozione: sottoporsi a penitenza per
alcuni impresari di pompe funebri. -fare la pappa, la panata al diavolo:
lo fa né ad altri. -fare il diavolo, fare il diavolo e peggio
faccia il diavolo come qui. -fare il diavolo nel canneto: fare un gran
e sgominando dove passa). -fare la parte o le parti del diavolo:
dibasso, sm. ant. abbassamento. -fare un dibasso: abbassarsi.
: avere dibisogno: avere necessità. -fare dibisogno, a dibisogno: essere necessario
a dir sue difese. -fare difesa: difendere, difendersi. -anche
non sia d'amore e presa. -fare difesa a qualcuno o qualcosa: opporreresistenza.
ancor t'ombri l'intelletto. -fare difetto: mancare, scarseggiare. mamiani
abbiamo difficoltà di fare nostra. -fare fatica. c. e. gadda
a non uscir dai gangheri. -fare , creare, frapporre difficoltà: mostrarsi riluttante
adesso le autorità militari frappongono difficoltà. -fare difficoltà: mettere in imbarazzo, confondere.
che lo scherniva allegramente. -fare , muovere dileggio a qualcuno: disprezzarlo,
di curioso diletto a'lettori. -fare della necessità diletto: far di buon
-fare il proprio diletto di una persona:
le perverranno colla stessa diligenza. -fare diligenza', affrettarsi. ruscelli, xxvi-2-151
vero chi v'ha buona diligenzia. -fare diligenza a qualche cosa: trattarla o
luogo in cui si abita; dimora. -fare dimoramento: abitare. chiaro davanzali
3. indugio, esitazione; ritardo. -fare dimoramento: indugiare. chiaro davanzali
; dimora, permanenza, sosta. -fare dimoranza: fermarsi in un luogo,
, esitazione, incertezza; ritardo. -fare dimoranza: indugiare, esitare. -senza
miseria? 7. locuz. -fare dimoranza con qualcuno: stare con qualcuno
permanenza in un luogo; soggiorno. -fare dimoro: sostare, fermarsi. -
2. luogo di abitazione. -fare dimoro: abitare. m. villani
3. indugio, esitazione; ritardo. -fare dimoro: indugiare. -senza dimoro:
fatte. 12. locuz. -fare dimostraménto: offrire la dimostrazione, l'
nimici. 9. locuz. -fare dimostranza: manifestare, esternare (pensieri
gente letterata paiono leggenda. -fare dimostrazione: manifestare esteriormente lo stato d'
ed al dinoccolato ossequio loro. -fare il dinoccolato: fare il finto tonto.
cui ci si separa da qualcuno. -fare la dipartenza con alcuno o da alcuno
il dipartirsi; partenza, allontanamento. -fare dipartimento: partire, andar via.
imprecazioni destinate di diritto ad altri. -fare diritto: rendere giustizia. novellino,
; azione retta; evento giusto. -fare , operare dirittura: comportarsi secondo giustizia
la gloria della cittadinanza antica. -fare , mantenere dirittura: amministrare la giustizia
non v'è in disagio. -fare il suo disagio: fare i propri bisogni
al libero evolvere delle altre. -fare discapito: subire danno, ricevere perdite.
mente; che ha mutato opinione. -fare discredente qualcuno: fargli mutare opinione,
, diritto sorgono ad osteggiarli. -fare il discredito: provocare, attirare disistima;
giovanili mi fece disdegnoso. -fare la disdegnosa: mostrarsi ritrosa (una
degno d'un notabilissimo castigo. -fare assegnamento. machiavelli, 11 -3-401:
francese l'europa. -fare disegno: intendere, ripromettersi, decidere,
trascuràro educazion sì magna. -fare disegno, fare i propri disegni in su
suo capo definitivamente sommerso. -fare a meno, esimersi, dispensarsi.
in bocca come il burro. -fare e disfare, disfare e rifare: agire
disfà: gettate giù le torri! -fare e disfare è tutto un lavorare: non
quello che so fare. -fare e disfare è il peggior lavorare: darsi
porta sonò le trombe a disfida. -fare , intimare disfida: sfidare, provocare (
, tanto pareva svogliato e disgustato. -fare il disgustato: dimostrare in modo evidente
si spezzarà per dimenticamento. -fare disonore: danneggiare la fama o la
sempre si trova senza fondamento. -fare a pezzi. livio volgar.,
del destino della nuova repubblica. -fare dispetto: fare deliberatamente cosa che si
dispiacere, ma di disagio. -fare dispiacere: provocare dolore, amarezza;
la cagione del lor nascimento. -fare , attaccare, muovere, sostenere una disputa
fu molto grave disputazione. -fare , tenere disputazione: discutere animatamente,
1860, sono in dissoluzione. -fare dissoluzioni: commettere azioni riprovevoli, comportarsi
, con segni convenzionali). -fare distinzione: distinguere, riconoscere differenti (
intima disunione delle loro idee. -fare disunione: separarsi, staccarsi. -stare
una cosa con l'altra. -fare , porre divario: fare differenza, fare
divelse le poppe dal petto. -fare a pezzi; lacerare, dilaniare (le
divergenza dopo il matrimonio. -fare divergenza: eludere ciò che si deve
la diversità dei nostri caratteri. -fare diversità: fare, costituire differenza.
