da siena, 685: sia disiderosa a lavorare, quando tu n'hai di bisogno
non si è destata la voglia di lavorare. -sostant. levi, 1-160
all'imperatore. moravia, vii-325: volevo lavorare onestamente, tranquillamente, tutt'al più
ordinato e determinato che e quanto dee lavorare lo dì. bibbia volgar., ii-434
il vero fedele, esser tenuto a lavorare non più di quanto strettamente gli bisogna
): possedeva renzo un poderetto che faceva lavorare e lavorava egli stesso, quando il
intagliare, di scolpire o di lavorare figure cave ne'metalli, come i
il taglio di pietre preziose, per lavorare metalli molto duri, ecc.)
è discretamente antipatico benché mi dia a lavorare una diavoleria. = deriv.
e si dà un gran da fare a lavorare e a far lavorare. d'annunzio,
gran da fare a lavorare e a far lavorare. d'annunzio, v-1-1050: un
gente che passa la giornata fuori a lavorare. 9. il difendere,
suo diritto, cioè per lo tuo mal lavorare che fai de le sue terre.
è sui luoghi a sorvegliare, a lavorare, a penare. -per estens
naturale, e le terre si poterono male lavorare e seminare. crescenzi volgar.,
tenerne. carducci, ii-18-20: meglio lavorare a cose più dilettevoli e forse più serie
guardare che in quelli luoghi ove ti conviene lavorare l'aere sie sano e dilettoso;
suo, come buono villano, diligentemente lavorare e studiare con aratro e falce di
tale. nievo, 1-200: diessi a lavorare di scopa con tal diligenza, che
baldini, 6-179: ricominciò anche a lavorare qualche ora ogni giorno, poco,
gola. 4. rimestare, lavorare un materiale liquido o semiliquido per meglio
: hartsoeker affezionatosi alla diottrica applicossi a lavorare de'vetri da telescopi, e ne costruì
dolce, e gli stessi colori nel lavorare s'uniscono, mescolano e confondono fra
le altre piante... le farai lavorare al piede o con marra o con
a te dirigerlo, e a farlo lavorare a tuo modo. paoletti, 1-2-152:
già da bambino. ho incominciato a lavorare da quando avevo undici anni, guadagnando
potevano tirar diritto, gli altri dovevano lavorare a formarsi la patria. b.
levato altro che la voglia del lavorare. = comp. da dis-con
fatica: non più leggere, non più lavorare. bacchetti, 9-194: senza contare
raccogliermi in me stesso, e di lavorare efficacemente e disrugginire il mio povero intelletto
agric. disus. ammorbidito, facile a lavorare (un terreno). soderini
sano sa mescolare a quel modo. lavorare tanto senza vedere il risultato ma anticipandolo
galileo, 1-2-213: quanto al modo di lavorare le lenti napoletane, il vederle pulite
: il crispi indirizzò il parlamento a lavorare e gli fece esaminare, discutere e
stati metodicamente diseducati dal vivere e dal lavorare per proprio conto e con la propria
, ii-224: su'pregio è in pulito lavorare / a quella forma e lega convenenti
dalla prima età si prese egli medesimo a lavorare quell'anima con gli occhi al disegno
congiunti, ci disertiamo il codrione a lavorare. -disertare la bandiera: cessare di
! -fare e disfare è tutto un lavorare: non bisogna perdersi di coraggio di
; ma fare e disfare è tutto un lavorare. fogazzaro, 1-239: se fare
: se fare e disfare è tutto un lavorare, 10 ho lavorato molto in questi
233: fare e disfare è tutto un lavorare / ecco quello che so fare
-fare e disfare è il peggior lavorare: darsi da fare senza concludere nulla
siccome fare e disfare è il peggior lavorare, così per salvare la capra e i
, e garantivano tranquillità per meditare e lavorare. 6. assolvere, adempiere,
. chi abitualmente non ha voglia di lavorare; sfaccendato, scioperato. c.
dispensa erano le rane. riposandoci dal lavorare, le venivamo infilzando per certi
v. borghini, 6-iv-35: dovendosi lavorare il paese, e cavarne utile,
. gelli, ii-79: l'avere a lavorare un poco sarebbe un piacere; ma