* tenere in continuo movimento, far lavorare senza posa, tenere in esercizio,
l'aiuto di questi, quanto non potriano lavorare di per sé soli venticinque o trenta
esercitando con questo talento. 8. lavorare un campo, la terra (o anche
esercizio delle donne, esse attendono a lavorare giubbe, calze, guanti, berrette
sebastiano ridotto in termine, che né lavorare né fare alcun altra cosa voleva,
provvisorio, e che tiri via a lavorare. imbriani, 2-66: per far
5-283: per impedire ad altri di lavorare giacomo esplicava un'attività di pensiero incredibile
faceva così espresso e preciso obbligo di lavorare. deledda, ii-1031: so che la
bisogno di combustibili e di essenze per lavorare e che non son 10 a pensare
... / vedemolo en estremo lavorare. petrarca, 360-121: e, per
de'giovanetti è come una pietra da lavorare, atta a ricevere ogni lineamento.
sotto terra e sotto acqua e lavorare come granchi, come rospi in un cassone
, di tutti gli stati, e lavorare per una federazione europea. piovene, 5-62
prezzo di mercato, costringendola o a lavorare in perdita o ad abbandonare il mercato.
: fabbricare, costruire. -anche: lavorare artisticamente un metallo. bibbia volgar.
fatti ricchi, con dare loro a lavorare a tante fabbriche quante ha fatte. palladio
le piante sono giare, di nutrirsi. -lavorare per la fabbrica sua fabbrica, gli
della fame. per es.: * lavorare per la duto la fabbrica, come
anima, poi * maniera di lavorare ', perciò 'costruzione ', con
; forgiare, modellare in metallo; lavorare il ferro, dargli la forma voluta
cfr. fare). ant. lavorare alla maniera di un fabbro; lavorare
. lavorare alla maniera di un fabbro; lavorare artisticamente, abilmente. fr
= voce dotta, lat. fabréfacère 'lavorare abilmente ', comp. da fabrè
noi che stiamo sempre in casa a lavorare o a fare le faccende, sono emancipate
accèndo). sbrigare le faccende, lavorare; darsi da fare, agitarsi, sgobbare
? periodici popolari, i-208: domani voglio lavorare, voglio andare ne'trivi, voglio
per fargli da facchino! -lavorare , stancarsi come un facchino, più
facchino; non ha pensato che a lavorare, sempre. 8. peggior
2. contadino che non avendo voglia di lavorare va in giro cantando e chiedendo l'
, il quale, non avendo voglia di lavorare, s'era. dato a chiedere
cuore suo, come buono villano, diligentemente lavorare e studiare con aratro e falce di
imp. di fare nel senso di 4 lavorare 'e da legname (v.
104: 10 non chiedo che di lavorare. non ho né falsi pudori né
occhiali della sua propria fantasia. -lavorare di fantasia: immaginare, fantasticare;
dominici, 1-145: la fantasiùccia comincia a lavorare. carducci, ii-6-323: crede di
; andar vagando con il pensiero, lavorare con la fantasia, evocare realtà immaginarie
, e fi- nanco la voglia di lavorare. soldati, iii-28: gli pareva
dekirkegaardizzava farabuttelli di provincia incanalandoli a « lavorare » in città, detta l'urbe,
2. assol. agire, lavorare, operare; adoperarsi, affaticarsi;
due sorti: una sorte serve a lavorare, come i buoi ed i cavagli;
nieri, 101: andò a lavorare in quel paese un muratore, un capo
. -fare assai: affaticarsi abbastanza, lavorare molto, conseguire risultati discreti, soddisfacenti
fare, non fare niente: non lavorare, non occuparsi, oziare. cavalca
da quante notti non fo altro che lavorare, e la dolce alba mi trova
. -fare e disfare è tutto un lavorare; fare e disfare è il peggior
; fare e disfare è il peggior lavorare: v. disfare, n. 30
fasciame coi colpi brevi, cominciò a lavorare coi colpi lunghi ed alti. 2
e disegnati i forti, e cominciossi a lavorare a essi; e vi andavano tutte
e vi andavano tutte le contrade a lavorare e far fascinate sempre allegramente, con