anche gli italiani tapini. -fare un diversivo: produrre divisioni interne (
l'oro dalle miniere di sotterra. -fare , dare, mettere, porre divieto:
acqua. 4. locuz. -fare divorzio: divorziare, sciogliere (o
divorzio dalla notte al giorno. -fare divorzio con la mente: cessare di pensare
m'ha promesso or'ora. -fare posso al dolore: assuefarvisi. bartolini
questioni. 5. locuz. -fare domicilio: stabilirsi in un luogo.
ambizione ne'cuori umani. -fare il dominàmini: farla da padrone, spadroneggiare
della povera suppellettile di casa. -fare donazione: compiere atto di donazione,
bocca per farne dono a lei. -fare un favore. dante, purg.
doppia tórmene cinque de'mia. -fare le doppie: giocare gran brutti tiri.
, sm. doppio colpo di fucile. -fare un doppietto: uccidere due animali uno
modo il canto fermo. -fare un doppio: suonare le campane a
poco. 3. locuz. -fare una dormita: dormire, riposare.
gli cadesse di dosso. -fare il dosso di buffone: adattarsi a far
profferire alla dotta la lingua greca. -fare qualcuno dotto di qualcosa; istruirlo,
ero poi peggio di un altro. -fare la dottrina: esercitare l'ufficio di catechista
al merito il suo dovere. -fare il dovere a qualcuno: dargli ciò che
marcolfo, el quale complimenti. -fare il proprio dovere: rendere veniva dalle parte
in dovere di invocarti. -fare il proprio dovere: adempiere gli obblighi
fosse esclusivo affar loro. -fare il dovere: fare cosa giusta, opportuna
progenie, e l'attitudine. -fare stare qualcuno al dovere, tenere a dovere
, ora ti darò il caro. -fare dovizia: far dono, offrire (con
ciò che è giusto, doveroso. -fare il dovuto: fare il proprio dovere.
provati, a radi drappelli. -fare drappello: radunar gente, arruolare soldati
la risposta è che predichi. -fare dubbio: dubitare. sassetti, 182
, se a dio piacerà. -fare dubbio a qualcuno di qualcosa: renderlo
passata nuovamente di questa vita? -fare il duca: spadroneggiare. a.
e già scotta le dita. -fare , lavorare, mangiare per due: rendere
quale ingaggiava il duello. -fare , formare duello; essere, stare a
. 5. ant. lamento. -fare , menare duolo: lamentarsi. novellino
duranza, sf. ant. durata. -fare duranza: durare. anonimo,
cagione data autorità a altri. -fare eccetto: eccettuare. s. agostino
regolamento, a una convenzione). -fare eccezione di qualcuno, di qualche cosa
qualche cosa: eccettuare, escludere. -fare eccezione per qualcuno: eccettuarlo, escluderlo
favorirlo, per concedergli un privilegio. -fare eccezione a una legge, a una
delle anomalie, delle eccezioni. -fare , avere eccezione: segnalarsi, distinguersi.
tutti gli altri in eclisse. -fare eclisse: eclissare. -per estens.:
costituito principale di se stesso. -fare economia: risparmiare. cicognani, 9-12
una collaborazione assidua ed esclusiva. -fare la fortuna di un editore: affidargli la
procacciasse qualche mezzo di vivere. -fare buono (o cattivò) effetto: far
fa un buonissimo effetto. -fare l'effetto: servire allo scopo, essere
santissime mani in due cuori. -fare l'effetto di qualche cosa: sembrare,
dall'ippòdromo / il cavaliere. -fare egresso da qualcosa o da qualcuno:
insospettirli lasciar a loro l'eletta. -fare veletta, togliere veletta di qualche cosa:
bella comparazione a sua elezione. -fare elezione: scegliere, decidere. abbracciavacca
l'empire, il riempire. -fare empimento: riempire. boccaccio, dee
3. assalto, aggressione. -fare empito: assalire. - anche al
munimenti di guerra, l'assediarono. -fare emporio di merci: immagazzinarle. pellico
esercitare una carica, un ufficio. -fare ventrata: prendere solennemente possesso di un
cristiani; e sommate. -fare ventrata: fare ingresso solenne, con
sogliono negli epitaffii dare ai defunti. -fare vepitaffio a qualcuno: dichiararlo rovinato,
la sua morale ipocrita. -fare epoca: distinguersi, segnalarsi in modo
l'erba vicino al leccio. -fare d'ogni erba fascio: prendere cose di
buca, anche per colpa vostra. -fare di ogni erba insalata: emetter giudizi
arrecar vogli ai traditor vantaggio. -fare , commettere errore: trasgredire le regole
antenne, all'erta. -fare l'erta, salire l'erta, andare
si esaminava con grande sincerità. -fare il proprio esame di coscienza, guardare
superiorità che ben conoscevano. -fare esca per qualcosa: usare l'astuzia per
dei suoi compagni, gl'impe- -fare esclamazione: muovere rimprovero; diva di vivere
di perdono; pretesto, scappatoia. -fare escusa: scusarsi umilmente.
dolcibene disse di farlo elli. -fare esecuzione, fare uri esecuzione: eseguire
dolermi, la mia distruzione. -fare esempio o un esempio: servire di
non si condensi e putrefaccia. -fare esercizio: fare del moto, camminare,
complimento? è dovuto. -fare , adoperare esercizio: esercitare un mestiere,
, ma insieme dannosa del movimento, -fare di un semplice espediente politico una verità
data esperienza di sé. -fare esperienza di una cosa: sperimentarla,
cosa: sperimentarla, farne prova. -fare esperienza di una persona: metterla alla
non parla di ludovico. -fare esperimento di persone 0 di cose: metterle
tanto di bellezza esperimento. -fare esperimento della sorte: affidarsi al destino
si è responsabili di fronte a dio. -fare espiazione: espiare. fra
i musici d'ogni livello. -fare la sua espressione: esprimersi, manifestarsi.
emmi obbedir già tardi. -fare espresso: manifestare, rivelare, far conoscere
da la state al verno. -fare estate: creare l'atmosfera e il carattere
nella storia delle dottrine estetiche. -fare vestetica: insegnarla, tenerne la cattedra.
cuore duro della terra. -fare straripare o deviare (un corso d'acqua
ristampata per estratto. -fare , dare, compilare un estratto, gli
fino ah'estremo delle forze. -fare , mostrare v estremo della propria forza:
la rinomanza, ecc.). -fare eterno: rendere immortale, immortalare.
eunuchi. 4. locuz. -fare eunuco: privare degli organi genitali (
, e conseguentemente per intelletto. -fare , rendere evidente: manifestare, rilevare,
tempo molte cose acconciar suole. -fare faccende, fare una faccenda: compiere
e che è facile a capirsi. -fare le faccende di qualcuno: amministrare i
per nome misser alberto bendedio. -fare una faccenda di qualcosa: per indicare
vivere in un bagno caldo. -fare una faccetta: fare una brutta figura.
dura appena quanto il servizio. -fare il facchino, fare o servire da facchino
per farmi una faccia. -fare faccia, fare o dare una certa faccia
/ san faglia si convene. -fare faglia: fallire. morovelli, 2-49
alla divina misericordia! ». -fare man bassa, rubare, arraffare.
nel numero, nella quantità). -fare la falcidia: fare la tara, detrarre
e d'ogni buona usanza? -fare , commettere fallanza: commettere una colpa
e son presi a fallènza. -fare fallènza: commettere un errore.
mente, serenità e innocenza. -fare , commettere fallo: cadere in una colpa
andato ogni cosa in falò. -fare un falò di qualcosa: distruggerla col
ci sentiamo già in famiglia. -fare famiglia, farsi una famiglia, metter su
non potrò mai farmela ». -fare famiglia con qualcuno: coabitare con esso
famiglia con guido e marcella. -fare le cose in famiglia: privatamente, in
cimino è il cugino di baba? -fare tutti una famiglia: convivere sotto lo
de'popoli e de'governi. -fare , rendere familiare: far conoscere assai
pagherò i tuoi debiti. -fare fanatismo (con riferimento a opere,
alle braccia con la nonna. -fare a fanciullo, a fanciulli: non rispettare
vorreste fare a fanciullo, eh? -fare il fanciullo delle stinche: fare la cresta
suolo connessi con sorgenti termiche). -fare i fanghi, andare ai fanghi: sottoporsi
ma li arrischia per aumentarli. -fare fango delle parole: non tenerne conto,
di invenzione, seguendo l'immaginazione. -fare di fantasia: creare, comporre opere
quant'è che tu venisti? -fare fantasia: proporsi, determinarsi; stabilire.
feci fantasia / di liberarlo. -fare fantasia, mettere fantasia: far caso,
fanti lasciando stare i santi. -fare come i fanti di gualterotto che andavano
. -persona ardita, coraggiosa. -fare il fantino: dar prova di coraggio
spirito. 5. locuz. -fare fardello: fare bottino. cieco,
salmo finisce in gloria. -fare fardello, fare il fardello: mettere insieme
rosario col suo teschio d'osso. -fare fardello di un tessuto, di un abito
dita in sul desco il tamburello. -fare un fardello di qualcuno o di qualcosa:
conto altrui); fare le provviste. -fare le spese a qualcuno: provvedergli il
mettere via per l'inverno viareggio. -fare o farsi a fare qualcosa: decidersi,
fosse più tenero per quel figliolo. -fare di: procurare, ingegnarsi, sforzarsi per
che avessino mai e'nostri antichi. -fare per: accingersi, disporsi a compiere
dopo la perdita di naiaisel. -fare di (seguito da un sost. o
scultori il fare di rilievo. -fare o farla con: trattare, essere in
fa col suo male. -fare in: riuscire, ridondare. bibbia
fa niente », dice. -fare , farla: evacuare, cacare; liberare
, un che fa la cacca. -fare alla meglio: fare come si può;
bisogna vederla fino in fondo. -fare all * amore, fare l'amore:
. amore, n. 5. -fare alt o alto: fermare, fermarsi.
decisamente nel folto della macchia. -fare alto e basso: comportarsi da padrone
, farai alto e basso. -fare apposta: v. apposta. -fare
-fare apposta: v. apposta. -fare assai: affaticarsi abbastanza, lavorare molto
, - ribattè ottorino. -fare bene: comportarsi in modo virtuoso,
studi e farti una posizione rispettabile. -fare bene o del bene a qualcuno: beneficiarlo
fece bene anche a lui. -fare bisogno o mestieri; fare di bisogno,
in questo c. 2. -fare o farsi con dio, faccia dio:
con dio, ed allegratevi. -fare o farsi contro qualcuno o qualcosa:
fare addirittura contro. -fare da marta e da maddalena: dover pensare
, e assai feciono d'arme. -fare da sé, da solo: agire indipendentemente
far da sola? ». -fare del proprio meglio: ingegnarsi, adoperarsi,
galantuomini di tutto il distretto. -fare del resto: perdere al gioco tutto il
figura, e fa del resto. -fare di berretta, di capo, di cappello
... e m'addormento. -fare di conto: conteggiare, computare secondo
. disfare, n. 29. -fare fuori, farsi fuori: desistere da un
..., facciam fuora. -fare fuori qualcuno: ammazzarlo, eliminarlo;
-in montagna sarà meglio restarci. -fare fuori una ragazza: deflorarla. quarantotti
. diavolo, n. 23. -fare in tempo, a tempo, per tempo
la pelle: v. pelle. -fare la vita: vivere disordinatamente; comportarsi
fatto di venire sposata. -fare male: comportarsi in modo contrario alla
fatti forza, ti dico. -fare male o del male a qualcuno: recargli
l'impressione dell'anima ridotta gelatina. -fare , farsi marito o moglie: sposare,
non vi farete sposa? ». -fare meglio, il meglio: comportarsi in modo
vedemmo che faceva meglio. -fare , non fare nulla, fare, non
non mi ha fatto niente. -fare peggio, di peggio, alla peggio:
il caso di far peggio. -fare per dire, fare così per dire:
-fare presto, far tosto: sbrigarsi, affrettarsi
che non riesce ad attecchire bene. -fare prò o prode: giovare. giamboni
di mille cose bellissime. -fare il mal prò: recare danno, causare
-far sangue: v. sangue. -fare san marco: per indicare chi ha fattezze
a far san marco. -fare san michele o san martino: traslocare.
appartamenti per il 29 settembre. -fare o poter fare senza; fare o poter
fare a meno di parlargli. -fare sera anzi vespro: far morire immaturamente,
in letto alto di rose. -fare tardi: arrivare con ritardo, indugiare
fare tardi con gli altri. -fare per tre, per dieci, per trenta
. disfare, n. 30. -fare e disfare è tutto un lavorare; fare
stufa o a soprassate. -fare le fasce: arrotolarle. vasari,
delle seppie è veramente meravigliosa. -fare la fascinata: andare a raccogliere fascine
un fascio: v. erba. -fare fascio: far fagotto, fuggir via.
: v. ritorta e ritortola. -fare un fastello, mettere in un fastello:
si incamminò dietro di lui. -fare al fatto: importare; essere pertinente
ch'egli sia buono. -fare di fatto, dì fatti: agire concretamente
qui di far di fatti. -fare i fatti di qualcuno: curarne gli affari
fatto tuo, faremo il mio. -fare il fatto suo, i fatti suoi:
saprebbon far come fo io. -fare un fatto e due servizi: riuscire con
non sostenne. 8. locuz. -fare faville: sprigionarle, disseminarle in aria
per pubblicarlo un buffalmacco. -fare le proprie favole di qualcosa: non prenderla
che tu hai feriti. -fare una favola di qualcuno: sparlare di
omini siano di maggior dignità. -fare favore, fare il favore, fare un
, di amore di donne. -fare favore a. qualcosa: promuoverla, suscitare
far favore all'impresa sua. -fare favore a qualcuno: aiutarlo, sostenerlo;
ancora la metà che il modello. -fare favore a qualcuno di qualcosa: fargliene
questo / è il trebbio. -fare la fazione: attendere al servizio religioso.
agli occhi han tutte il fazzoletto. -fare mille ruote col fazzoletto: far concitati
che in fede gli fu. -fare fede di qualcosa: renderne testimonianza,
di fare pace con voi. -fare di fede qualcosa: conferirgli autorità;
sdegnorono entrare in altrui fedeltà. -fare fedeltà o la fedeltà: dichiararsi solennemente
silveria. 11. locuz. -fare , rendere felice: rallegrare, allietare
: pausa, intervallo, dilazione. -fare feriato: fare una interruzione, sospendere
militare fissata all'atto dell'arruolamento. -fare , prendere la ferma: prestare servizio
crollare. 4. locuz. -fare fermaglio: fermarsi. anonimo, ix-984
bocchette, portelli del vento. -fare la faccia feroce: cercare di spaventare.
istantaneo e immediatamente mortale. -fare da ferraiolo a qualcuno o a qualcosa:
sue nevrosi. 3. locuz. -fare fesso qualcuno: frodarlo, truffarlo,
non farti far fesso ». -fare il fesso: fare finta, in una
lasciato la porta in fessura. -fare fessure: fendersi. palladio volgar.
marchese come se fossero compagnoni. -fare festa: far vacanza, non lavorare,
, coi colli gonfi. -fare le feste a qualcuno: manifestargli la
faccia e festa e vilia. -fare il matto della festa, essere il matto
non ne ho mai provati. -fare la festa a una donna: farle perdere
/ che e'non era vero. -fare una cosa coi fiocchi e coi festoni:
fecero torcere gli occhi. -fare , dividere, tagliare, trinciare, tritare
a fette come un mellone. -fare fette: affettare. lippi,
e trinciandoli di mala maniera. -fare fette di qualcuno o qualcosa: ammazzare.
legnate. 3. locuz. -fare fiacco: fare una strage, distruggere,
poi ne fanno il fiacco. -fare grande rumore, baccano. poliziano,
gran fiacco che facevano. -fare grande impressione. angelo chiarirlo volgar.
fiamma, dai tanti ceri. -fare fiamma di se stesso: distruggersi, esinanirsi
avrà nella persuasione la pace. -fare fuoco e fiamme, gettare fuoco e fiamme
di casa riscaldati troppo. -fare una fiammata di qualcosa: distruggerla col
è sempre intorno a'fianchi. -fare fianco: fiancheggiare. - anche al figur
, con qualche sospetto. -fare un buon fianco, fare un fianco reale
due errori per rigo. -fare fiasco: non riuscire in qualcosa; subire
», come non mai. -fare , dipingere col fiato: eseguire con estrema
verso colui che si vuole offendere. -fare , squadrare le fiche a qualcuno:
e securtà le porse. -fare una promessa, assumere un impegno;
sistema false tante miracolose novelle. -fare a fidanza con qualcuno o qualcosa:
manda i dolori e le prove. -fare fidanza a qualcuno: fargli una promessa,
sono confusa, in fidanza. -fare fidanza su qualcosa: farvi assegnamento,
alto ollio e l'adda. -fare fidatamente: confidare. bibbia volgar.
e me le lasciò a fido. -fare , aprire un fido: concedere un prestito
2. gerg. furto, rapina. -fare il figadetto: rubare la borsa.
stata una figura da tragedia. -fare la prima figura: primeggiare, avere
che sarebbe stato una caricatura? -fare buona, bella figura', fare brutta,
addosso, pare una principessa. -fare figura: apparire bene, fare un bell'
molti si voltavano a guardarle. -fare la figura di qualcuno: apparire, comportarsi
per far figura di furba. -fare la propria figura: apparire bene, suscitare
anch'io la mia figura. -fare poca figura; non fare figura: avere
strazio mio non senti? -fare figura: fingere, immaginare; narrare
e meno passione ti porgono. -fare figura, essere figura di qualcuno: farne
fanno figura del giustissimo iddio. -fare figura di qualcosa: apparire in proporzione
a sito va mutando nome. -fare una figura a qualcuno: usargli uno
-spreg. figurùccia, figurettùccia. -fare una figuruccia: commettere azioni meschine,
da contrabbandiere o da mago. -fare una figurona, un figurone: fare una
locuz. fare una figuraccia). -fare una figuraccia a qualcuno: fargli un
un partito, ecc.). -fare la fila: accodarsi a un gruppo di
battere il passo in coda. -fare una o più file: disporre più persone
primo sette ha vinto la partita. -fare a filetto: giocare a filetto.
chissà quale importantissimo complotto. -fare il filo: con riferimento alla sottile
filo lo faceva a irene. -fare il nodo al filo: concludere un affare
, e'si ritira in dietro. -fare le fila: essere guasto (un vino
chi dà nel matto filosofo. -fare il filosofo: sentenziare con gravità;
cercarsi sono elencati in lunghe filze. -fare una filza di più persone o cose:
si dice essere in fine. -fare bel fine: fare una morte onorevole.
facesse un bel fine. -fare buona fine: morire santamente, a posto
la coscienza, in grazia di dio. -fare mala fine: morire in peccato mortale
come fecero le male fini. -fare , avere una determinata fine; fare la
non falsando lo stile. -fare fine: finire, terminare, concludere;
non giunse a lavisio. -fare le male fini: compiere atti condannati
leggero di quello degli uccelli. -fare fine: conferire un'impronta di raffinatezza,
dice) allo statò. -fare entrare, mettere in una casa per le
venuti a finimondo. -fare , gridare, scatenare il finimondo: protestare
- più che morte dura. -fare la finita, condurre a finita: portare
. è proprio una bella gente. -fare un fiocco: fare uno scherzo, una
ch'egli avrà fatto loro. -fare il fiocco a una donna: sedurla.
sciocco. 2. locuz. -fare il fiocco: abbondare, essere in
bacii non se ne genera. -fare grande strage; distruggere. lippi,
ben ghirlanda d'ogni fiore. -fare i frutti dopo i fiori: finire un
.). 8. locuz. -fare , mettere la firma: accettare volontariamente
e di ciò che canta. -fare il fiscale: usare atti o modi inquisitori
: la 4. locuz. -fare le fischiate o la fischiata, tirare le
, / se non a me? -fare un fistolo di una bolla o d'un
corso d'acqua; fiumana. -fare fiumaróne: in grossarsi,
significa infinità ed abbondanza grandissima. -fare o combinare un flagello: devastare, distruggere
dal ramo e se la porti. -fare , tagliare, raccogliere la foglia: strappare
sottoscrivo da lui porto il contratto. -fare bugiardo il foglio: non scrivere la verità
e fa bugiardo 'l foglio. -fare i fogli: procurarsi dei documenti.
rettilineo e poi sgranandosi di fianco. -fare folla: ammassarsi, accalcarsi, fare ressa
6-74: cantando diceva follie. -fare follia: compiere atti sconsideratamente colpevoli;
ch'era appena alle fondamenta. -fare fondamento a: avere diritto a.
patirebbe mai dare maggior soldo. -fare fondamento che: tenere per certo che.
far sopra fondamento alcuno. -fare fondamento sopra una persona o una cosa
farai vita amara per niente. -fare il fondamento a qualcosa: abituarvisi.
avevano deviato il corso. -fare fontanina: gorgogliare. savinio, 1-183
lo scheletro voglia star mai ritto. -fare le forbici: storcere continuamente la bocca
le forche e santa candida. -fare la forca: causare, provocare gravi danni
e durevole forma nell'arte. -fare forme da sarti: compiere una strage.
con una botta di penna! -fare o farsi delle formalità: stupirsi, scandalizzarsi
i vizi sol son memorandi. -fare le parti di formicola: fare parti molto
fornace. 9. locuz. -fare una fornace: esercitare l'arte del
non se ne avvede. -fare il fornaio: esercitare il mestiere del
sciatica, dell'artrosi, ecc. -fare i forni: sottoporsi a tale cura.
gerg. sala vuota o semivuota. -fare forno: fare fiasco, non riuscire ad
forno? / dove ti celi? -fare ai sassi per i forni: comportarsi in
fer di tante case forno. -fare il forno: esercitare il mestiere del
, forte. 15. locuz. -fare star forte: trattare con arroganza,
, è questione di fortuna. -fare , fabbricarsi fortuna; fare la propria
gonfio, faceva grandissima fortuna. -fare fortuna a qualcuno: recargli danno;
far fortuna al petrarca. -fare fortuna con o fra qualcuno: riuscire ad
fortuna fra questi pellirosse. -fare il callo a ogni fortuna: assuefarsi,
e disposto a partire. -fare forza: fare pressione, fare attrito;
parrete mezzo uomo d'arme. -fare forza di macchina: farla funzionare a
compiuto di stampare il secondo. -fare forza di remi e di vele: compiere
il danno abbraccia la vergogna. -fare le forze: venire alle mani, accapigliarsi
occhi piccini ritornati vividi. -fare le fossette: formare, ridendo,
, non saprà che rispondere. -fare fracasso di una cosa o di una persona
non frapporre indugi al suo viaggio. -fare intervenire. giraldi cinzio, i-47:
insino al fine dell'opera. -fare intercedere. verga, ii-189: invano
un uccello sulla frasca. -fare frasca o frasche: tagliare ramoscelli o
to bue faccia la frasca. -fare sciocchezze. p. fortini, iii-109
che le meze sarebbeno d'avanzo. -fare la frasca: contentarsi di fare atto di
per uccellagione; l'uccellagione stessa. -fare la frasconaia: uccellare. canti carnascialeschi
deserti i santi frati. -fare il frate: vivere ritirato, isolato;
frate e quella si fa sbattere. -fare qualcuno frate: consigliarlo o costringerlo a
sorelle. 5. locuz. -fare fratellanza con qualcuno: stabilire rapporti di
a fare fratellanza coi contadini. -fare le fratellanze: dare dimostrazioni di affetto
mio servitore sono in fraude. -fare fraude: frodare, eludere (una legge
tante fregagioni. 5. locuz. -fare le fregagioni: massaggiare, strofinare,
di milano contro federico imperatore. -fare fregio: ornare, fregiare. anguillara
, onta, ingiuria, disonore. -fare un frego a qualcuno sul viso: disonorarlo
bisogni erano più grossi. -fare punto e frego: cancellare una cosa
/ sui fieni di fresco mietuti. -fare fresco: essere o diventare alquanto freddo
io guardavo alla luna. -fare fresco a qualcuno: procurare una sensazione
fretta! - mormorò don gaspare. -fare o dar fretta: stimolare, incitare,
: - largo! largo! -fare la frittata o una frittata: rompere per
che fece nel 1821. -fare la frittata nel paniere: sciupare il
fatta totalmente nel paniere. -fare una frittata di qualcuno o di qualcosa:
frittata delle loro maligne speranze. -fare una frittata nelle calze: farsela addosso
a sì gran rischio lode. -fare , macchinare, tessere, usare frode:
come un tempietto di verzura. -fare , produrre, mettere, germogliare, formare
un movimento politico o culturale). -fare la fronda: ribellarsi, resistere,
march, via, sparire! -fare front'indietro: per indicare chi recede
patria e in unico intento. -fare fronte a destra o a sinistra: passare
si sale in libertà. -fare fronte durissima o invetriata: deporre ogni
durissima ad ogni sua machinata menzogna. -fare fronte unico: unirsi per uno scopo o
ai bergamaschi et ai bresciani. -fare frontiera: disporsi in formazione frontale e
e appena si tenesse insieme. -fare frontiera di un luogo: servirsene a
la farà bene uscir di passo. -fare frottola: fare pettegolezzi. niccolò da
, egli ti dà frugoni. -fare ai frugoni: azzuffarsi, venire alle mani
delle vele. 15. locuz. -fare la frusta davanti all'uscio di una
capello, n. 2. -fare a frusti: sbriciolare. panzini,
audienza con poche e gravi parole. -fare , avere, dare, rendere frutto:
il vostro a'poveretti. -fare frutto a qualcuno: giovargli, procurargli
perché facciate frutto a dio. -fare , avere frutto con qualcuno: persuaderlo,
risoluti di quelle genti. -fare frutto di qualcosa: riuscirvi, farvi profitto
, staffilata. 4. locuz. -fare le fucilate o alle fucilate: sparare
apparenza; affettazione, ampollosità, magniloquenza -fare fuco: ingannare, simulare.
so essere un brav'uomo. -fare una fuga a qualcuno: allontanarsi rapidamente
di aspirare una boccata di fumo. -fare o farsi una fumata: fumare una sigaretta
della funata era lord douglas. -fare funata, fare o prendere una funata:
scintille e viscidi funghi formarsi. -fare il fungo: produrre il caratteristico ingrossamento
funzione della libera concorrenza capitalistica. -fare le funzioni di qualcuno: espletarne l'
/ noi siam di fuoco. -fare due fuochi: separarsi dalla famiglia.
noi faremo duo fuochi. -fare fuoco, fare del fuoco: accenderlo.
[guerra] si dichiarasse. -fare fuoco a, contro, addosso a qualcuno
poder sarà ben farne fuoco. -fare fuoco sotto a un cavallo restio: accendergli
sibillino. 5. locuz. -fare il furbo: far fìnta di niente,
sbrigare in tempo ristretto. -fare furia: affrettarsi con la massima sollecitudine;
furie negli stimoli carnali. -fare furia addosso a qualcuno: avventargli contro
quand'ell'è in furore. -fare furore: suscitare grande entusiasmo; riscuotere
mal ricompensato dalla sorte. -fare un furore, fare furore: compiere un
gara cerca impirgli il fuso. -fare le fusa (il gatto): respirare
fusa, rannicchiata sul mio petto. -fare le fusa torte o incroccare il fuso torto
che vi alletta a gabbo. -fare gabbo: trarre in inganno, indurre in
fermo proposito di tornarvi. -fare il o del gagliardo: comportarsi spavaldamente;
dicendoli parole grandissime e ingiuriose. -fare , rendere qualcuno o qualcosa gagliardo:
, tutto rubini e diamanti. -fare con gala: fare con cura, con
suo è una miseria. -fare il galante: corteggiare. berni
politico. 10. locuz. -fare galanteria: fare buona impressione. caro
, che son certo farà galanteria. -fare galanterie: ostentare un lusso smodato.
sarà / vero) galanterie. -fare galanterie o di galanteria a o con qualcuno
galantuomo una disapprovazione continua. -fare il galantuomo: comportarsi con grande rettitudine
genere blennio. 12. locuz. -fare il galletto: mostrarsi eccessivamente baldanzoso,
prima sgualdrinella che incontra. -fare galletti di un libro, di un foglio
la tenevano in adorazione. -fare la gallina del biondo o di monna
è un passo di gallo. -fare il gallo: imbaldanzire, darsi arie,
in mezzo a loro. -fare il galante con le donne, darsi arie
lei frattanto lo faceva becco. -fare come il gallo fra le galline: volere
da più a ogni costo. -fare come il gallo, che canta bene e
bene e razzoli male. -fare qualcuno il gallo di monna fiora:
staremo in giolito e 'n galloria. -fare , menare galloria: darsi alla pazza gioia
persona vivace, esuberante; seduttore. -fare il galluzzo: corteggiare.
in cui sono tutti gambe. -fare il passo più lungo della gamba: mirare
lungo della gamba. -fare , misurare il passo secondo la gamba:
misurare il passo sulla gamba. -fare le gambe alle provvisioni: fare in modo
passassero più sollecitamente nei consigli. -fare le gambe giacomo giacomo: v. giacomo
giacomo giacomo: v. giacomo. -fare qualcosa sotto gamba: compierla con facilità
se la faceva a gambe. -fare buone gambe, farsi le gambe: irrobustirle
. color del gambero cotto. -fare , andare, muoversi, viaggiare, tornare
lor signori hanno alzato la gambetta. -fare gambetta a qualcuno: fargli lo sgambetto,
di scrupoli. 13. locuz. -fare buon gancio: fare buona preda.
in campo e poi dentro ritorni. -fare il gancio: si dice quando un uccello
come si suol dire). -fare uscire dai gangheri, trarre, cavare,
del legittimo possesso della terra. -fare da garante, essere mallevadore (con
ne acquista esso pure deformità. -fare una cosa a garbo, con garbo,
gargatóio, sm. ant. bocca. -fare una spanna di gargatoio: spalancare
muso a forza di garontoli. -fare a garontoli: fare a pugni, picchiarsi
abbia sempre del selvatico. -fare andare le gatte in zoccoli: fare grande
andar le gatte in zoccoli. -fare come la gatta che copre di terriccio le
di terra le proprie immondizie. -fare con qualcuno come fa la gatta col topo
la gatta col topo. -fare la gatta di masino: fingere di non
, - diceva un'altra. -fare la zuppa per le gatte: preparare un
dice, per le gatte. -fare un sacco di gatte: sbandarsi, fuggire
cugina. 2. locuz. -fare la gattamorta: stare in agguato,
a far la gattamorta. -fare il morto; fingersi moribondo. a
da ammazzarlo con la zucca. -fare come il gatto che copre i suoi escrementi
sua la terra copra. -fare come il gatto che mangia e miagola:
lamenti allorché miagola mentre mangia. -fare come il gatto di masino: stare attento
come il gatto di masino. -fare , giocare, divertirsi con qualcuno come
gatto col topo. -fare la zampa del gatto: graffiare. -anche
, esultanza, festa, gozzoviglia. -fare il gaudeamus; stare, trovarsi,
1261 dal papa 6. locuz. -fare il gattone: stare rimpiattato, non
lieto, allegro, gioioso. -fare gaudevole qualcuno: farlo contento, appagarne
tante ballerine. 3. locuz. -fare , menare gazzarra: dare segni festevoli
dì. 4. locuz. -fare stridere la gazzera: costringere un avaro
colla malevolenza. ironica). -fare la gazzetta sopra qualcuno: propalare
da farmi andare in gelatina. -fare gelatina: uccidere, fare a pezzi.
poter far caldo e gelo. -fare gelo: essere molto fresco. pavese
soffonda. 10. locuz. -fare il geloso, fare il geloso con
ammodo, si sgomenta tutto. -fare prima cento gelosi che un becco: non
spuntone. 5. locuz. -fare il gendarme: attendere rigidamente al mantenimento
000; le genealogie disperse. -fare la genealogia: studiare e descrivere in
assai più pendente al generoso. -fare il generoso: dare con larghezza; ostentare
proprio una gentilezza a vedergli? -fare , usare una gentilezza a qualcuno: concedergli
lussuria. 8. locuz. -fare il gentiluomo o da gentiluomo: adottare
se ne va a gesto. -fare il gesto di compiere un'azione: essere
fuor per la finestra. -fare mostra di sé, pavoneggiarsi. aretino
il buon seme della fede. -fare germogliare, fare crescere erbe, arbusti,
sono semplici e comuni. -fare , formare di getto: riprodurre per mezzo
poi più facilmente studiare. -fare getto: lanciare, dare la libertà (
dice delle api). -fare getto di qualcosa: gettare in mare zavorra
collo. 4. locuz. -fare le gherminelle: imbrogliare, prendere con
io non mi movo più. -fare innamorare perdutamente. boccaccio, ii-4-163:
. frastuono, confusione, baccano. -fare un ghettume: far baccano, far
cavalli sulla strada. -fare governo o mal governo di qualcuno o
in gradino conducono all'infinito. -fare , salire, montare, discendere i gradini
tali capricci si sentono colpevoli. -fare gradi: progredire, avvantaggiarsi. salvetti
fa gradi e roba ottiene. -fare grado a qualcuno: servirgli di scalino;
che il suo nunzio. -fare a o in grado a qualcuno: fargli
morsi e coi graffi. -fare ai graffi: graffiarsi l'un l'altro
vespro. 7. locuz. -fare gramo qualcuno: arrecargli danno.
grami coloro che la portano. -fare una grama figura: v. figura,
metalliche mediante il granitoio; granitura. -fare grana: granire. baldinucci, 69
e non un granchio tenero. -fare un mazzo di granchi: commettere molti
e nella grazia di francesco. -fare grande qualcuno o qualcosa: accrescerne la
fatto grande la nostra città. -fare o mostrare grande: ingrandire. galileo
) creduto un piccion grosso. -fare , spacciare il grande o del grande:
grande! 4. locuz. -fare qualcuno grande o dei grandi: nella
margherita. 7. locuz. -fare alla grappa: fare a gara,
degli uffici e degli onori. -fare alla grappiglia: contendere aspramente per il
, sf. region ant. graspo. -fare il meschiato sopra le graspuglie di un
e fresco come una pasqua'. -fare della grassa minerva: non andare troppo
, non troppo sottile sapienzia. -fare grasso di promesse qualcuno: essergli prodigo
promesse il fece vie più grasso. -fare partito o negozio grasso: guadagnare molto
affondino, che rimedio ne date? -fare graticci di legname e porgli nel fondo del
ho il sospirare al vento. -fare cosa grata a qualcuno: assecondarne le
grato a cui aggio servuto. -fare a grato: riuscire caro, essere gradito